INCONTRO ISPETTORI EUROPA
Roma, 1-5 dicembre 2004
Insieme per i giovani dell’Europa
Juntos para los jóvenes de Europa - Working together for the young people of Europe - Ensemble pour les jeunes d’Europe - Juntos pelos jovens da Europa - Gemeinsam für die Jugend Europas - Razem dla młodzieży Europy - Samen voor de jongeren van Europa - Flimkien ghaz-zghazagh ta' l'Ewropa - Skupaj za mlade Europe – Spoloćne pre mladych Európy - Společně k mládeži Evropy - Разом для молодi Европи - Tillsammans för ungdomar i Europa - Zajedno za mlade Europe -
Együtt Európa Fiatalságáért – Visiisiems Kartu už Europos Jaunimä – Bmecte Для молодёжи Европьі
Un incontro che si inserisce nell’attuale processo storico di unificazione del Continente.
Questo evento rappresenta un grande passo in avanti per superare tutte le barriere e i muri che l’hanno diviso e ferito.
L’incontro si svolgerà alcuni mesi (7) dopo l’allargamento dell’Europa che la porta a passare da 15 a 25 Stati, aprendo in tal modo la via alla ricomposizione delle fratture ereditate dalla storia.
Questa Europa si è dotata di una Costituzione che ne delinea i valori fondamentali, nel rispetto e identità, lingua, cultura e tradizione dei singoli popoli, e sancisce l’impegno ad “operare a favore della pace, della giustizia, e della solidarietà nel mondo”.
Forse il limite più grande da questa prospettiva è il carattere “laicista” e non laico che si è voluto dare alla Costituzione, ignorando così la presenza delle Religioni e il loro contributo sia nel passato che nel presente. Mentre che uno Stato laico garantisce la distinzione necessaria tra Religione e Stato, al tempo che rispetta tutte le credenze e assicura il libero esercizio delle attività di culto, spirituali, culturali e sociali delle comunità dei credenti, uno Stato laicista non fa altro che prescinderne e voler farne meno (cfr. Discorso del Santo Padre agli Ambasciatori presso la Santa Sede, OR 13 gennaio 2004)[1]
In questo contesto di una Europa sempre più allargata e unita, siamo chiamati a dare il nostro contributo specifico:
n I giovani e la loro educazione
n La famiglia, come ambito prioritario della stessa educazione
n La comunicazione sociale, come trasmettitrice e creatrice di cultura
n L’emarginazione, come presenza da privilegiare in una società escludente.
Contribuire nello sforzo della Chiesa a “dare un anima” al processo di integrazione, perché l’Europa attui quella “vocazione” chiara nel progetto dei padri fondatori: una famiglia di popoli uniti e di nazioni riconciliate, impegnate alla costruzione dell’unità dell’intera famiglia umana.
1. Panorama di quello che stiamo facendo (Eurobosco, la Scuola, l’Emarginazione, le IUS) e dei semi di novità che ci sono nelle Ispettorie e possono essere condivise
2. Esperienze nuove da promuovere e sviluppare
n nel campo della Formazione dei salesiani e degli agenti pastorali
n nel campo della Pastorale Giovanile
n nel campo della Famiglia Salesiana
n nel campo della Comunicazione Sociale
3. Conseguenze: Quale collaborazione favorire e/o quale riconfigurazione futura delle Regioni per poter rispondere meglio alle sfide dei giovani in questo nuovo scenario?
1. Presentazione del programma
2. Situazione sociale, politica, culturale, economica dell’Europa (Romano Prodi)
3. Situazione ecclesiale nell’Europa in cambiamento: esperienze e illuminazione attraverso la lettera postsinodale Ecclesia in Europa (Card. Martini)
5. Prospettiva salesiana: lavoro di gruppi e Assemblea
Pascual Chávez V.