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A. Cagliero 11 (2015-12) it

MISSIONI


Cagliero 11

PER IL CONSOLIDAMENTO DELLA PASTORALE FAMIGLIARE NELLA REGIONE MEDITERRANEA   Scarica il file zip     Scarica il file zip
Perché i Salesiani rafforzino la pastorale familiare in stretto collegamento
con la pastorale giovanile.
Intenzione Missionaria Salesiana
dicembre 2015
Oggi “la famiglia attraversa una crisi culturale profonda, come tutte le comunità e i legami sociali. Nel caso della famiglia, la fragilità dei legami diventa particolarmente grave perché si tratta della cellula fondamentale della società, del luogo dove si impara a convivere nella differenza e ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai igli” (Evangelii Gaudium 66). La famiglia, cuore e culla di ogni vita, deve esser dentro alla nostra preghiera perché sia sempre più all’interno delle nostre iniziative pastorali.

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Titolo notiziario
Nome società
N. 84 - dicembre 2015
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Settore per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane
R innovo in questo momento il mio invito a tutti
quelli che si sentono chiamati per la missio ad
gentes et ad vitam che accolgano la chiamata
e possiamo realizzare, al tempo opportuno, il discerni-
mento adeguato. Ho ricevuto lettere di confratelli, gen-
eralmente giovani, che mi dicevano che era loro desid-
erio essere missionari, ma che il loro superiore (a volte
il direttore, a volte l’ispettore) li dissuadeva o semplice-
mente glielo proibivano o non li autorizzavano.
Contemplando col cuore Don Bosco, credo di poter dire che nessuno dovrebbe porre impedimento
a queste chiamate vocazionali che fa il Signore, e le proprie difficoltà locali o delle Ispettorie non devo-
no entrare in questi desideri generosi. Non dimentichiamo mai, fratelli, che il Signore è molto più gener-
oso di quanto possiamo esserlo noi.
Aggiungo, finalmente, che credo siano maturi i tempi, e la necessità della missione lo consigli, per-
ché, in maniera coordinata e con conoscenza del Rettor Maggiore per mezzo del Consigliere Regionale e del
Consigliere per le Missioni, possiamo offrire l’aiuto di confratelli delle Ispettorie che hanno più vocazioni, in
maniera temporanea, per un tempo determinato, ad altri luoghi e Ispettorie della Congregazione.
Cari confratelli Ispettori, siate generosi! Don Bosco lo fu in modo eccezionale!
D. Ángel Fernández Artime SDB
ACG 421
“Sei pronto?”
L’anno del Bicentenario è già concluso. Forse ti sei dimenticato, caro (giovane) confratello, di fare a Don
Bosco il migliore dei regali: la tua disponibilità missionaria ad gentes, ad exteros, ad vitam! Chissà che le
prossime feste natalizie non siano una buona occasione perché finalmente tu scriva al Successore di Don
Bosco dicendogli: “Eccomi!”.
Prego per te! Prega per me!
“Quando, come frutto del discernimento, il candidato arriva alla conclusione di essere chiamato al servizio nel cam-
po missionario, invia una lettera al Rettor Maggiore in cui manifesta esplicitamente questo suo desiderio e si mette
alla disposizione della Congregazione. Ciò non toglie la possibilità di esprimere le sue preferenze o predisposizioni
concrete per un determinato territorio missionario; in modo particolare ciò vale per il Progetto Europa (…).
Concluso positivamente il discernimento e ottenuto il parere dell’Ispettore per rilasciare il confratello per le mis-
sioni, il Rettor Maggiore assegna al candidato una destinazione”.
[La Formazione Missionaria dei Salesiani di Don Bosco,Roma 2013]
D. Guillermo Basañes SDB
Consigliere per le Missioni
IL RETTOR MAGGIORE
ASPETTA LE DOMANDE PER ESSERE
MISSIONARI

Cristo nostra pace
doni pace al nostro mondo
che soffre a causa della violenza!
BUON NATALE A TUTTI! Intenzione Missionaria Salesiana
Perché i Salesiani rafforzino la pastorale familiare in stretto collegamento
con la pastorale giovanile.
Oggi “la famiglia attraversa una crisi culturale profonda, come tutte le comunità e i legami
sociali. Nel caso della famiglia, la fragilità dei legami diventa particolarmente grave perché si
tratta della cellula fondamentale della società, del luogo dove si impara a convivere nella dif-
ferenza e ad appartenere ad altri e dove i genitori trasmettono la fede ai figli” (Evangelii Gau-
dium 66). La famiglia, cuore e culla di ogni vita, deve esser dentro alla nostra preghiera perché
sia sempre più all’interno delle nostre iniziative pastorali.
Per il consolidamento della Pastorale Familiare nella Regione Mediterranea
Testimonianza di santità missionaria salesiana
Don Pierluigi Cameroni SDB, Postulatore Generale per le Cause dei Santi

Dal fronte militare il Servo di Dio Mons. Stefano Ferrando (1885-1978), missionario in India,
vescovo e fondatore delle Missionarie di Maria Ausiliatrice, così scrive al suo Ispettore:
“Mancano pochi minuti alla mezzanotte, a Natale! Ho vegliato; come si fa a dormire in questa
notte?... Fra poco nascerà Gesù, Egli che avrebbe potuto nascere in un palazzo su di un trono
ha preferito il presepio di Betlemme e perciò non disdegnerà neppure questa povera tenda.
Che dirò io al Bambino? Egli vedrà tutto e in mezzo alle infinite miserie troverà se non altro
un cuore sincero, desideroso di non abbandonarlo mai. Gli domanderò che mi dia le forze ne-
cessarie per vincere le ultime lotte e battaglie”.
Criteri generali di discernimento vocazionale - per il confratello e per il
Direttore e il suo Consiglio
Tre aspetti indispensabili: (1) retta intenzione, (2) libera decisione,
(3) qualità necessarie.
Le qualità necessarie sono:
♦ buona salute;
♦ maturità umana; senso di responsabilità; capacità relazionali;
♦ personalità robusta; equilibrio psicologico; perseveranza nelle dif-
ficoltà;
♦ pazienza, comprensione, umiltà, capacità di apprezzare i valori
autentici di altre culture e religioni e di adattarsi al mutare delle
situazioni;
♦ spirito soprannaturale, per non ridurre la missione a qualcosa di
meramente filantropica o attività sociale;
♦ spirito di fede; radicamento in Cristo mediante una vita di preghiera personale e comunitaria, centrata
sull'Eucaristia, e regolare nella ricezione dei sacramenti;
♦ vita salesiana vissuta con zelo missionario dimostrato dal suo ardore di far conoscere Gesù, soprattutto ai
giovani più poveri ed emarginati;
♦ profondo amore per la Chiesa e la Congregazione;
♦ spirito di sacrificio; generosità; contentezza delle condizioni in cui si trova;
♦ fortezza nel sopportare la stanchezza e la sterilità nella propria fatica;
♦ flessibilità e capacità di adattarsi e di amare la vita in una comunità interculturale;
♦ capacità di imparare una nuova lingua;
♦ capacità di vivere in comunità e lavorare in equipe con gli altri membri, i laici e i giovani;
♦ comunione e obbedienza nella pastorale d’insieme guidata del proprio Vescovo.
Controindicazioni per la vocazione missionaria
♦ Ricerca di avventura e semplice voglia di cambiare posto di lavoro;
♦ Sollecitazione da parte di altri: genitori, confratelli, amici;
♦ Evasione dai propri problemi relazionali, personali, vocazionali;
♦ Incapacità di integrarsi nella vita ed apostolato della comunità. Se un tale confratello viene inviato nelle
missioni, viene esposto a un ambiente molto più impegnativo (a causa della lingua, cultura, ed altri fattori)
e peggiora la sua situazione anziché migliorare.
[La Formazione Missionaria dei Salesiani di Don Bosco, p 27-29]
CRITERI PER IL DISCERNIMENTO
DELLA VOCAZIONE SALESIANA MISSIONARIA “AD GENTES, AD EXTEROS, AD VITAM”