ATTI DEL CAPITOLO SUPERIORE - 145
Il Rettor Maggiore.
Torino, 24 febbraio 1948.
Figliuoli carissimi in G. C.,
1. ‑ Con questo primo numero degli Atti del Capitolo per l'anno 1948 verrà attuato il desiderio espresso nel Capitolo Generale che siano inviate nuovamente alle Case due copie degli Atti: l'una da conservarsi nell'Archivio, l'altra da esser sempre a disposizione dei Confratelli, o nella sala di consulta della Biblioteca o in luogo apposito.
La lettura sempre più attenta e assidua delle Circolari e delle direttive e raccomandazioni dei Superiori, mentre contribuirà a tenere ognor più stretti nel cuore .del nostro grande Padre tutti i suoi Figli, sarà al tempo stesso stimolo efficace a quella esemplare osservanza religiosa che costituisce la nostra forza e assicura il successo alle attività dei singoli Soci.
Dopo ciò passo a darvi alcune notizie importanti.
2. ‑ Nel numero 144 degli Atti vi annunziavo la morte del sempre ricordato Em.mo Carlo Salotti, nostro Cardinale Protettore, che raccomando ancora alla carità dei vostri suffragi.
Celebrati i solenni funerali di Trigesima a Roma e a Torino, dopo aver invocato i lumi celesti, scrissi all'Em.mo Sig. Card. Benedetto Aloisi Masella pregandolo di voler accettare la Protettoria della Società Salesiana. L'Eminentissimo Principe in una lettera nobilissima, che rimarrà come documento imperituro della sua benevolenza vesso i Figli di S. Giovanni Bosco, mi partecipava, più che il consenso, il suo vivo compiacimento per la nostra, richiesta.
Furono subito iniziate le pratiche: e il 6 corr. S. E. Monsignor Montini mi comunicava che «la Santità di Nostro Signore si era benignamente degnata di nominare l'Eminentissimo e Reverendissimo Signor Cardinale Benedetto Aloisi Masella Protettore d'ella, Società Salesiana di S. Giovanni Bosco».
Mi affrettai a inviare al nuovo nostro Cardinal Protettore i sentimenti della nostra riconoscenza e della profonda e filiale nostra devozione, assicurandolo che lo avremmo ricordato ogni giorno nelle nostre preghiere. La sua risposta fu particolarmente cordiale e soprattutto paterna.
Ringraziamo pertanto il Signore e sforziamoci di agire con tale spirito di fede, di osservanza, di operosità santificata e di amore a S. Giovanni Bosco, attuandone lo spirito e propagandone le opere, da far sì che l'amatissimo Cardinal Protettore abbia da avere in ogni tempo da noi motivi di soddisfazione e conforto.
L'Eminentissimo Cardinale Aloisi Masella, ovunque esercitò le sue alte funzioni al servizio della Santa Sede, f u per noi un vero Padre: e di Lui conservano gratissimo e riconoscente ricordo in particolare i Confratelli del Chile e del Brasile.
Sono certo che c'impegneremo tutti per Meritare sempre l'alta e paterna sua benevolenza.
3. ‑ Nel numero precedente degli Atti vi comunicava pure che la S. Congregazione dei Religiosi, dopo aver approvato la deliberazione del Capitolo Generale di elevare da tre a cinque i Consiglieri del Capitolo Superiore, ci autorizzava anche a procedere alla loro elezione.
Sono lieto oggi di comunicarvi che, dopo aver riflettuto e pregato perché il Signore ci illuminasse pel bene della nostra, Società, furono scelti come nuovi Consiglieri il Rev.mo Sac. MODESTO BELLIDO, Ispettore dell'Ispettoria Celtica di S. Giacomo Maggiore (Spagna), e il Rev.mo Sac. ALBINO FEDRIGOTTI, Ispettore dell'Ispettoria di Nostra Signora di Guadalupe (Messico e Antille).
Don Bellido è figlio dell'eroica Spagna, aureolata dal sangue dei suoi antichi e recenti martiri; Don Fedrigotti è cittadino della grande Nazione Statunitense, ove la Chiesa Cattolica si sviluppa in modo consolante: come Ispettore del Messico poi ci richiama alla mente i gloriosi confessori della fede che colà immolarono da vita per amore di Gesù Cristo.
I due nuovi Consiglieri portano al Capitolo Superiore giovani energie, conoscenza delle lingue tra le più diffuse nel mondo ed esperienze preziose acquistate nel fuoco della persecuzione religiosa e nel lavoro in diversi continenti.
Preghiamo perché il Signore fecondi il loro nuovo apostolato a vantaggio generale della nostra Società.
4. ‑ Mi piace ora ricordarvi una data gloriosa. Il 9 Giugno 1948 ci ricorda che ottant'anni fa veniva consacrato il Santuario, che Don Bosco con tanti sacrifici aveva eretto a Valdocco in onore di Maria Ausiliatrice.
Penso che in questi tempi calamitosi sia provvidenziale questa ricorrenza e che da essa sia dover nostro prender argomento per irrobustire nei nostri cuori e propagandare ovunque la devozione a questa nostra tenera Madre.
Ogni volta che la Cristianità e il suo Capo visibile furono in pericolo, Maria Ausiliatrice invocata dai fedeli manifestò amorevole e potente il suo aiuto. Lo stesso deve dirsi dell'ora presente: e la nostra Società deve trovarsi in prima linea nel praticare e nel propagare la devozione all'Ausiliatrice dei Cristiani.
Stabilisco pertanto che nei mesi che rimangono di questo anno 1948 si facciano speciali manifestazioni di amore pratico e fervente verso della celeste Madre e Ausiliatrice nostra.
a) Anzitutto il Mese in suo onore sia celebrato con particolar devozione e solennità.
b) Ogni sabato, incominciando dal 24 Aprile, in tutte le nostre Case si dia la Benedizione solenne, preceduta dal canto della Salve Regina.
e) S'invitino gli allievi, gli ex allievi, i cooperatori, a portare la medaglia di Maria Ausiliatrice e a ripetere frequentemente la giaculatoria Maria, Auxilium Christianorum, ora pro Robis.
d) Per mezzo dei piccoli periodici che si pubblicano nelle Case, o di speciali foglietti, immagini, ecc., si facciano conoscere le glorie di Maria Ausiliatrice: se ne propaghi l'amore e la devozione specialmente tra le famiglie dei nostri alunni e tra i fedeli che frequentano le nostre Chiese.
e) In tutte le Case si celebri, prima della fine del 1948, un Congressino in onore della Madonna di Don Bosco e se ne faccia solenne Commemorazione. Anche se si credesse opportuno fissarli per Novembre o Dicembre, sarà bene incominciarne fin d'ora un'accurata preparazione.
f) Nella festa di Maria Ausiliatrice, 24 Maggio, si ripeta solennemente la Consacrazione nostra, delle nostre Case, delle nostre Opere e Missioni, a Maria Ausiliatrice, usando l'antica ampia formula che si recitava al termine della meditazione.
Prossimamente vi parlerò pure di un'altra importantissima iniziativa a gloria della nostra Madre.
Frattanto con slancio filiale accingiamoci ad accrescere e a manifestare in ogni tempo e modo la nostra devozione a Colei, che S. Giovanni Bosco ha voluto lasciarci come Protettrice e Madre tenerissima.
5. ‑ Desideroso che i Ricordi degli Esercizi Spirituali giungano per tempo anche alle Case più lontane, ve li do fin d'ora. Eccoli:
ACCRESCIAMO IN NOI
E PROPAGHIAMO OVUNQUE E FRA TUTTI
LA DEVOZIONE A MARIA AUSILIATRICE.
Il nostro Santo Fondatore ripeteva sovente ch'egli aveva fatto tutto e sempre nel nome e con l'aiuto di Maria Ausiliatrice.
Il ricordo e gli esempi del Padre siano norma e stimolo costante a noi, fortunati suoi Figli.
Mentre vi esorto a pregare perché il Signore, per intercessione di Maria Ausiliatrice, si muova a pietà di questo mondo desolato che si dibatte nelle tenebre dell'errore e lavora inconsciamente alla umana infelicità temporale ed eterna, vi benedico di cuore.
Pregate pel
vostro aff.mo in G. e M.
SAC. PIETRO RICALDONE