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Proclamazione del Domma della Assunzione della Beata Vergine

LETTERE DEL RETTOR MAGGIORE - 159


ATTI DEL CAPITOLO SUPERIORE - 159

Il Rettor Maggiore.

Torino, 24 agosto 1950

Figliuoli carissimi in G. C.,

1. Mentre mi accingeva a stendere questo numero degli Atti del Capitolo, giunse, tanto più gradita quanto meno preveduta, la lieta novella che la proclamazione del Domma della Assunzione della Beata Vergine avverrà nella solennità di Ognissanti di quest´Anno Santo.
Dalla vostra gioia potete misurare quella che inondò il mio cuore. Mi commossi profondamente pensando alla esultanza che avrebbe provato per così fausto avvenimento il nostro Padre san Giovanni Bosco.
Mi affrettai a inviare un telegramma di devozione ed adesione filiale al Santo Padre Pio XII in nome di tutta la Famiglia Salesiana.
Spero potervi parlare presto e più ampiamente di questa Proclamazione tanto consolante; nel frattempo vi esorto a moltiplicare le vostre preghiere perché il nuovo domma, che tanto glorifica la nostra Madre e Regina, porti pure al mondo sconvolto quelle benedizioni di amore e di pace tanto auspicate dal Sommo Pontefice. Stringiamoci più fortemente al Papa, in quest´ora solenne, per ripetergli con il nostro grande Padre che i Salesiani si impegnano di conoscere sempre meglio le prerogative e benemerenze del Vicario di Gesù Cristo, di crescere sempre più nell´amore verso di lui e di difenderlo con tutte le loro forze e con la vita stessa, quando fosse necessario.
A suo tempo vi dirò che cosa si dovrà fare nelle nostre Case per solennizzare la provvidenziale Proclamazione.

2. La situazione sempre più grave in cui si trovano tanti e tanti nostri Confratelli, mi muove a esortarvi ancora una volta a moltiplicare le vostre preghiere, perché il Signore assista con grazie anche straordinarie quei figliuoli carissimi, che sono vittime della persecuzione. Le poche notizie che di essi possiamo avere, ci fanno capire quanto gravi siano le loro sofferenze, innumerevoli i disagi e assoluta la privazione di umano conforto. E poiché gli avvenimenti precipitano, di modo che potrebbero accrescersi ancora i mali e le sciagure, chiedo a voi tutti con cuore di padre nuove suppliche affinché, uniti ai piedi di Gesù, possiamo, per intercessione di Maria Ausiliatrice e di S. Giovanni Bosco, veder attenuate almeno in parte le terribili conseguenze di una situazione tanto disastrosa.

3. Quasi a conforto del dolore che ci opprime, la Divina Provvidenza ha disposto che le festività che si svolgono in tutto il mondo, dentro e fuori delle Case salesiane, in onore del novello Beato Domenico Savio, abbiano tali manifestazioni di pietà e suscitino propositi così fruttuosi, da mettere in sempre maggior luce e valore la pedagogia cattolica e il sistema educativo di S. Giovanni Bosco e da costituire un motivo di speranza pel bene della gioventù. Non dimentichiamo che il fatto della Beatificazione dell´angelico Alunno di Don Bosco, dev´essere da noi considerato come un invito, anzi come un espresso comando che Dio ci fa di lavorare con tutte le nostre forze per praticare sempre meglio il Sistema Preventivo, nel modo e mediante le risorse e gli accorgimenti con cui lo rese pratico e fruttuoso il nostro Santo Fondatore.

4. Non v´ha dubbio che uno dei mezzi di cui possiamo disporre per rendere sempre più efficace l´educazione salesiana è la lettura di quelle fonti, che parlano dello spirito e delle direttive del grande nostro Padre. Dette fonti voi le conoscete: sono costitute dalla Vita e dagli Scritti di Don Bosco, dalle Memorie Biografiche, dagli Annali della nostra Società, dalle Biografie dei Confratelli defunti, e particolarmente dalle Costituzioni e Regolamenti, dalle Circolari dei Superiori e dagli Atti del Capitolo Superiore.
Purtroppo non a tutti è facile ricorrere, per lettura o consultazione, alle Memorie Biografiche, agli Annali, agli Atti del Capitolo. In generale, della maggior parte di questi importanti documenti vi è in ogni Casa una o al massimo due copie, le quali non devono uscire dalla Biblioteca o dall´Archivio. D´altronde, fuori d´Italia, non tutti conoscono sufficientemente la lingua italiana per poter ricavare da tale lettura i frutti dovuti.
Precisamente in vista di queste considerazioni, rese sempre più evidenti e urgenti dalle Visite straordinarie compiute alle Ispettorie, Case e Missioni della nostra Società, mi persuasi della necessità di raccogliere man mano ciò che si riferisce allo spirito di Don Bosco e alle tradizioni salesiane, in scritti o libri, la cui lettura possa costituire un vero alimento quotidiano del nostro spirito. È questa l´origine dei Commenti alle Strenne, riveduti poi e raccolti nella ben nota Collana dal titolo " Formazione Salesiana ", edita dalla Libreria della Dottrina Cristiana. Mi sono pervenute, a voce e per iscritto, attestazioni di vivo ringraziamento per questo lavoro, grazie al quale è facile ricordare a tutti nel corso dell´anno, attraverso la nostra Lettura spirituale, quelle cose che maggiormente ci interessano e aiutano all´adempimento della nostra missione.
Anzi non pochi desidererebbero conoscere a che punto ci troviamo con questi libri di formazione salesiana. Sono lieto di soddisfare questo filiale e legittimo desiderio.
Furono già pubblicati i primi due volumi, che trattano della Vita religiosa in genere e dei voti di Povertà, Castità e Ubbidienza: furono pure editi il quarto e quinto volume, sulla Speranza e sulla Carità rispettivamente.
Presto uscirà, con l´aiuto di Dio, il terzo volume, riguardante la Virtù in genere e la Fede. Vimanifesto, con paterna confidenza, che il notevole ritardo con cui esso giunge a voi è dovuto, fra l´altro, allo sforzo di sviscerare e chiarire il più possibile argomenti di non comune difficoltà ma, al tempo stesso, di capitale importanza per lo spirito Salesiano e per l´apostolato che dobbiamo compiere nell´angustiosa ora che volge.
Anche i manoscritti delle quattro Virtù cardinali, e di qualche altra principale virtù quale la Pietà e 1´Umiltà, già preparati da tempo e specialmente durante il forzato isolamento della seconda guerra mondiale, aspettano solo l´ultimo ritocco prima della stampa definitiva.
Tutta questa materia dei Voti e delle Virtù forma la Serie Prima della Collana di formazione salesiana.
Nella Serie Seconda vi sono già, oltre la Circolare sull´Oratorio Festivo e l´Istruzione e Formazione religiosa della gioventù, due volumi del nostro carissimo Don Ceria: Don Bosco con Dio e La Vita Religiosa secondo gl´insegnamenti di San Francesco di Sales. Altri volumi saranno costituiti dai Commenti alle Strenne, della Divozione a Maria Ausiliatrice, dell´Amore al Papa, e di Don Bosco Educatore.
Come vedete la Collana offre un materiale abbondante per la nostra lettura spirituale: materiale che in seguito potrà venir arricchito dalle Circolari sul Rendiconto, sulla Formazione del Personale e sulla Visita Canonica, da Circolari di Don Bosco e dei suoi Successori, nonché da altri scritti particolarmente utili alla nostra Famiglia Religiosa.
In vista appunto della pratica utilità di queste pubblicazioni, nell´ultimo Capitolo Generale fu stabilito che la Lettura Spirituale si faccia di preferenza coi libri della Collana « Formazione Salesiana ». Ultimamente poi i Superiori del Capitolo, con unanime deliberazione, hanno stabilito che tutti i Salesiani si servano per la Lettura Spirituale dei libri suindicati. Si sono già presi accordi con gli Ispettori interessati, affinché quanto prima detti libri siano tradotti e pubblicati, fosse anche solo litograficamente pro manuscripto, nelle varie lingue parlate dai Salesiani. Là dove potessero sorgere difficoltà, gli Ispettori si rivolgeranno al Rettor Maggiore per i chiarimenti necessari.
Voglio sperare che questa lettura, fatta in tutte le nostre Case senza eccezione, farà conoscere e apprezzare sempre più lo spirito di Don Bosco e le tradizioni della nostra Società, contribuendo al tempo stesso, quale vincolo di unità, a stringerci nel cuore del nostro amatissimo Padre. È qui infatti, Figliuoli carissimi, la nostra forza, dopo la grazia di Dio e l´aiuto materno di Maria Ausiliatrice: quanto più saremo forti nello spirito del Padre e costanti nel praticarlo fedelmente, tanto più fiorirà la nostra perfezione individuale e si estenderanno le Opere Salesiane a salvezza delle anime.

5. L´undici del prossimo novembre si compiranno 75 anni dal giorno memorando, in cui S. Giovanni Bosco, nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, dava l´addio e l´abbraccio ai primi missionari che, guidati dall´intrepido Don Cagliero, poi Cardinale di Santa Chiesa, si recavano all´Argentina con lo scopo di penetrare appena possibile nelle missioni della Patagonia.
Il bene compiuto in questo periodo di tempo è tale e tanto da commuoverci profondamente e spingerci ad innalzare dal più profondo del cuore l´inno del ringraziamento a Dio, che volle in modo tanto prodigioso fecondare il lavoro di quei nostri primi fratelli. Oggi infatti il numero delle Case salesiane dell´Argentina è di 90, e quello delle Figlie di Maria Ausiliatrice di 53 Istituti. La nostra meraviglia e il bisogno di ringraziare la Divina Provvidenza si fanno ancora più profondi pensando che gli Istituti Salesiani nelle Americhe sono oggi 383, e 308 quelli delle Figlie di Maria Ausiliatrice. È giusto pertanto che la data memoranda sia rievocata con funzioni religiose e possibilmente con qualche manifestazione civile. Ma questo fatto, che ci commuove fino alle lacrime presentandoci un quadro meraviglioso della Bontà Divina, non deve limitarsi a commemorazioni sterili. Da esso dobbiamo tutti trarre argomento per intensificare dovunque il lavoro in favore delle vocazioni. Si è visto che là dove effettivamente si prega e si lavora, sbocciano, al calore del nostro buon esempio, vocazioni, anche insperate.

6. In occasione dell´Anno Santo sono venuti a Torino numerosi Vescovi da ogni parte del mondo. Essi con le loro visite intendevano tributare un omaggio di venerazione al nostro Santo Fondatore visitando i luoghi santificati dalla Sua presenza e dai Suoi lavori apostolici. Ma tutti venivano anche o per ringraziarci di aver inviato loro qualche gruppo di Salesiani, o per chiedere che ne siano inviati alle loro Diocesi. Ecco perché dev´essere sempre più generoso il nostro impegno per accrescere le nostre vocazioni.

7. Ho visto con piacere che, nel corso delle differenti celebrazioni in onore dell´angelico Alunno di S. Giovanni Bosco, si dedica ovunque particolare attenzione al fatto pedagogico. I Salesiani, allo scopo di compiere con maggiore perfezione la loro missione educativa, devono attrezzarsi sempre più e meglio nella pedagogia. Per questo si fondò, nel seno del Pontificio Ateneo Salesiano, l´Istituto Superiore di Pedagogia. Ho visto con piacere che gl´Ispettori hanno incominciato a mandare a detto Istituto non solo studenti chierici, ma anche sacerdoti. Senza dubbio questi ultimi, avendo già fatto studi filosofici e teologici, si trovano in condizioni migliori per approfondire le discipline pedagogiche, la cui importanza in questi tempi è sempre più grande. Abbiamo bisogno di insegnanti di Pedagogia nei Noviziati, negli Studentati Filosofici e Teologici, ed anche nei nostri maggiori Istituti, ove questa scienza va acquistando particolare importanza. Se poi, come già fu ricordato, pensiamo alle erronee dottrine e correnti pedagogiche dilaganti dappertutto con danni incalcolabili della gioventù, ci renderemo conto più esatto dell´assillante bisogno di uomini preparati per l´insegnamento della Pedagogia. In talune nazioni è richiesto uno speciale titolo accademico pei sacerdoti incaricati dell´insegnamento catechistico nelle scuole. Esorto pertanto gl´Ispettori a far volentieri il sacrificio di inviare al nostro Istituto Pedagogico qualche sacerdote. E poiché ho parlato del Pontificio Ateneo Salesiano, ricordo altresì che non vi deve essere ormai nessuna Ispettoria assente dalle diverse Facoltà. Si pensi che la Chiesa ci affida in numero sempre maggiore i Seminari: e noi non potremo corrispondere alla fiducia riposa nella umile nostra attività, se non ci sforzassimo di prepararci sempre meglio a tale difficile compito. S. Giovanni Bosco affermò solennemente dal letto di morte che i Salesiani sono sorti per servire e difendere la Chiesa e il Papa. Questo compito, che ci venne dato in momenti tanto solenni, non lo dobbiamo dimenticare mai, prestandoci volentieri, ogni qual volta ci sia possibile, a favorire gli interessi della Chiesa e del suo Capo visibile.

8. Prima di finire vi presento la Strenna pel 1951. Eccola:

Il Beato Domenico Savio c´incoraggia a praticare fedelmente il sistema educativo di San Giovanni Bosco.

La Strenna sarà praticata da noi, dai Cooperatori e dagli Ex-allievi adoprandoci per far conoscere e seguire, nelle nostre Case e nelle famiglie, detto sistema.
Gli allievi la praticheranno assecondando con ubbidienza ed amore il lavoro dei loro parenti ed educatori.
Invocando su voi tutti, sulle vostre intenzioni e propositi, e sul nuovo anno scolastico – professionale - agricolo, le più copiose benedizioni, mi professo

vostro aff.mo in G. e M.
Sac. PIETRO RICALDONE.