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2009 - Progetto Europa approvato dal RM e CG -2008-2014

Rettor Maggiore e Consiglio Generale

PROGETTO EUROPA
Sessennio 2008 - 2014

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Roma, 31 gennaio 2009

PROGETTO EUROPA
Presentazione

Attento alle sfide e alle nuove frontiere individuate dal CG26, il Progetto Europa intende impegnare tutta la Congregazione nel rafforzamento del carisma salesiano in Europa, soprattutto mediante un profondo rinnovamento spirituale e pastorale dei confratelli e delle comunità, al fine di continuare il progetto di Don Bosco a favore dei giovani, specialmente i più poveri. Esso è stato preparato dal Rettor Maggiore e dal Consiglio Generale, a cui il CG26 ha affidato tale compito, dopo avere coinvolto gli Ispettori di Europa con i loro Consigli ispettoriali.

Il quadro di riferimento è costituito dallo “Strumento di lavoro” preparato dal Rettor Maggiore e da lui presentato nell’Incontro degli Ispettori di Europa, che ha come titolo “Per una rinnovata presenza salesiana in Europa”. In esso vengono indicati la natura, gli obiettivi e le strategie del Progetto, che sono poi da concretizzare da parte della Commissione per il Progetto Europa nominata dal Rettor Maggiore. Il Progetto non si sofferma quindi sugli obiettivi e sulle strategie, ma presenta solamente le aree e gli interventi; le aree stanno ad indicare le priorità, mentre gli interventi propongono le azioni concrete da realizzare.

Le aree del Progetto sono state individuate nell’Incontro degli Ispettori di Europa. Esse indicano le tre scelte prioritarie del Progetto e riguardano: la rivitalizzazione endogena della presenza salesiana, la ricollocazione e il ridimensionamento delle presenze, il rafforzamento delle Ispettorie più bisognose con personale salesiano. Tali aree non sono diverse dalle priorità del CG26; ne sono invece una concretizzazione per l’Europa. Al riguardo nell’Incontro degli Ispettori di Europa il Rettor Maggiore ha affermato che “l’assunzione integra e cordiale e l’adempimento generoso delle linee di azione del CG26 sono il cammino ovvio ed unico” del Progetto Europa.
Per questo la prima e fondamentale priorità del Progetto Europa consiste nel fortificare l’esperienza di fede e l’opzione vocazionale del salesiano, la sua formazione e spiritualità, la vita della comunità, la cura delle vocazioni alla vita consacrata salesiana. La seconda priorità sta nella ricollocazione e ristrutturazione delle presenze in base a criteri di significatività, al fine di indicare dove e come condurre avanti la missione salesiana nell’avvenire. Infine, la terza priorità sta nel creare le condizioni necessarie per l’accoglienza cordiale dei salesiani di altre Regioni della Congregazione, che si impegnino nell’evangelizzazione dell’Europa con un’attenta inculturazione.

Gli interventi del Progetto si riferiscono a tre livelli diversi: Rettor Maggiore e Consiglio generale, Regioni, Ispettorie. In ognuno dei tre livelli gli interventi cercano di tenere presente la molteplicità dei soggetti coinvolti; altri soggetti già esistenti dovranno essere meglio specificati. Per esempio, oltre al Rettor Maggiore e al Consiglio, ci sono i Dicasteri e la Commissione per il Progetto Europa. A livello di Regioni, non sono le stesse le responsabilità delle Regioni di Europa rispetto a quelle delle altre Regioni della Congregazione; ci sono poi le Conferenze degli Ispettori della Regione, le Visite di insieme, gli Incontri degli Ispettori di Europa, ecc. Un’analoga diversificazione si ha anche a livello ispettoriale. La Commissione per il Progetto Europa potrà valutare meglio in seguito i diversi soggetti e processi di coinvolgimento.

L’approvazione di questo documento del Progetto Europa è avvenuta nella seduta del Consiglio Generale di martedì 27 gennaio 2009.

1. PRIMA AREA:
RIVITALIZZAZIONE ENDOGENA DELLA PRESENZA SALESIANA IN EUROPA

1.1. Rettor Maggiore e Consiglio generale
1.1.1. La Commissione per il PE stimola le Regioni ad organizzare iniziative che puntino sull’esperienza spirituale e pastorale dei confratelli salesiani europei, in vista di un vero rinnovamento carismatico e di un reale ritorno tra i giovani.
1.1.2. Il Dicastero per la formazione, in dialogo con la Commissione per il PE, continua a favorire il processo di collaborazione interispettoriale nella formazione iniziale tra le Ispettorie Europee, al fine del ricollocamento delle comunità formatrici, della qualità della proposta formativa e dell’attenzione formativa al contesto europeo.
1.1.3. Il Dicastero per la formazione organizza l’incontro congiunto di tutti i Delegati ispettoriali di formazione delle tre Regioni ogni due anni e favorisce le sinergie necessarie per potenziare una formazione iniziale di qualità, sia per le comunità formatrici che per i centri di studio, con solide équipes interispettoriali di formatori e docenti.
1.1.4. Il Dicastero per la formazione stimola le Ispettorie Europee ad avere una programmazione concreta rivolta a tutti i formandi per lo studio delle lingue, specialmente l’italiano e l’inglese, nei curricoli di studio, nel tempo estivo e nella fase del tirocinio e ne segue la realizzazione.
1.1.5. I Dicasteri per la missione salesiana, in dialogo con la Commissione per il PE, coordinano e promuovono gli incontri europei degli organismi di collegamento già costituiti, al fine di favorire la crescita di una mentalità europea, la formazione alla evangelizzazione, la costituzione di sinergie.
1.1.6. I Dicasteri per la missione salesiana promuovono incontri europei di salesiani e laici su temi nuovi ed obiettivi definiti, come per esempio la educazione ed evangelizzazione in contesti multireligiosi e multiculturali, i gruppi di evangelizzazione dei giovani, le scuole di preghiera, i pellegrinaggi giovanili, il volontariato europeo, l’evangelizzazione attraverso la musica, il teatro, la radio, internet, la comunicazione sociale, ecc.
1.1.7. La Commissione per il PE individua le esperienze più significative in ciascuna Regione europea sulle tre priorità del Progetto del Rettor Maggiore per il sessennio, ne cura la diffusione e ne valuta la trasferibilità in altre Regioni Europee.
1.1.8. La Commissione per il PE invia alle Ispettorie della Congregazione almeno due volte all’anno una comunicazione, che mantenga desta l’attenzione verso il Progetto Europa, offrendo informazioni sulle fasi di avanzamento del Progetto. Il Dicastero della comunicazione sociale favorisce la diffusione di notizie su singole realizzazioni, interviste, proposte di articoli di riflessione, video, offre stimoli e motivazioni sui grandi orizzonti del Progetto.

1.2. Regioni di Europa
1.2.1. Ciascuna delle Regioni di Europa, attraverso le sue forme di animazione, cura l’attuazione delle tre priorità del Progetto del sessennio, “Ritornare a Don Bosco per ripartire da lui”, “Mantenere viva l’urgenza di evangelizzare e la necessità di convocare”,  “Promuovere la semplicità di vita e l’impegno su nuove frontiere”, per rivitalizzare in forma endogena la presenza salesiana in Europa.
1.2.2. Ogni Regione si impegna a seguire i processi per suscitare vocazioni alla vita consacrata salesiana tra i giovani europei, compresi anche i giovani immigrati.
1.2.3. Le Regioni organizzano insieme iniziative congiunte di formazione permanente dei salesiani e in modo particolare dei formandi e dei confratelli che hanno un ruolo di animazione e di governo.

1.3. Ispettorie di Europa
1.3.1. L’Ispettoria assume gli impegni del CG26 e del Progetto di animazione del sessennio della Regione, come espressione concreta della volontà di rilancio del carisma salesiano .
1.3.2. L’Ispettoria cura la dimensione evangelizzatrice del progetto educativo pastorale, ispettoriale e locale,  e rafforza gli itinerari sistematici di educazione alla fede dei giovani nei diversi ambienti, gruppi e associazioni.
1.3.3. L’Ispettoria continua a sviluppare l’impegno di ogni attività, comunità educativa pastorale, gruppo e associazione, per creare una cultura vocazionale, con un piano di animazione che coinvolga tutte le comunità nella preghiera, nella proposta vocazionale e nell’accompagnamento dei giovani.
1.3.4. L’Ispettoria individua in un Delegato ispettoriale il referente per il Progetto Europa, che tenga vivo il collegamento con il Consigliere regionale, e coinvolge nella informazione e nella riflessione anche i laici responsabili all’interno delle opere.. 

2. SECONDA AREA
RICOLLOCAZIONE E RIDIMENSIONAMENTO DELLE PRESENZE IN EUROPA 

2.1. Rettor Maggiore e Consiglio generale
2.1.1. Il Dicastero di pastorale giovanile, i Consiglieri regionali di Europa e la Commissione per il PE aiutano le Regioni a riflettere sulla significatività delle presenze salesiane, in particolare alla luce dei criteri di significatività, del CG26 e delle scelte strategiche dell’evangelizzazione e delle nuove frontiere in Europa.
2.12. La Commissione per il PE e il Dicastero di pastorale giovanile promuovono decisamente la scelta prioritaria della presenza salesiana nella scuola e nella formazione professionale.
2.1.3. Il Dicastero di pastorale giovanile favorisce, coinvolgendo i laici, la riflessione, lo scambio di esperienze, lo studio di proposte, il coordinamento dell’impegno salesiano in Europa nella scuola e nella formazione professionale, attraverso la Consulta europea della scuola e la Consulta europea della formazione professionale, e ne condivide i risultati con la Commissione per il PE.
2.1.4. Il Rettor Maggiore ed il Consiglio generale promuovono ed accompagnano il processo già iniziato di nuova configurazione delle Ispettorie delle Regioni Europa Ovest ed Europa Nord.
2.1.5. La Commissione per il PE riflette lungo il sessenio sul ridisegno delle Regioni dell’Europa, per offrire proposte al Rettor Maggiore e al Consiglio Generale in vista del CG 27.
2.1.6. La Commissione per il PE sottopone agli Incontri degli Ispettori di Europa del 2010 e 2012 il risultato del lavoro delle Regioni circa la ricollocazione ed il ridimensionamento.

2.2. Regioni di Europa
2.2.1. Ogni Regione coordina, attraverso il Consigliere regionale e la Conferenza regionale degli Ispettori, i processi di ricollocazione e di ridimensionamento delle presenze salesiane in atto nelle Ispettorie e promuove le sinergie possibili.
2.2.2. Ogni Regione, oltre alla promozione di progetti che richiedono il contributo di personale salesiano inviato dal Rettor Maggiore, studia e propone alla Commissione per il PE progetti interispettoriali di collaborazione tra le Ispettorie europee sulle tre aree del progetto del Rettor Maggiore e del Consiglio generale per il sessennio 2008 - 2014.

2.3. Ispettorie di Europa
2.3.1. L’Ispettoria continua i processi di ricollocazione e ridimensionamento delle presenze salesiane e promuove le sinergie possibili con altre Ispettorie di Europa.
2.3.2. L’Ispettoria individua e segnala alla Commissione per il PE eventuali “presenze nuove o nuove presenze”, che siano di particolare significatività e richiedano la collaborazione di altre forze.

3. TERZA AREA:
EUROPA TERRA DI MISSIONE 

3.1. Rettor Maggiore e Consiglio generale
3.1.1. La Commissione per il PE aiuta a “ringiovanire le Ispettorie più bisognose con del personale salesiano” e quindi offre al Dicastero per le missioni criteri per il discernimento dei candidati che devono essere inviati, per le comunità che li devono accogliere, per la loro formazione alla interculturalità, per una loro positiva integrazione nelle comunità di Europa.
3.1.2. Il Dicastero per le missioni esamina e valuta gli interventi che ciascuna Regione o Ispettoria presenta al Rettor Maggiore, al fine di richiedere l’invio del personale salesiano. La Commissione per il PE aiuta il Dicastero per le missioni, definendo le priorità, in base alla maggiore significatività dell’intervento ed alla maggiore garanzia di integrazione dei confratelli.

3.2. Regioni
3.2.1. Ogni Consigliere regionale di Europa chiede alle Ispettorie, che intendono domandare al Rettor Maggiore nuovo personale salesiano, di elaborare uno o più progetti di rilancio del carisma salesiano nei quali impegnare tale personale inviato dal Rettor Maggiore
3.2.2. La Conferenza degli Ispettori di ogni Regione di Europa valuta la consistenza di tali progetti di rilancio del carisma, seleziona quelli più significativi e concretamente realizzabili e li presenta al Rettor Maggiore con una propria valutazione.
3.2.3. Ogni Regione di Europa riflette sulle esigenze di scambio di personale salesiano europeo, sulla possibilità di una ridistribuzione di personale salesiano, sulla necessità di collaborazioni interispettoriali e presenta tali riflessioni alla Commissione per il Progetto Europa.
3.2.4. Le altre Regioni della Congregazione vengono coinvolte nella riflessione sulle proposte, mantengono i contatti con i confratelli inviati, sono informate attraverso la Commissione per il PE e attraverso i Consiglieri regionali delle necessità delle Ispettorie di Europa.

3.3. Ispettorie
3.3.1. Ogni Ispettoria di Europa valuta la modalità di partecipazione al Progetto Europa ed elabora dei progetti da presentare prima alla Conferenza regionale degli Ispettori e poi al Rettor Maggiore.
3.3.2. Ogni Ispettoria di Europa si impegna nell’accompagamento, nella formazione e nell’inserimento dei confratelli che vengono inviati per progetti concreti, revisionati dalla Commissione per il PE e approvati dal Rettor Maggiore.
3.3.3. Ogni Ispettoria della Congregazione valuta e comunica al Dicastero per le missioni la sua modalità di partecipazione al Progetto Europa; si rende poi disponibile al Rettor Maggiore con l’invio di qualche confratello a tale scopo.