(Pardonnez-nous, ce document n'est pas disponible en français)

(ANS – Roma) – Dal ...
(lire plus)

(Pardonnez-nous, ce document n'est pas disponible en français)

(ANS – Roma) – Dal 1° agosto 2013 il nuovo Direttore dell’ANS è il salesiano coadiutore argentino José Luis Muñoz. Prima di iniziare una nuova avventura presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, don Donato Lacedonio, Direttore di ANS negli ultimi 8 anni, ci ha rilasciato una breve intervista.
Cosa ha pensato quando le chiesero di assumere la Direzione dell’ANS?

Quando il Vicario del Rettor Maggiore, don Bregolin, e l’allora Consigliere per la Comunicazione Sociale, don Scaramussa, chiesero per telefono la mia disponibilità pensai “bello!”; poi quando nelle settimane successive ho visto l’impegno che comportava, ho pensato “chi me lo ha fatto fare!”. Scherzo! Ho sempre avuto passione per il mondo della comunicazione; il “bello!” iniziale si è prolungato lungo questi anni, certo, con intensità diverse, ma sempre “bello!”.
Quale la sfida più grande incontrata nel suo lavoro ad ANS?

Difficile fare una graduatoria! Permettetemi di indicarne tre anziché una.

Forse la più grande è stata quella della credibilità. Continuare a fare di ANS uno strumento di informazione credibile, sia per chi ci affida le informazioni da divulgare – Rettor Maggiore, Consiglieri, Ispettorie – e sia per i lettori, che sono religiosi, laici, giornalisti… C’è ancora molto da fare per integrare ANS in un sistema globale di comunicazione della Congregazione e, per la maggior parte, queste dipende da scelte politiche.

Poi, una seconda sfida ha riguardato la rete dei corrispondenti e collaboratori ed è legata alla precedente. Non tutte le Ispettorie hanno un corrispondente. Sono convinto, dopo 8 anni di lavoro in ANS, che non mancano le notizie, ma coloro che le raccontino o che vogliano raccontarle! Abbiamo in Congregazione un patrimonio di storie, progetti, iniziative… tutto materiale “notiziabile”, ma non arriva!

La terza sfida è quelle delle lingue. Chi lavora in redazione ogni giorno deve pensare in più lingue, si leggono notizie e fonti provenienti da varie nazioni e non sono in italiano! (poi si aggiunge il lavoro redazionale che richiede la verifica e l’integrazione delle fonti); ANS pubblica in sei lingue e questo è merito dei traduttori che quotidianamente fanno sì che la stessa notizia arrivi in tutto il mondo salesiano.
Quale è la maggiore sfida nel lavoro di ANS nei prossimi anni?

Credo sia quella legata al divenire delle cose. Le grandi agenzie d’informazione, le testate giornalistiche, stanno evolvendo non solo dal cartaceo al digitale – ANS lo ha fatto tra il 2004 e il 2005, oggi si stampa solo ANSfoto che continua ad essere apprezzato – ma anche nelle modalità. Lo sviluppo che stanno avendo il giornalismo partecipativo, le reti sociali può dare l’impressione che un’agenzia d’informazione sia uno strumento superato, ma non credo sia così! Queste realtà offrono nuovi stimoli, modelli di lavoro, strategie; un’agenzia invece, può garantire la qualità e l’ufficialità dell’informazione.
Cosa si porta dietro di questa esperienza?

Senza dubbio porto con me la conoscenza e l’esperienza fatta del mondo salesiano. L’incarico di Direttore ANS mi ha dato la possibilità di conoscere, in vari modi, i diversi volti di Don Bosco nel mondo, la varie attuazioni che l’oratorio da lui fondato a Valdocco ha avuto nei cinque continenti; ho potuto incontrare quelle moltitudini di ragazzi e giovani che Don Bosco aveva visto nei suoi sogni e, soprattutto, ho visto il lavoro dei miei confratelli. Non lo dico per circostanza, ma perché ho visto la dedizione e la passione di molti salesiani per i giovani.
In 4 parole o frasi: una cosa bella, una divertente, una gioiosa, e una triste del lavoro giornalistico.

La cosa bella, già detta un po’ nella precedente risposta, è quella di conoscere, indagare, scoprire, far crescere una notizia.

Quella divertente credo sia quella di sentirsi dire mentre si parlava di un determinato argomento o altro: “quando è stato detto questo…?” e io rispondevo: “pubblicato su ANS tot giorni fa!”.

La gioiosa… quando vedi che una notizia pubblicata da te viene ripresa da altre agenzie e testate, vuol dire che sei letto e apprezzato da altri professionisti.

Una cosa triste è il cinismo; è parte del lavoro, serve per avere le informazioni e raccontare, anche con prospettive diverse e salesiane, quanto è accaduto o sta accadendo. Oserei dire, il cinismo come servizio all’informazione.
link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&sotSez=13&doc=9529&lingua=4

Le Délégué provincial pour la communication sociale

Rôle:
148. Le délégué ...
(lire plus)

Le Délégué provincial pour la communication sociale

Rôle:
148. Le délégué (la déléguée) peut être salésien/ne o laïc/que et a come rôle de promouvoir, au nom du Provincial, la communication dans la Province. Il/elle devra assumer cette fonction à temps plein.


Détail du rôle:
149. Travailler en collaboration avec les diverses équipes qui composent la structure, et ce, en vue de la mission salésienne pour les jeunes et de son actualisation dans la Province. Le délégué collabore de manière particulière avec les délégués des autres secteurs. Le délégué, de concert avec l’économe provincial, assumera une adéquate fonction de représentation dans les entreprises de communication de la Province.
150. Collaborer à l’élaboration et l’application du Plan Provincial de Communication Sociale.

151. Selon les possibilités, animer et accompagner tout ce qui se réfère à la communication sociale dans la Province:
-le Conseil provincial;
-les communautés salésiennes;
-les référents locaux pour la communication;
-les divers domaines d’activités de communication sociale;
-La formation permanente des confrères dans le domaine de la communication.

152. Travailler en réseau avec les responsables à tous les niveaux de la Province afin de coordonner les actions du SSCS, insistant sur les critères salésiens élaborés dans la première partie de ce document:
-dans l’élaboration et dans l’application des plans aux divers niveaux provinciaux et locaux;
-dans la promotion des processus et dans l’exécution des programmes et des activités de formation, d’information et de production;
-l’intégration de l’équipe ou de la Commission provinciale de la Pastorale des jeunes;
-Assurant sa présence dans les organismes d’animation des activités de production de la CS.

153. Avoir une vision d’ensemble qui permette au Délégué de faire des interventions ciblées, afin d’assurer un équilibre et une syntonie entre l’information salésienne locale et l’information au niveau mondiale dans les secteurs suivants:
-ANS (l’Agence iNfo Salésien): informations locales (correspondants);
-la production et diffusion de l’information au sein de la province, de la Famille salésienne: des instruments tels que la Nouvelle provinciale, la Bulletin Salésien, d’autres produits typiques;
-le fonctionnement du site web;
-le fonctionnement du bureau de presse;
-un contact actif et positif avec les structures, les personnes et les moyens de communication présents sur le territoire;
-l’image salésienne en donnant le plus possible, sur le plan de la qualité et de la quan- tité, de la signifiance à la présence dans les masse-médias et dans la presse;
-La signifiance de la présence dans les masse-médias et dans la presse.

154. Participer aux rencontres du système aux divers niveaux régional ou de conférence et mondial, en contribuant toujours davantage à une action en synergie dans la Congrégation.

155. Se mettre d’accord avec les organismes ecclésiastiques, religieux, gouvernementaux et civils qui s’occupent de communication.
email: esantos@sdb.org

(Pardonnez-nous, ce document n'est pas disponible en français)
...
(lire plus)

(Pardonnez-nous, ce document n'est pas disponible en français)