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Albera Don Paolo - Pratiche di pietà in uso nelle case salesiane - 1916

PRATICHE DI PIETÀ

IN USO

NELLE CASE SALESIANE

TORINO

SCUOLA TIP. SALESIANA

EDIZIONE EXTRA- COMMERCIALE

Carissimi Figliuoli in G. C.

Vi presento il libretto intitolato — Pratiche di pietà in uso nelle Case Salesiane — seguito da copiosa Appendice per comodità dei Confratelli che dovranno servirsene.

Ricordo ch´era vivissimo desiderio del Ven. nostro Padre D. Bosco e del compianto Sig. D. Rua che si conservasse ognora e dappertutto la più completa uniformità nelle pratiche di pietà che soglionsi fare nei nostri Istituti, e che nessuno avesse autorità di togliere o aggiungere, stabilmente, cosa alcuna senza l´esplicito consenso del Rettor Maggiore.

Ricordo pure la pena ch´essi provavano quando nelle visite alle Case vi constatavano qualche mutazione arbitraria su questo punto. Comprendevano perfettamente che le pratiche di pietà costituiscono l´anima della vita religiosa, e volevano perciò che tra i Salesiani fossero dappertutto identiche.

Per questo il Venerando Sig. D. Rua nelle sue mirabili lettere e circolari non si stancava mai dal richiamare l´attenzione dei suoi figli sopra un punto così vitale ; per questo io pure nelle visite alle Case della nostra carissima Congregazione, sia come rappresentante di D. Rua, sia come suo successore, non mi sono mai restato dal ricordare, all´occorrenza, la necessità di questa uniformità nelle pratiche religiose.

Per raggiungere però questo scopo tanto importante, e perchè non avvenga che s´abbia a lamentare differenza tra Casa e Casa, ma tutte anzi abbiano a trovarsi, come nel resto, affatto conformi pur nel modo di lodare e benedire il Si- gnore, sono venuto nella deliberazione di rendere obbligatorio un unico testo di pratiche di pietà per tutti i Salesiani; d´accordo in ciò coi membri del Capitolo Superiore, e dopo aver consultato i singoli Ispettori e discusso il tutto con quelli d´Europa nell´adunanza del luglio 1915.

Ed ora, fatte accurate indagini per conoscere quali fossero le pratiche di pietà introdotte e volute da D. Bosco, godo potervele finalmente presentare raccolte in questo volumetto.

Io sono persuaso che voi tutti, o cari figliuoli, riceverete volentieri questo libretto delle Pratiche di pietà, di obbligo per tutti noi, e che ad esse vi atterrete scrupolosamente, senza introdurvi modificazione alcuna, per quanto utile e saggia vi possa parere.

Qualora poi, per circostanze speciali, occorresse qualche mutazione stabile anche piccola, è necessario ottenerne preventivamente l´autorizzazione scritta dal Rettor Maggiore.

I nostri carissimi Ispettori sono incaricati di vegliare perchè quest´ordine dei Superiori sia esattamente e con ogni sollecitudine praticato nelle Case alle loro cure affidate.

Per tal modo, da ogni nostro Istituto si eleverà quotidianamente fino al trono di Dio il medesimo coro di preghiere, le quali con più intensificata efficacia attireranno sopra di noi, sui nostri alunni e sopra tutte le opere nostre le grazie più copiose e le benedizioni più abbondanti.

In esse vi prego di non dimenticare il vostro

Aff.mo in C. J. SAC. PAOLO ALBERA

Torino - Valdocco Festa d´Ognissanti 1916

DICHIARAZIONE.

Ogni riproduzione o traduzione di questo libretto Pratiche di pietà in uso nelle Case salesiane deve portare in principio l´autorizzazione del Rettor Maggiore, il quale la concederà soltanto dopo che avrà fatto verificare la perfetta concordanza con la presente edizione tipica.

I.

PREGHIERE DEL MATTINO.

In nómine Patris et Ehi et Spíritus Sancti. Amen.

Se non si è detto prima: (I)

V. Angelus Dómini nuntiavit Maríae;

R. Et concépit de Spíritu Sancto.

Ave, María etc.

V. Ecce ancílla Dómini;

R. Fiat mihi secúndum verbum tuum.

Ave, María etc.

(i) L´Angelus si recita stando in ginocchio, eccetto che la sera del sabato e tutta la domenica, in cui si recita stando in piedi; nei sabati di quaresima si recita in piedi anche al mezzodì.

V. Et Verbum caro factum est;

R. Et habitàvit in nobis.

Ave, Maria etc.

V. Ora pro nobis, sancta Dei Génitrix.

R: Ut digni efficiàmur promissiónibus Christi.

ORÉMUS.

Gràtiam team, quaésumus Dómine, méntibus nostris infúnde: ut qui, Angelo nuntiúnte, Christi Fílii tui incarnatiónem cognóvimus; per passiónem ejus et Criucem, ad resurrectiónis glóriam perducàmur. Per eúmdem Christum Dóminum nostrum. R. Amen.

Dal mezzodì del Sabato santo fino al mezzodì, inclusivamente, del Sabato che precede la festa della SS. Trinità, in luogo dell´A ngelus si dirà, stando in piedi:

V Regina caeli, laethre, allelúja;

R. Quia quem meruísti portàre, allelúja,

V Resurréxit, sicut dixit, allelúja :

R. Ora pro nobis Deum, allelúja.

V Gaude et laetàre, Virgo Maria, allelúja,

R Quia surréxit Dóminus vere, allelúja.

ORÉMUS.

Deus, qui per resurrectiónem , Fílii tui, Dómini nostri Jesu Christi, mundum laetificàre dignkus es praesta, quaésumus; ut, per ejus Genitrícem Vírginem Mariam, perpétuae capiàmus gàudia vitae. Per eúmdem Christuro Dóminum nostrum. R. Amen.

Vi adoro, mio Dio, e vi amo con tutto il cuore. Vi ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Vi offro le azioni della giornata; fate che siano tutte secondo la vostra santa volontà per la maggior gloria vostra. Preservatemi dal peccato e da ogni male. La grazia vostra sia sempre con me e con tutti i miei cari. Cosi sia.

Pater noster, qui es in caelis, sanctificétur nomen tuum. Advéniat regnum tuum. Fiat volúntas tua, sicut in caelo et in terra. Panem nostrum quotidianum da nobis hódie. Et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimittimus debitóribus nostris. Et ne nos indúcas in tentatiónem : sed libera nos a malo. Amen.

Ave, Maria, gratia piena; Dóminus te-cum : benedícta tu in muliéribus, et bene- díctus fructus ventris tui Jesus. Sancta Maria, Mater Dei, ora pro nobis peccatóribus, nunc et in bora mortis nostrae. Amen.

Credo in Deum Patrem omnipoténtem, Creatórem caeli et terrae. Et in Jesum Christum, Fílium ejus únicum, Dóminum nostrum : qui concéptus est de Spíritu Sancto, na‑

Atto di Fede.

Mio Dio, credo fermamente quanto voi, infallibile Verità, avete rivelato e la santa Chiesa ci propone a credere. Ed espressamente credo in voi, unico vero Dio in tre Persone uguali e distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo ; e nel figliuolo incarnato e morto per noi, Gesù Cristo, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa Fede voglio sempre vivere. Signore, accrescete la mia fede.

Atto di Speranza.

Mio Dio, spero dalla bontà vostra, per le vostre promesse e per i meriti di Gesù Cristo, nostro Salvatore, la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere, che io debbo e voglio fare. Signore, che io non resti confuso in eterno.

Atto di Carità.

Mio Dio, amo con tutto il cuore sopra ogni cosa voi, Bene infinito e nostra eterna felicità ; e per amor vostro amo il prossimo mio come me stesso, e perdono le offese ricevute. Signore, fate ch´io vi ami sempre più.

Atto di Dolore.

Mio Dio, mi pento con tutto il cuore de´ miei peccati, e li odio e detesto, come offesa della vostra Maestà infinita, cagione della morte del vostro divin Figliuolo Gesù, e mia spirituale rovina. Non voglio più commetterne in avvenire e propongo dí fuggirne le occasioni. Signore, misericordia, perdonatemi.

Preghiera a S. Luigi Gonzaga.

Glorioso S. Luigi Gonzaga, io vi supplico umilmente di ricevermi sotto la vostra protezione, e di ottenermi dal Signore l´aiuto di praticare le vostre virtù in vita, per fare una santa morte, ed essere un di partecipe della vostra gloria in Paradiso. Così sia.

Pater, Ave, Glória.

s. Ora pro nobís, Sancte Aloysi,

ai. Ut digni • efficiàmur promissiónibus Christi.

OREMUS.

Caeléstium donórum distribútor, Deus, qui in angélico júvene Aloysio miram vitae innocéntiam pari cum poeniténtia sociàsti : ejus méritis et précibus concéde; ut innocéntem non secúti, poeniténtem imitémur. Per Christum Dóminum nostrum. R. Amen.

Ab omni malo, libera nos, Dómine.

Rosariodella beata Vergine.

f. Deus, in adjutórium meum inténde. nj. Dómine, ad adjuvandum .me festina. Glória Patri etc. Salve, Regina etc. )í,. Lodato sempre sia,

al. Il Santissimo Nome di Gesù, di Giuseppe e di Maria.

Nei Lunedì e Giovedì, e nel giorno del Natale di N. S. G. C., dell´Annunciazione, della Visitazione e della Purificazione della Beata Vergine, si contemplano i

Misteri Gaudiosi.

i . Nel primo mistero gaudioso si contempla l´Annunciazione dell´Angelo a Maria V.

Dopo d´enunciazione di ciascun mistero dicesi un Pater, dieci Ave, un Glória Patri e la giaculatoria Lodato sempre sia ecc.

  1. Nel secondo si contempla la visita di Maria Vergine a Santa Elisabetta.
  2. Nel terzo si contempla la nascita di Gesù Cristo nella capanna di Betlemme.
  3. Nel quarto si contempla la presentazione di Gesù Bambino al tempio.
  4. Nel quinto si contempla il ritrovamento di Gesù fra i dottori nel tempio.

Nei Martedì e Venerdì, e nel Mercoledì e Giovedì della Settim. Santa si contemplano i

Misteri Dolorosi.

t Nel primo mistero doloroso si contempla l´orazione di Gesù Cristo nell´orto.

  1. Nel secondo si contempla la flagellazione di Gesù Cristo alla colonna.
  2. Nel terzo si contempla la coronazione di spine.
  3. Nel quarto si contempla il viaggio al calvario di Gesù carico della. croce.
  4. Nel quinto si contempla la crocifissione e morte di Gesù Cristo.

Nelle Domeniche, Mercoledì e Sabato, nel. Lunedì e Martedì di Pasqua e della Pentecoste e nel giorno dell´Ascensione si contemplano i

Misteri Gloriosi,

I . Nel primo mistero glorioso si contempla h risurrezione di Gesù Cristo.

  1. Nel secondo si contempla l´ascensione di Gesù Cristo al cielo.
  2. Nel terzo si contempla la discesa dello Spirito .Santo sopra Maria Vergine e gli Apostoli.
  3. Nel .quarto si contempla l´assunzione di Maria Vergine al cielo.
  4. Nel quinto . si contempla l´incoronazione di Maria Vergine e la gloria degli Angeli e dei Santi.

Litanie della Beata Vergine.

Kyrie, eléison.

Christe, eléison.

Kyric, eléison.

Christe, audi nos.

Christe, exaudi nos.

Pater de Caelis Deus, miserére nobis.

Fili, Redémptor mundi Deus, miserére nobis.

Spíritus Sancte Deus, miserére nobis.

Sancta Trínitas, unus Deus, miserére nobis.

Sancta Maria, ora pro nobis.

Sancta Dei Génitrix, ora pro nobis.

Sancta Virgo vírginum, ora pro nobis.

Mater Christi, ora pro nobis.

Mater divínae gratiae, ora pro nobis.

Mater purissima, ora pro nobis.

Mater castissima, ora pro nobis.

Mater inviolata, ora pro nobis.

Mater intemerata, ora pro nobis.

Mater amabilis, ora pro nobis.

Mater admirabilis, ora pro nobis

Mater boni consílii, ora pro nobis.

Mater Creatóris, ora pro nobis.

Mater Salvatóris, ora pro nobis.

Virgo prudentissima, ora pro nobis.

Virgo veneranda, ora pro nobis.

Virgo praedicanda, ora pro nobis,

Virgo potens, ora pro nobis.

Preghiere del mattino        i [

Virgo clemens, ora pro nobis.

Virgo fidélis, ora pro nobis.

Spéculum justítiae, ora pro nobis.

Sedes sapiéntiae, ora pro nobis.

Causa nostrae laetítiae, ora pro nobis.

Vas spirituale, ora pro nobis.

Vas honorabile, ora pro nobis.

Vas insigne devotiónis, ora pro nobis.

Rosa mystica, ora pro nobis.

Turris davídica, ora pro nobis.

Turris ebúrnea, ora pro nobis.

Domus aurea, ora pro nobis.

Foéderis arca, ora pro nobis.

Janua caeli, ora pro nobis.

Stella matutína, ora pro nobis.

Salus infirmórum, ora pro nobis.

Refúgium peccatórum, ora pro nobis.

Consolatrix afflictórum, ora pro nobis.

Auxílium Christianórum, ora pro nobis.

Regina Angelórum, ora pro nobis.

Regina Patriarcharum, ora pro nobis.

Regina Prophetarum, ora pro nobis.

Regina Apostolórum, ora pro nobis.

Regina Martyrum, ora pro nobis.

Regina Confessórum, ora pro nobis.

Regina Vírginum, ora pro nobis.

Regina Sanctórum ómnium, ora pro nobis.

Regina sine labe originali concépta, ora pro

nobis.

Regina sacratíssimi Rosarii, ora pro nobis.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, parce nobis, Dómine.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, exaudi nos, Dómine.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserére nobis.

Sub tuum praesídium confúgimus, sancta Dei Génitrix, nostras deprecatiónes ne despicias in necessitatibus; sed a perículis cunctis libera nos semper, Virgo gloriósa et benedícta.

Il Versetto e l´Orémus sì cambiano secondo la diversità del tempo e cioè: Dalla Purificazione fino alla Pasqua e dopo il tempo Pasquale fino all´Avvento del Signore:

V Ora pro nobis, sancta Dei Génitrix.

R. Ut digni efficiamur promissiónibus Christi.

ORÉMUS.

Concéde . nos famulos tuos, quaésumus Dà-mine Deus, ,perpétua méntis et córporis sa-. nitate gaudére, et gloriósa beatae Maríae semper Virginis. intercessióne a praesénti liberari tristítia et aetérna - pérfrui laetítia. Per Christum Dóminum nostrum.

R. Amen.

Dall´Avvento fino al Natale del Signore.:

V. Angelus Dómini nuntiavit Maríae.

R. Et;concépit de Spíritu Sancto.

ORÉMUS.

Deus, qui de beatae Maríae Vírginis útero ´Verbum tuum, Angelo nuntiante, carnem suscípere voluisti: praesta supplícibus tuis,´ ut, qui vere eam Geni-tricem Dei crédimus, ejus apud te intercessiónibus adjuvémur. Per eúm- dem Christum Dóminum nostrum. R. Amen.

Dal Natale del Signore fino alla Purificazione della B. V. M.:.

V Post partum, Virgo, inviolata perman-. sísti.

R. Dei Génitrix, intercéde pro nobis.

ORÉMUS.

Deus, qui salútis aetérnae, beatae Marlae virginitate fecúnda, humano géneri praémia praestitísti : tribue, quaésumus; ut ipsam pro nobis intercédere sentiamus, per quam merúimus auctórem vitae suscipere, Dóminum nostrum Jesum Christum Fllium tuum.

R. Amen.

Nel tempo Pasquale:

V Gaude et laetare, Virgo Maria, alle- lúja.

R Quia surréxit Dóminus vere, allelúja.

OREMUS.

Deus, qui per resurrectiónem Filii tui Dà-mini nostri Jesu Christi mundum laetificare dignatus es: praesta, quaésumus; ut per ejus Genitricem Virginem Marfam perpétuae capiamus gaudia vitae. Per _eúmdem Christum Dóminum nostrum. W. Amen.

Durante il mese di Ottobre si aggiunge la preghiera a S. Giuseppe, pag. 66.

Per la pace in casa: Ave, Glória.

Pei nostri genitori, parenti, benefattori e per le persone raccomandate alle nostre preghiere : Pater, Ave, Glória.

Mentre si tratta la Causa di Beatificatione del Ven. D. Bosco, si aggiungano gli Inni Veni, Creàtor Splritus col 1) ed Orémus, pag. 71 e Ave, maris stella, pag. 93 che si potranno anche cantare, il primo durante la Comunione e il secondo prima della Benedizione col SS., ove si dà.

De profúndis clamavi ad te, Dómine: * Dómine; exaudi vocem meam:

Fiant aures tuae intendéntes, * in vocem deprecatiónis meae.

Si iniquitates observaveris, Dómine: * Dómine, quis .sustinébit ?

Quia apud te propitiatio est : * et propter legem tuam sustínui te, Dómine.

Sustinuit anima mea in verbo ejus : * speravit anima mea in Dómino.

A custódia matutina usque ad noctem * speret Israél in Dómino.

Quia apud Dóminum misericórdia, * et copiósa apud eum. redémptio.

Et ipse rédimet Israél, * ex ómnibus iniquitatibus ejus.

V. Réquiem aetérnam dona eis, Dómine.

R Et lux perpetua lúceat eis.

V. Requiéscant in pace.

R. Amen.

V A porta Inferi,

R Erue, Dómine, animas eórum.

V Dómine, exaudi oratiónem meam.

R. Et clamor meus ad te véniat.

OREMUS.

Fidélium, Deus, 6mnium Cóndítor et Redémptor: animabus famulórum famularúm- que tuarum remissiónem cunctórum tríbue peccatórum ; ut indulgéntiam, quam semper optavérunt, piis supplicatiónibus consequa´ntur: Qui vivis et regnas in saécula saeculórum.

R. Amen.

V Réquiem aetérnam dona eis, Dómine.

R. Et lux perpetua lúceat eis.

V. Requiéscant in pace.

R. Amen.

II.

PREGHIERE DELLA SERA.

Canto di una lode sacra. Quindi:

In nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Così sia.

Vi adoro, mio Dio, e vi amo con tutto il cuore Vi ringrazio d´avermi creato, fatto cristiano e conservato in questo giorno. Perdonatemi il male oggi commesso, e se qualche bene ho compiuto, accettatelo. Custoditemi nel riposo e liberatemi dai pericoli. La grazia vostra sia sempre con me e con tutti i miei cari. Così sia.

Padre nostro che sei ne´ cieli, sia santificato il tuo nome : venga il tuo regno: sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano; e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non c´indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Così sia.

Ave, o Maria, piena di grazia : il Signore è teco: tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del ventre tuo, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell´ora della nostra morte. Così sia.

lo credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figliuolo, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e seppellito, discese all´inferno, il terzo giorno risuscitò da morte, salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là ha da venire a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Salve, o Regina, madre di Misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo esuli figli di Eva: gementi e piangenti in questa valle di lacrime a te sospiriamo. Orsù dunque, avvocata nostra, .rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del ventre tuo, o clemente, o pietosa, o dolce Vergine Maria.

Angelo di Dio, che sei il mio custode, illumina, custodisci, reggi e governa me, che ti fui affidato dalla pietà celeste. Così sia.

Tre volte: Cara madre, Vergine Maria, fate che io salvi l´anima mia, con t´Ave, Maria, ciascuna volta, e in fine il Glória Patri.

Per i nostri Superiori e Missionari: Salve, Regina etc.

Per la Beatificazione del Ven. Don Bosco :

Pater, Ave,. Glória.

Angelus o.Regina eaeli pag. I e 2, e De profúndis, pag. 14, se non si fosse già detto prima.

Fermiamoci alcuni istanti a considerare lo stato di nostra coscienza. Breve pausa.

Se ci troviamo colpevoli di qualche peccato, facciamo di cuore un alto di dolore, promettendo al Signore di confessarcene al più presto possibile:

Mio Dio, mi pento con tutto il cuore de´ miei peccati, e li odio e detesto, come offesa della vostra Maestà infinita, cagione della morte del vostro divin Figliuolo Gesù, e mia spirituale rovina. Non voglio più commetterne in avvenire, e propongo di fùggime le occasioni. Signore, misericordia, perdonatemi.

E mentre ci spogliamo, immaginiamoci di vedere i carnefici a levare con violenza le vesti di dosso a Gesù Cristo per flagellarlo. Appena coricati diremo:

Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l´anima mia.

Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell´ultima agonia.

Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l´anima mia.

Pensando quindi che siamo alla presenza di Dio, con le mani giunte dinanzi al petto prenderemo riposo.

In nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Così sia.

Un Superiore dice un sermoncino alla comunità.

III.

PER GLI ORATORI FESTIVI

                E PER            

GIOVANI ESTERNI.

Stabilito l´orario più comodo, secondo i luoghi, le stagioni e le circostanze, per le funzioni di Chiesa; si segua quest´ordine:

Ogni Domenica e Festa si dia ai giovani comodità di confessarsi.

Ai mattino entrati in Chiesa: canto di una lode sacra - orazioni del mattino, come a pag. i e segg. escluso il Rosario. Giunta la Messa al Pater, si recitano le preghiere in preparazione alla S. Comunione, pag. 21. Durante la distribuzione della S. Comunione si canta qualche lode sacra. Dopo la Comunione si recitano le preghiere di ringraziamento, pag. 23 quindi si continuano le orazioni.

Al mattino non si tralasci la spiegazione del Vangelo con qualche adatta morale applicazione, oppure la narrazione di un tratto di Storia Sacra.

Nel pomeriggio: mezz´ora di Catechismo ai giovani divisi in classi, preceduta dalla recita del Pater ed Ave e seguita dal Credo. Radunati poi tutti in Chiesa canteranno il Magnificat, dopo si farà loro una mezz´ora d´istruzione religiosa e quindi si canta l´ Ave, maris stella o le Litanie della B. Vergine, e, cantato il Tantum ergo, s´imparte la Benedizione col SS.

Nei Dopo-scuola, e dove l´Oratorio è aperto tutte le sere per ricreazioni, per Scuole serali, per Circoli, Recitazioni drammatiche ecc., prima che i giovani partano si recitino da tutti in comune le preghiere della sera come a pag. 16, quindi si lasci loro un buon ricordo.

Atti da farsi prima della Comunione.

Signor mio. Gesù Cristo, io credo con viva fede che voi siete realmente presente nel santissimo Sacramento col vostro corpo e sangue, colla vostr´anima e divinità.

Signore, io vi adoro in questo Sacramento e vi riconosco per mio Creatore, Redentore, sovrano padrone, sommo ed unico mio bene.

Signore, io non son degno che voi entriate nella povera abitazione dell´anima mia, ma dite solo una parola, e l´anima mia sarà salva.

Signore, io detesto tutti i miei peccati, che mi rendono indegno di ricevervi nel mio cuore, e propongo con la vostra grazia di non commetterne più per l´ avvenire, di fuggirne le occasioni e di farne la penitenza.

Signore, io spero che dandovi tutto a me in questo divin Sacramento, mi userete mi- sericordia,,e mi concederete tutte le grazie necessarie per la mia eterna salute.

Signore, voi siete infinitamente amabile: voi siete il mio padre, il mio Redentore, il mio Dio, perciò vi amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, e per amor vostro amo il mio prossimo come me stesso, e perdono di cuore a tutti quelli che mi offesero.

Signore, io desidero ardentemente che voi veniate nell´anima mia, affinché non mi separi mai più da voi, ma resti sempre con me la vostra divina grazia.

Voi intanto, o Vergine immacolata, per l´amore che portaste al bambino Gesù, fate che io lo possa degnamente ricevere, e quando mi accosterò all´altare per ricevere l´Ostia santa, io supporrò di riceverlo dalle vostre mani medesime, accompagnato da tutti i Cori degli Angeli, i quali in cielo lodano e benedicono quel medesimo Gesù che io vado a ricevere. Angelo mio custode, S. Giuseppe, S. Francesco di Sales, S. Luigi Gonzaga, Angeli e Santi tutti del Paradiso, pregate il Signore per me ed ottenetemi la grazia di fare una santa Comunione.

Confiteor Deo omnipoténti, beàtae Mariae semper Virgini, beato Michaéli Archàngelo, beato Joànni Baptistae, sanctis Apóstolis Petro et Paulo, ómnibus Sanctis, et tibi, Pater, quia peccavi nimis cogitatióne, verbo et ópere : mea culpa, mea culpa, mea màxima culpa. Ideo precor beàtam Maríam semper Vlrginem, beàtum Michaélem Archàngelum, beàtum Joànnem Baptistam, sanctos Apóstolos Petrum et Paulum,. omnes Sanctos, et te, Pater, oràre pro me ad Dóminum Deum nostrum.

Dopo la Comunione.

Mio Dio, Creatore . e Redentore dell´anima mia, vi adoro col più profondo rispetto e colla più profonda riverenza. Oh, quanto fu grande, la bontà vostra! Una Maestà così pura, così santa e infinita, venire in persona a visitare una creatura tanto miserabile, un pugno di terra, un peccatore ingrato. Mio caro e buon Gesù, vi ringrazio di così grande favore, vi lodo, vi benedico dentro me stesso. Potenze dell´anima mia, sentimenti del mio corpo, esultate alla presenza del vostro Dio. È troppo poco un cuor solo, o mio buon Gesù, per amarvi, lodarvi, e ringraziarvi di tanti benefizi, e particolarmente per aver dato in cibo all´anima mia il vostro corpo, il vostro sangue, l´anima vostra e la vostra divinità.

Ah, potessi avere il cuore dei Serafini e dei Santi del cielo, affinché ardessi mai sempre d´amore .pel mio Dio, il quale si degnò di eleggere la mia povera anima per sua abitazione, per sua delizia! Ah, caro Gesù.! Quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione !

Io non son degno di sì grande favore, nemmeno so che cosa offerirvi in ringraziamento; ma, appoggiato ai vostri meriti, vi offro questi meriti medesimi che sono infiniti. Vi ringrazio di tutto cuore, e protesto che per l´avvenire voi sarete sempre il mio piacere, il riposo dell´anima mia; voi solo la mia speranza, il mio conforto; voi solo la mia ricchezza, il mio bene, il possesso, il tesoro del cuor mio. Vorrei pur io solo potervi dare tutta la lode e la gloria, che vi danno i Santi in Paradiso, ma poiché ton posso fare tanto, vi offerisco tutto me stesso; vi offerisco questa volontà, affinchè non voglia altre cose se non quelle che a voi piacciono ; vi offerisco le mie mani, i miei piedi, gli occhi miei, la lingua, la bocca, la mente, il cuore, tutto offro a voi. Custodite voi tutti questi sentimenti miei, acciocchè ogni pensiero, ogni parola, ogni mia azione non abbia altro di mira se non quello che sarà di vostra maggior gloria e di vantaggio spirituale all´anima mia.

Vergine santissima, cara madre del mio Gesù, Angelo mio custode, S. Giuseppe, S. Francesco di Sales, S. Luigi Gonzaga, ottenete questa grazia per me, per i miei parenti, per i miei benefattori, per i miei compagni, amici e nemici, e specialmente per quelli che si trovano presenti in questa chiesa; cioè che noi tutti per l´avvenire ci possiamo conservare degni vostri divoti, fuggire il peccato e le occasioni di peccare.

Intanto, o Vergine immacolata, io in fede di ´essere vostro vi consacro per tutta la mia vita gli occhi, le orecchie, la lingua, il cuore e tutto me stesso.. Voglio essere tutto vostro, e voi difendetemi come vostro.

Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il mio cuore e l´anima mia. Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell´ultima agonia. Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l´anima mia.

IV.

PEI GIOVANI INTERNI DELLE NOSTRE CASE.

TUTTI I GIORNI.

Al mattino, appena svegliati, ciascuno, all´invito: Benedícàmus Domino, risponda divo lamente: Deo gratias.

Durante la Messa si dicano le Preghiere del mattino con il Rosario e le Litanie della B. V., come a pag. i e segg., e si terminino con una breve lettura spirituale, prima della quale si dirà:

Veni, Sancte Spíritus, reple tuórum corda fidélium : et tui amóris in eis ignem accénde. ti. Emítte Spíritum ´tuum, et creabúntur. Et renovúbis fficiem terrae.

ORÉMUS.

Deus, qui corda fidélium Sancii Spíritus illustratióne docuisti : da nobis in eódem Spiritu recta sapere et de ejus semper consolatióne gaudére. Per Christum Dóminum nostrum. R. Amen.

Finita la lettura:

Agimus tibi gratias, omnipotens Deus, pro univérsis benefíciis tuis: qui vivis et regnas in saécula saeculórum. IV. Amen.

Ave, Maria etc.

Maria, Auxílium Christianórum, ora pro nobis.

In nómine Patris et Fili; et Spíritus Sancti. Amen.

Prima del Lavoro, della Scuola, dello Studio si dirà: In nomine Patris etc.

Actiónes nostras, quaésumus, Dómine, aspirando praéveni, et adjuvfindo proséquere, ut cuncta nostra orfitio et operfitio .a te semper incipiat, et per te coepta finifitur.

Per Christum Dóminum nostrum.         Amen.

Ave, Maria etc.

Maria, Auxílium Christianórum, ora pro nobis.

In nómine Patris etc.

Dopo il Lavoro, la Scuola, lo Studio In nómine Patris etc.

Agimus tibi gratias, omnipotens Deus, pro univérsis beneficiis tuis: qui vivis et regnas in saécula saeculórum. Amen.

Ave, Maria etc.

Maria, Auxílium Christianórum, ora pro nobis.

In nómine Patris etc.

A mezzogiorno :

Angelus o Regina caeli, secondo il tempo, pag. I e 2.

Prima del cibo (i):

In nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Così sia.

Date, o Signore, la vostra santa benedizione a noi e aI cibo che. ora prenderemo per mantenerci nel vostro santo servizio.

Ave, Maria etc.

Marfa, Auxílium Christianórum, ora pro nobis,

In nome del Padre ecc.

(I) Pei Salesiani, prima e dopo il pranzo e la cena, si segue il modo di benedire la mensa come a pag. 39 e seguenti.

Dopo il cibo:

In nome del Padre ecc.

Vi ringraziamo, o Signore, del cibo che ci avete dato ; fateci la grazia di servircene sempre in bene.

Ave, Maria etc.

Maria, Auxilium Christianórum, ora pro nobis.

In nome del Padre ecc.

Prima di andare a riposo si recitano le preghiere della sera, come a pag. i6.

Mentre i giovani si ´mettono a letto uno di loro farà un po´ di lettura su qualche buon libro, terminando con il V. Tu autem, Dómine, miserére nobis. R. Deo gratias.

NELLE DOMENICHE E FESTE DI PRECETTO.

Vi saranno due Messe.

Durante la prima Messa si dicono le preghiere solite del mattino e il Rosario, pag. i e seg. frammettendovi opportunamente quelle della preparazione e del ringraziamento alla Comunione, pag. 21 e seguenti.

La seconda Messa nelle feste solenni si canta; nelle feste ordinarie, se la Messa non è cantata, si recita, durante la medesima, il Mattutino con le Lodi dell´Ufficio della B. Vergine, cantando gli Inni; le Lezioni e il Te Deum.

Dopo la Messa cantata o letta, come sopra, vi sia la spiegazione del Vangelo, o altra predicazione (1), quindi la recita d´un Pater, Ave, Glória, e il canto della giaculatoria: Lodato sempre sia il santissimo Nome di Gesù e di Maria, e della lode Luigi, onor dei vergini.

Nelle ore pomeridiane si farà, in tutte le Case, non meno di mezz´ ora di catechismo.

E si noti che, secondo le prescrizioni pontificie, detto catechismo non si può tralasciare neppure nelle maggiori solennità.

Indi si canterà Vespro (2), seguito dall´Istruzione, dal canto delle Litanie della Beata Vergine, pag. ro, oppure del Miserére, pag. 41 (3) secondo il tempo, e dalla Benedizione col SS. Sacramento.

Le altre preghiere come in tutti gli altri giorni.

  1. (1)La spiegazione del Vangelo potrà farsi anche infra Missam.
  2. Ove il costume della regione non lo comporti, si potrà, con il permesso scritto del Rettor Maggiore, sostituire altro esercizio di pietà.
  3. Il Miserere si canta dalla Domenica di Settuagesima a quella delle Palme inclusivamente.

Esercizio di Buona Morte.

Nell´Esercizio di Buona Morte si procuri che tutti i giovani si confessino e facciano la santa Comunione.

Dopo la Messa:

Preghiera di Benedetto XIII — Litanie della Buona Morte — Orazione per le Anime del Purgatorio — A S. Giuseppe per impetrare una buona morte — Pater, Ave, Glória secondo l´intenzione del Sommo Pontefice per l´acquisto delle Indulgenze - altro pei benefattori e persone raccomandate alle nostre orazioni — un terzo per quello che tra noi sarà il primo a morire — in fine De profímdis per le Anime del Purgatorio. Vedi Appendice pag. so e seguenti.

Altre pratiche di pietà.

Sono anche pratiche di pietà da eseguirsi in tutte le Case:

Il Triduo d´incominciamento dell´anno scolastico.

Gli Esercizi Spirituali (vedi Orario nell´Appendice a pag. 67).

Il pio esercizio del primo Venerdì del Mese in onore del S. Cuore di Gesù.

La commemorazione di Maria Ausiliatrice il 24 di ogni mese.

La Via Crucis nei venerdì di Quaresima. Le funzioni della Settimana Santa. L´assegnare un fioretto ogni giorno nei mesi di S. Giuseppe, di Maria Ausiliatrice, e nelle novene dell´Immacolata e del Natale. Le sei Domeniche in preparazione alla festa di S. Luigi Gonzaga.

La recita del Rosario intiero la sera precedente la Commemorazione dei defunti.

Il canto del Te Deum laudàmus o il primo giorno dell´anno o il precedente, secondo le prescrizioni dei rispettivi Ordinari.

La rinnovazione solenne dei voti battesimali nel primo giorno dell´anno.

L´ultimo giorno dell´anno, dopo le orazioni della sera, si darà la Strenna del Rettor Maggiore.

V.

PEI SALESIANI.

Pratiche di pietà notate per i giovani. Inoltre:

MEDITAZIONE

che si regola come segue :

In nómine Patris et Fílii et Spíritus Sancti. Amen.

Veni, Sancte Spíritus, reple tuórum corda fidélium, et tui amóris in eis ignem accende. ~. Emitte spíritum tuum et creabúntur. al. Et renovàbis faciem terrae.

ORÉMUS.

Deus, qui corda fidélium sancti Spíritus illustratióne docuísti, da nobis in eódem Spirito recta sàpere, et de ejus semper consolatióne gaudére. Per Christum Dóminum nostrum. ai. Amen.

Poi: Mettiamoci alla presenza di Dio; domandiamogli perdono dei nostri peccati e la grazia di .far bene questa meditazione. - pausa - quindi tutti insieme:

Mio Dio, prostrato alla vostra presenza, vi adoro e vi amo come Creatore, Salvatore e sommo mio bene; mi pento con tutto il cuore d´avervi offeso; fatemi la grazia che ben conosca le verità che sono per meditare e mi accenda d´amore per voi. Vergine Maria, madre di Gesù, Angelo mio custode, Santi e Sante del Paradiso, pregate per me.

La meditazione sia sempre divisa in due o tre punti e dopo ciascuno vi sia un tempo conveniente da meditare

Alla fine della meditazione : Prendiamo qualche buona risoluzione e cerchiamo il modo di metterla in pratica - pausa. -

Ringraziamo il Signore dei lumi che ci ha comunicati, e domandiamogli la grazia di mettere in pratica le prese risoluzioni - pausa. -

Si recita quindi devotamente da tutti insieme, la Preghiera e Consacrazione a Maria Ausiliatrice.

O santissima ed Immacolata Vergine Maria, madre nostra tenerissima, e potente Aiuto dei Cristiani, noi ci consacriamo in-fieramente al vostro dolce amore e al vostro santo servizio. Vi consacriamo la mente coi suoi pensieri, il cuore coi suoi affetti, il corpo coi suoi sentimenti e con tutte le sue forze, e promettiamo di voler sempre operare alla maggior gloria di Dio e alla salute delle anime.

Voi intanto, o Vergine incomparabile, che siete sempre stata l´Ausiliatrice del popolo cristiano, deh! continuate a mostrarvi tale specialmente in questi giorni. Umiliate i nemici di nostra santa Religione, e rendetene vani i malvagi intenti. Illuminate e fortificate i Vescovi e i Sacerdoti, e teneteli sempre uniti e obbedienti al Papa, maestro infallibile ; preservate dalla irreligione e dal vizio la incauta gioventù; promuovete le sante vocazioni e accrescete il numero . dei sacri ministri, affinché per mezzo loro il regno di Gesù Cristo si conservi tra noi, e si estenda fino agli ultimi confini della terra.

Vi preghiamo ancora, o dolcissima madre, che teniate sempre rivolti i vostri sguardi pietosi sopra la Congregazione Salesiana, a cui apparteniamo, sopra i suoi Cooperatori e le sue Cooperatrici, sopra i nostri genitori e congiunti, sopra la gioventù alle nostre cure affidata, sopra i poveri peccatori e moribondi e sopra le Anime del Purgatorio; siate per tutti, o Maria, dolce speranza, madre di misericordia e porta del Cielo.

Ma anche per noi vi supplichiamo, o gran Madre di Dio: insegnateci a ricopiare in noi le vostre virtù, in particolar modo l´angelica modestia, l´umiltà profonda e l´ardente carità, affinché, per quanto è possibile, col nostro contegno, colle nostre parole, col nostro esempio rappresentiamo al vivo in mezzo al mondo Gesù benedetto vostro figliuolo, e facciamo conoscere e amare voi, e con questo mezzo possiamo riuscire a salvare molte anime.

Fate altresì, o Maria Ausiliatrice, che noi siamo tutti raccolti sotto il . vostro manto di

madre, e che nessuno mai vi abbandoni. Fate che nelle tentazioni noi ví invochiamo tosto con fiducia; fate insomma che il pensiero di voi sì buona, sì amabile, sì cara, il ricordo che siamo in un Istituto da voi prediletto, ci sia di tale conforto, da renderci vittoriosi contro i nemici dell´anima nostra, in vita e in morte, affinché possiamo venire a farvi corona nel bel Paradiso. Cosi sia.

Agimus tibi gratias, omnipotens Deus, pro univérsis benefíciis tuis: Qui vivis et regnas in saécula saeculórum. R. Amen.

Ave, Maria, etc.

Maria, Auxilium Christianórum, ora pro nobis.

In nómine Patris etc.

ALLA LETTURA SPIRITUALE.

In nómine Patris etc.

Veni, Sancte Splritus etc. e relativo Orémus pag. 26.

Poi : Mettiamoci alla presenza di Dio. Breve pausa - quindi lettura per ro minuti sull´ u Esercizio di perfezione e di virtù cristiana », del RODRIGUEZ, o su altro libro, che tratti delle virtù cristiane e religiose, e si finisce col

Tu autem, Dómine, miserére nobis. vi. Deo gratias.

Comunione spirituale :

Gesù mio, credo che voi siete realmente presente nel SS. Sacramento. Vi amo sopra ogni cosa e vi desidero nell´anima mia. Giacchè ora non posso ricevervi sacramentalmente, venite almeno spiritualmente nel mio cuore - Breve pausa - Come già venuto, io vi abbraccio e mi unisco tutto a voi; non permettete che io mi abbia mai a separare da voi. Eterno Padre, vi offro il sangue preziosissimo di Gesù Cristo in isconto de´ miei peccati e pei bisogni di santa Chiesa.

A San Francesco di Sales: Pater, Ave, Glória.

t. Ora pro nobis, Sancte Francesce.

i . Ut digni efficiàmur promissiónibus Christi.

ORÉMUS.

Deus, qui ad animarum salútem beàtum Francíscum Con´fessórem tuum atque Pontificem ómnibus ómnia factum esse voluísti : concéde propítius ; ut caritatis tuae dulcédine perfúsi, ejus dirigéntibus mónitis, ac suffragàntibus méritis, aetérna gàudia consequàmur. Per Christum Dóminum nostrum.

IV. Amen.

Cor Jesu sacratíssimum, ut bonos et dignos operarios Piae Salesianórum Societàti míttere et in ea conservare dignéris, Te rogàmus, audi nos.

Agimus - Ave María - Maria, Auxilium Christianórum, ora pro nobis.

In nómine Patris etc.

Esercizio tli buona morte.

Pratiche di pietà giornaliere solite, e inoltre: Le preghiere per questo pio Esercilio come s´è detto pei giovani, pag. 3o -- Confessione mensile — Meditazione o Conferenza la sera antecedente o il giorno stesso dell´Esercizio di Buona Morte Mez ´ora di riflessione ossia Esame di coscienza, fatto in comune su apposito formulario, sul progresso o regresso fatto nelle virtù durante il mese antecedente pag. 58 e segg. — Lettura a tavola o altrove di tutte o almeno di parte delle Costituzioni — Scelta di un Santo protettore per il mese.

APPENDICE
BENEDIZIONE DELLA MENSA.

Prima del pranzo.

Il Sacerdote che sta ber benedire la mensa, comincia:

Benedícite.

e gli altri ripetono: Benedícite

Quindi il Sacerdote dice: 7. °culi ómnium, e gli altri proseguono: In te sperant, Dómine, et tu das escam illórum in témpore opportúno. Aperis tu manum tuam, et imples omne à.nimal benedictióne.

Glória Patri. Sicut erat.

Kyrie, eléison. Christe, eléison. Kyrie, eléison.

Pater noster in segreto fino al

V. Et ne nos indúcas in tentatiónem.

R. Sed libera nos a malo..

Di poi il Sacerdote dice:

ORÉMUS.

Bénedic, Dómine, nos, et haec tua dona, quae de tua largitate sumus sumptúri. Per Christum,Dóminum nostrum.

i . Amen.

Quindi il lettore: Jube, domne, benedícere.

Bened. Mensae caeléstis partícipes faciat nos Rex aetérnae glóriae.

Ft/. Amen.

Dopo il pranzo.

Si ringrazia in questo modo:

Il Sacerdote comincia: V. Confiteantur tibi, Dómine, ómnia ópera tua. R . Et Sancti tui benedícant tibi.

Glória Patri. Sicut erat.

Dopo il Sacerdote dica senz´altro:

Agimus tibi gratias, omnípotens Deus, pro univérsis beneficiis tuis: Qui vivis et regnas in saécula saeculórum.

ti. Amen.

Quindi si dice alternativamente il
Salmo 50.
(1)

Miserére mei, Deus, * secúndum magnam misericórdiam tuam.

Et secúndum multitúdinem miseritiónum tuarum, * dele iniquitatem meam.

Amplius lava me ab iniquitate mea : * et a peccato meo munda me.

Quóniam iniquitatem rneam ego cognósco: * et peccatum meum contra me est semper.

Tibi soli peccavi, et malum ´coram te feci: * ut justificéris in sermónibus tuis, et vincas cum judicaris.

Ecce enim in iniquitatibus concéptus sum: * et in peccatis concépit me mater mea.

Ecce enim veritatem dilexísti: * incérta et occúlta sapiéntiae tuae manifestasti mihi.

Aspérges me hyssópo, et mundabor: * lavabis me, et super nivem dealbabor.

Audítui meo dabis gaudium et laetítiam: * et exsultabunt ossa humiliata.

(1) In luogo di questo salmo si recita comunemente il seguente: Lanciate Ddminum, omnes Gentes. Il Salmo Miserere si è soliti recitarlo, oltre che nel Giovedì e Venerdì Santo, soltanto in tempo di Esercizi spirituali.

Avérte faciem tuam a peccatis meis : * et omnes iniquitates meas dele,

Cor mundum crea in me, Deus: * et spíritum rectum ínnova in viscéribus meis.

Ne projícias me a facie tua: * et spíritum sanctum tuum ne auferas a me.

Redde mihi laetítiam salutaris tui :* et spíritu principali confírma me.

Docébo iníquos vias tuas: * et ímpii ad te converténtur.

Líbera me de sanguínibus, Deus, Deus salútis meae: * et exsultabit lingua mea justítiam tuam.

Dómine, labia mea apéries: * et os meum annuntiabit laudem tuam.

Quóniam si voluísses sacrifícium, de- díssem útique : * holocaustis non delectaberis.

Sacrifícium Deo spíritus contribulatus: * cor contrítum, et humiliatum, Deus, non despícies.

Benígne fac, Dómine, in bona voluntate tua Sion : * ut aedificéntur muri Jerúsalem.

Tunc acceptabis sacrifícium justítiae, oblatiónes, et holocausta: * tune impónent super altare tuum vítulos.

Glória Patri. Sicut erat.

oppure il

Salmo 116.

Laudate Dóminum, omnes Gentes: * lauda,te eum, omnes pópuli.

Quóniam confirmata est super nos misericórdia ejus: * et véritas Dómini ma-net in aetérnum.

Glória Patri. Sicut erat.

Kyrie, eléison. Christe, eléison. Kyrie, eléison.

Pater noster, in segreto fino al

V. Et ne nos indúcas in tentatiónem.

R. Sed libera nos a malo.

V. Dispérsit, dedit paupéribus.

R. Justítia ejus manet in saéculum saéculi.

V. Benedícam Dóminum in ornai témpore.

R. Semper laus ejus in ore meo.

V. In Dómino laudabitur anima mea.

R Audiant mansuéti, et laeténtur.

V. Magnificate Dóminum mecum.

R. Et exaltémus nomen ejus in idípsum.

V. Sit nomen Dómini benedíctum.

R. Ex hoc nunc et usque in saéculum.

Quindi senza Orémus.

Retribúere dignare, Dómine, ómnibus nobis bona faciéntibus propter nomen tuum vitam aetérnam. R. Amen.

V Benedicamus Dómino.

R. Deo gratias.

V Fidélium animae per misericórdiam Dei requiéscant in pace.

R. Amen.

Pater noster, tutto in segreto.

Finito il quale, il Sacerdote dice:

V. Deus det nobis suam pacem.

R. Amen.

Prima della cena.

Il Sacerdote che sta per benedire la mensa comincia: Benedícite, e gli altri ripetono: Benedícite.

Quindi il Sacerdote comincia il w. e gli altri proseguono:

Edent pauperes, et saturabúntur, et laudabunt Dóminum, qui requírunt eum: vivent corda eórum in saéculum saéculi.

Glória Patri. Sicut erat.

Kyrie, eléison. Christe, eléison. Kyrie, eléison.

Pater noster, in segreto fino al

V. Et ne nos indúcas in tentatiónem.

E Sed libera nos .a malo.

ORÉMUS.

Bénedic, Dómine, nos, .et haec tua dona, quae de tua largitate sumus sumptúri. Per Christum Dóminum nostrum.

R. Amen.

V. Jube, domne, benedícere.

Bened. Ad coenam vitae aetérnae perdúcat nos Rex aetérnae glóriae. n. Amen.

Dopo la cena.

si dice :

V. Memóriam fecit mirabílium suórum miséricors et misera.tor Dóminus.

R. Escam dedit timéntibus se.

Glória- Patri. Sicut erat.

Il Sacerdote dica:

Benedíctus Deus in donis suis, et sanctus in ómnibus opéribus suis: Qui vivit et regnat in saécula saeculórum.

R. Amen.

Quindi si recita alternativamente il Salmo Laudate Dóminum, omnes Gentes. Il resto come dopo il pranzo, pag. 43.

Quando si fa un´unica refezione, si dice tutto come nella cena.

Il modo predetto di benedire la mensa e di fare il ringraziamento si osserva sempre, salvo nei giorni seguenti, nei quali vengono variati soltanto i Versi e i Salmi. Qui si omettono i Salmi, perchè in loro vece si può dir sempre a beneplacito nelle varie solennità il Salmo Laudate Dóminum, omnes Gentes, come si fa comunemente.

Nel Natale del Signore fino alla cena della Vigilia dell´Epifania esclusivamente, in luogo di Oculi ómnium, si dice:

V Verbum caro factum est, allelúja,

R. Et habitavit in nobis, allelúja. Gloria Patri. Sicut erat.

In fine, in luogo di Confiteantur si dice:

V. Notum fecit Dóminus, allelúja.

R. Salutare suum, allelúja.

Il resto come a pag. 40 col Salmo

Laudate Dóminum, omnes Gentes.

Nell’ Epifania e per tutta l´Ottava:

V. Reges Tharsis et ínsulae múnera ófferent, allelúja.

R. Reges Arabum et Saha dona addúcent, allelúja.

Glória Patri. Sicut erat:

In fine si dice:

V. Omnes de Saba vénient, allelúja.

R. Aurum et thus deferéntes, allelúja.

Glória Patri. Sicut erat.

Salmo Laudàte Domínum, omnes Gentes.

Nel Giovedì Santo si dice senz´ altro :

V. Christus factus est pro nobis obédiens usque ad mortem.

Quindi il Pater noster tutto in segreto. Detto il quale, il Sacerdote, senza pronunziare alcunchè, benedice la mensa col segno di Croce: non si dice Jube, domne nè Tu autem.

In fine si ripete: V. Christus factus est pro nobis obédiens usque ad mortem.

Poi il Salmo Miserére, pag. 41.

Finito questo, senza il V. Glória Patri, si dice, in segreto, il Pater noster.

Quindi il Sacerdote dice senz´altro l´ Orazione:

Réspice, quaésumús Dómine, super hanc famíliàm tuam, pro qua Dóminus noster Jesus Christus non dubitavit manibus trarli nocéntium, et crucis subire torméntum.

E non si pronunzia Qui tecum, Fidélium ànimae, ma, in segreto, si dice il Pater noster, nè si aggiunge Deus det nobis suam pacem.

Nel Venerdì Santo si fa allo stesso modo come nel Giovedì Santo, ma al ~. Christus factus est... si aggiunge Mortem autem crucis.

Nel Sabbato Santo, alla benedizione della mensa, si dice:

Benedícite. 14. Benedícite.

Véspere autem sàbbati, quae lucescit in prima sàbbati, allelúja.

Venit María Magdaléne, et àltera Marta vidére sepúlchrum, allelúja. Glória Patri. Sicut erat.

Alla fine si ripete il p. Véspere autem, come sopra, col Glória Patri. Sicut erat, quindi il Salmo Laudàte Dóminum, omnes Gentes col Glória Patri.

Kyrie, eléison. Christe, eléison, Kyrie, eléison, e il resto come sopra nella prima benedizione a pag. 40.

Nel giorno di Pasqua e in seguito, fino alla cena del Sabato seguente esclusivamente, alla benedizione della mensa si dice:

V. Haec dies, quam fecit Dóminus, allelúja,

R. Exsultémus, et laetémur iti ea, allelúja.

Glória Patri. Sicut erat.

Alla fine si ripete: Haec . dies, col Glória Patri.

Salmo Laudàte Dóminum, omnes Gentes.

Nell´Ascensione del Signore fino alla Vigilia di Pentecoste esclusivamente :

V. Ascéndit Deus in jubilatióne, allelúja.

R Et Dóminus in voce tubae, allelúja. Glória Patri. Sicut erat.

Alla fine si dice:

V. Ascéndens Christus in ,altum, allelúja.

R. Captívam duxit captivitàtem, allelúja.

Glória Patri. Sicut erat.

Salmo Laudàte Dóminum, omnes Gentes.

Dalla Vigilia di Pentecoste inclusivamente, fino alla cena del sabato seguente esclusivamente:

$. Spíritus Dómini replévit orbem terràrum, allelúja.

i. Et hoc quod cóntinet ómnia, scién• tiam habet votis, allelúja.

Glória Patri. Sicut erat.

Alla fine si dice:

i. Repléti sunt omnes Spíritu Sancto, allelúja.

ai. Et coepérunt loqui, allelúja. Glória Patri. Sicut erat.

Salmo Laudaate . Dóminum, omnes Gentes.

PREGHIERE

PER L´ESERCIZIO DI BUONA ´MORTE.

Preghiera di Benedetto XIII per impetrare da Dio la grazia di non morire di morte improvvisa.

Misericordiosissimo Signore Gesù, per la vostra agonia e sudor di sangue, e per la morte vostra liberatemi, vi supplico, dalla morte subitanea ed improvvisa.

Benignissimo Signore Gesù, per l´acerbissima ed ignominiosissima flagellazione e coronazione vostra, per la vostra croce e passione amarissima e per la vostra bontà, umilmente vi prego che non permettiate che io improvvisamente muoia, e senza i santi Sacramenti passi da questa vita alla eternità.

Mio amatissimo Gesù, mio Signore e Dio mio, per tutti i travagli e dolori vostri, pel vostro prezioso sangue e per le sacrosante vostre piaghe; per quelle vostre, o mio dolcissimo Gesù, ultime parole dette in croce : Deus meus; Deus mens, ut quid dereliquisti me: e per quel forte grido: Padre, nelle tue mani raccomando lo Spirito mio; ardentissimamente vi prego di non levarmi tantosto da questo mondo. Le vostre mani, o mio Redentore, mi hanno fatto e formato tutto intieramente. Deh! non mi precipitate sì presto; datemi, vi supplico, spazio di penitenza ; concedetemi un transito felice ed in grazia .vostra, affinchè io vi ami con tutto il cuore, vi lodi e vi benedica in eterno.

Signor mio Gesù Cristo, per quelle cinque piaghe, che l´amore verso di noi vi fece in croce, soccorrete ai vostri servi redenti col vostro preziosissimo sangue... Sanguinisque pretiósi, quem in mundi prétium Rex exúdit géntium.

Preghiere per la buona morte
a Nostro Signore Gesù Cristo.

Gesù Signore, Dio ´di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a voi con cuore umiliato e contrito ; vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.

Quando i miei piedi immobili mi: avvertiranno, che la mia carriera in questo mondo è presso a finire, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando le mie mani tremole ed intorpidite non potranno più stringervi,

Crocifisso mio bene, e mio malgrado lascierovvi cadere sul letto del mio dolore, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. Quando i miei occhi offuscati e stravolti all´orror della morte imminente fisseranno in voi gli sguardi languidi e moribondi, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando le mie labbra fredde e -tre- manti pronunzieranno per l´ultima volta il vostro Nome adorabile, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando .le mie guance pallide e livide ispireranno agli astanti la compassione e il terrore, e i miei capelli bagnati dal sudor della morte sollevandosi sulla testa annunzieranno prossimo il mio fine, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando le mie orecchie presso a chiudersi per sempre ai discorsi degli uomini s´apriranno per intendere la vostra voce, che pronunzierà l´irrevocabile sentenza, onde verrà fissata la mia sorte per tutta l´eternità, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando la mia immaginazione agitata da orrendi e spaventevoli fantasmi sarà immersa in mortali tristezze, ed il mio spirito, turbato dall´aspetto delle mie iniquità e dal timore della vostra giustizia, lotterà contro l´angelo delle tenebre, che vorrà togliermi la vista consolatrice delle vostre misericordie e precipitarmi in seno alla disperazione, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando il mio debole cuore oppresso dal dolore della malattia sarà sorpreso dagli orrori di morte e spossato dagli sforzi che avrà fatto contro i nemici della mia eterna salute, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando verserò le mie ultime lagrime, sintomi della mia distruzione, ricevetele, o mio Gesù, in sacrifizio di espiazione, affinchè io spiri come una vittima di penitenza, ed in quel terribile momento, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. Quando i miei parenti ed amici stretti a me d´intorno s´inteneriranno sul dolente mío stato, .e v´invocheranno per me, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando avrò perduto l´uso di tutti i sensi, ed il mondo intero sarà sparito da me, ed io gemerò nelle angoscie della estrema agonia e negli affanni di morte, misericordioso Gesù, abbiate pietà di. me.

Quando gli ultimi sospiri del cuore sforzeranno l´anima mia ad uscire dai corpo, accettateli come atti di una santa impazienza di venire a voi, e voi, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

Quando l´anima mia sull´estremità delle labbra uscirà per sempre da questo mondo, e lascerà il mio corpo pallido, freddo e senza vita, accettate la distruzione del mio essexe come un omaggio che io vengo a rendere alla vostra divina Maestà, ed allora, misericordioso Gesù, abbiate pietà di . me.

Finalmente quando l´anima mia comparirà dinanzi a voi, é vedrà per la prima volta lo splendore immortale della vostra Maestà, _ non la rigettate dal vostro cospetto; degnatevi ricevermi nel seno amoroso della vostra misericordia, affinchè io canti eternamente le vostre lodi. Misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.

ORAZIONE.

O Dio, che condannandoci alla morte ce ne avete nascosto il momento e l´ora, fate ch´io, passando nella giustizia e nella santità tutti i giorni della mia vita, possa meritare d´uscire da questo mondo nel vostro santo amore. Peri meriti del nostro Signor Gesù Cristo, che vive e regna con voi nell´unità dello Spirito Santo. Così sia.

Orazione

per le Anime del Purgatorio.

O Signore onnipotente, il quale, per l´amore che portate agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso ai tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che, partite da questa valle di pianto in grazia vostra, soffrono gli ardori di quelle fiamme, per iscontare i debiti che hanno tuttora verso della vostra divina giustizia. Accettate adunque, o pietosissimo Iddio, le preghiere che per esse umilmente vi offro, traetele da quel carcere tenebroso e chiamatele alla gloria del Paradiso. Vi raccomando particolarmente le anime de´ miei parenti, benefattori spirituali e temporali, e in ispecial modo quelle, a cui posso essere stato occasione di peccato col mio mal esempio. Vergine santissima, madre pietosa, consolatrice degli afflitti, intercedete voi per quelle anime, affinché per la vostra potentissima intercessione volino a godere quel Paradiso che loro sta preparato.

V. Te ergo, quaésumus, tuis famulis súbveni,

R. Quos pretióso sanguine redemísti.

Pater, Ave, Réquiem.

A S. Giuseppe per impetrare una buona morte.

Gloriosissimo S. Giuseppe, fortunato sposo di Maria, voi che meritaste di essere fatto custode del Salvatore del mondo Gesù Cristo, e _ abbracciandolo teneramente, godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono de´ miei ´peccati, la grazia d´imitare le vostre virtù, affinché io cammini sempre per la via che conduce al Cielo. Siccome voi meritaste di avere Gesù e Maria intorno al vostro letto al punto di morte, e tra le loro braccia dolcemente spiraste l´anima beata, vi prego di volermi difendere dai nemici dell´anima mia in quell´ultimo punto di mia vita; di modo che, consolato dalla dolce speranza di volare con voi a possedere l´eterna gloria in Paradiso, io spiri pronunziando i SS. Nomi di Gesù, di Giuseppe e di Maria. Così sia. (i)

(i) Indulgenza Plenaria in articulo mortis a tutti i fedeli che una volta in vita avranno adempiute queste condizioni:

1° Confessarsi e comunicarsi in un giorno a propria scelta.

2° Fare con vero affetto di carità la seguente protesta:

Signore, Dio mio, fin d´ora con pieno consenso e con animo volonteroso accetto dalle vostre mani qualsiasi genere di morte, con cui a voi piaccia di chiamarmi e colpirmi, insieme con tutti i dolori, con tutte le pene, con tutti gli affanni che dovranno accompagnare il mio ultimo passaggio.

3° Mantenersi in questa disposizione per tutta la vita, al che basta non revocare la protesta fatta. E nel caso che uno l´avesse revocata, dovrebbe nuovamente adempiere le due condizioni dette nei N. ro e 20.

Secondo l´intenzione del Sommo Pontefice per l´acquisto delle indulgenze: Pater, Ave, Glória.

Pei nostri benefattori e per le persone raccomandate alle nostre preghiere: Pater, Ave, Glória.

Per quello tra noi che sarà il primo a morire: Pater, Ave, Glória.

Per tutte le anime del Purgatorio: De profúndis pag. 14.

Formulario per l´esame di coscienza da farsi in comune nel giorno dell´Esercizio di Buona Morte, sul progresso o regresso fatto nelle virtù durante il mese antecedente.

Veni, Sancte Spíritus, reple tuórum corda fidélium, et tui amóris in eis ignem accende.

V. Emítte Spíritum tuum et creabúntur.

R. Et renovabis faciem terrae.

ORÉMUS.

Deus, qui corda Fidéiium Sancti Spíritus illustratióne docuísti, da nobis in eódem Spíritu recta sapere et de ejus semper consolatióne gaudére. Per Chri- stum Dóminum nostrum.

R. Amen.

Mettiamoci alla presenza di Dio. Ringraziamolo dei benefizi ricevuti; preghiamolo di farci conoscere i nostri difetti e di correggerli.

Esaminiamoci intorno alle pratiche di pietà: - Ne ho io la stima che si deve? Ho fatto bene la meditazione? la lettura spirituale? la visita a Gesù Sacramentato? l´esame di coscienza? l´esercizio della Buona Morte? - Ho celebrato la Messa o vi ho assistito con fervore? Non ho nulla da rimproverarmi riguardo alla Confessione e alla Comunione? Non fui trascurato nella preparazione o nel ringraziamento? - Posso dire chela mia divozione a Maria Ausiliatrice sia vera e fruttuosa? - Dico il Rosario regolarmente e meditando i misteri? - In che faccio consistere la mia divozione al S. Cuore? - Recito il divino Ufficio digne, attente ac devote? – Lungo il giorno ho vero spirito di pietà? sto unito con Dio? procuro di evitare i peccati anche veniali, che tanto gli dispiacciono? - Pensa che una pietà che non ti aiuta a correggere i tuoi difetti, non piace al Signore.

Cura della vocazione e del progresso nella perfezione: - Riguardo alla vocazione ho ancora gli stessi sentimenti che aveva quando feci la domanda d´esser accettato in Congregazione? - Preferisco il mio stato a qualsiasi altro? - Ho procurato di conoscere lo spirito di Don Bosco e ho cura di custodirlo gelosamente? - Dal mio modo di vivere, di lavorare, di trattare col prossimo, specie con i giovani, si può conoscere che sono salesiano? - . Posso dire di amare la nostra Congregazione, di farle onore e di esserle utile? - Sono vari anni che ho fatto professione, e posso dire d´aver fatto progresso nella perfezione, a cui devo tendere secondo il Io articolo delle Costituzioni? - Ho davvero delicatezza di coscienza? Sono forse caduto nello stato infelice di coloro che fecero la pace coi loro difetti, anche assai gravi, e non ne fanno più caso? - Paragonandomi con me stesso nei primi anni di vita religiosa, posso credere sinceramente d´aver progredito? Non ho forse indietreggiato? - Conosco la mia passione dominante? Come la combatto? Mi sono sforzato di praticare la vita interiore, una continua unione con Dio anche lavorando?

3° Pratica della povertà: — Ho forse perduto il merito del mio voto desiderando cose non necessarie? lamentandomi degl´incomodi della povertà? esigendo più che non conviene ad un religioso? specie nelle indisposizioni e malattie? Ritengo presso di me, amministro danaro, ne dispongo a piacimento, quasi non avessi fatto voto dí povertà? - Ho cura degl´interessi della nostra Pia Società evitando ogni guasto, ogni spreco di ciò . che è a mio uso, e che la Provvi.denza ci manda? - Se a qualsiasi titolo viene alle mie mani qualche somma, la consegno subito ai Superiori? e con loro non faccio nascondigli? - Ho troppo a cuore il benessere della mia famiglia? cerco forse di procurarle qualche agiatezza a detrimento della nostra Pia Società? - Mi sono istruito bene intorno alla pratica della povertà, o mi sono formata una coscienza erronea in materia così pericolosa? - Mi occupo forse in cose di mio genio disponendo del frutto per la famiglia o per altre opere di cui, non sono incaricato dai Superiori?

4° Castità: - Sono ben persuaso che senza questa virtù non posso essere salesiano? - Chiedo ogni giorno alla Madonna aiuto per praticarla? - Scaccio prontamente i pensieri impuri? - Mortifico gli occhi? la lingua? - Evito ogni libertà con me stesso? con gli altri? - Evito l´ozio? le letture frivole? pericolose? le amicizie particolari? - Gli affetti del mio cuore sono tutti e solo per. Dio? - Sono sincero col confessore in ciò che riguarda questa virtù? - Tengo presenti alla memoria gli esempi e gl´insegnamenti di Don Bosco riguardo alla purità?

5° Ubbidienza: — La mia fede mi fa vedere Dio nei miei Superiori? - Sono ben persuaso che .i loro ordini sono la manifestazione della volontà di Dio? - Ho ubbidito senza riserva alcuna; pirontamente, con animo ilare e con umiltà? (Cost. a.´16). - Mi sono lasciato andare a critiche e mormorazioni contro i comandi dei Superiori? - Penso che l´aver essi qualche difetto mi dispensi dall´ubbidirgli? Ho fatto il rendiconto mensile con umiltà, sincerità e semplicità? Quando avrò acquistato una santa indifferenza a tutto ciò che dispongono i Superiori a mio riguardo?

6° Vita comune: -- Osservo con impegno e puntualità l´orario della casa? - Mi trovo alle pratiche di pietà coi confratelli? - Evito le particolarità nel cibo? nel vestito? nel riposo? nell´assetto della camera? - Tollero con pazienza i difetti dei confratelli? so approffittare dei loro buoni esempi? - Nel fare il bene coltivo lo spirito, di solidarietà?

Diligenza nel proprio ufficio: - Ho cura d´impiegare bene il tempo? - Sono esatto nei doveri del mio ufficio? preferisco forse altri lavori? - Pratico bene il sistema preventivo? ricordo sovente che devo mettere i giovani nella morale impossibilità di offendere Iddio? m´impegno di aiutarli a formarsi una coscienza vera, retta e delicata senza scrupoli? - Mi preparo bene per la scuola? li tengo sempre occupati? faccio delle parzialità? - In questa nobile missione di educatore cerco unicamente di piacere a Dio?

8° Umiltà: Medito sovente sulla mia estrema miseria? sui peccati commessi? sui difetti che guastano il poco bene che faccio? - Penso qualche volta che 1´ attribuirmi il merito di qualche cosa ben riuscita, è un furto che faccio a Dio ? - Ho la vanità di parlare sovente di me stesso? di non trovar ben fatto altro che quello che ho fatto io? - Come ricevo le osservazioni o correzioni che mi si fanno? - Riconosco con semplicità le mie mancanze, i miei torti? - Mi offendo per ogni parola o tratto alquanto sgarbato? - Conservo la memoria di qualche offesa? faccio il broncio? mostro animosità? - Ho dimenticato che l´orgoglio fa perdere il merito del bene che faccio? - Ricordo sovente le parole di Gesù: discite a me quia mitis sum, et humilis corde?

Carità fraterna: — Penso che i confratelli sono immagini di Dio? che il Signore considera come fatto a lui ciò che faccio ad essi? - Mi erigo a giudice delle loro azioni? Mi lascio andar a critiche? a mormorazioni? amaldicenze? a calunnie? a sentimenti di gelosia? - Sono forse facile all´ira? al risentimento? - Che faccio per correggermi? - Ho premura di riconciliarmi con i miei confratelli, se maifosse avvenuto qualche dissapore? - Procuro di trattare con tutti e sempre secondo le regole della buona educazione? - Ho mostrato simpatia con gli uni e antipatia con altri? - Sopporto con pazienza i difetti? - Faccio volentieri qualche sacrificio per aiutare, consolare, animare i confratelli? - Sarebbe molto imperfetta la tua carità se consistesse solo in parole.

10° Mortificazione: — Sono forse di quelli che hanno orrore di tutto ciò che fa soffrire? - Come pratico la mortificazione esterna, cioè degli occhi, del gusto, della lingua, del portamento? Come mi mortifico interiormente, cioè tengo a freno l´immaginazione, la memoria, il carattere, gli affetti del cuore? - Faccio il digiuno imposto dalla Chiesa, quello del venerdì che c´impone la Regola? - È mia cura mortificarmi compiendo bene l´ufficio che mi è imposto dai Superiori, stando al mio posto anche quando questo mi abbia a costar assai? - Penso sovente che noi salesiani non abbiamo per regola molte penitenze, ma che vi deve supplire l´adempimento del nostro dovere? - Se ho commessi dei peccati, come ne farò la penitenza? Con lo spirito di mortificazione.

Dei difetti che ha trovato in me, farò un atto di pentimento, e mi sforzerò di correggerli durante il mese venturo. Pregherò Maria SS.ma Ausiliatrice perchè renda stabili ed efficaci i miei proponimenti.

Agimus - Ave, Maria - Maria AuxíIium Christianórum, ora pro nobis.

PREGHIERA A S. GIUSEPPE.

(da recitarsi durante il mese di ottobre dopo la recita del S. Rosario).

A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo, e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.

Deh! per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all´Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l´amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue, e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.

Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l´eletta prole di, Gesù Cristo; cessa da noi, o Padre amantissimo, cotesta peste di errori e di vizi che ammorba il mondo; ci assisti propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre, o nostro fortissimo Protettore; e come un tempo scampasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, così ora difendi la Santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità, e stendi sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, acciocchè a tuo esempio, e mercè il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, piamente morire e conseguire l´eterna beatitudine in Cielo. Così sia.

ESERCIZI SPIRITUALI PEI GIOVANI.

ORARIO

1° Giorno. Introduzione: Verso le 18,30. Veni, Crec tor, predica, Ave, maris stella, Benedizione col SS. Sacramento.

2°, 3°, 4°, giorno. 6. Levata - 6,30. Orazioni e Litanie della Madonna- Veni, Crec tor - Meditazione - Messa - Dopo Messa, Prima e Terza dell´Ufficio della B. V. - Colazione - Ricreazione moderata.

9,15. Sesta e Nona - Breve Lettura ascetica - Istruzione - Lode sacra. - Ritiro nello studio.

11,40. Visita al SS, Sacramento e Coroncina al Sacro Cuore di Gesù come nel Giovane Provveduto - Esame di coscienza Angelus o Regina caeli ed Agimus.

12. Pranzo - Ricreazione moderata.

14. Litanie dei Santi - Ritiro e riposo nello studio.

15,30. Vespro e Compieta - Breve lettura ascetica - Istruzione - Lode sacra - Ricreazione in silenzio.

Verso le 18 Mattutino e Lodi - Veni, Creator- Meditazione - Rosario e Benedizione col SS. Sacramento.

19, 30. Cena - Ricreazione moderata.

20,30. Orazioni - Riposo.

5° e ultimo giorno. 6. Levata (1)-

7,30Messa con la recita delle preghiere, del Rosario e delle Litanie - Prima ,e Terza - Agimus.

9,15. - Sesta e Nona - Predica dei ricordi - Esposizione del Santissimo, - Te Deum - Cinque Pater, Ave e Glória secondo l´intenzione del Sommo Pontefice e per l´acquisto delle sante indulgenze - Canto del Tantum ergo - Benedizione.

(1) Dopo la levata, dove è possibile: Preghiere - Veni Credtar-Meditazione, quindi Messa con la recita del Rosario.

Riposto il Santissimo si recita: Dio sia benedetto ecc. quindi un Pater, Ave, Gldria per tutti i benefattori spirituali e temporali. Un secondo per le persone raccomandate alle nostre preghiere. Un terzo per il Direttore e predicatori degli esercizi. Un quarto per quello che di noi sarà il primo a morire. Una Salve, Regina a Maria Santissima perché ci aiuti a conservare il frutto degli esercizi. spirituali. Un De profundis con l´Oremus per tutti i fedeli defunti, e si finisce col canto del salmo Lauddte Dóminum, omnes Gentes.

ESERCIZI SPIRITUALI PEI CONFRATELLI.

ORARIO

5,3o. Levata.

6. Orazioni - Veni Ctecitor - Meditazione - Ritira

7, 30. Messa - Prima e Terza.

8,15. Colazione - Ricreazione in silenzio.

9,15. Sesta e Nona - Lettura delle Costituzioni e Deliberazioni - Istruzione - Lode sacra - Ritiro.

11,30. Visita al SS. Sacramento Coroncina al Sacro Cuore di Gesù - Esame di coscienza - Angelus o Regina caeli e Agimus.

12. Pranzo - Ricreazione moderata.

14.Litanie dei Santi - Ritiro.

15,15. Vespro - Compieta - Lettura delle Costituzioni e Deliberazioni - Istruzione - Lode sacra - Ricreazione in silenzio.

17,30. Mattutino e Lodi - Veni Creàtor- Meditazione - Rosario – Benedizione col SS. Sacramento.

19,30. Cena- Ricreazione moderata.

20,45.Orazioni - Riposo.

NB. — Se motivi speciali consigliassero mutamenti a quest´Orario, sia l´Ispettore a determinarli.

« Ciascuno, ogni anno, per circa dieci o almeno sei giorni, si ritiri per attendere unicamente alle pratiche di pietà ». (Costituz. a. 113).

L´introduzione degli Esercizi Spirituali consiste nel canto del Veni, Crea- tor Spíritus, predica, canta dell´Ave, maris Stella, benedizione col Santissimo. La funzione comincierà alle 18.3o circa.

Negli Esercizi per gli ordinandi e soli preti si reciterà il Breviario; in tutti gli altri corsi si recita . l´Ufficio della B. V. Maria.

L´ Ufficio divino per regola generale si recita, eccetto gli Inni, i Cantici, il Vespro della Domenica e le Lezioni dell´ Ufficio della B. V., procurando di conformarsi per le cerimonie alle regole dél Coro.

Si canta e si recita adagio, spiccando le sillabe e facendo pausa all´asterisco dei versetti dei Salmi.

Le orazioni della sera si dicono conte si usa quotidianamente nelle nostre case.

Quelle del mattina invece si recitano iutiere con le Litanie della B. E, lasciando il Rosario per la sera prima della Benedizione col SS., eccetto l´ultimo giornochesi dirà durante la Messa.

Dopo la 2° Meditazione, passati alcuni istanti di silenzio, si dirà la .preghiera « O Santissima » pag. 33, terminata la quale, se si dovesse aspettare molto tempo prima che cominci la Messa della comunità, si dice l´Agimus, Ave, Maria, Maria, Auxílium Christianórum, ora pro nobis, e si va nella sala di riflessione.

Durante il pranzo e la cena si fa lettura, prima della quale si leggeranno dieci versetti, circa, del Nuovo Testamento. Dopo la lettura, a pranzo, si leggerà il Martirologio, se non si è letto in Chiesa dopo la recita di prima; a cena, si leggerà il Necrologio. (Dal regolamento per gli Esercizi Spirituali art. 11-34-35-36-39.40-41-45).

Veni Creator Spíritus,

Mentes tuorum vísita:

Imple .supérna gratia

Quae tu creasti péctora.

Qui díceris Paraclitus,

Altissimi donum Dei,

Fons vivus, ignis, caritas,

Et spiritalis únctio.

Tu septifórmis múnere,

Dígitus Patérnae déxterae,

Tu rite promíssum Patris,

Sermone ditans gúttura.

Accénde lumen sénsibus,

Infúnde amórem córdibus,

Infirma nostri córporis

Virtúte firmans pérpeti.

Hostem repéllas lóngius,

Pacémque dones prótinus:

Ductóre sic te praévio

Vitémus omne nóxium.

Per te sciamus da Patrem,

Noscamus atque Fílium:

Teque utriúsque Spíritum,

Credamus omni témpore.

Deo Patri sit glória,

Et Fílio, qui a mórtuis

Surréxit, ac Paràclito,

In saeculórum saécula. Amen.

V. Emítte Spíritum tuum et creabúntur.

R. Et renovabis faciem terrae.

ORÉMUS.

Deus, qui corda fidélium Sancti Spíritus illustratióne docuísti: da nobis in eódem Spíritu recta sapere, et de ejus semper consolatióne gaudére. Per Christum Dóniinum nostrum. R. Amen.

AVE maris stella,

Dei Mater alma,

Atque semper Virgo,

Felix caeli porta.

R.

AVE maris stella,

Dei Mater alma,

Atque semper Virgo,

Felix caeli porta.

Sumens illud Ave

Gabriélis ore,

Funda nos in pace,

Mutans Haeve nomen.

Solve vincla reis,

Profer lumen caecis,

Mala nostra pelle,

Bona cuncta posce.

Monstra te esse matrem,

Sumat per te preces,

Qui pro nobis natus,

Tulit esse tuus.

Virgo singulàris,

Inter omnes mitis,

Nos, culpis solútos,

Mites fac et castos.

Vitam praesta puram,

Iter para tutum,

Ut vidéntes jesum

Semper collaetémur.

Sit laus Deo Patri,

Summo Christo decus,

Spirítui Sancto,

Tribus honor unus.

Amen.

BENEDIZIONE COL SS. SACRAMENTO.

TANTUM ergo sacraméntum

TANTUM er-go sacra-rnéntum

Venerémur cérnui:

Et antíquurn documéntum

Novo cedat ritui:

Praestet fides suppleinéntum

Sénsuum deféctui.

Genitóri, Genitóque

Laus et jubilatio,

Salus, honor, virtus quoque

Sit, et benedíctio:

Procedenti ab utróque

Compar sit landàtio. Amen.

V. Panem de caelo praestitísti eis, (Allelúja).

R. Omne delectaméntum in se habéntem, (Allelúja).

ORÉMUS,

Deus, qui nobis sub Sacraniénto mirabili, Passiónis tuae memóriam reliquisti: tríbue, quaésumus, ita nos Córporis et Sànguinis tui sacra mystéria venercari ; ut redemptiónis tuae fructum in nobis júgiter sentiàmus: Qui vivis et regnas in saécula saeculórum.

R. Amen.

Dio sia benedetto.

Benedetto il suo santo Nome.

Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo.

Benedetto il Nome di Gesù, Benedetto il suo sacratissimo Cuore.

Benedetto Gesù nel santissimo Sacramento delI´altare.

Benedetta la gran Madre di Dio, Maria santissima.

Benedetta la sua santa ed immacolata Concezione.

Benedetto il Nome di Maria, Vergine e Madre.

Benedetto´ Iddio ne´ suoi Angeli e ne´ suoi Santi.