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MESSAGE OF THE HOLY FATHER BENEDICT XVI FOR THE 40th WORLD COMMUNICATIONS DAY

ORIENTAMENTI - DOCUMENTI

 

2.1� LINEE ORIENTATIVE PER L�EDITORIA SALESIANA



Don Tarcisio SCARAMUSSA

Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale

Introduzione

La ricorrenza del 120� anniversario della Lettera di Don Bosco su �La Diffusione dei buoni libri� ci invita a rilanciare l�editoria salesiana, in fedelt� a Don Bosco nel nuovo contesto della storia.

�La produzione editoriale salesiana � ormai abbastanza ampia. Basta fare riferimento alla quantit� delle nostre imprese di comunicazione e di informazione: 61 editrici, 17 centri audiovisivi, 33 emittenti radio, 22 emittenti TV, tanti uffici stampa, 29 tipografie, 89 librerie, 122 sale teatro-cinema. In queste imprese, ma anche in tante altre iniziative, si concentra la nostra produzione di messaggi, in forma stampata e/o digitalizzata, di libri e di riviste (tra cui si risalta il BS nelle sue 55 edizioni in 28 lingue, 29 delle quali online), di periodici, di notiziari, di foglietti, di manifesti, di altri prodotti cartacei, come pure in forma di programmi per Radio e Televisione, e anche in forma multimediale di siti web e di audiovisivi con applicazioni video, CD, DVD.

Nel suo messaggio alla consulta mondiale per la Comunicazione Sociale Don Pascual Ch�vez, 9� successore di Don Bosco, affermava: �Le nostre opere della Comunicazione Sociale sono una risorsa. Il panorama delle nostre editrici, dei centri di produzione audiovisiva, delle pubblicazioni a stampa � impressionante. Dobbiamo interrogarci per� sulla qualit�, sullo spessore culturale, sulle sinergie che siamo in grado di attivare�. E indicava quali sono le sfide di base: �Se la Chiesa � chiamata a �integrare il vangelo nella nuova cultura dei media� (Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, 37), noi educatori siamo ugualmente chiamati a �integrare� la saggezza educativa, i valori ricevuti, i modelli di comportamento assimilati, il sistema preventivo, con il �nuovo mondo� rappresentato e veicolato dai mass media� [1] . Nella sua ultima lettera di giugno 2005, il Rettor Maggiore ha approfondito la portata di questo compito.���

La consulta mondiale per la Comunicazione Sociale faceva eco alla stessa domanda, richiamando la necessit� di ridare nuovo vigore alla nostra comunicazione, all�impegno culturale nei vari paesi, con la salvaguardia della tradizione culturale salesiana espressa nell�editoria, arricchita oggi con le nuove possibilit� delle tecnologie multimediali, informatiche e telematiche, senza dimenticare le espressioni comunicative caratteristiche della educazione salesiana, come il teatro, la musica, l�arte, la letteratura...

Nel ricco percorso dell�esperienza della Congregazione, sono state date varie linee orientative per il campo dell�editoria che hanno ancora il loro valore di riferimento. Ricordiamo, in particolare:�

�� la lettera di don Luigi Ricceri �Le notizie di famiglia� (1977), nel centenario del Bollettino Salesiano, sull�importanza dell�informazione salesiana [2] ;

�� la lettera di don Egidio Vigan� �La comunicazione sociale ci interpella� (1981), con la sezione �promozione dell�informazione salesiana� [3] ;

�� gli orientamenti del Consigliere generale don Giovanni Raineri (1981) che presentava il pensiero e la pratica di Don Bosco come riferimento per un programma dell�editoria salesiana [4] ;

�� l�intervento programmatico di don Juan E. Vecchi ai direttori del Bollettino Salesiano (1998), con orientamenti che si applicano all�editoria in senso pi� ampio, in particolare per l�informazione [5] ;

�� la lettera di don Vecchi �La comunicazione nella missione salesiana� (1999), in particolar modo quando si riferisce agli impegni delle Ispettorie [6] ;

�� le norme e orientamenti sparsi nelle Costituzioni e nei Regolamenti, nei documenti dei Capitoli generali, negli Atti del Consiglio Generale, nelle pubblicazioni ufficiali del Dicastero per la Comunicazione Sociale [7] ed altre della ricca esperienza delle Ispettorie.

Basandoci su queste linee, puntiamo ora piuttosto alla rinascita di un movimento editoriale pi� intenso, qualificato e articolato, che risponda sempre meglio alle esigenze effettive dei giovani e dei ceti popolari nel mondo di oggi, e che manifesti una voce e opinione salesiana coerente e comune, nel rispetto del pluralismo delle diverse realt�.

1. Riferimenti e criteri di base per l�editoria salesiana

L�editoria salesiana � una risposta attuale alle necessit� della missione salesiana di educazione ed evangelizzazione della giovent�, con particolare attenzione ai pi� poveri e ai ceti popolari. Non � questione soltanto di emettere buoni messaggi. � necessario sapere in quale contesto si sviluppa la nostra missione, per dialogare, interagire, e incidere significativamente nella societ�.

Questo esige una consapevole collocazione nelle coordinate della cultura, della Chiesa e della Congregazione:

� �� Nell�oggi della societ� e della cultura: percependo le opportunit� e le sfide del contesto di mercato della �societ� dell�informazione�, e i segni del tempo espressi nei temi e agende mondiali del momento - non nel senso superficiale della moda, ma nella sua valenza esistenziale di questioni che contano, di necessit� antropologiche, di domande di senso, di riferimento, di fede. Da un lato, si tratta di affrontare la concorrenza con l�offerta differenziata e originale di proposte editoriali di effettiva incidenza nella societ�, sempre in atteggiamento di servizio e di collaborazione con le forze attive che puntano a cambiare la situazione nel mondo. D�altro lato, bisogna agganciare la riflessione e i contenuti evangelici alla realt� esistenziale dei destinatari, superando il formato verticale del dogmatismo e dell�indottrinamento.

� Nell�oggi della Chiesa: collocandosi bene al suo interno, in comunione con il Papa, con la Chiesa particolare, con la vita consacrata, con il movimento ecumenico e il dialogo interreligioso, con attenzione all�ora e al movimento attuale della Chiesa e alle necessit� dell�evangelizzazione, in coerenza con le linee, le riflessioni e i processi scaturiti dal Concilio Vaticano II e dalle Conferenze Episcopali.

� �Nell�oggi della Congregazione e della Famiglia Salesiana: prendendo in considerazione il tempo salesiano che stiamo vivendo, in sintonia con la vita dinamica della Congregazione e della Famiglia Salesiana, con le linee fondamentali della pastorale giovanile salesiana, con le coordinate dei Capitoli Generali �� in modo particolare dei pi� recenti, con la conseguente programmazione del Rettor Maggiore e del suo Consiglio �, e dei Capitoli Ispettoriali, con le riflessioni e studi critici aggiornati di spiritualit�, di pedagogia, di storia salesiana.

Entro queste coordinate, la politica di Comunicazione Sociale della Congregazione Salesiana si orienta su criteri che caratterizzano i tratti differenziati dell�azione salesiana, e che indicano le grandi scelte e lo stile di azione in quest�ambito, particolarmente nell�editoria, quali: il criterio dell�incarnazione, il criterio testimoniale e vocazionale, il criterio evangelizzatore-educativo, il criterio del sistema preventivo, il criterio etico e professionale, il criterio di interdisciplinariet�, il criterio di sistema. Gli elementi salesiani caratterizzanti di questi criteri sono presentati nel sussidio �Sistema Salesiano di Comunicazione Sociale� (SSCS) del Dicastero per la Comunicazione Sociale (cf. nn. 50-57).

2. Linee operative per la promozione e qualificazione dell�editoria salesiana

Il nuovo contesto della �societ� dell�informazione�, globalizzata e interconnessa, nella quale �i mezzi di comunicazione sociale hanno raggiunto una tale importanza da essere per molti il principale strumento di guida e di ispirazione per i comportamenti individuali, familiari, sociali�, esige degli impegni coraggiosi di qualificazione e di sviluppo costante dell�editoria salesiana. L�aggettivo coraggiosi vuole riferirsi allo stimolo della Lettera Apostolica �Il rapido sviluppo� a non avere paura delle nuove tecnologie, dell�opposizione del mondo, della nostra debolezza e inadeguatezza, ma anche a fare delle scelte e prendere delle iniziative di promozione e di qualificazione coerenti con l�urgenza della questione [8] .

Presento qualche suggerimento di iniziative a cui dare priorit� e di strategie da realizzare. Poich� le necessit� delle Ispettorie sono differenziate, spetta a ciascuna scegliere le azioni che rispondono meglio alle proprie necessit� ed urgenze.

2.1 � Promuovere il Sistema Salesiano di Comunicazione Sociale, d�accordo con un Piano Ispettoriale di Comunicazione Sociale (PICS) integrato nel POI, come base indispensabile per lo sviluppo costante della comunicazione sociale e per il costante controllo di qualit� dell�editoria salesiana. Il SSCS sollecita ad avviare, sostenere e potenziare con efficienza i processi di animazione, di formazione, di informazione e di produzione che rendano efficace l�azione della Comunicazione Sociale a servizio della missione salesiana. Per questo, � indispensabile realizzare quanto gi� chiesto dai Capitoli Generali:

�        garantire al Delegato per la Comunicazione Sociale le condizioni per realizzare la sua missione di promuovere - a nome dell�Ispettore - la Comunicazione Sociale, ed �assistere le singole comunit� nella promozione delle varie realt� comunicative, prestare il suo servizio ai vari settori di attivit�, e mantenere i rapporti con gli organismi locali, ecclesiastici e civili� [9] .

�        far funzionare la consulta per la Comunicazione Sociale per offrire valutazioni, ricerche, studi, orientamenti e sussidi per l�aggiornamento costante, e le commissioni ispettoriale e locale per la progettazione e la gestione operativa [10] .��

2.2 � Formare scrittori ed educomunicatori [11] , salesiani e laici, per attuare con riconosciuta professionalit� nei centri editoriali, nei circuiti della stampa, nei centri di emittenza e produzione di programmi audiovisivi, radiofonici, televisivi, e nelle istituzioni educativo-pastorali.

2.3 � Qualificare l�informazione e potenziare i canali di informazione e di dialogo all�interno, ma particolarmente all�esterno, della Congregazione e della Famiglia Salesiana. L�obiettivo dell�informazione salesiana � quello di favorire la comunione e il senso di appartenenza, l�educazione e l�evangelizzazione dei giovani, la mentalizzazione e la mobilitazione per la missione di Don Bosco, e la presentazione di un�immagine adeguata della Congregazione. Per l�incremento e la qualificazione dell�informazione si suggerisce di privilegiare i seguenti interventi, per i quali sono chiamati in causa i responsabili per il settore della Comunicazione Sociale con le rispettive �quipes:

�        Verificare periodicamente la qualit� dell�informazione prodotta a livello mondiale, ispettoriale e locale, e valutare la sua attualit� e adeguatezza in riferimento agli obiettivi proposti, alle necessit� dei destinatari, alle coordinate della Cultura, della Chiesa, della Congregazione;

�        Mantenere aggiornata una banca dati che permetta una buona e documentata conoscenza del mondo giovanile, e riversare questa stessa informazione nella societ�, allo scopo di creare opinione e presa di coscienza che diano origine a politiche e azioni a favore della giovent�;

�        Qualificare e professionalizzare di pi� l�agenzia ANS, da far nascere e sviluppare in tutte le Ispettorie. L�ANS, registrata come un periodico (1973), diventa a partire di 1992 una agenzia chiamata appunto �Agenzia Internazionale Salesiana di Informazione�. L�Agenzia � coordinata dal Dicastero per la CS, con un ufficio di redazione centrale a Roma e una rete di corrispondenti in tutte le Ispettorie. Infatti, nella concezione dell�Agenzia si prevede un funzionamento decentrato, appoggiato su due strutture, tra di loro comunicanti e che, sostanzialmente, realizzano le stesse funzioni, anche se a differente livello. Assieme al processo di maggiore professionalit� della struttura centrale, bisogna sviluppare di pi� la struttura nelle Ispettorie, dentro le coordinate del Sistema Salesiano di Comunicazione Sociale.��

�        Istituire l�ufficio stampa in tutte le Ispettorie, come un servizio all�interno dell�Agenzia ANS, contando sulla partecipazione di professionisti. Questo ufficio gestisce, d�accordo con il Piano Ispettoriale, i contatti con le agenzie di informazione, i mezzi di comunicazione e il grande pubblico, per farsi portavoce delle attenzioni ai problemi giovanili ed educativi, e per la cura e la difesa dell�immagine della Congregazione e dell�attivit� salesiana;

�        Continuare il processo di rilancio del Bollettino Salesiano, che ha prodotto gi� notevole crescita di qualit� e di diffusione, per il quale la programmazione del sessennio prevede alcuni progetti di articolazione e di sviluppo, con un servizio specifico da parte del Dicastero per la Comunicazione Sociale;

�        Qualificare i Siti WEB come spazio di informazione, formazione, condivisione, a servizio del progetto di animazione e di governo, come fonte di informazione sul carisma salesiano e come strumento per la mobilitazione della societ� nella causa della giovent�.

2.4 - Potenziare e qualificare la produzione editoriale di libri, di riviste, di programmi radio, televisivi, audiovisivi, e delle imprese di Comunicazione Sociale, a servizio della missione educativo-pastorale per i giovani. A questo fine si suggerisce di privilegiare i seguenti interventi, per i quali si chiede il monitoraggio costante dei responsabili per le imprese e dei responsabili per il settore della Comunicazione Sociale con le rispettive �quipes:

�        Verificare periodicamente la qualit� della produzione e valutare la sua attualit� e adeguatezza in riferimento alle necessit� dei destinatari, agli obiettivi educativo-pastorali e alle coordinate della Cultura, della Chiesa, della Congregazione;

�        Progettare azioni di promozione dello sviluppo e della qualificazione professionale e salesiana delle imprese, del loro collegamento e della cooperazione vicendevole, dentro le coordinate della politica della Congregazione al riguardo, e particolarmente:

- L�Ispettore con il suo Consiglio, in conformit� con le determinazioni di Reg. 31, prenda� iniziative concrete e sistematiche per la promozione delle imprese di Comunicazione Sociale, per la loro integrazione nel POI e per la loro continuit� amministrativa e gestionale. Non bisogna dimenticare che l�apertura o chiusura di una nuova opera richiede l�autorizzazione del Rettor Maggiore con il suo Consiglio (Cost. 165, � 5). Il Piano Ispettoriale preveda la selezione e formazione adeguata del personale salesiano e laico, per un�azione professionale e coerente con il carisma salesiano in queste opere;

- Il Delegato Ispettoriale per la Comunicazione sociale accompagni e promuova la sinergia tra le imprese, con atteggiamento di rispetto dei processi imprenditoriali e delle rispettive competenze. Lo faccia a nome dell�Ispettore e del suo Consiglio, che manterr� costantemente informati e dai quali ricever� gli orientamenti necessari.

Conclusione

Il rilancio di un�editoria salesiana di qualit� � una forma di attuare la visione di Don Bosco �sempre all�avanguardia del progresso�, in un contesto nel quale i mezzi di comunicazione hanno sempre pi� incidenza, e conseguentemente pi� opportunit� nella loro valenza educativo-pastorale. La lettera di don Pascual Ch�vez �Con il coraggio di Don Bosco nelle nuove frontiere della comunicazione sociale� (ACG 390) rappresenta per noi un programma anche in questa direzione.

Sono chiamati in causa non soltanto coloro che hanno responsabilit� particolari di animazione e di governo delle Ispettorie e delle comunit� e opere, ma tutti i salesiani perch� contribuiscano nell�editoria salesiana come scrittori, come editori, come monitori della qualit� della comunicazione salesiana, come promotori e diffusori entusiasti dei prodotti salesiani.

L�attuazione di questi orientamenti richiede un lavoro impegnativo e di dedizione. La nostra consapevolezza del valore di questo campo di missione diventer� viva sicuramente con azioni concrete. E richiamando Don Bosco, �Vi prego e vi scongiuro dunque di non trascurare questa parte importantissima della nostra missione� [12] .


[1] ACG 387, pp. 69, 65.
[2] Cf. ACG 287, pp. 3-33.
[3] ACG 302, pp. 24-27.
[4] Cf. ACG 302, pp. 31-50.
[5] Cf. ACG 366, pp. 100-118.
[6] ACG 370, pp. 37-41.
[7] Un recente sussidio del Dicastero raccoglie tutti gli orientamenti fondamentali e attuali per la comunicazione. Quindi, anche per l�informazione e la produzione editoriale in generale. Cf. Dicastero per la CS, �Sistema Salesiano di Comunicazione sociale�, nn. 95-122. Roma: Editrice SDB, 2005.
[8] cf. Lettera Apostolica �Il Rapido Sviluppo� di Giovanni Paolo II, nn. 3 e 14.
[9] CG23, 259.
[10] Cf. CG24, 136b.
[11] L�educomunicazione facilita la produzione e la diffusione dell�informazione nell�ambito educativo, promuove l�interattivit� nel processo di insegnamento/apprendimento, e fornisce i riferimenti teorici e metodologici necessari all�analisi della produzione culturale. L�educomunicazione si propone anche di far interagire la comunit� educativa con il sistema dei mezzi di comunicazione di massa, assicurando la formazione di persone creative e attente a una utilizzazione democratica dei media a beneficio di tutta la collettivit�. L�educomunicatore pu� essere identificato con la figura dell�animatore culturale in ambito specifico di pastorale della Chiesa, un nuovo soggetto la cui azione �da un lato dovr� svilupparsi verso chi � gi� attivamente impegnato nella pastorale, per aiutarlo a meglio inquadrare il suo operato nel nuovo contesto socio-culturale dominato dai media; dall�altro dovr� aprire nuovi percorsi pastorali, nell�ambito della comunicazione e della cultura, attraverso i quali raggiungere persone e ambiti spesso periferici, se non estranei, alla vita della Chiesa e alla sua missione� (Conferenza Episcopale Italiana. Comunicazione e Missione: Direttorio sulla CS nella missione della Chiesa. Roma, Libreria Editrice Vaticana, 2004. n. 121).
[12] Don Bosco, Lettera Circolare sulla Diffusione di Buoni Libri,� 19 marzo 1885