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Diary from Angola no.32 luglio 2014

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DIARIO DALL' ANGOLA - 32 DIARIO DALL' ANGOLA - 32
de Don Luigi (Gigetto) De Liberali
missionario salesiano
LA DINAMICA DELL' “USCIRE LA DINAMICA DELL' “USCIRE””
Il Papa Francesco, nell'esortazione apostolica “La gioia del Vangelo”, invita la Chiesa a vivere
sempre 'in uscita'. “Il Risorto invia i suoi a predicare il Vangelo in ogni tempo e in ogni luogo, in
modo che la fede in Lui si diffonda in ogni angolo della terra. (…) Nella Parola di Dio appare
costantemente questo dinamismo di “uscita” che Dio vuole provocare nei credenti. (…) Tutti siamo
invitati ad accettare questa chiamata: uscire dalla propria comodità e avere il coraggio di
raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo. La gioia del Vangelo che
riempie la vita della comunità dei discepoli è una gioia missionaria. (…) Questa gioia è un segno
che il Vangelo è stato annunciato e sta dando frutto. Ma ha sempre la dinamica dell’esodo e del
dono, dell’uscire da sé, del camminare e del seminare sempre di nuovo, sempre oltre. (…) Fedele
al modello del Maestro, è vitale che oggi la Chiesa esca ad annunciare il Vangelo a tutti, in tutti i
luoghi, in tutte le occasioni, senza indugio, senza repulsioni e senza paura”. (EG 19-23) In queste
pagine racconterò alcuni fatti che mostrano come, in questi tre mesi, ho vissuto questo dinamismo
di 'uscita', sperimentando tanta gioia per aver avvicinato molte persone a Gesù.

NELLE COMUNITÀ
VIA CRUCIS DELLE COMUNITÀ
Il venerdì santo ho celebrato la Via Crucis delle Comunità, nell'area del futuro Santuario di Maria
Regina. Vi hanno partecipato 12 comunità che vivono nei dintorni. Molte famiglie di questi villaggi
stanno pensando di costruire le sue case attorno al futuro Santuario. Ciascuna comunità è arrivata
con la sua croce, per accompagnare simbolicamente Gesù nel cammino del Calvario. La Via
Crucis è stata semplice, ma ricca di spiritualità e di fede, pensando ai dolori di Gesù e alle
sofferenze di tanti fratelli che continuano a portare croci pesanti.
SETTIMANA DELLA PASQUA
Ho trascorso la settimana di Pasqua a Cangamba (comune di 42.000 km 2 , a 350 km di Luena),
centro della futura parrocchia 'Regina della Pace'. In questo viaggio ho visitato e celebrato in 13
comunità, percorrendo 1.400 km! In alcuni villaggi ci sono stati matrimoni, battesimi e prime
comunioni, tutto molto semplicemente. Nella comunità de Muese (a 170 km da Cangamba) ci sono
andato per la prima volta! Qui tutti gli abitanti hanno partecipato della celebrazione eucaristica
(anche quelli di altre religioni) e la cappella, ‘preparata’ per questa occasione, aveva le parete fatte
di lenzuoli colorati e il tetto… dal cielo! Dobbiamo ancora ‘uscire’ molto per arrivare a tutti!

FORMAZIONE DEI CATEQUISTI
Alla fine di aprile ho realizzato gli ultimi due corsi di formazione per i catechisti, animatori delle
comunità nelle zone di Cangonga (150 km da Luena) e nella zona del fiume Lutume (70 km da
Luena), con la partecipazione totale di circa 50 persone. È molto simpatico l’incontro con questi
animatori, perché mostrano una grande disponibilità a collocarsi a servizio della missione e
dell’evangelizzazione del popolo di Dio. La presenza di buoni catechisti nei villaggi è essenziale
per la vita delle comunità cristiane: assicura la fedeltà alla preghiera, l’ascolto costante della Parola
di Dio, la catechesi in preparazione ai sacramenti e una vita cristiana più autentica.

ACCOMPAGNANDO IL VESCOVO
A metà del mese di maggio, il Vescovo di Luena, Mons. Tirso, ha visitato i principali centri rurali,
che io animo in nome della comunità salesiana. Assieme a un catechista e a una mamma, ho
accompagnato il Vescovo per 6 giorni, percorrendo più di 1.000 km di strade di sabbia e dirigendo
per più di 40 ore (non di seguito, è chiaro!). La presenza del Vescovo nelle comunità ha dato
fiducia ai fedeli e forza ai catechisti per continuare a essere perseveranti in questo cammino, ed
essere sempre più, come dice il Papa, ‘discepoli missionari’.
TRISTEZZE E ALLEGRIE
Nella settimana di preparazione al giorno di Pentecoste, ho visitato 12 villaggi, nei dintorni di
Cangumbe (che è distante 90 km da Luena). La maggior parte di queste comunità continuano
animate, ma sempre si incontrano situazioni difficili o sorprese. In due villaggi sono rimasto molto
triste, perché, per il secondo anno consecutivo, non ho visto nessun segnale di vita cristiana, per
causa della incostanza dei catechisti. Però, in altri due villaggi ho avuto l’allegria di celebrare la 1ª
messa: non hanno ancora costruito la chiesetta, ma hanno già piantato la buona semente di una
nuova comunità cristiana! “Non lasciamo che ci rubino la comunità!” (EG 92)

CON I GIOVANI
MISSIONE NEI VILLAGGI
Nella seconda settimana di maggio ho organizzato una missione in otto villaggi, nella zona di
Muacimbo (la più vicina a Luena), assieme alle Figlie di Maria Ausiliatrice. Sette giovani, che
stanno facendo una esperienza vocazionale assieme alle Suore, hanno partecipato della missione.
Tutti i giorni abbiamo visitato due comunità di quella zona. In varie di questi villaggi non abbiamo
una presenza organizzata di chiesa, però, attraverso l’animazione, la catechesi, la visita alle case,
la celebrazione dell’eucaristia, i giochi con i bambini e la recita del rosario, molte persone hanno
ricevuto un primo annuncio del vangelo e alcuni si sono avvicinati alla comunità. “Non lasciamo
che ci rubino la forza missionaria!” (EG 109)

L' ALLEGRIA DELLA MISSIONE
Nell’ultima settimana di maggio, sempre con l’aiuto di 8 giovani aspiranti delle Figlie di Maria
Ausiliatrice, ho realizzato una seconda esperienza di missione nell’area di Cikala (35 km da
Luena). In tutti gli 11 villaggi visitati c’è stata molta animazione, visita alle famiglie e messa. In una
delle comunità abbiamo incontrato alcuni battezzati che si erano allontanati dalla chiesa cattolica
per mancanza di catechista e che hanno chiesto di voltare a partecipare della vita cristiana. Alla
fine chi è tornato a casa ancora più felice sono state le giovani missionarie, come è successo ai
discepoli di Gesù, per aver seminato la Parola di Dio nel cuore di tante persone. Si costata la verità
dell’invito del Papa: “Usciamo, usciamo per offrire a tutti la vita di Gesù Cristo!” (EG 49)
FESTA DEI RAGAZZI
Alla fine della missione nei villaggi, abbiamo invitato tutti i catechizzandi dei paesetti a partecipare
della festa dei ragazzi nel centro di Cikala: sono apparsi più di 200 ragazzi e ragazze e molti
percorrendo più di 10 km a piedi! Durante la celebrazione dell’eucaristia (ben animata dalla
comunità locale), due adolescenti hanno fatto la 1ª comunione, in una maniera molto semplice.
Dopo ci sono stati giochi, danze, pittura e sorteggi. Abbiamo terminato con un pranzo condiviso:
c’era molto ‘funji’ (polenta di mandioca) ma poca pietanza! Però tutti sono tornati a casa felici per
la bella domenica vissuta assieme e per la festa passata con Gesù: sembrava l’oratorio di Don
Bosco. “Non lasciamo che ci rubino l’allegria dell’evangelizzazione!” (EG 83)

SENZA PAURA
ASPETTANDO ANCORA
A metà di giugno ho visitato una zona dove sono andato poche volte e che ancora ha poca
presenza di cattolici. Ho incontrato molte difficoltà: fare lunghi tratti di strada di sabbia, attraversare
un grande ponte insicuro, dormire una notte al freddo in una casa senza pareti, celebrare
l’eucaristia un una comunità ancora disorganizzata… e, oltre tutto questo, continuare il viaggio per
arrivare a un villaggio ancora più abbandonato, che non visitavo dall’inizio di 2010! Con altre 3 ore
ci macchina (per fare 40 km) per una strada dove non passano mai macchine, sono finalmente
arrivato a Sarosa. Quando ho chiesto se c’erano ancora cattolici, ho saputo che gli stessi 10
ragazzi (adesso adolescenti), che avevano dato il suo nome in quella ultima visita, stavano ancora
aspettando il battesimo! Ho dimenticato tutte le difficoltà e ho sentito una grande gioia vedendo
che, dopo più di 4 anni, questi catecumeni erano ancora fedeli: solo lo Spirito Santo può fare
questi miracoli! “Non lasciamo che ci rubino la speranza!” (EG 86)
PONTE BRUCIATA
Uno dei ponti importanti del Lunghe-Bungo (il maggior fiume della regione e che avevo
attraversato nella visita del Vescovo) è stato bruciato alla fine di giugno: questo ponte era di legno
ed era stato costruito dal salesiano don Martin Lasarte. Non si sa se il motivo è stato accidentale
(perché in questo periodo bruciano molte pianure) o doloso. Così i villaggi della zona di Makondolo
e Tempué sono rimasti ancora più isolati (già sono poche le strade aperte e pochissimi i ponti)! Per
questo motivo ho dovuto posticipare il viaggio missionario che avevo fissato per l’inizio di luglio in
quella zona. Adesso vedrò come trovare un’altra strada per arrivare a visitare le più di 20 comunità
di quella regione! “Non lasciamoci rubare l’entusiasmo missionario!” (EG 80)

MOLTE SFIDE
La regione che visito è molto estesa (80.000 km 2 ) ed ha molti problemi: i villaggi sono molti (più di
170) e distanti; le strade hanno molte difficoltà (sabbia nel tempo secco e fango nel tempo delle
piogge); i mezzi di comunicazione sociale quasi inesistenti; la maggior parte dei paesetti non ha
professori, né possibilità di andare ai centri di salute; la produzione locale è quasi solo di mandioca
e miele (quando non ci sono troppe piogge); c’è una esplorazione indiscriminata delle foreste e
degli animali; alcuni capi-villaggio vendono le terre ai ricchi della città; la credenza nella magia (con
accusazioni dopo le malattie e/o morti) rovina molte relazioni familiari; la presenza di molte chiese
protestanti o sette religiose produce molta confusione e divisione… Nonostante tutto cerco di
vivere le parole del Papa: “Se qualcosa deve santamente inquietarci e preoccupare la nostra
coscienza è che tanti nostri fratelli vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell’amicizia di
Cristo Gesù, senza una comunità di fede che li accolga, senza un orizzonte di senso e di vita” (EG
49). Per questo continuo con allegria nella missione che mi è stata affidata!

Don Luigi (Gigetto) De Liberali
Indirizzo: Salesianos de Dom Bosco - Paróquia de S. Pedro e S. Paulo
Luena (Moxico) – ANGOLA
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