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Diario dall' Angola, seconda parte dell'anno 2012 (it)

DIARIO DALL' ANGOLA - 26
do don Luigi De Liberali
missionario salesiano   

SECONDO SEMESTRE 2012

Nella seconda parte dell'anno 2012 ho visitato molti villaggi, animando e celebrando in diverse comunità; ho anche partecipato di vari incontri, in Angola e in altre nazioni.
Tenterò ricordare qui gli avvenimenti più importanti.

DOM BOSCO TRA NOI
Nella prima quindicina di agosto, l’urna di Don Bosco è passata per le case salesiane dell’Angola. Qui a Luena è arrivata il giorno 8. Dopo una calorosa accoglienza all’aeroporto, abbiamo realizzato una bella e lunga camminata, passando per le strade della città e entrando nel Centro Maria Ausiliatrice, nella Cattedrale e nella Scuola Don Bosco. Al pomeriggio c’è stato un momento personale di venerazione nella chiesa di S. Pietro e S. Paolo e, in seguito, la celebrazione dell’eucaristia, presieduta dal vescovo Mons. Tirso, di fronte al Centro Giovanile. Durante la notte è stata realizzata una vigilia, nella chiesa, animata dai vari gruppi della parrocchia. Il passaggio di Don Bosco ha lasciato una marca profonda in tutti, perché, veramente, è stato tra noi!

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CONGRESSO MISSIONARIO
A metà settembre è avvenuto il 1º Congresso Missionario Salesiano in Angola, riunendo più di 50 persone, tra salesiani e laici, giovani e adulti attuanti nelle missioni. Sono stati 3 giorni di studio, condivisione e preghiera, riflettendo sullo spirito missionario di Don Bosco e sulla chiamata alla evangelizzazione che ogni cristiano deve vivere. Alla fine sono state presentate varie proposte concrete, per continuare a crescere nella missione. Ecco alcune: formare gruppi missionari in ciascuna opera, comunicare le esperienze, vivere profondamente l’anno della fede, organizzare la giornata missionaria salesiana, promuovere il volontariato.

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VISITA ALLA FAMIGLIA
Dal 20 settembre al 2 novembre ho visitato la mia famiglia nel nordest dell’Italia, approfittando per riposare un poco e rifare le forze. Ho avuto la possibilità di incontrare molti amici e vari salesiani. Ho ricevuto anche alcuni aiuti per continuare i lavori di evangelizzazione e di promozione umana nelle comunità che accompagno. Assieme a mio fratello più vecchio, Piergiorgio, ho avuto la gioia di andare a trovare l’altro fratello, don Ferdinando, missionario salesiano, ammalato di Alzheimer, a Campo Grande (Mato Grosso, Brasile). È sempre bello rivedere, dopo un periodo di assenza, persone con le quali si è vissuto una parte della vita: il tempo passa, ma non spariscono i sentimenti e i legami di amicizia.
 
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GIOVANI E SALESIANI MISSIONARI
Nell’ultimo fine settimana di settembre ho partecipato di due incontri: l’Harambée e la consegna del Crocifisso ai missionari. All’Harambée (che è avvenuto al Colle Don Bosco) più di 200 giovani, che hanno fatto l’esperienza di un mese in terra di missione durante il periodo estivo, hanno condiviso le loro esperienze e nella Messa di consegna del Crocifisso (nella basilica di Maria Ausiliatrice a Torino) più di 40 missionari (tra Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e laici) hanno ricevuto il crocifisso dalla mani del Rettor Maggiore. È bello vedere come lo spirito missionario della Congregazione Salesiana continua molto vivo e come molti giovani si donano agli altri.
 
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ANIMAZIONE MISSIONARIA IN AFRICA
Quando sono ritornato in Angola, ho partecipato di altri due incontri, della durata di una settimana, ad Adis Abeba, in Etiopia, rappresentando la nostra ispettoria. Il primo è stato uno studio sulla missione e il primo annuncio di Cristo in Africa e Madagascar, con la presenza di 40 Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice; il secondo, un seminario sulla cultura missionaria nelle ispettorie salesiane e sull’attività missionaria delle stesse. In questi due incontri ci sono stati soprattutto scambi di esperienze tra i partecipanti e conferenze sul tema del “primo annuncio”, ma non sono mancate visite alle opere salesiane della città e conoscenza della cultura locale.
 
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SACRAMENTI
Da settembre a dicembre ho amministrato il battesimo a 256 nuovi cristiani, in 19 villaggi differenti e ho benedetto il matrimonio di 17 coppie. La maggior parte dei battesimi è stato di bambini piccoli, figli dei fedeli che partecipano della vita nelle comunità, ma anche di alcuni giovani e adulti che, in seguito, hanno ricevuto Gesù eucaristia per la prima volta. Per me è stata una grande gioia, perché ho avuto la prima “raccolta” abbondante, dopo 4 anni di visite alle comunità e di accompagnamento dei catechisti. Ci sono ancora molte lacune e omissioni nella preparazione ai sacramenti, ma, certamente, lo Spirito Santo moltiplicherà il poco che siamo riusciti a realizzare, dando forza a quelli che hanno iniziato il suo cammino di fede.
 
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CELEBRAZIONI DI NATALE
Per causa del grande numero di comunità sparse nell’immensa area della parrocchia, non è possibile celebrare le grandi feste dell’anno liturgico contemporaneamente in tutti i villaggi. Così ho cominciato a parlare del Natale fin dall’inizio dell’avvento, visitando 28 comunità, e ho continuato nel tempo di Natale a celebrare la nascita di Gesù in altre 25 comunità. Nella vigilia e nel giorno di Natale ho percorso 320 km per celebrare in tre grossi paesetti! E ancora molte comunità sono rimaste senza animazione e senza la presenza di un missionario. In vari villaggi ho preparato il presepio e mostrato un film sulla nascita di Gesù. Però il momento più desiderato dai bambini era la distribuzione di un lecca-lecca, l’unico regalo di Natale per la maggior parte di loro!
 
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IL VIAGGIO DI CAPODANNO
Il viaggio di capodanno, per me, è stato indimenticabile. Ho visitato tutte le comunità cattoliche di uno dei più grandi comuni dell’Angola, quello dei Luciazi, di 42.000 km2, dove ancora non c’è una presenza di missionari residenti. In dieci giorni ho percorso 1.650 km, consumando 16 bidoni di gasolio, dirigendo per 70 ore, con momenti di molta pioggia, per strade piene di sabbia, fango e tronchi. In uno degli ultimi giorni mi sono impiantato due volte, ma le difficoltà non hanno diminuito la bellezza delle visite alle comunità. In nessun villaggio ho sperimentato piatti tipici di questo periodo (come vino e panettone), ma mi sono rallegrato molto per la presenza di tanti bambini, per la testimonianza di vari adulti, per le belle accoglienze e per la celebrazioni ben animate!
 
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GIOVANE FA SCOPPIARE UNA MINA
Nella messa e nel pranzo del primo dell’anno, a Cangamba, ho potuto rivedere un giovane di nome Tommaso che, purtroppo, è rimasto senza una gamba. Era venuto ad abitare a Cangamba da pochi anni, per aiutare la nonna cieca. Partecipava sempre attivamente della comunità e delle attività di chiesa. Ritornando dalla foresta, mentre portava legna per la nonna nella biciletta, il giorno 3 dicembre, in un sentiero vicino alla cittadina, ha calpestato una mina. Soccorso e portato all’ospedale, il medico ha dovuto amputargli una gamba per causa delle ferite profonde, Tommaso è ancora in recuperazione, ma la serenità e la fede di questo giovane è di esempio per tutti.

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 Don Luigi De Liberali


Salesianos de Dom Bosco
Paróquia de São Pedro e São Paulo - Luena (Moxico)  – ANGOLA
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