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Italia - Tablet a scuola, Salesiani in prima linea

Per favorire l’educazione dei suoi ragazzi Don Bosco utilizzava tutti gli strumenti della sua epoca e s’impegnava perché i suoi allievi fossero all’avanguardia nelle conoscenze tecniche. Eredi della sua intraprendenza, gli istituti salesiani d’Italia sono oggi tra i protagonisti del fenomeno della digitalizzazione della scuola. L’utilizzo dei tablet e di simili dispositivi digitali nella scuola comporta diversi vantaggi: economici, dato che può essere usato per diversi anni, mentre i libri vanno ricomprati secondo le scelte dei docenti; didattici, perché i ragazzi trovano nel digitale un modo più coinvolgente di studiare e apprendono schemi e competenze ormai basilari nel mondo del lavoro; e anche di salute, dato che i ragazzi non devono più portare zaini carichi di libri e dizionari. Nella realtà salesiana italiana, a fare da apripista a questa sperimentazione sono state le Opere Sociali Don B osco di Sesto San Giovanni, nate nel 1948 per fornire formazione professionale e ai giovani e manodopera alle industrie locali. Tale complesso è ora completamente rinnovato, con una maggiore offerta didattica, allievi e allieve di diverse realtà e strumenti che si sono completamente rinnovati nel tempo. Le opere di Sesto San Giovanni sono state infatti il cardine del progetto iCNOS, il programma – lanciato nel 2011, a poco più di un anno dalla presentazione del primo iPad – che per l’appunto ha portato i tablet nelle aule e tra i banchi degli istituti salesiani. Oggi, attraverso il Progetto iCNOS, sono 26 centri i educativi salesiani nei quali, grazie alla sponsorizzazione dell’azienda tecnologica “Apple” attraverso “Rekordata”, si utilizzano iPad e altri strumenti digitali, per un totale di oltre 2100 allievi e 600 docenti coinvolti in un nuovo e innovativo tipo di didattica, che con le sue infinite possibilità di collegamenti i pertestuali e multidisciplinari, ottiene maggiori coinvolgimento e apertura mentale per i ragazzi. link: www.infoans.org/1.asp?Lingua=1&sez=1&doc=14135
Spagna - Don Bosco è presente nel cortile digitale

Circa un centinaio di persone provenienti da diverse presenze salesiane hanno partecipato alla II Giornata Salesiana di Comunicazione, tenutasi sabato 13 febbraio presso la Casa ispettoriale di Madrid. Il tema scelto per l’incontro ha riguardato la presenza salesiana nei cortili digitali. Il Superiore dell’Ispettoria “Spagna-San Giacomo Maggiore”, don Juan Carlos Pérez Godoy, ha dato il benvenuto ai partecipanti e li ha incoraggiati a essere presenti nelle reti sociali, così come nel cortile. Un nuovo cortile, quello digitale, che è anche “incontro” come ha detto don Filiberto González, Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale; il Consigliere ha perciò sostenuto la necessità della presenza salesiana in questo settore, che deve mantenere al tempo stesso la “qualità delle relazioni umane”. Successivamente, don Javier Valiente, Delegato Nazionale per la Comunicazione Salesiana, ha affrontato le sfide pastorali della presenza salesiana nelle reti. Ha ricordato che questa presenza deve riflettere ciò che si vive quotidianamente: l’esperienza di vita cristiana, il Vangelo, l’attenzione ai bambini e giovani... e ha affermato che “Don Bosco sarebbe presente nelle reti sociali”. La seconda relazione della giornata è stata caratterizzata da dialogo e dibattito. Miguel Angel Davara, avvocato esperto di diritto informatico, ha presentato brevemente gli aspetti legali relativi all’utilizzo delle reti sociali: la sicurezza, la privacy, l’uso delle immagini, i diritti d’autore... Nonostante la difficoltà di rispettare tutti i requisiti, il dott. Davara ha incoraggiato i presenti ad utilizzare le reti sociali con consapevolezza e responsabilità. Nel pomeriggio, Carlos Martín, Social Media Manager dell’Ispettoria “Spagna-Maria Ausiliatrice”, ha approfondito il tema di come stare “salesianamente” sulle reti soc iali. Ha iniziato ricordando le varie preoccupazioni presenti e dei membri della Famiglia Salesiana. Per questo, ha insistito sull’idea di lavorare sul marchio salesiano, sull’identità sociale, senza dimenticare la creazione di comunità partecipative. Ha anche offerto alcuni suggerimenti tecnici e stilistici utili ai partecipanti per comunicare ancora meglio. Don Valiente ha chiuso la giornata ricordando Don Bosco e affermando che il cammino della comunicazione continua: “Avanti, sempre avanti”. link: www.infoans.org/1.asp?Lingua=1&sez=1&doc=14203
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Riunioni
Roma: Salesianum-Pisana, 28 marzo-01 aprile 2016, Incontro Multimedia Europeo. Roma: UPS/FCS, 29-30 aprile 2016 SDB-FMA, studio del Messaggio GMCS 2016. Roma: Salesianum-Pisana, 12-15 maggio 2016, Delegati CS di Europa. Roma: Salesianum-Pisana, 19-22 maggio 2016, Incontro mondiale dei Direttori BS.
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Animazione Lettera di Don Filiberto

Cari amici e amiche, a metà febbraio sono stato invitato dai Delegati per la CS della Spagna a partecipare alle “Seconde Giornate Salesiane Nazionali di Comunicazione”. Erano presenti per la riflessione e la condivisione quasi un centinaio di persone: Salesiani e laici, esperte e interessate nel tema: “La presenza salesiana nei cortili digitali”. Dal primo momento dell’incontro si è fatto riferimento ai messaggi delle Giornate della CS scritti da Papa Benedetto e Papa Francesco, e anche a quanto il CG 27 e gli ultimi due Rettori Maggiori hanno scritto invitando i salesiani ad essere presenti coi giovani nei cortili digitali. Menzione particolare ha meritato la lettera scritta da Papa Francesco al Rettor Maggiore, Don Angel Fernández Artime, nelle celebrazioni del Bicentenario della nascita di Don Bosco, quando segnalava due particolari compiti che vengono dal discernimento sulla realtà giovanile, uno era proprio questo: “il primo è quello di educare secondo l´antropologia cristiana al linguaggio dei nuovi mezzi di comunicazione e delle reti sociali, che plasma in profondità i codici culturali dei giovani, e dunque la visione della realtà umana e religiosa”. Quindi motivazioni per essere presenti nei cortili digitali non mancano, meno ancora se siamo consapevoli che vivere coi giovani “nel Cortile” è per noi segno di identità e di fedeltà salesiana in ogni momento. Vero è che questi cortili cambiano nel tempo, ma l’atteggiamento con cui sono stati presenti Don Bosco e i primi salesiani a Valdocco, continua ad essere il nostro riferimento basilare. Rimane chiaro che il cortile fisico e quello digitale sono ugualmente reali e non si escludono, anzi sono complementari. Questi cortili sono popolati da giovani e dove sono loro dobbiamo essere noi come persona, Comunità e Istituzione. L’approccio al tema è stato fatto da tre prospettive: carismatica, legale e pratica. Segnalo qualche punto rilevante in ciascuna di queste. Nella prospettiva carismatica si ha messo al centro il Sistema Preventivo come pedagogia e come spiritualità che non può sparire neppure nei cortili digitali, la assistenza in mezzo ai giovani come stile trasparente, familiare e autentico di relazionarsi, e tenere sempre presente l’obbiettivo di tutta l´opera e l´azione salesiana: accompagnare i giovani perché diventino buoni cristiani e onesti cittadini. Nella prospettiva legale si ha messo in evidenza, tra altre cose, l’importanza di presentare con chiarezza nel profilo personale l’essere consacrati appartenenti a una Congregazione che ha come obbiettivo educare ed evangelizzare; avere rispetto di tutte le persone e dei loro diritti; curare il tipo di contenuti in accordo alla nostra vocazione e missione; essere aperti ma non essere ingenui nell´accettare le persone e nel mettere informazioni, immagini e video; avere sempre rispetto d elle persone e dei loro diritti; ricordare che le informazioni che offriamo si moltiplicano, è possibile che tutti le vedano, mai si cancellano, questo sia in senso positivo che negativo. Finalmente dal punto di vista pratica si è cominciata una riflessione comune che deve essere condivisa, arricchita, maturata e approvata, prima di diventare un manuale di procedura per tutta la Spagna Salesiana. Si cerca di essere Salesiani in un tempo e cultura diversa da quella di Don Bosco, ma conservando la stessa passione per la salvezza dei giovani che aveva Don Bosco. Come conclusione della mia lettera mi permetto di ricordare che alla fine dell’anno scorso abbiamo messo a disposizioni di tutti voi un documento la cui base è stata offerta dalla Germania e dopo rielaborata da tutti i Delegati di CS del mondo riguardo alla presenza dei salesiani e dei laici collaboratori nelle reti sociali. Come al solito vi salutano tutti i membri del Dic astero per la CS. Cordialmente in Don Bosco: d. Filiberto
Informazione: RMG - Imminente il nuovo sito di ANS

L’Agenzia iNfo Salesiana (ANS) è pronta per entrare in una nuova fase della sua storia e inaugurare il suo nuovo sito web. Non è solo un ammodernamento reso necessario dall’evoluzione tecnica – la versione attuale risale al 2007 – ma una trasformazione che vuole rendere manifesta l’attenzione della Congregazione Salesiana, a partire dal Rettor Maggiore, e del Dicastero di Comunicazione Sociale verso una comunicazione più efficace, agile e partecipata. Il nuovo sito si propone di rendere più accessibile e fruibile l’informazione che quotidianamente l’ANS offre ai suoi lettori, in particolare alla Famiglia Salesiana e a quanti condividono il sogno di Don Bosco. Punto di forza del nuovo sito sarà l’integrazione con le reti sociali. Sapendo che esse “sono capaci di favorire le relazioni e di promuovere il bene della società” (Messaggio del Santo Padre Francesco per la 50ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali), avranno degli spazi privilegiati e costituiranno sempre più non solo dei canali di comunicazione, ma anche degli spazi di partecipazione e di relazione. La pagina ANS di Facebook, i sei profili in lingua su Twitter, e le pagine su Flickr – e prossimamente su Instagram – assumeranno perciò un ruolo crescente nella politica comunicativa dell’agenzia. Coerentemente con il progressivo sviluppo dell’estetica digitale, anche l’aspetto grafico sarà rinnovato e un’attenzione speciale sarà dedicata alle fotografie, sempre in un’ottica che privilegi la loro fruizione e la condivisione attraverso le reti sociali. A lanciare ufficialmente il nuovo sito sarà, nei prossimi giorni, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime. link: www.infoans.org/1.asp?Lingua=1&sez=1&doc=14204
Produzione: Brasile - La Pastorale Giovanile lancia un’applicazione per i nuovi cortili digitali

In occasione della Festa di Don Bosco, lo scorso 31 gennaio, la Pastorale giovanile salesiana della Missione Salesiana del Mato Grosso ha lanciato l’applicazione “Juventude Salesiana”, per diffondere la comunicazione del carisma salesiano ai giovani nei nuovi cortili digitali. Le applicazioni web (o app) sono così chiamate perché vengono eseguite su Internet. Cioè, dati o file vengono elaborati e memorizzati all’interno del web. In qualsiasi momento, ovunque e su qualsiasi dispositivo, è possibile accedere a questo servizio, c’è solo bisogno di una connessione internet. Oggi i giovani vivono e si muovono in quei mondi che i Salesiani hanno chiamato “cortili digitali” A suo tempo Don Bosco attirò a sé i giovani attraverso la magia, la giocoleria e altri giochi che richiamavano bambini e adolescenti nei cortili. Questo santo dei giovani dedicò il suo tempo a stare in mezzo a loro e attraver so il loro linguaggio poteva rimanergli sempre vicino, e così, tenerli vicino a Dio. “Il mondo è cambiato molto, essere giovani oggi è diverso da quello che era essere giovane al tempo di Don Bosco – commenta don Rafael Zanata, Delegato per la Pastorale giovanile salesiana –. Capire come vivono, come sono organizzati, in questo contesto sociale, è essenziale per camminare accanto a loro, ai giovani”. Con l’applicazione “Juventude Salesiana” la Pastorale giovanile salesiana offre notizie ed eventi legati alla vita salesiana, la liturgia quotidiana, le canzoni e le immagini di Don Bosco, la vita spirituale salesiana e le preghiere quotidiane. “L’applicazione ‘Juventude Salesiana’ è un piccolo passo che farà una grande differenza nella vita dei giovani, come nella vita di Salesiani e Salesiane” ha detto Jailson Reis. link: ww w.infoans.org/1.asp?Lingua=1&sez=1&doc=14143
Preservazione: Brasile - Statuina di Maria Ausiliatrice potrebbe avere oltre 200 anni ed essere la più antica del paese

La storia dei Salesiani del Brasile potrebbe aver guadagnato un capitolo del tutto inedito. L’Ispettoria “San Giovanni Bosco” di Brasile-Belo Horizonte ha ricevuto la settimana scorsa una statuina di Maria Ausiliatrice finora sconosciuta, che è probabilmente la più antica tra quelle dell’Ausiliatrice giunte in Brasile. Il suo arrivo nel paese sembra datato al 1817. La statuina è stata consegnata all’Ispettore, don Oreste Fistarol, e al salesiano coadiutore Raymundo Mesquita dal suo portatore Dimas Coelho Perpétuo. Secondo quest’ultimo la statuina gli sarebbe arrivata da Maria de Lourdes Monteiro de Souza, pronipote di Marie Joaquine Sauvan, che nel 1817 giunse in Brasile dall’Austria come dama di compagnia della Principessa Leopoldina, moglie di Dom Pedro I. La statuina sarebbe stata così ereditata, attraverso le generazioni, da Maria de Lourdes Monteiro de Souza, e da questa sarebbe stata consegnata al signor Coelho Perpétuo, che le è stato vicino dal 1987 al 2014 – anno della morte – nella casa di cura in cui la signora era accolta. Secondo il signor Coelho Perpétuo, dopo aver superato un intervento all’occhio, la signora Monteiro de Souza gli raccontò la storia della statuina e nel 2008 firmò una donazione in suo favore. Il signor Coelho Perpétuo Dimas ha mostrato ai Salesiani la statuina in avorio dell’Ausiliatrice, assieme al documento di donazione e ai certificati di nascita della signora Monteiro de Souza e della madre di lei, che confermano la parentela con la dama di compagnia di origine austriaca. Osservando l’immagine, don Fistarol ha evidenziato alcune caratteristiche. “È davvero un modo antico di presentare Maria Ausiliatrice. Ha un aspetto simile a quella di Torino. Quasi un adattamento dell’Immacolata, tipico delle prime immagini di Maria Ausiliatrice. È interessante notare che Gesù Bambino tiene i l mondo in mano, è molto significativo” ha detto. Da parte sua il signor Dimas Coelho ha detto che uno dei suoi obiettivi è trovare un esperto per far analizzare la statuina e scoprire la data di realizzazione, dato che, se è arrivata in Brasile nel 1817, deve essere stata creata precedentemente. L’immagine di Maria Ausiliatrice attualmente conosciuta come la più antica del paese è un artefatto in legno e si trova nel Centro Ispettoriale di Belo Horizonte, arrivata in Brasile dall’Italia circa 140 anni fa. link: https://www.infoans.org/1.asp?Lingua=1&sez=1&doc=14066
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