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Cammino delle Ispettorie e deelle Regioni EUN, EUO, ITAMOR

MESSAGI - PROGETTO EUROPA

 

Progetto Europa - REGIONE Europa Nord


Relazione del Regionale d. Marek Chrzan
Roma, 27 novembre 2010

 

Premessa
Per il fatto che sono nuovo consigliere regionale, la presentazione qui esposta è il frutto di una compiliazione delle relazioni presentate dagli ispettori di tutte le ispettorie della Regione. E’ doveroso riconoscere che grande maggioranza di esse, ha presetato un materiale molto qualificato per quanto riguarda il contenuto.
La mia prima conoscenza della Ragione Europa Nord conferma, che è molto difficile parlare dell’unico sentimento della Regione, perchè 15 ispettorie e 3 delegazioni compongono un organismo molto diversificato, anche per quanto riguarda la comprenssione e lo svolgimento del PE. Abbiamo le ispettorie che sentono la necessità del PE, altre che si domandano come partecipare al PE aiutando salesiani in altre parti d’Europa, finalmente ci sono le ispettorie che si pongono la domanda in quanto esse stesse fanno parte del PE, come per es. paesi della Circoscrizione Speciale EST. Perciò la mia relazione avrà le diverse sfumature rimanendo sempre in quest’ottica di notevoli differenze.

I PARTE: ISPETTORIE
    • Comunicazione del Progetto Europa nelle Ispettorie

Generalmente PE è stato comunicato in tutte ispettorie subito dopo il CG26 e seconda volta dopo l’incontro degli ispettori d’Europa due anni fa. Gli ispettori hanno comunicato personalmente e tramite le lettere circolari. Anche la lettera di Rettor Maggiore sul PE è stata tradotta in diverse lingue e comunicata ai confratelli. Il tema del PE è stato trattato durante diversi incontri dei confratelli (direttori, parroci, quinquennio, giovani confratelli). In alcune ispettorie il tema PE è stato trattato durante i ritiri trimestrali nelle comunità, oppure durante la visita dell’ispettore. Tra i giovani confratelli in formazione si sono svolti incontri propri di presentazione e la discussione. Le visite dei consiglieri generali, del Regionale e del Consigliere per le missioni, sono stati i momenti di particolare animazione del PE. Anche i bollettini salesiani e le pagine web ispettoriali hanno comunicato il PE.
Durante i Capitoli Ispettoriali il tema del PE era presente, alcune ispettorie hanno messo le indicazioni riguardanti il PE nell’Ispettoria nei documenti postcapitolari. In alcune ispettorie più direttamente interessate PE è stato un tema di studio durante diversi raduni del Consiglio Ispettoriale.
Generalmente, si trova tanto interesse, ma nascono anche le diverse perplessità. Non è facile comprendere il tema della rivitalizzazione e una certa analogia col “progetto Africa” ha creato le attese non sensate dell’arrivo di tanti missionari in Europa. Si sono chiarite le linee principali del progetto e si nota una certa incapacità di comprendere complessità del progetto. Tanti attendono le indicazioni molto precise e concrete riguardanti le singole azioni.
Nonostante i diversi modi di comunicazione, ancora PE è poco conosciuto nella sua globalità e spesso si fanno le domande riguardanti PE. Questo fa capire un generale interesse di tanti confratelli riguardante PE.

 

    • Accoglienza del Progetto Europa nelle Ispettorie

PE generalmente è accolto in tutte le ispettorie ma con diverso interesse. Le ispettorie della zona atlantica – tedesca e l’Ispettoria di Ungheria, che sentono un particolare bisogno dell’aiuto e legano le speranze per futuro con il progetto, danno la valutazione più alta nell’accoglierlo. La media delle risposte in questa zona si presenta seguente:
• Consiglio ispettoriale e Direttori        (4,5)
• Confratelli in formazione iniziale      (4,5) - dove ci sono
• Confratelli nelle comunità                 (4)
• Collaboratori laici e giovani               (4)
            Nelle ispettorie di Polonia e di CIMEK l’accoglienza si vede sopratutto al livello dei direttori e Consiglio ispettoriale. Molto ben accolto, è anche dai giovani confratelli in formazione, invece le comunità lo accolgono in modo molto debole, spesso non interessandosi particolarmente. I laici e giovani a volte non sono interessati oppure lo sentono come una cosa lontana. La votazione media delle risposte si presenta in questa zona in modo seguente:
• Consiglio ispettoriale e Direttori        (4)
• Confratelli in formazione iniziale      (4,5)
• Confratelli nelle comunità                 (2)
• Collaboratori laici e giovani               (1)

 

    • Principali motivi d’interesse e difficoltà nelle Ispettorie

Motivi principali d’interesse e le difficoltà dividono le ispettorie in due gruppi, similmente come nelle precedenti presentazioni. Le ispettorie di zona Atlantico - tedesca e Ungheria, elencano seguenti punti.
Come motivi principali d’interesse si rileva la consapevolezza che non sono lasciati soli nella realizzazione del carisma di Don Bosco ma tutta la Congregazione si prende cura del carisma salesiano in Europa. Questo porta a una vera apertura della provincia alla Congregazione più ampia.
Mancanza di personale salesiano e la necessità di rinnovata energia nella nostra missione guarda il PE vedendo in esso la possibilità di riflettere sulle nuove presenze dei giovani confratelli da diversi paesi (India, Polonia, Camerun, Vietnam e altri…), questo fa crescere la speranza e sviluppare la disponibilità ad accogliere altri confratelli. Tanti confratelli sperano che questi giovani e robusti confratelli stranieri, che arriveranno, con il loro entusiasmo salesiano, pedagogico e religioso potranno contribuire a sostenere e ad animare le opere esistenti.
Alcune ispettorie, come per es. la Delegazione di Malta, sentono il PE come uno stimolo a fare nostra l’identità salesiana europea. Questo progetto, permette alle diverse comunità e ispettorie di sentirsi parte di una realtà più grande e complessa. Soprattutto i giovani confratelli in formazione iniziale sono aperti alla realtà europea, sentono forte il senso di appartenenza al continente europeo come tale, questo li fa entusiasti per il PE.
Tra motivi d’interesse si nomina anche la possibilità dello scambio vicendevole del pensiero sul PE, che arricchisce la consapevolezza. Anche lo scambio tra le esperienze e progetti di pedagogia, di formazione e delle iniziative sportive sono positivamente giudicate, ma si osserva ancora l’incapacità del lavoro in rete, e di condividere insieme momenti fraterni che potrebbero far sviluppare PE. Si nota una necessità di rafforzare la rete di collaborazione tra le ispettorie e le commissioni interispettoriali ma fin adesso non esiste una visione concreta del PE. Senza un progetto concreto non si può motivare confratelli e laici per il PE.
Queste ispettorie come difficoltà elencano: problemi di inculturazione dei giovani missionari, difficoltà di apprendere e imparare le lingue, anche le difficoltà formali di ottenere il visto. La sfida più grande è il giusto inserimento dei confratelli esterni.
Molti confratelli fanno notare la poca chiarezza del PE come tale, a volte si ha l’impressione che gli interventi provenienti dal centro della Congregazione parlino unicamente di missionari che si presentano al PE. Un certo numero di confratelli ha delle riserve critiche verso la venuta dei missionari.  Si pensa scetticamente che essi non riusciranno mai ad adattarsi alla cultura secolare dei giovani e difficilmente saranno capaci ad accompagnare le loro ricerche all’interno di questa cultura. Poi si hanno le perplessità riguardanti la possibilità di accompagnare questi giovani salesiani in qualche servizio giovanile da parte degli altri confratelli, proprio per la mancanza del personale. Manca il coinvolgimento delle ispettorie che ricevono i missionari nella scelta e nell’adeguato aiuto d’inserimento. La poca conoscenza previa non permette di progettare la loro sistemazione nell’ispettoria in modo adeguato.
Le altre ispettorie della Regione che non sentono bisogno dell’aiuto come tale presentano diversi motivi d’interesse. Tra più frequenti si nomina:

  • un sentimento di corresponsabilità per Europa facendo parte di essa e volendo rispondere alla chiamata del Rettore Maggiore e le direttive del CG26.
  • possibilità dello sviluppo e rafforzamento della coscienza ecclesiale globale e della Congregazione
  • conoscenza delle diverse attività giovanili in diversi paesi con un arricchimento vicendevole,
  • una forma “morbida” della vocazione missionaria (non lontano per un po’ di tempo) con un certo pericolo di fuga nascosto a diversi motivi (non mi trovo bene nella propria ispettoria, allora vado altrove per un po’)
  • possibilità di migliore formazione sia iniziale che permanente con dimensione internazionale molto arricchente.

Invece elencando le difficoltà si evidenza seguente:

  •  poca conoscenza dello scopo del PE. I confratelli non comprendono bene il PE, in che cosa consiste, le sue strategie non gli sono chiare, non ricevono spesso tutte le informazioni su PE. Tutti i problemi dell’Europa occidentale non sono ancora entrati nelle altre ispettorie spesso sembrano ancora lontani. Perche Europa non si può comprendere come un complesso omogeneo essa è piuttosto un grappolo dei paesi spesso non compatibili. Pensando sull’evangelizzazione dell’Europa sarebbe utile pensare più in modo “locale” che “globale”, non fare i progetti colossali ma concertarsi più per le opere piccole e vive, che irradiarono la forza ed energia.
  • La barriera linguistica. La maggioranza dei confratelli ha studiato nel periodo della totalità, senza la motivazione e possibilità di studiare le lingue europee.
  • Un timore dell’inculturazione. La differenza di mentalità e di cultura che si osserva nelle forme pastorali danno timore dell’incapacità di accettare le differenze e di non essere accettato dagli altri. Poi una paura di perdersi nell’impossibilità d’evangelizzazione (vado a perdermi in un oceano di secolarizzazione? Vado a rianimare un cadavere?) in conseguenza facendo come gli altri una semplice buona educazione senza riferimento a Dio.
  • Problemi personali della propria ispettoria, un insufficiente numero dei confratelli per le proprie opere, oppure incapacità di riorganizzazione di certe opere lasciando lo spazio di responsabilità più grande ai laici, dando la possibilità ai salesiani volonterosi presentarsi al PE.

 

    • Principali strategie e interventi delle Ispettorie per realizzare il PE nel 2009-2010

In quanto nelle aspettative e difficoltà del PE si è parlato tanto per quanto riguarda le strategie e interventi realizzati negli ultimi anni nel ambito PE si elencano alcune cose.
Ci sono ispettorie che hanno elaborato le proprie proposte concrete del PE come GBR, BEN, IRL, GER e hanno accolto i primi missionari. Il loro impegno è legato nell’inserimento di questi confratelli e nella loro preparazione alla missione giovanile. Si spera che confratelli stranieri, attraverso la partecipazione alle giornate di ritiro, di esercizi spirituali, visite di alcune comunità salesiane locali, partecipazione alle giornate d’incontro e ai momenti di formazione organizzati per i confratelli nella formazione iniziale o nella formazione permanente, possano sensibilizzarsi e inserirsi meglio nelle realtà delle loro nuove ispettorie. Le ispettorie hanno organizzato anche i momenti di formazione dei confratelli per sensibilizzarli al PE e all’accoglimento dei confratelli e dei nuovi progetti di PE.
Alcune ispettorie soprattutto GER, si sono impegnate nel potenziamento della collaborazione internazionale nell’ambito della formazione dei laici e dell’animazione giovanile tramite le diverse organizzazioni salesiane e giovanili come Don-Bosco-Youth-Net, Don-Bosco-Network, centro di Benediktbeuern. Soprattutto con BEN e AUS.
Ci sono le ispettorie come CRO, SLO, SLK, CEP che hanno le presenze missionarie in altri paesi europei: Bulgaria, Serbia, Monte Negro, Kosovo, e cercano di sviluppare e irrobustire queste presenze. Si nota anche una certa collaborazione nel campo di lavoro per gli Zingari che è svolto in diversi posti proprio da queste ispettorie e anche da ispettoria UNG.
Ispettorie polacche, ma non solo, perché anche SLK e CRO, collaborano col personale proprio in Germania, Svizzera, Svezia, Lituania, e altri paesi dell’EST.
Si continua mandare alcuni giovani confratelli per il tirocinio in diversi paesi d’Europa, questi prendono in considerazione la possibilità di lavorare in futuro nelle ispettorie che hanno conosciuto.
Si è potenziato e favorito la partecipazione e organizzazione dei diversi incontri internazionali e scambi sia nel campo dei giovani confratelli per es. incontro dei noviziati ma anche dei giovani come per es. Confronto degli animatori o dei volontari.
Si è riformato i centri di formazione iniziale, unendo le case di formazione in Polonia e partecipando alle case di formazione internazionale in Italia, soprattutto le ispettorie di SLK, CRO, SLO, Ucraina. Tutte le ispettorie della Regione partecipano alla formazione specifica dei coadiutori a Torino. Tutto questo favorisce il clima internazionale del PE.
Si favorisce, invita e dà la possibilità soprattutto ai più giovani confratelli allo studio delle lingue straniere, anche partecipando ai corsi all’estero.
Nelle ispettorie sono stati nominati i coordinatori per PE. Ispettorie di Polonia e del sud della regione generalmente dichiarano “la luce verde” e l'appoggio alle attività legate al PE ma attendono le proposte concrete per definire i modi di partecipazione al progetto.

 

    • Principali processi e interventi da realizzare nelle Ispettorie nel biennio 2011-2012

Le diverse ispettorie hanno programmato già alcuni interventi precisi del PE altre sono aperte alle possibilità che si stanno verificando. Cercando di fare una sintesi si possono elencare seguenti linee di azione in diverse ispettorie:
Zona atlantico - tedesca: (AUS, BEN-Olanda, GBR, IRL-Malta, GER,)
Per quanto riguarda dei missionari si prospetta:
- migliore organizzazione della loro formazione e dell’integrazione,
- trovare un forum di comunicazione in cui i giovani missionari possano essere coinvolti attivamente
- debba crescere la sensibilità per le loro capacità,
- per salvaguardare il carisma di Don Bosco bisogna curare un ottimo accompagnamento dei nuovi missionari (Delegazione Olanda),
- curare l’integrazione dei nuovi confratelli nelle comunità locali e ispettoriali,
Nelle altre proposte si prospetta:
- per rafforzare l’evangelizzazione - coinvolgere maggiormente i laici nel progetto educativo salesiano (Belgio Nord)
- continuare la realizzare dell’integrazione salesiana tra il Belgio Nord e la Delegazione Olanda,
- Germania prepara un incontro giovanile internazionale a Bonn, una formazione per giovani delle opere salesiane europee a Benediktbeuern e vuole potenziare diversi incontri tra gli animatori salesiani,
- Irlanda ha individuato e sta sviluppando due aree di un nuovo impegno a Limerick e Dublino riguardante la spiritualità dei giovani adulti e cura per giovani emarginati.
- Malta studierà la possibilità di offrire un’ulteriore formazione permanente ai confratelli in altri paesi europei,
- Malta vuole creare una nuova presenza come centro di spiritualità salesiana in lingua inglese particolarmente per i confratelli europei
- Malta vuole offrire ai tirocinanti la possibilità di fare un’esperienza fortemente salesiana con pieno inserimento nel contesto giovanile con la possibilità’ di imparare l’inglese.

Zona Conferenze Ispettorie di Polonia e EST (PLN, PLN, PLO, PLS, EST-Ucraina)
Si progetta:
- di continuare informazione e diffusione dei documenti PE
- di continuare esperienze estive, tirocini, dei giovani confratelli nelle ispettorie d’Europa,
- lo studio delle lingue,
- la partecipazione agli incontri internazionali dei giovani salesiani,
- la continuazione delle presenze dei confratelli in Germania, Svezia, all’UPS Roma,
- lo studio della situazione di alcune opere; probabile chiusura di alcune presenze meno significative, rafforzamento di quelle più significative,
- il gemellaggio delle opere salesiane dai diversi paesi dell’Europa – con la motivazione di far conoscere il PE
- nel campo di volontariato – accoglienza dei volontari europei in Polonia e la presenza dei volontari Polacchi in Europa
- di presentare una formulazione chiara degli obiettivi esecutivi PE,
- di creare le possibilità più grandi di conoscenza reciproca dei confratelli – alcune proposte come per es. la permanenza annuale in un'altra ispettoria, cosiddetto “anno sabbatico”. Questo potrebbe aiutare a conoscerci a vicenda e conoscere lo stile del lavoro, suscitare la solidarietà internazionale più grande e far crescere l'apprezzamento reale e lo scambio
Zona CIMEK – ispettorie del Sud della Regione, (CEP, CRO, SLK, SLO, UNG)
Queste ispettorie come passi del progetto presentano i punti seguenti:
- Rep. Ceca dopo la caduta dela totalità vive il processo revitalizazione e rinnovazione delle comunità e dell’opera salesiana. E' necessario continuare con le opere, che hanno significato europeo: attività per i giovani zingari, la formazione dei volontari, inviare e accogliere i volontari di Europa, ma anche fuori Europa,
- Rep. Ceca nella la collaborazione con Benediktbeuern andare avanti con progetto „Orientierunstage“ per le scuole, missioni in Bulgaria,
- Rep. Ceca nella collaborazione con Ispettoria SLK partecipare nei molti progetti pastorali e formativi.
- Per i confratelli nella formazione iniziale di Rep Ceca - dare la possibilità di studiare e communicare con la Europa salesiana ciò è gradatamente presente nel progetto  della formazione iniziale,
- Slovacchia si impegnerà di informare meglio i confratelli, giovani e i laici su progetto, far conoscere meglio i lavori della commissione per il PE e favorire l’interesse di tutti per i problemi che l’Europa sta affrontando;
- Slovacchia nella formazione iniziale e permanente progetta di affrontare seriamente i problemi della cultura europea odierna con i suoi influssi sulla situazione giovanile e sulla vita salesiana cercando le strade di soluzione dei problemi.
- Slovenia al capitolo ispettoriale ha deciso di sensibilizzare i confratelli per la pastorale vocazionale, chiedendo a ogni comunità salesiana di scegliere un confratello come animatore; c’è stato nominato un gruppo intorno al delegato per la pastorale vocazionale che darà le iniziative e ne farà la valutazione
- in Slovenia si è deciso di unire alcune comunità tra loro e cosi rafforzare integrazione del lavoro pastorale parrocchiale intorno alle parrocchie più significative e significanti
- in Slovenia è in corso il progetto di sviluppare il centro di formazione DUO (centro artigianale delle arti domestiche a Veržej) nella regione meno sviluppata; si tratta di un progetto europeo internazione con Ungheria (un centro simile esiste già in Monte Negro).
- Ungheria uvole impegnarsi di più nell’evangelizzazione dei Rom/Zingari.
- Secondo intervento in Ungheria è la volontà di impegnarci seriamente per “coltivare” vocazioni locali e cercare nuovi missionari per la nuova evangelizzazione di Ungheria.

 

II PARTE: REGIONE

2.1. Passi compiuti o avviati nella Regione nel 2009-2010
Negli ultimi anni il Regionale svolgendo diversi incontri e le visite nella Regione ha sempre trattato del PE cercando di spiegare e sensibilizzare i confratelli e le diverse realtà. Le visite dei Consiglieri Generali per la Missione per Comunicazione Sociale e per Formazione hanno avuto sempre un forte momento di sensibilizzazione del PE.
Si sono svolti nella Regione incontri dei delegati di pastorale giovanile, di comunicazione sociale e di formazione che hanno contribuito nello sviluppo del PE e nel pensare comune.
L’incontro a luglio 2010 della Commissione Progetto Europa in Polonia a Czestochowa è stato un’occasione di sensibilizzazione sul progetto sia dei confratelli, novizi ma anche laici.
Raduno degli ispettori nel maggio 2010 a Vienna è stato dedicato totalmente al PE. La discussione ha permesso di scambiare diversi pareri ed elencare le difficoltà. Si sono presentati come esempio alcuni progetti consegnati già al Rettor Maggiore. Dopo l’incontro si è cercato di fare anche una scheda di raccolta e di condivisione delle diverse attività in atto, all’interno del PE.
Le ispettorie hanno riflettuto all’interno del Consiglio Ispettoriale del PE, facendo una verifica degli ultimi due anni e presentando una relazione scritta.

2.2. Difficoltà incontrate nella Regione nel 2009-2010
La difficoltà maggiore proviene dalla diversità delle ispettorie e delle culture all’interno della Regione. Questo non permette di pensare in modo comune del PE.
            La diversità delle lingue ostacola anche la comunicazione precisa dei contenuti riguardanti PE. Non tutte le ispettorie si sono fatte presenti nell’interessarsi e riflettere sul PE.
            Bisogna notare che Europa è molto diversificata, difficile parlare di un unico PE. Ci sono paesi che sono in Europa, geograficamente, ma non si prendono in considerazione all’interno del PE per. es. Ucraina, Romania, Bulgaria ecc. In questi ambienti è difficile parlare del PE come tale avendo le necessità missionarie di diverso tipo.
            Confratelli spostati all’interno della Regione da un’ispettoria ad altra, che fanno parte del PE non si sentono missionari del PE ma piuttosto lo vedono come un impegno temporaneo di aiuto, forse bisogna variare la nomenclatura.

2.3. Processi o interventi da prospettare per la Regione per il 2011-2012
La mia piccola esperienza mi convince certamente di necessità dello sviluppo di collaborazione interna della Regione nell’ambito di PE.

  • Favorire la collaborazione in diversi programmi, per es. formazione dei collaboratori laici.
  • Potenziale diversi incontri giovanili, dei volontari degli animatori, perché i giovani possono educare ed evangelizzare i suoi coetanei con buon esempio,
  • Curare incontri dei giovani confratelli in formazione iniziale, per far crescere nella mentalità europea e arricchimento vicendevole.
  • Aiutare nella collaborazione delle scuole salesiane, nel creare i gemellaggi.
  • Incoraggiare la collaborazione delle ispettorie nei progetti concreti di scambio del personale.

 d. Marek Chrzan

 

Progetto Europa – Regione Italia e Medio Oriente

Roma, 27 novembre 2010

                        La Regione Italia e Medio Oriente è composta da sette Ispettorie, delle quali sei con sede in Italia. Al 31 dicembre 2009 comprendeva 2411 confratelli e 218 comunità canonicamente erette.

 

NELLE ISPETTORIE

La comunicazione del Progetto Europa e il coinvolgimento dei confratelli
                        La presentazione è avvenuta in occasione delle Assemblee dei confratelli di inizio d’anno, la Buonanotte agli esercizi spirituali, le visite dell’Ispettore alle comunità, le lettere dell’Ispettori ai confratelli, i fogli di collegamento tra il Consiglio ispettoriale e le comunità, il Notiziario ispettoriale, l’inserimento nel Piano di Formazione delle Comunità, uno specifico spazio sul sito web dell’ispettoria.
                        La riflessione è avvenuta principalmente nei Consigli ispettoriali, negli incontri dei Direttori, negli incontri dei giovani confratelli e dei sacerdoti del quinquennio, nelle comunità interessate alla presentazione di progetti o già coinvolte nel Progetto Europa, nel Consiglio congiunto con le FMA.

L’accoglienza del Progetto Europa
Consiglio ispettoriale e dei Direttori             5 4 2 3 4
Confratelli in formazione iniziale                  5 4 3 4 3
Confratelli nelle comunità                             3 2 2 2 3
Collaboratori laici e giovani                           3 3 1 4 3

                        I dati pur nella loro non completezza evidenziano che l’interesse maggiore è stato manifestato dai giovani confratelli, i quali hanno avuto un buon approccio e sentono la dimensione europea come più vicina alla loro sensibilità. Particolare interesse è stato manifestato nelle case di formazione, tutte e carattere internazionale.
                        Da parte dei Consigli ispettoriale e dei Direttori l’accoglienza è stata sostanzialmente positiva, in particolare in quelle Ispettorie che già partecipano al progetto Europa con specifiche presenze. C’è attesa e desiderio di capire come evolverà il Progetto. Nelle comunità locali è emersa curiosità, ma minore partecipazione. E’ risultato meno capillare il messaggio per i laici collaboratori ed i giovani.

I due principali motivi di interesse e le due principali difficoltà dei confratelli
                        I motivi di interesse: l’attenzione della Congregazione ad un’area in difficoltà, l’opportunità di rilanciare il carisma in Europa, la necessità di uscire da schemi chiusi alla propria ispettoria per non rimanere ai margini dell’Europa, lo stimolo per rinnovare il modello di evangelizzazione in atto, diffondere una cultura vocazionale ed avviare l’animazione vocazionale in forma più sistematica ed efficace, la possibilità di ricevere aiuti dall’esterno e rilanciare alcuni settori delle opere,
                        In un’Ispettoria la presenza di comunità internazionali di formazione e di confratelli europei nei luoghi salesiani ha già reso familiare la dimensione europea. In altre lo slancio missionario è un patrimonio acquisito ed è già concretamente in atto nel Nord Europa o nella penisola balcanica, nel Sud Est Europa.

                        Le difficoltà: Il Progetto non appare chiaro nei suoi risvolti concreti. Ci si aspetta passi più visibili, per evitare solo informazione o formazione. Emergono interrogativi circa la possibilità di inculturazione di confratelli provenienti da altri continenti. Il loro inserimento prevede necessariamente tempi lunghi, mentre alcune situazioni di difficoltà richiederebbero interventi urgenti. Ci si interroga sulla possibilità concreta di rispondere ad esigenze in altre parti d’Europa quando si è già in difficoltà nel far fronte alle esigenze interne della ispettoria. L’Europa è sentita lontana: l’attenzione si concentra piuttosto su quella porzione di Europa che è presente in Italia con un notevole numero di immigrati.
                        Affiora resistenza da parte di diversi confratelli a mettersi in discussione ed a rileggere in modo evangelico le sfide contemporanee. L’invecchiamento rende più difficile sognare in termini di futuro. Emerge talvolta una mentalità regionalistica. Il ridimensionamento non è visto in chiave progettuale e l’affidamento ai laici è talvolta subito e visto come “ultima spiaggia”. Si fa fatica a vivere una “conversione pastorale” che passi da una prospettiva di mantenimento ad una di missione; ci si sente inadeguati al compito.

Strategie di governo ed interventi
                        Il Progetto dei Luoghi salesiani prevede già il dialogo con ispettorie europee e l’inserimento di confratelli. Si sta studiando la composizione delle équipes delle comunità di formazione internazionali. Si prevede l’invio di giovani confratelli per l’apprendimento delle lingue e l’attivazione di sinergie con altre ispettorie per progetti e collaborazioni.
                        E’ stata assunta la responsabilità di una comunità in Svizzera, mentre si è ampliata con una nuova opera la presenza in Albania e Kosovo (IME). Sono state accompagnate e sostenute progettualmente, economicamente e con il personale le comunità della Lituania, mentre continua la responsabilità, l’impegno economico ed il sostegno di personale per una comunità della Svizzera (ILE). Sono proseguite le attività estive e di collaborazione tra diverse ispettorie italiane e nord europee. Sono proseguite varie forme di collaborazione e di sostegno nella formazione iniziale con Ispettorie di altre Regioni (ICC). Prosegue la responsabilità, il sostegno di personale e di risorse economiche della presenza salesiana in Romania e in Moldova (INE). E’ stata assunta la responsabilità della presenza salesiana in Lituania (ICP).
                        Sono in corso in tutte le ispettorie interventi concreti di ridimensionamento, riduzione di alcuni fronti, sperimentazione di affidamento laicale di opere o settori di opere, potenziamento di fronti significativi.
                        Sono stati presentati  progetti specifici alla Commissione del Progetto Europa, specie in aree geografiche di maggiore povertà e per l’ accoglienza e formazione di giovani immigrati europei ed extraeuropei.
                       
Processi o interventi possibili nel 2011-2012
                        Impegnare i Direttori e le consulte ispettoriali nella l’attuazione delle linee del PEPS per rivitalizzare il carisma. Rafforzare l’accoglienza di confratelli di altre nazionalità nelle case di formazione. Ripensare e reimpostare i percorsi di iniziazione cristiana e di nuova evangelizzazione, con particolare attenzione alla famiglia.
                        Prosecuzione nella implementazione del progetto dei Luoghi salesiani e delle comunità di formazione internazionali. Prosecuzione del sostegno alle presenze già avviate in Europa.
                        Facilitare la permanenza in ambienti di studio e lo scambio di esperienze tra confratelli in formazione iniziale delle diverse ispettorie d’Europa. Continuare ad informare e facilitare la partecipazione ad eventi, convegni ed iniziative a livello europeo.
                        Assumere le indicazioni del Rettor Maggiore per l’accoglienza di giovani immigrati, specie nelle città ed opere di maggiore concentrazione. Valutare la proposta di fare dell’opera di Taormina un centro di aggregazione e formazione per giovani europei.

 

NELLA REGIONE

Passi avviati nella Regione nel 2009-2010
                        La Conferenza degli Ispettori della Regione ha dedicato due sedute (una delle quali con le Ispettrici FMA) allo studio ed attuazione del Progetto Europa, con particolare attenzione alla prima area, quella della Rivitalizzazione endogena del carisma. Questo compito, senza dimenticare gli interventi strutturali propri della seconda area (ridimensionamento e ricollocazione) risulta decisivo. Se non si riflette in modo approfondito sulla persona del salesiano e le sue difficoltà, sulla comunità salesiana e sulla missione in questo contesto socio-culturale, non si tocca ancora il cuore del problema.
                        Ci è sembrato che non si possano eludere le sfide e le opportunità che la cultura europea post-moderna pone alla Chiesa ed alla nostra Congregazione, per non ridurre il progetto Europa solo al sostegno di alcune opere od al trasferimento di confratelli da altre Regione.
                        Il Consigliere regionale ha presentato Il Progetto Europa nei due noviziati di Pinerolo e Genzano, nei due post noviziati di Roma San Tarcisio e Nave e negli studentati teologici di Torino Crocetta e Messina San Tommaso, negli incontri estivi dei giovani confratelli in vista della professione perpetua e dei confratelli nel primo quinquennio di sacerdozio e di professione perpetua, negli esercizi spirituali dei Direttori della Regione con il Rettor Maggiore (marzo 2009 e marzo 2010).
                        Il Consigliere generale per la Formazione ha presentato il Progetto Europa all’incontro dei prenovizi, novizi e tirocinanti della Regione.
                        E’ proseguita nella Conferenza degli ispettori della Regione la riflessione sulle case di formazione e sulla loro apertura internazionale, con particolare riferimento alle équipes formatrici.
                        E’ stato ristrutturato l’impegno della ILE in Europa, con il mantenimento di una presenza in Svizzera, il passaggio giuridico della comunità di Zurigo alla IME, il passaggio delle comunità della Lituania alla ICP. E’ proseguito l’impegno della IME nella penisola balcanica con l’apertura di una quarta presenza (a Gjilan in Kosovo). E’ proseguito l’impegno della INE in Romania e Moldova con l’invio di personale e l’avvio definitivo in una sede stabile della presenza a Chisinau. Sono proseguiti le collaborazioni con diverse ispettorie dell’Europa e di altre Regioni per l’accoglienza e l’accompagnamento di confratelli in formazione.
                        Sono stati elaborati e presentati alla Commissione per il Progetto Europa dei progetti specifici da parte di IME, ICC, ILE, ISI.

Difficoltà incontrate
            Da parte degli Ispettori l’interesse è stato elevato e la partecipazione piena. L’attenzione si è concentrata sull’area della rivitalizzazione endogena, dove si percepiscono maggiori resistenze al cambiamento. 
            In senso generale, mi sembra che le difficoltà più consistenti siano state quattro: la non consapevolezza che il Progetto Europa tocca anzitutto la vita di ogni salesiano e di ogni comunità d’Europa; la  comprensione del Progetto Europa come una operazione di vertice, riguardante la sopravvivenza di opere ed il trasferimento di confratelli da altre Regioni; la attenzione scarsa o nulla ai segni dello Spirito che pure emergono nella odierna cultura europea contemporanea, percepita, in forma unilaterale, negativa e antagonista; l’ eccessiva concentrazione ad intra, che non fa cercare i germi di novità presenti nella vita consacrata e nelle Chiese d’Europa.

Processi e interventi possibili nel 2011-2012
                        Approfondire le ragioni fondanti il Progetto Europa, a partire da Ecclesia in Europa e dagli interventi del Rettor Maggiore e dei relatori dei 3 Incontri degli Ispettori d’Europa.
                        Condividere tra gli Ispettori ed i Consigli ispettoriale i criteri di significatività, ridimensionamento e ricollocazione delle presenze.
                        Avviare tra i confratelli in formazione iniziale ed i sacerdoti nel quinquennio di ordinazione una riflessione sulla nuova evangelizzazione in Europa e le opportunità per il carisma salesiano.
                        Elaborare delle linee comuni per l’accoglienza di confratelli di altre Regioni, con particolare attenzione ai luoghi salesiani, alle comunità formatrici internazionali, ai progetti approvati dal Rettor Maggiore.
                        Proseguire ed intensificare gli scambi e le sinergie con singole Ispettorie.

  Don Pier Fausto Frisoli

 

PROGETTO EUROPA

REGIONE EUROPA OVEST
Incontro Ispettori di Europa 

José Miguel Núñez
Roma, 26-28 novembre 2010

 I PARTE: ISPETTORIE

    • COMUNICAZIONE DEL PROGETTO EUROPA NELLE ISPETTORIE 

Per comunicare il Progetto Europa ai confratelli nelle ispettorie si sono adoperate diverse strategie:

  • Si è riflettuto a lungo nei consigli ispettoriali.
  • Si è presentato il progetto ai direttori e alle comunità nei momenti specifici d’incontro e di lavoro.
  • È stato oggetto di riflessione nelle lettere dell’ispettore ai confratelli.
  • Si è lavorato sul PE nei Capitoli Ispettoriali.
  • Si sono usufruiti gli interventi del Rettor Maggiore nelle visite alle ispettorie.
  • Si è accolto il messaggio del Regionale nelle visite straordinarie.
  • Si è presentato il PE ai laici con responsabilità nelle opere e alla famiglia salesiana.
    • ACCOGLIENZA DEL PROGETTO EUROPA NELLE ISPETTORIE
  • Consiglio Ispettoriale e direttori             4
  • Confratelli in formazione iniziale            4
  • Confratelli nelle comunità                       3
  • Laici                                                        3
    • MOTIVI DI INTERESSE E DIFFICOLTÀ NELLE ISPETTORIE

I principali motivi di interesse:

Il PE è motivo di speranza tra i confratelli perché

  • Ci aiuterà a rivitalizzare il carisma e a rinnovare la vita consacrata salesiana.
  • Ci aiuterà a ripensare la presenza salesiana e la missione e la ristrutturazione interna delle ispettorie.
  • Ci aiuterà a reagire di fronte alla realtà sociale di miscredenza e a impegnarci di più nell’evangelizzazione.
  • Ci permetterà il contatto con altre culture nei contesti della mondializzazione.

Le difficoltà

  • È percepito da molti confratelli come qualcosa di non definito, che non tocca la vita quotidiana e non si concretizza (soprattutto la prima area).
  • Nella Spagna, in questo momento, si identifica soprattutto con il processo di ristrutturazione e la rivitalizzazione endogena resta più nascosta perché più difficile da concretizzare.
  • Nella terza area: l’inculturazione dei missionari, la difficoltà ad imparare la lingua e la scarsa valorizzazione dei confratelli venuti dall’estero in rapporto alle loro attività precedenti nei loro paesi di provenenza. 
    • PRINCIPALI STRATEGIE E INTERVENTI 2009-2010 

Prima area: rivitalizzazione endogena

  • Un grande sforzo per la mentalizzazione e la accoglienza del PE.
  • I Capitoli ispettoriali 2010 hanno dato orientamenti per il cambiamento esigito nei primi nuclei del PE.
  • Strategie della formazione per la rivitalizzazione endogena: ritiri, esercizi spirituali, temi di formazione per le comunità...
  • Accoglienza dei suggerimenti del Rettor Maggiore nelle visite straordinarie che invitano al rinnovamento della vita religiosa salesiana.

Seconda area: ristrutturazione

  • Procesi di ristrutturazione interna in tutte le ispettorie con piani di azione, carte di navigazione, analisi della realtà, prospettive...
  • Sviluppo della mobilità dei confratelli per favorire il rinnovamento delle comunità.
  • Riflessione, presa di coscienza ed implicazione (consulta) dei confratelli nel processo di ristrutturazione delle ispettorie.

Terza area: Europa, terra di missione

  • Approfondimento della dimensione evangelizzatrice della nostra missione come priorità nella nostra pastorale giovanile: primo anuncio, urgenza, metodologia...
  • Accoglienza, formazione e acompagnamento dei confratelli vietnamiti.
    • PROCESSI E INTERVENTI 2010-2011 

Prima area: rivitalizzazione endogena

  • Continuare con il processo di rinnovamento della vita consacrata nelle nostre comunità.
  • Rafforzare i piani di formazione permanente dei confratelli e di accompagnamento dei direttori.
  • Intensificare l’animazione vocazionale secondo il piano stabilito nel seminario iberico di pastorale vocazionale di febbraio 2009.

Seconda area: ristrutturazione

  • Impostare il processo di ristrutturazione delle ispettorie della Spagna per i prossimi tre anni.
  • Continuare con il processo di ristrutturazione interna nelle singole ispettorie e con la riflessione sulle nuove presenze.
  • Continuare il discernimento e la verifica delle case di formazione della Regione.

Terza area: Europa, terra di missione

  • Continuare la riflessione sulla nuova evangelizzazione nella Regione e la dimensione evangelizzatrice della pastorale giovanile. Di conseguenza, dare una spinta decisiva alla animazione vocazionale.
  • Iniziare la riflessione sui nuovi progetti significativi e la possibilità di continuare con la accoglienza di missionari.
  • Continuare con l’accompagnamento dei giovani confratelli vietnamiti della Francia ed il loro progressivo inserimento nella ispettoria verificando il loro cammino di questi anni.

II PARTE: REGIONE

2.1.  PASSI COMPIUTI NELLA REGIONE NEL 2009-2010

  • Lavoro nella Conferenza degli ispettori della REO: durante l’incontro annuale del mese di marzo, la Conferenza degli Ispettori della REO ha lavorato esplicitamente sul tema del Progetto Europa e sulle relative implicanze per la nostra Regione. Nella Francia e nel Belgio Sud è in atto un processo di consolidamento della ristrutturazione interna ed esterna (primo e secondo nucleo) e si sta facendo esperienza di accoglienza dei primi missionari (terzo nucleo).
  • Rivitalizzazione endogena del carisma
      • La Regione Europa Ovest ha incominciato in Spagna, attraverso il Centro Nazionale di Pastorale Giovanile, una riflessione importante sul tema dell’evangelizzazione e il primo annuncio nei contesti secolarizzati delle nostre società complesse. Come frutto di un seminario con tutti i Delegati di Pastorale Giovanile delle ispettorie e alcuni membri delle loro équipes, con l’ulteriore riflessione del proprio Centro Nazionale di Pastorale Giovanile, è già stato preparato un documento di lavoro sul tema.

1.2.1.   La Regione Europa Ovest ha celebrato un corso di esercizi spirituali con il RM a Lisbona. Vi hanno partecipato i consigli ispettoriali di ogni ispettoria ed alcuni direttori. Certamente è stato un momento qualificato di spiritualità e di formazione, incentrato nel momento in cui viviamo e sulle sfide del CG 26. Il Consigliere Regionale ha tenuto fino ad ora sette corsi di esercizi spirituali per i salesiani delle diverse ispettorie con la tematica del CG 26. Tre di questi corsi sono stati proposti ai postnovizi, ai tirocinanti e agli studenti di teologia della Regione.
1.2.3.   Abbiamo già celebrato nella Regioni ambedue gli incontri con obiettivi, contenuti e metodologie adeguati. L’incontro con i confrateli giovani si è svolto a Loyola (Guipuzkoa) nei giorni 13-15 agosto 2010. L’incontro con i direttori della Regione si è tenuto a Sanlucar la Mayor (Sevilla) nei giorni 9-12 ottobre 2010. È previsto nel prossimo mese di dicembre (6-8/12/2010) a Godelleta (Valencia) un incontro di preghiera e di condivisione alla luce della Parola per i salesiani che lo desiderano, con l’obiettivo di avviare un cammino di rinnovamento spirituale personale e comunitario.

  • Ricollocazione e ridimensionamento delle presenze

2.2.1.   Il processo di ricollocazione e ridimensionamento delle presenze nella Penisola Iberica è ormai avviato. Da novembre 2008 stiamo lavorando e riflettendo insieme per portare avanti una nuova mappa salesiana della Spagna. Una comissione interispettoriale ha portato avanti i lavori. Sono stati coinvolti i consigli ispettoriali e ulteriormente i direttori e i confratelli. La riflessione che si è portata avanti sottolinea soprattutto il bisogno di non perdere di vista l’insieme del progetto Europa e particolarmente la prima area che richiama la rivitalizzazione endogena. Sappiamo bene che la ristrutturazione delle ispettorie per se stessa non sará sufficiente per il rinnovamento che ci chiede il CG 26. Per questo abbiamo voluto puntare su una ristrutturazione più profonda, che prenda in considerazione i processi di rinnovamento personale e comunitario dal punto di vista della vita religiosa e carismatica. Mentre si porta avanti questo processo, ogni singola ispettoria è impegnata nella ristrutturazione interna tenendo conto dei criteri di significatività del CG 25 e di quelli che il RM e il suo consiglio proporranno alle ispettorie.
2.2.2.   La Regione Europa Ovest lavorerà con la Conferenza Iberica nel marzo 2011 su alcuni progetti da valutare come progetti di collaborazione da proporre al RM per un possibile invio di personale.

 2.2.  DIFFICOLTÀ INCONTRATE NELLA REGIONE NEL 2009-2010

  • Come trasmettere con convinzione il Progetto Europa di fronte ad un certo scetticismo di alcuni confratelli.
  • Infondere speranza di fronte alla difficile situazione della Regione per quanto riguarda la fecondità vocazionale e l’età media troppo alta delle ispettorie.
  • Vincere le resistenze di fronte al bisogno di cambiamento e di rinnovamento della nostra vita personale e comunitaria.

 2.3.  PROCESSI O INTERVENTI DA PROSPETTARE PER IL 2011-2012

  • Sensibilizzare i confratelli e le comunità: è un cammino che dobbiamo continuare a percorrere. Si è fatta la presentazione in tutte le ispettorie e si è lavorato nelle riunioni comunitarie, buone notti, riunioni di direttori... È necessario continuare con questa trasmissione “positiva” del progetto, risvegliando speranza nei confratelli e nelle comunità dinanzi ad una situazione che, alle volte, è vissuta come “desolante”, soprattutto in termini di fecondità vocazionale e di vita religiosa.
  • Accompagnare il processo di ristrutturazione della Spagna e fare il cammino di convergenza delle ispettorie secondo la carta di navigazione proposta fino al 2014.
  • Prendere le decisioni necessarie dopo il discernimento sulle case di formazione della Regione (giugno 2011).
  • Continuare con il coordinamento della PG di Portogallo, Francia-Belgio Sud e  Spagna per lavorare insieme nella proposta evangelizzatrice della Regione.
  • Individuare alcuni progetti nuovi e significativi da sottoporre alla comissione del PE per il discernimento e l’invio di missionari.

 Don José Miguel Núñez

PROGETTO EUROPA
PROSPETTIVE DI CAMMINO PER IL BIENNIO 2011-2012

Roma, 28 novembre 2010

A MODO DI INTRODUZIONE

            Nel PE non possiamo mai dimenticare che, secondo le parole di Benedetto XVI, siamo per vocazione cercatori di Dio. Il progetto Europa deve significare per noi tutti un rinnovamento profondo che deve partire dalla centralità della Parola di Dio nella nostra vita, nelle nostre comunità, nella missione, afinchè possiamo diventare Vangelo vivente per i giovani in Europa.
            La nostra vita fraterna, “confessio Trinitatis” è parabola della Chiesa comunione, esige da noi un atteggiamento continuo di discernimento per cercare la volontà di Dio, di fronte al presente e al futuro, senza paura, con speranza, ancorati saldamente nella esperienza del carisma di Don Bosco, e con un impegno deciso di evangelizzazione delle nostre società.
Così possiamo iniziare un cammino personale e comunitario di conversione del cuore a Dio e di conversione ai giovani per favorire una rinascita spirituale del carisma in tutti i salesiani, accompagnata dalla necessaria ristrutturazione delle presenze salesiane.
La nostra proposta vocazionale dovrà essere il frutto di una pastorale giovanile, che sappia aprire cammini di accompagnamento che facilitino ai giovani la scoperta dell’ esperienza di Dio, il discernimento della sua volontà e la scelta vocazionale.

 AREA 1 -  RIVITALIZZAZIONE

ISPETTORIE DI EUROPA

  • Continuare il processo di rinnovamento della vita consacrata nelle nostre comunità come processo di conversione integrale a Dio.
  • Recupero della centralità dell’evangelizzazione, a partire dalla comunità che si pone in atteggiamento di conversione, in ascolto obbediente della Parola, che celebra la propria fede e la testimonia con la vita. “Annunciare la speranza, celebrare la speranza, testimoniare la speranza” (Ecclesia in Europa).
  • Impegno nella pastorale vocazionale, con attenzione ad avere più coraggio nella proposta e con l’attenzione a proporre lo specifico proprio della vita consacrata come scelta di vita (e non primariamente la scelta sacerdotale). Questo permette ai confratelli e alle comunità di mettersi in discussione e di rinnovarsi interiormente. “Portare l’annuncio vocazionale nella pastorale ordinaria” (Ecclesia in Europa). Questo implica una pastorale giovanile sistematica ed integrale.
  • Rafforzare i piani di formazione congiunta e permanente dei confratelli, i laici, i giovani e la Famiglia salesiana; specialmente la cura e l’accompagnamento dei Direttori.

REGIONE DI EUROPA

  • Informazione e comunicazione per sensibilizzare i confratelli e le comunità: è necessario continuare con la trasmissione “positiva” del progetto risvegliando la speranza nei confratelli e nelle comunità, raccogliendo tutti gli interventi di questi anni come testi di riferimento per i confratelli e invitando loro a fare uso di ANS per allargare lo sguardo a tutto il mondo.
  • Valorizzazione dei luoghi salesiani come opportunità di formazione per salesiani, giovani e laici impegnati nelle nostre opere.
  • Verificare e consolidare le esperienze avviate di formazione iniziale regionali e interregionali.
  • Per conoscerci meglio, fare sperienze di incontri tra novizi e salesiani giovani con proposte di pellegrinaggi e di scambio tra le nostre ispettorie.

SETTORI

  • Ai Dicasteri della Missione: riflessione teologica-pastorale maggiormente condivisa a partire da una riflessione più profonda della cultura europea con le sue sfide e le sue opportunità; studio e confronto più serio sulla cultura europea.
  • Chiedere al Dicastero per la PG un seminario permanente per verificare la pastorale vocazionale.
  • Comunicazione Sociale: aiutare i confratelli a saper interpretare la cultura giovanile e coglierne bisogni e attese.

AREA 2 - RICOLLOCAZIONE

ISPETTORIE DI EUROPA

  • Impostare il processo di ristrutturazione delle ispettorie per i prossimi anni, continuando con il processo di ristrutturazione interna nelle singole ispettorie e con la riflessione sulle nuove presenza e le presenze nuove.
  • Gli Ispettori con il loro Consigli, all’interno del Progetto Organico Ispettoriale, faranno un Piano per ridisegnare le presenze dell’ispettoria, individuando quali presenze rendere significative e con quali interventi, scegliendo le presenze da ridimensionare o semplificare, trovando nuovi bisogni e nuove frontiere a cui rispondere con nuove presenze, attività, opere.

REGIONE DI EUROPA

  • Creare un Segretariato interregionale per la Scuola e la Formazione Professionale con compiti di coordinamento.
  • Nella Regione Europa Ovest, accompagnare il processo di ristrutturazione della Spagna e fare il cammino di convergenza delle ispettorie secondo la carta di navigazione proposta fino al 2014 e prendere le decisioni necessarie dopo il discernimento sulle case di formazione della Regione. 

SETTORI

  • Rettore Maggiore e Consiglio Generale: Completare la riflessione sui criteri di significatività.
  • Comunicazione Sociale: realizzazione di 3 DVD che presentino la realtà del PE nelle tre regioni.

AREA 3 – EUROPA, TERRA DI MISSIONE

 ISPETTORIE DELLA CONGREGAZIONE

  • Continuare la riflessione sulla evangelizzazione nell’Europa nelle diverse Regioni, approfondendo la dimensione evangelizzatrice della pastorale giovanile.
  • Conoscere meglio la realtà giovanile e le possibilità di evangelizzare nei contesti delle nostre società.
  • Continuare con l’accompagnamento dei confratelli che vengono dal di fuori dell’Europa facilitando il loro progressivo inserimento nella ispettoria.

 REGIONE

  • Proporre come tema di studio nelle conferenze di ispettori il tema dell’evangelizzazione.
  • Continuare con il coordinamento della PG tra i diversi paesi delle Regioni.
  • Individuare nelle ispettorie progetti nuovi e significativi da sottoporre alla comissione del PE per il discernimento e l’invio di confratelli.

 SETTORI

  • Proporre al Dicastero della PG una riflessione sull’evangelizzazione nella scuola.

Don Pier Fausto Frisoli