Conseil Ressources

Sicilia Salesiana Missionaria dicembre 2013

-1-   -2-   -3-   -4-   -5-   -6-   -7-   -8-   -9-   -10-   -11-   -12-   -13-   -14-   -15-   -16-   -17-   -18-   -19-   -20-  

1 - 2-



INSERTO
Esperienza estiva:
Diario di bordo
“Con Gesù Cristo
sempre nasce
e rinasce la gioia”
Sicilia SaleSiana MiSSionaria
organo di informazione e collegamento. Poste italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) art. i, comma 2 e 3, cnS Sud 2 catania
anno XXXiii numero 2 - dicembre 20132
NON PRIVARTI DI UN GIORNO FELICE (Sir 14,14)
Carissimi amici,
benefattori e lettori,
con l’arrivo del mese di dicembre
ci apprestiamo a vivere il natale
di gesù che per i cristiani di tutto
il mondo è sempre un’esperienza
felice e intensa. È un momento
dell’anno liturgico in cui si vivono
sentimenti molto forti: tenerezza,
ringraziamento, ottimismo.
il nostro dio ci ama davvero. ci vuole felici! Per riuscirci
è venuto ad abitare in mezzo a noi inviandoci il suo unico
figlio. gesù ha un nome: emmanuele, dio con noi (cfr.
Mt 1,23). Un titolo che dice tutto: il nostro dio è un dio
felice di stare in mezzo a noi. dio non è un anziano, uno
che ama la solitudine, chiuso in se stesso. egli è comu-
nione: si sente a suo agio nell’incontrarci. e
tutto ciò fa’ suscitare in noi la gioia. Una gioia
che i cristiani sono chiamati non solo a rinno-
vare ma anche a comunicare.
nella Spiritualità di don Bosco, il sentimento
della gioia e dell’ottimismo, è una caratteri-
stica tipica dell’apostolato tra i giovani. Per il
fondatore dei Salesiani la gioia era l’undice-
simo comandamento. Una frase che il Santo
dei giovani ripeteva continuamente era: “de-
sidero vedervi felici nel tempo e nella eternità”.
tutta l’azione di don Bosco è contrassegnata
dalla gioia che è l’elemento costitutivo del suo
sistema educativo e che è inscindibile dallo
studio, dal lavoro e dalla pietà (la religione).
la gioia salesiana è l’espressione dell’amo-
revolezza che ha la sua sorgente ultima nella
vita di grazia, cioè si fonda sulla presenza del
Signore nella vita di tutti i giorni, nella materna
assistenza di maria Santissima e nel “sapersi
amati” dagli educatori.
in questi mesi, penso sia noto a tutti, abbiamo
avuto modo di ascoltare come un tema caro a
Papa francesco è proprio quello della gioia:
in molti dei suoi messaggi, nelle sue omelie,
nei suoi documenti - basta leggere l’esortazio-
ne apostolica “evangelii gaudium” - lo ricorda
continuamente. È un leitmotiv nel parlare del
Papa. «con gesù cristo - dice francesco -
sempre nasce e rinasce la gioia. coloro che si
lasciano salvare da lui sono liberati dal pecca-
to, dalla tristezza dal vuoto interiore, dall’isola-
mento» (evangelii gaudium, 1).
carissimi, con questo editoriale desidero fare
arrivare un messaggio augurale di gioia a tutti
coloro che seguono, vicini e lontani, le attività di
animazione della Sicilia Salesiana missionaria.
il versetto del libro del Siracide, che ho riportato come
titolo a questo editoriale, ci trasmette un messaggio
forte e, insieme, tenero: nessuno di voi, giovani e
adulti, amici e benefattori, è escluso dalla gioia portata
dal Signore! Vi invito a guardare la foto di Harison, un
bambino del nord dell’isola malgascia: il suo volto spri-
giona tenerezza, gioia, pace, fiducia, serenità… Sono
certo che il sorriso di ogni bambino manifesta questi
profondi sentimenti e soprattutto rivela il Sorriso e la
gioia di dio. dio si rivela a noi sorridendoci; noi non
priviamoci di un giorno felice perché «non capiremo
mai abbastanza quanto bene è capace di fare un sor-
riso» (madre teresa di calcutta).
Vostro in don Bosco
Don Domenico Luvarà
EditorialE3
CAmbIO AL VERTICE DELL’IsPETTORIA
sALUTO DI DON PIPPO RUTA
IN sEGUITO ALLA NOmINA
DI IsPETTORE
DELLA sICILIA sALEsIANA
sALUTO A DON GIANNI mAzzALI
carissimi confratelli,
sto cercando di atterrare dopo l’esperienza
dell’obbedienza accettata nell’anno della
fede che per me è speciale sotto tanti punti
di vista.
grazie della vostra fiducia e del vostro affet-
to che vanno ben oltre le mie risorse e bene-
volmente comprensivi dei miei limiti.
Un saluto a tutti da parte del rettor maggiore
e di don frisoli che mi hanno accolto e incoraggiato.
non mi sono sentito solo in questo momento che mi cambia la
vita e non sono solo: la forza di dio e della Vergine ausiliatrice e
il sostegno dei confratelli, delle consorelle fma, dei membri della
famiglia Salesiana degli educatori salesiani, delle famiglie e dei
giovani mi incoraggiano ad andare avanti. tra i tanti messaggi
augurali belli, significativi e toccanti mi piace riportare quello di
un giovane:
«il mio augurio - egli dice - è quello
di continuare a guardare i giovani con gli occhi di don Bo-
sco, di continuare a sorridere con il suo stesso sguardo,
di continuare a sopportare con la sua stessa pazienza
di poter operare come un pastore con il suo gregge,
di poter amare chiunque e comunque,
al di là dei torti e delle mancanze...»
così sia!
grazie degli auguri, della vostra vicinanza e grazie soprattrutto
della preghiera. il Signore ci benedica tutti, l’ausiliatrice ci sosten-
ga nel cammino di comunione tra noi, don Bosco ci spinga tra i
giovani, soprattutto quelli più poveri
Vi abbraccio fraternamente uno per uno, mentre ricordo don
gianni, a cui sono riconoscente e legato in don Bosco, e le no-
stre comunità di Sicilia e tunisia nella mia preghiera quotidiana.
don Pippo Ruta
la redazione di Si.Sa.mi. saluta con affetto e
ringrazia don gianni mazzali per il servizio di
animazione e di governo prestato alla nostra
comunità ispettoriale, dimostrando una pas-
sione non comune, un forte senso istituziona-
le, una dedizione piena e generosa.
in questi cinque anni e mezzo abbiamo potuto
apprezzare la sua capacità organizzativa nel
guidare l’ispettoria. Ha inculcato a tutti un modo
di lavorare “progettuale” per non perdersi nelle
realizzazioni parziali, magari accattivanti, ma
spesso fine a se stesse. Ringraziamo di cuore
don gianni per le numerose attività svolte e
per le iniziative da lui intraprese.
Per ultimo, ma non meno importante, un rin-
graziamento sincero per la sua sensibilità e
per l’entusiasmo missionario che ci ha tra-
smesso.
gli auguriamo un meritato riposo “salesiano” e
un buon rientro nella sua ispettoria di origine.
all’ispettore ed ai membri
del consiglio ispettoriale dell’ ispettoria “San Paolo”
ai direttori ed ai confratelli
delle comunità Salesiane della Sicilia
e della tunisia
ai membri della famiglia Salesiana
noMina Dell’iSPeTTore
Della iSPeTToria iTalia Sicilia
“San Paolo”
consiglio Generale
della congregazione Salesiana
Sessione estiva
Vi comunico con gioia che il rettor maggiore, con
il consenso del consiglio generale, ha nomina-
to Don GiUSePPe rUTa ispettore dell’ispettoria
italia-Sicilia “San Paolo” per il sessennio 2014-2020.
don ruta ha accettato in spirito di obbedienza que-
sto incarico che assumerà al termine del mandato di
don gianni mazzali, nel prossimo mese di gennaio.
ringrazio, a nome del rettor maggiore e del consi-
glio generale, i confratelli che hanno offerto la loro
collaborazione, partecipando numerosi alla consul-
tazione. È anch’essa sicura fonte di incoraggiamen-
to fraterno per il nuovo ispettore.
a tutti voi ed ai vostri giovani l’augurio di ogni benedi-
zione del Signore per intercessione di maria SS.ma
ausiliatrice e dei Santi Salesiani che dal cielo accom-
pagnano il cammino della nostra congregazione.
in don Bosco aff.mo.
roma, 8 giugno 2013
don Pier Fausto Frisoli
consigliere regionale per l’italia e il medio oriente4
Ciao confratelli,amici e benefattori,
sono contento di poter raccontare la mia testimonian-
za missionaria a tutti voi.
carissimi, dal 1983 mi trovo in madagascar, sono par-
tito 30 anni fa’ perché coinvolto dal «Progetto africa».
ricordo che avevo dato la mia disponibilità per par-
tire in madagascar ma nella prima spedizione del
1981 non fui scelto; partiranno i primi quattro ed io mi
ero quasi rassegnato!
Su richiesta dei primi missionari siciliani, don lillo
montanti, che in quegli anni era ispettore, mi propose
di partire ed io accettai con grande entusiasmo, an-
che se mi dispiaceva lasciare quel mondo in cui mi
trovavo bene e in cui ero bene inserito.
Ho fatto parte, quindi, della seconda spedizione in-
sieme con don carmelo zappalà. ricordo, come fos-
se ieri, il grande entusiasmo in ispettoria!
avevo lavorato 18 anni a Palermo - «gesù adole-
scente»: ancora oggi conservo dei bellissimi ricordi
di quella comunità!
dopo aver partecipato a un breve corso di prepara-
zione per missionari partenti alla Pisana e ricevuto il
crocifisso missionario nella Basilica di maria ausiliatri-
ce a torino, siamo partiti da catania e siamo arrivati
a tananarive dove ci accolse don Vittorio costanzo.
nella capitale malgascia non avevamo ancora opere
e siamo stati ospitati dai padri gesuiti. il primo imbatto
con la città e il mondo malgascio è stato scioccante!
dopo un paio di giorni di permanenza a tanà, sia-
mo partiti verso tulear ad incontrare don Vittorio co-
stanzo e don Paolo longo. don giovanni corselli e
don Saro Vella, oggi vescovo di ambanja, si trovava-
no, invece, ad ankililoaka.
mi fu data come obbedienza quella di occuparmi del
centro di formazione Professionale; a tulear non
esisteva niente ed era tutto da costruire. ma in che
I mIEI 30 ANNI IN mADAGAsCAR5
modo e con quali mezzi? abbiamo comiciato da zero,
in un garage, con dieci allievi. a mahavatse esisteva
solo la parrocchia che ci avevano lasciato i padri car-
melitani ed esistevano in quella diocesi solo i padri
assunzionisti che ci hanno riservato una bella acco-
glienza.
Poco alla volta e anno dopo anno abbiamo comin-
ciato a costruire i padiglioni del centro: prima quello
della meccanica poi quello della falegnameria e della
elettromeccanica con l’aiuto della misereor della ger-
mania, con l’aiuto del ViS e con l’aiuto dei benefattori
dell’ispettoria Sicula. abbiamo avviato anche il cen-
tro di promozione femminile per le ragazze bisognose
della parocchia: ideatore e primo responsabile fu don
giovanni corselli.
Per i primi dieci anni siamo stati divisi per ispettorie;
noi continuavamo a dipendere dall’ispettoria Sicula
e così gli altri confratelli missionari dipendevono dal-
le loro rispettive ispettorie di origine; con l’arrivo del-
le prime vocazioni malgasce, che cominciarono nel
1990, il rettor maggiore mandò un suo delegato, don
luigi zuppini, e si avviò la circoscrizione del mada-
gascar. da quel momento siamo stati «mescolati» e
attualmente ci troviamo in quasi tutte le case sparse
per l’isola.
nel 2001 sono stato inviato da don Bepi miele al cen-
tro notre dame de clairvaux a ivato (tananarive) con
i ragazzi poveri e abbandonati e sono rimasto in quel-
la comunità per 12 anni. in questi anni mi sono trovato
molto bene e ho fatto del mio meglio per migliorare il
centro professionale.
Quest’anno, nel trentesimo della mia presenza in ma-
dagascar, una nuova obbedienza: l’ispettore, don
claudio ciolli, mi ha chiesto di andare presso il nostro
noviziato di ambohidratrimo e mi ha invitato a conti-
nuare ad occuparmi dei ragazzi del centro di rieduca-
zione di anzanamasina.
dal mese di Settembre mi trovo in italia, presso l’U-
niversità Pontificia Salesiana di roma, per partecipa-
re ad un corso di formazione permanente insieme ad
altri missionari provenienti da tante parti del mondo.
durante la permanenza nella città capitolina ne ho
approfittato per farmi fare delle visite mediche ed ho
subito pure un intervento alla prostata; gradualmente
mi sto riprendendo e quando mi sarò ristabilito del tut-
to ritornerò in madagascar.
temporaneamente mi trovo presso la comunità dell’i-
spettorato a catania per continuare le cure e i con-
trolli necessari.
chiedo a tutti voi un ricordo nella preghiera affinchè
possa compiere sempre la volontà di dio. da parte
mia vi assicuro la preghiera: vi affido al Buon dio per
tutto il bene che fate alle nostre missioni.
Vi auguro un mondo di bene e ne approfitto anche per
augurarvi un Sereno natale.
Paolo Sapienza
salesiano coadiutore6
L’urna di Don Bosco in Sicilia7
foto di Corrado Raciti8
Fuori da ogni luogo comune, la missione ti cambia…
e come se lo fa!
ti cambia il cuore, ti cambia l’anima, ti cambia la men-
te! il missionario, in terre lontane o vicine, è colui che
si lascia trasformare dall’amore, colui che permette ad
esso di stravolgere il suo sé per creare un noi più giu-
sto e più vero.
il missionario è ogni cristiano, ma ogni cristiano si la-
scia trasformare dalla missione? Questo è l’interroga-
tivo cardine! non basta partire per essere missionari,
non basta dire o fare, bisogna essere! l’esperienza di
tanti missionari ci aiuta a capire come questo cambia-
mento incida nella
loro vita, come cam-
bino gli occhi, che
pur restando attaccati alla realtà, spesso cruda, rie-
scono ad annunciare il Vangelo della Speranza.
l’inversione di rotta, il lasciarsi trasformare è preroga-
tiva di coloro i quali decidono di accogliere il progetto
di felicità che dio ha per loro, un progetto straordinario
nella sua ordinarietà, che richiede un dono totale.
le esperienze missionarie sono di certo un assaggio,
un preannuncio della meraviglia che ti aspetta. la-
sciano nel cuore una voce, che scava, lavora, abbat-
te e ricostruisce per poi trasformarsi nell’urlo grande
della donazione agli altri, una donazione che passa
dall’esperienza alla vita.
Più volte il Santo Padre ha ribadito il concetto di cri-
stiano-missionario, e più volte ha esortato la chiesa
a muoversi e a lasciarsi commuove e cambiare dal-
la realtà. inoltre Papa francesco nel messaggio per
la giornata mondiale missionaria 2013 dice: “Faccio
appello a quanti avvertono tale chiamata - si riferisce
alla vocazione missionaria - a corrispondere genero-
samente alla voce dello Spirito, secondo il proprio sta-
to di vita, e a non aver paura di essere generosi con
il Signore”.
Questa generosità sarà ricompensata da una vita pie-
na, abbondante, cambiata!
Si, la missione ti cambia, se solo lasci che lo faccia!
Manuela Prestianni
COmE TI CAmbIA!
PROFILO DI mANUELA PREsTIANNI
VOLONTARIA INTERNAzIONALE
IN mADAGAsCAR
ciao a tutti,
sono manuela, ho 25 anni e sono nata e cresciuta a Bronte.
Sono un’ostetrica da 2 anni e adoro il mio lavoro. da quando
sono molto piccola vivo all’insegna dello stile salesiano: scuola
dell’infanzia, Polisportiva giovanile Salesiana e poi animazione
nella casa delle figlie di maria ausiliatrice di Bronte. l’impegno
salesiano è cresciuto con me. Ho fatto parte della consulta re-
gionale e nazionale del movimento giovanile Salesiano e ho svolto il mio servizio civile presso l’ispetto-
ria Salesiana Sicula. da qualche anno frequento la Scuola di mondialità e l’anno scorso ho vissuto la mia
prima esperienza missionaria in albania. Quella esperienza mi ha lasciato un sapore nuovo e la voglia di
donarmi di più, fruttando anche le mie competenze professionali. così è nata la proposta e poi la concreta
realizzazione della mia prossima missione, il madagascar. non so ancora come andrà ma mi auguro una
ricca esperienza personale, spirituale e professionale.
don Bosco e maria ausiliatrice mi sostengano. ci proviamo!INSERTO SpEcIalE
Diario di bordo
Esperienza estiva
in MadagascarII
Affidarsi a Dio è molto impor-
tante per noi, ma la preghiera
ci ricorda che siamo piccoli e
che abbiamo molto bisogno di
lui. la preghiera non è solo per
le nostre esigenze ma per tutti
coloro che ci stanno accanto. È
l’aiuto più grande che ho saputo
dare a quei tanti sorrisi ricevuti
durante l’esperienza estiva. È
il filo rosso che oggi mi riporta
nell’isola della terra rossa, dove
il nulla è tutto, anzi, alle volte
anche troppo. Pertanto l’esse-
re semplici non ha bisogno di
grandi atteggiamenti o mezzi
basta il nulla, e soprattutto ser-
ve la libertà che loro hanno e
che noi a volte non abbiamo.
a voi la scelta!
PIERPAOLO
ANDREA
“… forse ero solo un’incosciente,
ma se mi avessero permesso di
restare in madagascar sarei ri-
masta volentieri e avrei cercato
di mandare in porto tutti i pro-
getti che adesso custodisco nel
mio cuore e che avrei destinato
ai meravigliosi ragazzi e bambini
che ho incontrato! adesso l’in-
coscienza si è trasformata nella
consapevolezza che nelle mis-
sioni hanno bisogno di noi. Han-
no bisogno di consacrati, suore,
preti, giovani, laici missionari che
scelgono di donare un piccolo o
grande periodo della loro vita al
servizio di tanta gente. Se tu sen-
ti il desiderio di donarti a loro, col-
tivalo e abbia il coraggio di mette-
re in discussione la tua vita.
La missione ti sorprende, anzi…
ti cambia: come ha cambiato me”!III
“i piedi della gente del madaga-
scar mi hanno fatto pensare ad
un tratto di storia di gesù. i piedi
di molti malgasci non erano puliti
bene, non avevano le unghie ta-
gliate alla perfezione, avevano la
suola del piede consumata. forse
questi erano come i piedi che ave-
va visto gesù, i piedi di cui lui ha
lavato, ha asciugato e ha baciato.
Mi hanno fatto molto riflettere
questi piedi e una domanda che
mi sono fatto è la seguente: “noi
saremo capaci di lavare i piedi
dei nostri fratelli”? Se così fosse,
come? e saremo anche capaci di
baciarli?”
ROCCO
GIUsEPPE
“Scusa se io prendo la paro-
la, perché sono piccolo”. Que-
sta frase, detta da un ragazzo
malgascio prima di iniziare un
discorso, testimonia come la po-
vertà possa far essere umili non
solo esteriormente ma soprat-
tutto negli atteggiamenti e nel
modo d’essere. Stare a contatto
con delle persone molto povere
mi ha mostrato un modo sobrio
e semplice di comunicare e di
condividere.
Questo è il grande tesoro che ho
trovato in madagascar!IV
l’esperienza ci ha stravolto tut-
te le nostre convinzioni e la re-
altà che ci siamo trovati a vivere
è stata ben diversa di ciò che
avevamo immaginato. Quan-
do guardi in faccia la povertà e
la conosci per quello che vera-
mente è, improvvisamente tutti
i discorsi fatti, i documentari vi-
sti e gli incontri di preparazione,
diventano solo una sfumatura
di un colore che adesso è vivo
ai nostri occhi senza potersi più
sbiadire, e la parola povertà as-
sume tutto un altro significato,
nuovo e diverso e soprattutto
vero e reale. ma ciò che davve-
ro ci ha stupiti è stato lo scoprire
dentro la parola povertà tutta la
grandezza del Signore e la po-
tenza della fede.
RObERTO e sTEFANIA
ANGELA
“tornare in madagascar signi-
fica tornare a casa! Quella ter-
ra la sento mia, mi appartiene.
Sento ancora forte l’affetto delle
persone; nutro tanta stima per il
lavoro che svolgono i missiona-
ri… sono una grande risorsa per
quel paese. Se il Buon dio mi
darà la salute ci tornerò ben vo-
lentieri. Sono stata per la prima
volta in madagascar nel lontano
1986; quest’estate ci sono ritor-
nata per la decima volta. Si dice
che il primo amore non si scorda
mai… è verissimo! La mia me-
moria mantiene ancora impres-
se i ricordi di tante persone, pic-
coli e grandi.9
il 19 e 20 ottobre si è svolto a San
gregorio il primo incontro del per-
corso di scuola di mondialità 2013-
2014, alla presenza di più di qua-
ranta giovani e adulti provenienti
da tutta la Sicilia. Quest’anno il
comitato territoriale ha scelto, in
linea con la proposta pastora-
le dell’anno e alla luce della visi-
ta dell’urna e la preparazione al
bicentenario della nascita di don
Bosco, di dare ai giovani parteci-
panti l’opportunità di approfondire
la Spiritualità missionaria Salesia-
na, portando alla luce uno degli
aspetti meno noti del Santo fonda-
tore, quello missionario. in questo
quadro, durante il primo appunta-
mento è stato affrontato il primo
nucleo della Spiritualità, il quoti-
diano, letto in chiave missionaria.
l’incontro è cominciato con una
breve presentazione del ViS da
parte del coordinatore regionale,
daniele tinaglia, e un’introduzio-
ne generale del percorso tematico
previsto per quest’anno. la prima
parte del weekend di formazione, il
sabato pomeriggio, è stata dedica-
ta all’incontro con un testimone di
un quotidiano vissuto controcorren-
te, i partecipanti hanno conosciuto
un coraggioso imprenditore antira-
cket, ex allievo salesiano, che ha
raccontato la sua esperienza e ha
risposto alle molte domande e ri-
flessioni suscitate dalla sua storia.
l’incontro con il testimone è stata
l’occasione per soffermarsi su al-
cuni aspetti centrali della spirituali-
tà del quotidiano come l’apertura al
mondo circostante, la solidarietà,
la preghiera, la lotta per la giustizia
e la dignità umana. il confronto tra
i partecipanti sulle tematiche appe-
na affrontate non si è fermato ne-
anche a cena, a dimostrazione di
quanto l’argomento trattato abbia
scosso le coscienze dei numerosi
giovani che, provenendo da città e
ambienti diversi, hanno avuto così
l’occasione di scambiare punti di
vista e opinioni sul tema. la serata
è poi continuata con un momento
di fraternità e giochi.
durante il secondo momento, la do-
menica mattina, don domenico lu-
varà ha approfondito alcuni aspetti
del primo nucleo della spiritualità, il
quotidiano: un quotidiano che viene
dilatato geograficamente, che impe-
gna, che mira alla qualità, che viene
rivalutato religiosamente, che spin-
ge a cercare la propria vocazione.
all’assemblea è stata offerta una
lettura missionaria di ciascun pun-
to, arricchita dal racconto del pri-
mo sogno missionario di don Bosco
che ha fornito lo spunto per parlare
anche dell’operato dei salesiani e
del ViS, oggi, in Patagonia. anche
questa seconda parte ha suscitato
un acceso dibattito tra i partecipan-
ti. come di consueto l’incontro ha
avuto il suo culmine nella celebra-
zione eucaristica presieduta da don
Pippo ruta che ha ripreso nella sua
omelia i punti salienti dei temi tratta-
ti durante l’incontro.
dopo il pranzo i partecipanti si
sono dati appuntamento al pros-
simo incontro che si terrà il 23-24
novembre.
Dony Sapienza
AVVIO DEL PERCORsO DI sCUOLA
DI mONDIALITà 2013-2014
animazionE missionaria10
da qualche anno or-
mai il ViS ha lanciato la
campagna territori diVi-
ni allo scopo di promuo-
vere la cantina di cremi-
san gestita dai Salesiani
in Palestina e raccoglie-
re fondi per la sua ristrut-
turazione. da più di un
secolo i Salesiani pro-
ducono il vino in questa
cantina a 5km da Bet-
lemme, e con questo fi-
nanziano buona parte
della attività per i giovani
del territorio.
in un periodo tanto cal-
do per il medio oriente, i
comitati territoriali facenti
capo alle varie ispettorie
salesiane sono state in-
viate nel corso degli ulti-
mi incontri di assemblea,
a roma, ad organizzare
degli eventi di raccolta
fondi per sostenere e far
conoscere la cantina.
È così è stato! il 19,20 e
21 Settembre si sono te-
nute qui in Sicilia tre se-
rate di degustazione di
Vini volte proprio a far
conoscere la cantina e a
finanziare le attività dei
salesiani per i giovani in
terra Santa. durante gli
eventi ospitati da tre case
salesiane a San cataldo,
Palermo e catania i cir-
ca 400 partecipanti han-
no avuto l’opportunità di
conoscere ed assaggia-
re il vino di cremisan e i
vini siciliani di 16 cantine
che hanno messo gratu-
itamente a disposizione
le loro bottiglie, accom-
pagnati da prodotti offerti
da ristoratori ed aziende
locali.
a contribuire al succes-
so dell’iniziativa è stato
l’apporto offerto da di-
verse realtà in ciascuna
città che ha ospitato l’e-
vento. all’istituto San lu-
igi di San cataldo, gli ot-
timi vini in degustazione
sono stati accompagnati
dai manicaretti preparati
dal gruppo mamma mar-
gherita che è stato par-
te indispensabile dello
staff della serata. duran-
te la serata svoltasi nel-
la bella cornice della Vil-
la ranchibile dell’istituto
Salesiano di Palermo, i
vini e i cibi preparati dal
gruppo ViS di Palermo e
offerti da produttori loca-
li, sono stati serviti e ge-
stiti da un nutrito gruppo
di studenti dell’istituto
alberghiero di Palermo
guidati dal loro insegnan-
te. i giovanissimi studen-
ti in divisa hanno dato un
contributo fondamentale
alla buona riuscita dell’e-
vento. la serata cata-
nese si è svolta a ciba-
li con la collaborazione
della sezione locale della
fiSar (federazione ita-
liana Sommelier, alber-
gatori e ristoratori) che
ha partecipato metten-
do a disposizione i pro-
pri sommelier che con
precisone e professio-
nalità hanno presentato
ai partecipanti i tanti vini
in degustazione, accom-
pagnati, anche in questa
occasione, da prodotti
offerti da produttori e ri-
storatori locali.
alla fine di ogni serata il
responsabile delle cam-
pagna nazionale, luca
cristaldi, venuto per l’oc-
casione da roma, ha
presentato la cantina di
cremisan e il lavoro dei
salesiani in terra Santa
per dare ai presenti qual-
che dettaglio in più sul-
lo scopo benefico dell’e-
vento.
grazie al contributo di
tutti i presenti, dei bene-
fattori, delle tante azien-
de, dei diversi grup-
pi e dello staff coinvolti
nell’organizzazione, i tre
eventi siciliani sono stati
una splendida occasione
per far conoscere l’ope-
rato dei salesiani e del
ViS in Palestina ma an-
che per dare un piccolo
contributo perché questa
attività di pace in un terri-
torio segnato dai conflitti
continui e dia i suoi frutti.
Dony Sapienza
TERRITORI DIVINI NELLA TRINACRIA
CaliCi di vino Che fanno bene
Vis: Vita associatiVa11
Sabato 16 e domenica
17 novembre si è svolta
presso l’istituto Salesiano
“San tarcisio” di roma
la consueta assemblea
dei soci del ViS di metà
novembre. Quest’an-
no, però, a differenza di
quanto succede di solito,
l’assemblea di novem-
bre è stata elettiva. Si è
trattato di un momento
fondamentale della vita
associativa, dopo aver
discusso ed essersi con-
frontati su importanti que-
stioni interne, i soci sono
stati chiamati, infatti, ad
eleggere il nuovo comita-
to esecutivo.
la giornata di sabato si è
aperta con un momento
di preghiera guidato dal
nuovo delegato cnoS,
nonché vicepresidente,
don guido errico, che i
soci hanno avuto l’oppor-
tunità di incontrare per la
prima volta.
È seguita una giornata di
confronto molto intensa su
bilancio, riorganizzazione
e coinvolgimento del ViS a
eXPo 2015. il dopocena è
stato dedicato alla presen-
tazione ai soci del video
istituzionale del ViS e della
campagna di sensibilizza-
zione e raccolta fondi per il
2014. ogni comitato è sta-
to poi chiamato ad espri-
mere un parere e a pro-
porsi per collaborare nelle
attività di raccolta fondi.
la domenica l’assemblea
ha ascoltato con attenzio-
ne la presentazione dei
candidati, tra i quali due
siciliani: nico lotta, can-
didato presidente, l’inge-
gnere messinese, è sta-
to coordinatore regionale
del comitato Sicilia prima
di approdare al livello na-
zionale dove negli ultimi
anni è stato un’importante
figura di riferimento rico-
prendo i ruoli di vice presi-
dente del ViS e di direttore
generale; e agostino Sel-
la, candidato alla carica
di consigliere nazionale,
l’architetto piazzese è so-
cio di vecchia data e ge-
stisce insieme alla moglie
l’opera salesiana di Piaz-
za armerina e, da un paio
d’anni, un centro di acco-
glienza per immigrati.
Quando i soci sono stati
chiamati ad esprimersi e
a votare il nuovo comitato
esecutivo, entrambi i can-
didati siculi hanno ricevuto
un gran numero di prefe-
renze, ed è stato imme-
diatamente chiaro come
non fossero espressione
solo del comitato Siciliano,
ma di tutta l’assemblea
dei soci. il candidato pre-
sidente nico lotta è stato
eletto con 78 preferenze
su 80 votanti, il consigliere
esecutivo, agostino Sella,
ha ricevuto 72 voti.
come già accennato, in
questa occasione, è sta-
to rinnovato tutto il comi-
tato esecutivo, sono sta-
ti dunque votati altri due
consiglieri, gianni Vaggi,
grande nome della coope-
razione italiana ed emma
colombatti, ex volontaria
ViS, la cui carica come
consigliera è stata rinno-
vata. l’assemblea si è
espressa anche sulla ca-
rica di vicepresidente, per
cui è stata eletta michela
Vallarino, avvocato ligu-
re, già parte del prece-
dente consiglio esecutivo
nel ruolo di consigliere e
su quella di tesoriere, per
questa carica è stato vota-
to alessandro Brescia, so-
cio ViS proveniente dall’i-
spettoria del Piemonte.
dopo le lunghe operazio-
ni di spoglio tutti i soci pre-
senti si sono poi congratu-
lati con la nuova squadra
alla guida del nostro orga-
nismo, augurando a tutti
loro buon lavoro e assicu-
rando a ciascuno il soste-
gno e la collaborazione
dei comitati territoriali.
Un augurio particolare è
stato rivolto ai due siculi
dai propri conterranei pre-
senti a roma; il comitato
ViS Sicilia è infatti orgo-
glioso di avere due soci,
da sempre coinvolti nel
territorio, chiamati ad as-
sumersi ruoli di responsa-
bilità e guida dell’organiz-
zazione.
Dony Sapienza
VIs: DUE sICULI
NEL NUOVO COmITATO EsECUTIVO
Vis: Vita associatiVa
Don Guido
alessandro
Gianni
agostino
emma nico
Michela12
il mese di settembre da un po’ di anni è sempre stato il
mese dell’Harambée, evento nazionale dell’animazione
missionaria salesiana che coinvolge ogni anno circa 400
giovani proveniente dalle varie ispettorie d’italia.
Harambée è una parola swahili che significa incontro,
raduno festoso, comunità che si riunisce. attorno al
rettor maggiore dei Salesiani don Pascual chávez
Villanueva si raccolgono coloro che credono e lavora-
no per l’animazione missionaria Salesiana, i volontari
che hanno fatto esperienze estive nei Paesi Poveri, i
giovani che come primo momento iniziale di Scuole di
mondialità o esperienze simili di animazione per rilan-
ciare la dimensione della missionarietà del/nel movi-
mento giovanile Salesiano.
il rettor maggiore, ripetendo un gesto di don Bosco, in-
via in missione salesiani, suore e laici consegnando loro
il crocifisso. Quest’anno l’Harambée, per noi della Sicilia,
è stato particolare. Un piccolo ma significativo gruppo di
giovani siciliani si è stretto attorno a manuela Prestianni,
nata e cresciuta a Bronte (ct), che il 16 dicembre partirà
in madagascar per otto mesi di volontariato internaziona-
le. la nostra volontaria svolgerà il suo servizio di ostetri-
ca all’ospedale di ambanja e nel villaggio di Bemaneviky.
faccio mie le parole del rettor maggiore durante il suo
intervento tenuto al teatro di Valdocco (to), augurando a
manuela ogni bene ed un proficuo apostolato.
«concludo - afferma don chávez - dando ai missionari
tre consegne.
la prima: vi voglio con una grande
familiarità con la Parola di Dio. do-
vete avere in mano sempre la Paro-
la di dio, perché se avete in mano la
Sua Parola potete avere la mente di
dio, lo sguardo di dio per contempla-
re il mondo come dio lo contempla.
Quindi, familiarità con la Parola, per-
ché vi aiuti a contemplare il mondo
con lo sguardo di dio, perché possia-
te come lui vedere la bellezza di quanto c’è: le gioie e
le speranze ma anche le tristezze e le angosce; perché
questa possa muovere ad una grande compassione.
e viene la seconda: un grande amore all’eucaristia.
dovete centrare la vostra vita nell’eucarestia perché
sarà il momento in cui riconoscerete che dio ha reagito
a questo male del mondo cercando di inviare il proprio
figlio, che ci ama fino all’estremo nel dare la propria vita
per noi e che noi siamo chiamati a completare nel nostro
corpo quanto è mancato alla passione di cristo; che noi
stessi siamo chiamati ad essere pane condiviso per gli
altri. l’amore all’eucarestia deve aiutarci a riempire il no-
stro cuore pastorale di un amore che ci porta a donare la
nostra vita per coloro che il Signore ci ha affidato.
terza consegna: un servizio generoso ai più poveri.
non perdere mai di vista che questa è stata una scelta di
predilezione del Signore gesù, che si è sentito chiamato
a fare questo.
coraggio perché non andate da soli: il Signore sarà con
voi! noi vi stiamo sempre vicino con l’affetto e con la pre-
ghiera.
durante la messa in Basilica affideremo la persona di
ciascuno di voi, il vostro lavoro, alla guida materna di ma-
ria ausiliatrice: lei renda feconda la vostra vita, la vostra
donazione al Signore, in modo tale che il sogno meravi-
glioso di dio su di noi si possa realizzare».
don domenico luvarà
organo di informazione
e di collegamento del
centro ispettoriale missioni Salesiane
Via cifali, 7 - 95123 catania
tel. 0957285113
sisami80@gmail.com
redazione: domenico luvarà
collaboratori: Valentina mazzeo,
manuela Prestianni, dony Sapienza.
in copertina: foto di antonino cusenza
Sul retrocopertina: foto di Silvano Biani
Stampa: Tipolitografia Stampa Open - Messina
responsabile: giuseppe costa
aut. trib. catania n. 560/17-1-81
anno XXXiii numero 2 - dicembre 2013
HARAmbéE 2013 - COmE TI CAmbIA!
animazionE missionaria13
da anni ormai sentiamo parlare degli sbarchi che av-
vengono sulle coste del nostro avamposto nel medi-
terraneo, lampedusa, e purtroppo ci siamo quasi abi-
tuati a sentire notizie sui lunghi viaggi della speranza
che trovano la loro fine, spesso tragica, qui in Sicilia.
ogni tanto l’opinione pubblica viene scossa da even-
ti particolarmente tragici che diventano casi mediatici
come quello del barcone che ha preso fuoco la mat-
tina di giovedì 3 ottobre provocando la morte di circa
300 persone, le reazioni indignate dei cittadini di lam-
pedusa, della società civile, delle autorità politiche e
del Papa e attirando l’attenzione di buona parte delle
maggiori testate giornalistiche nazionali e internazio-
nali.
l’italia non è preparata a far fronte a tali flussi migrato-
ri, non ci sono le risorse, i mezzi per dare una risposta
adeguata all’arrivo di centinaia e centinaia di persone
che sbarcano qui al solo scopo di raggiungere mete
europee che possano offrire di più. infatti, la meta fi-
nale del viaggio dei tanti migranti che sbarcano sulle
coste siciliane chiama in causa l’europa anch’essa ri-
luttante a dare una risposta al problema o anche solo
ad affiancare i paesi membri con un impiego di risorse
commisurato alla situazione.
ma nonostante le carenze del sistema legislativo a li-
vello nazionale ed europeo siano innegabili, vale la
pena soffermarsi sulle reali dimensioni del fenomeno
squarciando quel velo tessuto dai media con articoli e
immagini mirate, spesso, ad ingigantire e il fenomeno
e le sue implicazioni.
il fenomeno migratorio in europa non è da sottovalu-
tare ma va restituito alle sue dimensioni reali con qual-
che dato: gli immigrati extra comunitari sono 20 milioni
su una popolazione di 500 milioni di abitanti e costi-
tuiscono circa il 4% del totale. naturalmente, ancora
inferiore è la percentuale dei clandestini, sebbene sia
piuttosto difficile avere un numero preciso. i dati forniti
dal programma clandestino stimano che gli immigrati
regolari in europa non siano più di 5 milioni.
al 1° gennaio 2013, in base ai dati forniti dal mini-
stero dell’interno, sono regolarmente presenti in ita-
lia 3.764.236 cittadini non comunitari. tra il 2012 e il
2013 il numero di cittadini non comunitari regolarmen-
te soggiornanti è aumentato di circa 127 mila unità.
gli irregolari in italia sono stimati al 1° gennaio 2012 in
meno di 350.000 unità e sono scesi al livello di 6 ogni
100 presenti: essi sono circa 100.000 in meno rispetto
al 1° gennaio 2011, un valore minimo relativo mai os-
servato in passato, quando nel 2003 ad esempio era-
no irregolari nel soggiorno più di 21 stranieri ogni 100.
le proporzioni del fenomeno migratorio non sono cer-
to insignificanti come si vede dai dati, ma sono ben
lungi dall’essere la catastrofe demografica prospetta-
ta dai giornali. eccezion fatta per le tragedie del mare
che richiedono tutta l’attenzione e l’indignazione pos-
sibile, infatti, occorre conoscere la realtà della situa-
zione: non tutti i migranti irregolari arrivano in italia
attraversando il mare in fatiscenti barconi guidati da
uomini senza scrupoli. la maggior parte dei cosiddet-
ti clandestini arrivano in europa con regolari permes-
si di soggiorno, di studio, di lavoro e poi rimangono
sul territorio nazionale più a lungo di quanto permesso
dai loro documenti, e divengono irregolari; altri inve-
ce, sebbene provengano da paesi a rischio si vedono
negato lo status di rifugiati per ragioni burocratiche.
insomma il fenomeno è molto più complesso e sfac-
cettato di quanto non appaia, e questo spesso crea
fraintendimenti ed equivoci.
mIGRAzIONI: TRA REALTà
E DIsINFORmAzIONE
angolo formatiVo14
U n modo concreto per aiutare la missione sale-
siana e le missioni è contribuire alla formazio-
ne di coloro che si preparano a diventare sacerdo-
ti e missionari del Vangelo. come altre iniziative
di sostegno, ad esempio, le adozioni a distanza
di bambini o i gemellaggi con parrocchie, oratori
e scuole, è possibile inviare un’offerta libera per
gli studi di un giovane salesiano o corrispondere
una borsa di studio, anche in memoria di un caro
estinto. Per trasparenza e su richiesta, si potrà co-
noscere il beneficiario delle offerte.
Questa attenzione mediatica smisurata e, in molti casi,
poco precisa ed accorta, porta a vari generi di reazio-
ni: alcuni percepiscono le migrazioni come un’invasio-
ne che porterà alla perdita dell’identità nazionale (am-
messo che ce ne sia mai stata una, basti pensare alle
differenze tra un siciliano e un alto atesino), ad una
necessaria condivisione delle poche opportunità di la-
voro con gli “stranieri” e ad un aumento della crimina-
lità. altri invece, forse un po’ stanchi di sentire notizie,
cedono a quella che il Santo Padre ha definito la glo-
balizzazione dell’indifferenza e non alzano lo sguardo
dalla loro quotidianità; poi c’è la categoria di chi caval-
ca l’onda delle emergenze e risponde ai terremoti me-
diatici di qualsiasi cosa si tratti senza ulteriori informa-
zioni che mezzo articolo su un quotidiano e un servizio
alla tV. così, se ieri aveva scritto post indignati sui so-
cial network sul riscaldamento globale, oggi invece in-
veisce contro il sistema italiano o qualsiasi altra cosa
o persona i media additino come colpevole.
Quello di cui c’è bisogno però non è un’opinione pub-
blica impaurita, confusa, indifferente, buonista o peg-
gio disinformata, ma cittadini italiani ed europei con-
sapevoli in grado di recuperare la “responsabilità
fraterna” alla quale ci invita Papa francesco e di farlo
con coscienza, informandoci a dovere sulle reali di-
mensioni del fenomeno, sulle occasioni di sensibiliz-
zare, sulle possibilità di essere utili e di contribuire.
Quello di cui c’è bisogno è gente capace di lavorare
costantemente per la realizzazione “dell’aspirazione
dell’umanità a vivere l’unità nel rispetto delle differen-
ze, l’accoglienza e l’ospitalità che permettano l’equa
condivisione dei beni della terra, la tutela e la promo-
zione della dignità e della centralità di ogni essere
umano” (Papa francesco).
Dony Sapienza
Un MoDo concreTo Di aiUTare
la MiSSione SaleSiana e le MiSSioni
Lo abbiamo tante volte sperimentato.
Basta poco per fare molto; basta un po’ ciascuno per fare molto di più.
INSIEME è POSSIBILE
Per inviare il contributo, si può utilizzare il c.c.P. n 14635957 intestato a
centro iSPettoriale miSSioni SaleSiane,
specificando la causale oppure tramite bonifico bancario
Banca intesa Sanpaolo, filiale 00197 - catania 01.
coordinate Bancarie: iBan it11 Q030 6916 9011 0000 0000 004
e Bic: Bcititmm intestato a centro iSPettoriale miSSioni SaleSiane specificando la causale.
Per chiedere informazioni in merito, ci si può rivolgere a don domenico luvarà, tel. ufficio 095.7285113
e-mail: sisami80@gmail.com
angolo formatiVo15
Domenica 19 Gennaio
appuntamEnto di animazionE missionariacon i MiSSionari SaleSiani
SParSi nel MonDo
con il gruppo redazionale di Si.Sa.Mi.
con i collaboratori
del centro ispettoriale Missioni Salesiani
augura
sOsTIENI LE mIssIONI sALEsIANE
CCP n. 14635957 intestato a
CENTRO ISPETTORIALE MISSIONI SALESIANE
Via Cifali, 7 - 95123 Catania (indicare la causale)
Banca Intesa San Paolo
IBAN IT11 Q030 6916 9011 0000 0000 004 intestato a
CENTRO ISPETTORIALE MISSIONI SALESIANE (indicare la causale)
“Ogni bambino che nasce porta al mondo la notizia
che Dio non è ancora stanco degli uomini”!
(r. Tagore)
Buon
natale