DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO
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Il Consigliere generale per la formazione
Roma, 19 marzo 2010
Prot. 10/0263
Ai Reverendi Ispettori
Loro Sedi
Carissimo Ispettore,
ti scrivo in merito alla decisione presa dal Rettor Maggiore e dal Consiglio generale nel dicembre scorso, dopo avere interpellato il “Curatorium” del Gerini e le varie istanze della Visitatoria “Maria Sede della Sapienza” di Roma e dell’Università Pontificia Salesiana, circa il quarto anno di studi teologici o “anno pastorale” da realizzarsi per gli studenti del Gerini secondo la modalità prevista dall’articolo 74 della Costituzione Apostolica “Sapientia Christiana”[1].
Il Rettor Maggiore con il Consiglio generale è giunto a questo orientamento: “Al termine del terzo anno e dopo il conseguimento del baccalaureato, gli studenti di Teologia del “Gerini” frequenteranno un anno di Teologia pastorale, che si concluderà possibilmente con un Diploma in Teologia pastorale. Ordinariamente dopo l’ordinazione presbiterale e dopo un periodo di pratica pastorale essi potranno proseguire con una qualificazione di licenza nelle scienze ecclesiastiche”.
E’ utile qui ricordare le disposizioni della Chiesa per la formazione specifica del presbitero, contenute anche nelle nostre Costituzioni e riportate dalla “Ratio”: “La formazione specifica del candidato al ministero presbiterale segue gli orientamenti e le norme stabilite dalla Chiesa e dalla Congregazione”[2]. “I soci che si preparano al ministero dell’ordine devono attendere, almeno per quattro anni, a una intensa formazione specifica in comunità formatrici”[3] (FSDB 483).
Ciò giustifica l’esigenza, indicata dall’orientamento sopra riportato, di avere quattro anni di formazione e di studi teologici, che finora erano assolti con il conseguimento del baccalaureato in Teologia e dal proseguimento con una specializzazione ecclesiastica.
La motivazione fondamentale dell’orientamento, preso dal Rettor Maggiore e Consiglio generale, si trova nel CG26 che chiede al Rettor Maggiore con il suo Consiglio di promuovere “attraverso il Dicastero per la formazione una più consistente preparazione teologica pastorale nei curricoli della formazione specifica” (CG26 n. 40). Ora alla conclusione del triennio teologico dell’UPS gli studenti hanno scarsa preparazione in teologia pastorale, in quanto nel triennio non ci sono corsi specifici di tali discipline. La carenza della teologia pastorale nella preparazione del presbitero salesiano all’UPS presenta una lacuna, che in questo modo può essere superata.
Inoltre si constata la scelta di numerose Ispettorie che ritengono non sia opportuno, dopo il completamento del primo ciclo di studi teologici, continuare immediatamente gli studi di specializzazione. Si ritiene più efficace che ordinariamente la specializzazione venga realizzata dopo due o tre anni di pratica pastorale nel ministero presbiterale. Sono infatti troppo lunghi gli anni richiesti per completare consecutivamente gli studi del primo e del secondo ciclo, senza che ci sia l’alternanza tra teoria e prassi, tra studio e lavoro. Anche il Dicastero per la formazione ritiene che ci sia maggiore maturità nel conseguire una specializzazione, dopo un po’ di pratica pastorale.
Per l’applicazione dell’orientamento sopra indicato, Il Rettor Maggiore ha affidato al Decano della Facoltà di Teologia, in dialogo con il Consigliere per la formazione e attraverso la Commissione per il primo ciclo di tale Facoltà, di elaborare una proposta per il quarto anno di Teologia pastorale.
Tale quarto anno di Teologia pastorale avrà inizio, se possibile, con l’anno accademico 2011-2012. Nello stesso anno a partire da settembre i diaconi della Comunità del Gerini rimarranno a svolgere questo anno nella comunità stessa, senza più il trasferimento nella comunità “San Tommaso” della Visitatoria “Maria Sede della sapienza” di Roma, come già comunicato precedentemente.
Ti ringrazio per l’attenzione e ti saluto cordialmente. Colgo pure l’occasione di augurarti una Buona Pasqua e di assicurarti la mia collaborazione. In Don Bosco
Don Francesco Cereda
[2] Cost. 116.
[3] Reg. 97; cfr CG21 295. 44.