Torino, 24 aprile 1948.
Figliuoli carissimi in G. C.,
1. Sono lieto di potervi comunicare alcune consolanti notizie. Il Santo Padre si è degnato di innalzare alla dignità episcopale altri tre Figli di S. Giovanni Bosco.
Il primo è Mons. Orlando Cháves, creato Vescovo di Corumbá nel Brasile. Egli è assai noto in Congregazione, non solo per quella operosità che lo distinse ovunque lo volle l'ubbidienza, ma in particolare per aver saputo dare uno sviluppo del tutto straordinario alle vocazioni, portando gli Aspiranti della sua Ispettoria quasi a un migliaio e a una ottantina i Novizi. Monsignor Cháves si recherà ora a svolgere le attività del suo zelo in un altro campo che gli auguriamo riesca pure straordinariamente fecondo a vantaggio della sua Diocesi e a gloria della Chiesa. E noi preghiamo perché Iddio misericordioso moltiplichi nell'amata nostra Società gli apostoli suscitatori di molte e sante vocazioni.
Il secondo è Mons. Michele Arduino, destinato alla Diocesi di Shiu-Chow nella Cina. Lo ricordo, la mattina della sua partenza da Torino: era proprio lui, giovanissimo, a confortare i parenti venuti per dargli l'addio. Compiuti gli studi teologici alla Crocetta e alla Gregoriana, spiegò una non comune attività nelle diverse cariche affidategli dall'ubbidienza. Siamo certi che egli porterà alla martoriata Diocesi di Shiu-Chow, non solo la grande bontà del suo cuore, ma anche quello zelo generoso ed eroico richiesto oggi in quelle terre, le quali, mentre si avviano a un grande sviluppo materiale, hanno soprattutto bisogno della luce della fede e della fiamma della carità. I Confratelli di quella missione saranno lieti di avere a Pastore e guida Mons. Arduino che, in altri tempi, con loro lavorò in quel vasto campo pel bene di quelle popolazioni.
Il terzo è Mons. Angelo Muzzolon, eletto Vicario Apostolico del nuovo Vicariato Apostolico del Chaco Paraguayano l'11 marzo dell'anno corrente. Terminati gli studi ginnasiali e filosofici nell'Uruguay, venne, nel 1922, al nostro Istituto Internazionale, ove, compiuti gli studi teologici, fu ordinato Sacerdote. Tornato in Patria, ricoperse con zelo e competenza diverse mansioni di responsabilità nell'Ispettoria Uruguayana-Paraguayana. Fu anche Direttore della missione di Napegue nel Paraguay, alla quale, ampliata ed eretta in Vicariato, ritorna ora a spiegare la sua operosità apostolica.
Vi comunico ancora che Mons. Rotolo, già Vescovo Ausiliare di Velletri, è stato chiamato a reggere le due Prelature di Altamura e Acquaviva delle Fonti (Bari), e che Mons. Giulio Caicedo, Vescovo di Barranquilla (Colombia) fu trasferito alla Diocesi di Calí. Ad essi e ai nuovi Vescovi presento, anche in nome vostro, i migliori auguri con l'assicurazione di copiose preghiere perché scendano copiose le benedizioni di Dio sul loro apostolato.
2. V'invito a ringraziare il Signore per l'apertura della Casa del Prenestino-Roma, destinata ad accogliere centinaia e centinaia di Ragazzi di Don Bosco. Va tributata una lode particolare a tutti i Confratelli che con tanta dedizione e non comune sacrificio si consacrarono volenterosi, pur in mezzo a difficoltà che a volte sembravano insormontabili, al lavoro in favore di quei poveri fanciulli che, senza la loro mano soccorritrice, sarebbero stati preda del vizio e della perdizione.
3. - Nel Capitolo Generale fu deliberato che, per favorire tra i giovani e i Confratelli la devozione a S. Giovanni Bosco, si introducesse nel Manuale, al posto del Pater, Ave, Gloria in suo onore, una preghiera particolare da recitarsi tutti i giorni. Essa fu preparata: e la S. Penitenzieria la arricchì di 300 giorni di indulgenza a chi la reciti ogni giorno e di una indulgenza plenaria a chi la reciti tutti i giorni del mese. (Decr. S. Poenitent., Apost., 24 marzo 1948). Eccone il testo:
O Padre e Maestro della gioventù, - San Giovanni Bosco, - che tanto lavorasti per la salvezza delle anime, - sii nostra guida - nel cercare il bene delle anime nostre e la salvezza del prossimo; - aiutaci a vincere le passioni e il rispetto umano; insegnaci ad amare Gesù Sacramentato, - Maria Ausiliatrice e il Papa; - e implora da Dio per noi una buona morte, - affinché possiamo raggiungerti in Paradiso. - Così sia.
Figliuoli carissimi: sforziamoci di rendere sempre più viva la devozione al nostro Padre se vogliamo ch'essa risulti feconda.
Urge, seguendo le Sue orme, moltiplicare gli sforzi e le iniziative per strappare le anime all'errore e al vizio. Anziché perderci in recriminazioni e invettive davanti agli attacchi dei nemici della Chiesa, dobbiamo, sull'esempio del Divin Redentore che pregò per i Suoi carnefici, pregare per loro e più ancora lavorare con zelo e illimitata carità per ricondurre i nostri sventurati fratelli, spesse volte ignoranti più che colpevoli, alla Chiesa e a Dio.
C'infiammi il nostro Padre degli ardori della Sua carità, e ci guidi, anche, se a Dio piacesse, per i sentieri più scoscesi e aspri, a conquiste sempre più numerose per la gloria della Chiesa e a rigenerazione della Società.
Invocando su tutti le grazie della celeste nostra Ausiliatrice mi raccomando alle vostre preghiere e mi professo vostro
Sac. PIETRO RICALDONE