Il Rettor Maggiore.
Torino, 8 dicembre 1950.
Figliuoli carissimi in G. C.;
1. - Vengo a voi col cuore tuttora pervaso dalle soavissime emozioni sperimentate nella trionfale giornata del 1° novembre u. s., quando il Vicario di Gesù Cristo proclamò domma di fede l´Assunzione Corporea di Maria SS. al Cielo.
Come la quasi totalità dei miei amati Figliuoli, così anch´io offersi alla Madonna il sacrificio di non trovarmi per quella solennità a Roma: sacrificio impostomi dalla sollecita e affettuosa prudenza del medico, a motivo della salute alquanto scossasi proprio alla vigilia della già stabilita partenza per la Città Eterna.
I Superiori del Capitolo, che ebbero la grazia inestimabile di rappresentare la nostra Società in sì straordinario evento, assistettero alla memoranda cerimonia dal posto veramente privilegiato, che la squisita bontà di S. E. Mons. Montini, Sostituto alla Segreteria di Stato di Sua Santità, aveva riservato pel povero sottoscritto: cosicché dall´appartamento stesso di Sua Eccellenza, e precisamente dalla finestra prospiciente la gradinata di San Pietro, poterono godere di quel magnifico spettacolo, unico al mondo.
La sera prima essi erano intervenuti alla solenne Processione che, partita dall´Ara Coeli, trasportò al Vaticano l´insigne Immagine della Vergine SS. e « Salus Populi Romani » la quale Immagine, già presente alla prima Messa e alla Messa d´Oro dell´angelico Pio XII, sarebbe così stata pure presente al più solenne atto del di Lui glorioso Pontificato.
Il lento corteo, che durò dalle 16 alle 19, fece ricordare il tripudio di osanna e le festive luminarie con cui, quindici secoli or sono, il popolo di Efeso, dopo la Definizione Dommatica della Divina Maternità della Vergine Maria, accompagnò i Vescovi dalla sede del Concilio alle loro dimore. Ma questa volta erano i Vescovi stessi che, serrandosi compatti attorno al venerando Simulacro mariano, ne illuminavano il percorso tra i battimani della folla, il lancio di fiori, le preghiere e le lacrime dei pellegrini accorsi a centinaia di migliaia e pigiati sulle strade, ai balconi, dovunque si aprisse un vano o un punto di osservazione.
Giunse il sospirato 1° novembre, consacrato alla gloria dell´Assunta nella luce di Tutti i Santi: e con esultanza apprendemmo dalla Radio che il tempo favoriva mirabilmente la cerimonia all´aperto, incorniciandola di serenità perfetta e di sole smagliante. Immensa la moltitudine di fedeli e pellegrini assiepati nella piazza San Pietro, nelle adiacenze, nell´interno della Basilica Vaticana; veramente cospicuo il numero di Cardinali, Arcivescovi e Vescovi; impressionante il succedersi di preghiere e canti devoti, e soprattutto lo scrosciare degli applausi e degli evviva all´apparire del Santo Padre e durante il suo lento avanzarsi dal portone di bronzo all´obelisco, e poi fino al trono preparato davanti alla facciata della patriarcale Basilica. Il canto del Veni Creator parve rinnovare, in proporzioni gigantesche, sotto la volta del cielo, la scena del Cenacolo nel mattino di Pentecoste.
Ed ecco, tra il silenzio più profondo di tutto quel mare di popolo, levarsi ferma, autorevole, vibrata, la voce del Romano Pontefice, il quale, nella pienezza del suo infallibile magistero, ossia ex-cathedra, pronunziò, dichiarò e definì « esser domma da Dio rivelato che: l´Immacolata Madre di Dio sempre Vergine Maria, terminato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo ».
Tutti noi, vicini e lontani, fummo scossi da un fremito di fervida fede, di intensa devozione, di incontenibile gioia: e tutti ci associammo al grido unanime di « Viva Maria! Viva l´Assunta! » che esplose solenne e irresistibile subito dopo la Proclamazione. E, pervasi da sacra commozione, accompagnammo il canto del Te Deum e ascoltammo le auguste parole rivolte dal Santo Padre, tanto ai presenti, quanto agli ascoltatori di « Roma santa » e di « ogni regione del mondo cattolico ». Disse tra l´altro Sua Santità, interpretando e sublimando il sentimento di tutti i suoi figli: « Da lungo tempo invocato, questo giorno è finalmente Nostro; è finalmente vostro. Voce di secoli - anzi, diremmo, voce della eternità - è la Nostra, che, con l´assistenza dello Spirito Santo, ha solennemente definito l´insigne privilegio della Madre celeste. E grido di secoli è il vostro, che oggi prorompe nella vastità di questo venerando luogo, già sacro alle glorie cristiane, approdo spirituale di tutte le genti, ed ora fatto altare e tempio per la vostra traboccante pietà
La voce infallibile del Vicario di Cristo era risuonata, più solenne che mai, fino ai più lontani confini della terra: e così la profezia mirabile della Fanciulla di Nazaret « tutte le genti mai chiameran beata » ebbe la più unanime, grandiosa, visibile conferma che abbia finora registrata la Storia.
Figliuoli carissimi, sia nostra cura rivivere e far rivivere il fervore di quei solenni momenti, valendoci soprattutto della speciale Festa mariana da celebrarsi, come fu stabilito nell´ultimo numero degli Atti del Capitolo, in tutte le nostre Case: anzitutto per onorare la proclamazione dommatica dell´Assunzione Corporea della nostra Celeste Madre, e al tempo stesso per tributare al Papa dell´Assunta l´attestato della nostra vivissima riconoscenza filiale.
La Bolla Munificentissimus Deus, le Allocuzioni del Santo Padre in occasione della Definizione Dommatica, la nuova Messa per il 15 agosto, intessuta di gemme scritturali a onore dell´Assunta, la fervida e luminosa « Preghiera a Maria SS. Assunta », composta da Sua Santità per il 1° novembre e da Lui letta alla vigilia e nel radioso mattino della Solennità, offriranno alla vostra fede e al vostro zelo preziosi spunti dottrinali, morali, liturgici, per far sì che dalla nostra Festa Mariana confratelli e giovani ricavino accrescimento di vera divozione alla Madonna con rinnovati propositi di pietà, di candore, di adesione pratica e fattiva al Vicario di Cristo in quest´ora nuovamente trepida per l´umanità.
Come il Domma dell´Immacolata trovò nel solo Ospizio di Valdocco un San Giovanni Bosco e un Beato Domenico Savio, così voglia Iddio che, nelle moltiplicate Case Salesiane, il Domma dell´Assunta aumenti i santi e zelanti imitatori del nostro grande Padre, nonché gli angelici ed attivi emuli del nostro novello Beato.
2. - In preparazione alla Definizione Dommatica dell´Assunzione Corporea della Madonna, ebbe luogo a Roma, dal 23 ottobre al 10 novembre, il Primo Congresso Mariologico Internazionale.
Come ad altri Congressi Internazionali (quali il Pedagogico e il Missionario) non era mancato l´intervento di Confratelli nostri particolarmente competenti, così fu possibile portare a questo Congresso Mariano una nota spiccatamente salesiana mediante questo tema, svolto in apposita Sezione di Studio: La divozione a Maria sotto il titolo di « Ausiliatrice dei Cristiani ».
Sul Salesianum leggerete le singole relazioni, che spero siano per voi tutti motivo di vera edificazione. Quella riguardante la festa liturgica, manifesterà pure i frutti del lavoro di propaganda fatto nelle varie Ispettorie e Nazioni, in preparazione all´auspicata estensione universale della festa stessa.
Qui mi limito a riportare le conclusioni, tanto pratiche c importanti, della sullodata Sezione Salesiana:
1. Dalla Storia della Chiesa, dalla Liturgia e dai documenti dei Romani Pontefici, risulta che il titolo di « Ausiliatrice dei Cristiani » indica la speciale mediazione della Beata Vergine Maria in aiuto del popolo cristiano, considerato collettivamente e socialmente in unione del suo Capo visibile, il Romano Pontefice, nella lotta contro gli attacchi dei nemici coalizzati per la sua rovina.
2. S. Giovanni Bosco ha professato e propagato la divozione a Maria SS. Ausiliatrice precisamente nel senso sopra indicato, additando in questo titolo di « Ausiliatrice dei Cristiani » una sintesi di tutte le lotte e vittorie della Chiesa e del suo Capo visibile, includendo pure tutto quell´aiuto, che la Beatissima Vergine presta ai Cristiani, singolarmente considerati, soprattutto nella difesa della fede e dei costumi.
3. La festa liturgica di Maria Ausiliatrice dei Cristiani,, istituita da Pio VII dopo un memorabile trionfo della Chiesa, e da Lui fissata per il 24 maggio, mirabilmente ora diffusa per tutto il mondo, esprime esattamente questo speciale aiuto della Beata Vergine Maria al popolo cristiano ed è oggi di particolare attualità contro le insidie del Comunismo ateo.
4. La divozione alla SS. Vergine, sotto il titolo di Aiuto dei Cristiani, ha una speciale applicazione nel campo della educazione della gioventù, dove svolge un´opera altamente formativa per l´influsso dell´amore, dell´autorità, dell´esempio, delle virtù della Beata Vergine, offrendo così uno speciale antidoto contro i principali errori moderni del Naturalismo pedagogico, dell´Agnosticismo cristologico e della depravazione dei costumi; tutto ciò vien confermato dalla Storia delle società religiose consacrate all´educazione giovanile.
5. Il titolo di Ausiliatrice dei Cristiani, indicante la speciale protezione della Beata Vergine sulla Chiesa e sull´Augusto suo Capo, viene esaurientemente confermato dalle ricerche archeologiche, dall´abbondante documentazione storica, riguardante le vicende della Chiesa e del Romano Pontificato, e dai recenti interventi della Beata Vergine in difesa dell´intero popolo cristiano.
« La Sezione Salesiana del Primo Congresso Mariologico Internazionale, prendendo atto delle suesposte affermazioni, emette un fervido voto per una sempre più larga e profonda diffusione della divozione alla Beatissima vergine Maria sotto questo titolo di Ausiliatrice dei Cristiani».
Faccio mio questo voto e, in nome del nostro Santo Fondatore e Padre, vi esorto ancora una volta a essere apostoli sempre più ferventi di Maria SS. Ausiliatrice.
A questo c´incoraggia pure il Vicario di Cristo, come si rileva dal seguente Suo venerato telegramma:
Città del Vaticano, 9 novembre 1950.
Augusto Pontefice gradito omaggio Sezione Salesiana Congresso Internazionale Mariologico forma voti perché lavori compiuti abbiano salutari effetti e sempre più larghi consensi e incitando tutti a confidente pietà verso Madre di Dio « Auxilium Christianorum » benedice singoli partecipanti e loro propositi.
MONTINI, Sostituto.
3. - Altro motivo di gioia ci ha procurato il Congresso Catechistico Internazionale, tenutosi a Roma dal 10 al 14 ottobre u. s.
Grazie a Dio, non ci aveva colti all´improvviso, ma con una preparazione di dieci anni: dal 1940 datano infatti la Crociata Catechistica Salesiana e l´Ufficio Catechistico Centrale Salesiano.
Fu molto apprezzato il nostro modesto contributo, sopra tutto perché frutto di esperienze non momentanee, e al tempo stesso perché indice di quella praticità di iniziative, la quale stava tanto a cuore al nostro Santo Fondatore.
Dalla S. C. del Concilio poi mi pervennero autorevolissimi consensi, e in particolare l´attestazione di vivo e riconoscente compiacimento, per l´opera svolta da Sacerdoti e Coadiutori del nostro Centro Catechistico, posti a completa disposizione della medesima Sacra Congregazione per i lavori e la mostra in preparazione al Congresso stesso.
Mentre unisco anch´io la mia parola di plauso e d´incoraggiamento a questi volonterosi e instancabili Confratelli, rinnovo a voi tutti l´esortazione di essere membri attivi di quella Crociata Catechistica, che deve concorrere a salvare la gioventù, le masse lavoratrici, le famiglie e le nazioni. A questo fine sarebbe utile quello che altre volte fu indicato, e cioè che presso ogni Ispettoria esistesse un Centro, una Organizzazione, un Gruppo, per contribuire a questo apostolato, che tutti riconoscono essere sempre più urgente e indispensabile.
Facciamoci coraggio. Lo so, vi è sempre il problema della mancanza di personale. Ma mi permetto ripetere che il personale impiegato in questa importante missione compie un´opera di rilevante efficacia religiosa e sociale.
4. - Sono lieto di potervi infine comunicare che la Visita Straordinaria continua a svolgersi felicemente.
Don Bellido assistette in Buenos Aires alle feste per il 75° dell´arrivo dei primi Salesiani inviati colà da San Giovanni Bosco: feste che raggiunsero una grandiosità e uno splendore inusitati, con l´intervento delle massime Autorità religiose e civili. Ora Don Bellido visiterà le quattro Ispettorie dell´Argentina.
Don Serié dalla Colombia si recherà al Centro America e, possibilmente, alle Antille e al Messico.
Don Fedrigotti, dopo l´Inghilterra e l´Irlanda, visiterà le quattro Ispettorie del Brasile.
Don Candela si prepara a recarsi, appena le circostanze lo permettano, a visitare le Case del Portogallo e poi quelle degli Stati Uniti, del Canada e dell´Australia.
Preghiamo, affinché i frutti della Visita straordinaria siano ovunque abbondanti e duraturi.
5. - Nella imminenza del Santo Natale e Capodanno faccio a tutti voi i migliori auguri, e soprattutto quello che anche il 1951 sia un anno veramente Santo, grazie al Giubileo esteso alla Chiesa Universale. La Vergine SS. Ausiliatrice, Immacolata e Assunta in Cielo, ci assista: e il Cuore Sacratissimo di Gesù, dopo la rinnovata consacrazione della nostra Società al Suo amore e al Suo servizio, renda fecondi i nostri propositi di virtù e di apostolato.
Purtroppo questi auguri non potranno giungere alle 150 Case e ai 1900 Confratelli che si trovano tuttora travolti dalla bufera. Per essi v´invito a innalzare particolari preghiere, affinché siano confortati in quest´ora di prova, e brilli quanto prima anche per essi l´iride della tranquillità e della pace.
Vi benedice tutti di cuore il vostro
aff. mo in G. e M.
Sac. PIETRO RICALDONE