MANUALE PER
ROMA, VIA
DELLA PISANA, 1111
2005
1 Questo
manuale ha uno scopo preciso: aiutare chi lavora nella Comunicazione Sociale
nelle Ispettorie, nelle Conferenze delle Ispettorie o delle Regioni, offrendo
loro orientamenti operativi e spiegando meglio i parametri di riferimento già
presenti nel Sistema Salesiano di Comunicazione Sociale (SSCS). Questo
manuale è stato pubblicato la prima volta nel 2001, all fine del periodo di don
Martinelli. Lui dice in cinque brevi
righe alla fine del libro che nasce dalla cooperazione di tutti i delegati
ispettoriali per la comunicazione sociale.
Sappiamo che ha respirato inoltre le sue proprie
energie e la sua visione. La presente edizione è una revisione alla luce del 'Rapido Sviluppo' (volendo citare l'ultimo messaggio
di Giovanni Paolo II sulla Comunicazione Sociale) che la realtà dei media vive
oggi, considerando anche che molto è avvenuto nella Congregazione in questo
campo dopo il CG25 e la nomina di un Consigliere specifico per
' Nella
Lettera 'Con il coraggio di Don Bosco nelle nuove frontiere della
comunicazione sociale' (ACG
390), Don Pascual Chávez ha invitato i confratelli a un cambio di strategia in
questo campo: non la creazione di nuove linee operative, ma passi concreti per
'sprigionare la vita che si trova latente nel patrimonio dottrinale della
Congregazione e trovare modi per incarnarla nelle nostre comunità educative e
pastorali e nel territorio'. Questa dichiarazione è ben adatta a indicare
l'intento di questo manuale.
2 Questo
manuale vuole
in primo luogo indirizzarsi agli operatori responsabili a livello ispettoriale:
l'Ispettore e il suo Consiglio e i Delegati ispettoriali per
3 Un altro
gruppo di possibili beneficiari di questo testo potrebbero essere i Delegati e
le Commissioni della CS della Nazione, delle Conferenze o delle Regioni.
Dove una nazione ha più di una Ispettoria o dove
alcune Ispettorie hanno formato una Conferenza si è dimostrato utile
organizzare un coordinamento della comunicazione sociale attorno a un Delegato
Nazionale o di Conferenza. C'è anche la possibilità di una struttura della
comunicazione a livello regionale non ancora sviluppata.
4 Il manuale
muove dalla Parte II del Sistema Salesiano della Comunicazione Sociale (SSCS):
il funzionamento del SSCS, con ulteriori riferimenti agli aspetti della Parte
III dello stesso documento, e cioè l'organizzazione della CS.
La struttura dei capitoli è come segue:
' . CAPITOLO
PRIMO: il Piano Ispettoriale di CS :
il perché, il che cosa e il come; questo deve essere letto assieme allo
schema del piano messo nella relativa appendice in fondo al SSCS.
� . CAPITOLO
SECONDO: la gestione e l'organizzazione della CS entro e oltre
- . CAPITOLO
TERZO: il delegato e i gruppi o équipes coinvolte nella CS, gestite da una
Ispettoria, una Conferenza, una Regione.
. CAPITOLO
QUARTO: strutture e servizi che coinvolgono le pubbliche relazioni ma anche
argomenti interni, come documentazione e archiviazione.
. CAPITOLO
QUINTO: coordinamento tra le Ispettorie.
5 In ognuna
delle aree sopra evidenziate indica delle responsabilità per ogni livello di
animazione: il Delegato Ispettoriale ha compiti da promuovere in collegamento
con il Progetto Educativo Pastorale (PEP) della Ispettoria e con delega
dell'Ispettore. Egli si avvale di una équipe consultiva e/o di una
commissione secondo le circostanze locali.
6 Dove non c'è
un Piano Ispettoriale è difficile, se non impossibile, lavorare
efficacemente con e nella CS in modo salesiano. Senza un piano tutto ciò che si
fa rischia di restare isolato e sparso, senza impatto.
7 Dove manca
una delega dell'Ispettore il compito del Delegato diventa spesso
complicato.
8 Poiché
CAPITOLO PRIMO: IL PIANO ISPETTORIALE DI CS
Comunicazione
al servizio dell'Ispettoria
9 In vista
della comunicazione sociale promossa e sviluppata dalla Congregazione, specialmente
nell'ultimo decennio, '/span>le nostre comunità, opere e
attività' diventano parte di un sistema di comunicazione più ampio entro il
quale esse si paragonano e interagiscono' (D. Vecchi, ACG 370). Il Sistema
Salesiano di CS, come è chiamato oggi, è un progetto unificato e integrato,
veramente al servizio di una visione condivisa e dei valori del carisma
salesiano: questi vengono realizzati nelle diverse
attività dei vari settori nelle comunità e nell'Ispettoria.
10
11 Il Piano
Ispettoriale della CS (PICS) è il cuore dell'attività della CS a livello
Ispettoriale e locale. Questo piano è parte del Progetto Educativo e Pastorale
dell'Ispettoria. La comunità salesiana applica un metodo pedagogico nel suo
lavoro educativo e pastorale: un modello che è allo stesso tempo graduale e
circolare.
Graduale:
adatto allo sviluppo complessivo del giovane e dell'adulto. Non offre tutto
in un momento o indiscriminatamente; né dilaziona ciò che è necessario, quando
esso è necessario. E' attento alla crescita, la accompagna, la sostiene e la
incoraggia. Evita le ripetizioni e non teme di affrontare nuove situazioni.
Circolare:
opposto a lineare o a un modello che vede le cose in ordine cronologico e non
interattivo. Il modello circolare raccoglie la ricchezza dei momenti
particolari e delle esperienze, invece di affrontarli secondo una rigida
direzione temporale. Il nostro interesse è che ciò che è stato acquisito serve
a guidare i passi ulteriori da fare; questo favorisce la ricerca e la risposta.
Il processo non si ferma mai, ma è qualcosa che progredisce continuamente.
12 Un piano è la
formulazione del metodo dettagliato o del disegno secondo cui una cosa deve
essere fatta. E' qualcosa da realizzare in una realtà particolare e che
comincia da quella realtà. Il Piano di comunicazione risponde alle necessità e
alle domande che sorgono da un ampio quadro di riferimento e fa parte del
progetto ispettoriale.
Il Sistema
Salesiano della Comunicazione Sociale costituisce l'ampio quadro di
riferimento; la seconda parte è uno schema generale e un elenco di indicatori
per la verifica che indica di aspetti e situazioni da includere nel PICS
di una Ispettoria.
Nella
succitata lettera di Don Chávez un riferimento a queste appendici rende chiaro
che esse sono in se stesse un programma ungente da leggersi e da attuarsi: 'seguendo i punti elencati' e accettando gli orientamenti
operativi suggeriti si è portati a diagnosticare, attuare e verificare
sistematicamente lo stato della comunicazione sociale nelle ispettorie'.
Il piano è
il risultato concreto e conclusivo di un processo di progettazione che è 'redatto
e realizzato con la più grande e la migliore partecipazione possibile a diversi
livelli; dovrebbe essere costantemente animato e periodicamente verificato
dagli organismi di animazione e di governo dell'ispettoria'.
� Nell'integrare Il Piano Ispettoriale di CS nel Progetto Organico Ispettoriale ( POI ) sono
centrali i seguenti elementi:
La
comunità.
Un piano ispettoriale non è il frutto del pensiero di una
sola persona.
Le seguenti figure e gruppi - elencate
in un ordine sparso - dovrebbero essere d'accordo riguardo a un piano di
formazione per
Il
carisma.
Un esempio di contenuto di un Piano di
CS potrebbe essere il seguente:
scopo di un tale piano, relazione del settore per
L'Ispettoria
di Mumbai, Sud Asia, ha varato una Politica di CS degna di essere considerata.
Detta politica è parte di un progetto di CS globale. Essa indica la
struttura di coordinamento per presentare le informazioni (Bosco Information
Service o BIS), i modi di procedere nelle pubbliche relazioni (PR) coi media e sostegno nei media, chi può emettere un
comunicato stampa e su quali argomenti, crisi della comunicazione: che cosa è e
chi la può gestire.
13 Il Delegato
Ispettoriale di CS, che è un elemento chiave per lo sviluppo, il coordinamento
e la verifica del PICS e per la sua integrazione all'interno del Progetto
Organico Ispettoriale, fa parte di un progetto più ampio che coinvolge tutta la
vita salesiana dell'Ispettoria. E' importante per lui promuovere
contatti, dialogo e intesa con gli altri settori nella vita dell'Ispettoria.
Questi settori includono:
14 Formazione e sua organizzazione.
Le persone
sono il centro e il criterio per le scelte quando si tratta della vita e
dell'attività salesiana. Ogni Ispettoria Salesiana ha una CIF (Commissione
Ispettoriale di Formazione).
Questo
gruppo organizzativo non è solo per quelle Ispettorie che hanno corsi di formazione. Vale per ogni Ispettoria, dal momento
che occorre pensare a una formazione permanente e non solo a quella iniziale. Una intesa con
15 Pastorale Giovanile e sua organizzazione.
Non bisogna
dimenticare che il nostro lavoro avviene sempre entro aree più grandi della
Pastorale salesiana ed ecclesiastica, in modo condiviso e unificato.
Arrivare ad unéintesa con
-
far parte della Commissione Ispettoriale di Pastorale Giovanile e dare
importanza ai progetti della PG redatti a livello Ispettoriale e locale;
-
avere un delegato della PG o almeno un suo rappresentante nella
Commissione di CS;
-
discutere spesso su interventi e criteri utilizzati nel portare
avanti i progetti nelle varie opere e attività: scuole, centri di formazione
professionale, parrocchie, oratori, pubblicazioni, opere con giovani a rischio
etc.
16 Settore Economia e sua organizzazione.
Una comunicazione di qualità oggi ha un
suo costo, al quale si aggiungono le risorse finanziarie per produrre messaggi
e informazione.
Il Delegato
Ispettoriale pianifica preventivando, tra glia ltri aspetti, i costi finanziari
di ciò che intende realizzare.
É
necessario, quindi, sentire l'Economo Ispettoriale prima
di ultimare una attività di comunicazione e di presentarla all'Ispettore e al
suo Consiglio.
17
L'esperienza
di Don Bosco e della Famiglia Salesiana da lui avviata sottolinea l'importanza
di lavorare con i Laici nei diversi settori delle nostre attività.
Il CG24 ha
volto l'attenzione al possibile e desiderato contributo dei Laici nello spirito
e nella missione di Don Bosco.
Nel
documento Christifideles Laici
Mantenere i
contatti con
Alcuni
gruppi laicali della Famiglia Salesiana spesso includono nei loro statuti un
richiamo a lavorare nella CS.
18 Dimensione
missionaria
e sua organizzazione.
E'
sufficiente far notare al Delegato Ispettoriale quanto propone l'Enciclica Redemptoris
Missio al n. 37 per motivarlo a connettersi strettamente col Delegato
Ispettoriale per l'animazione missionaria.
Le missioni,
specialmente la missione ad gentes, sono
un forte messaggio di comunicazioni per i nostri giovani e non sarebbe
vantaggioso per il carisma di Don Bosco trascurare quest'area.
19 Oltre ai
contatti interni, con i Salesiani, vanno considerati e favoriti contatti con
altri che lavorano in questo campo a livello locale.
I giornalisti, quelli che lavorano alla radio e alla TV,
gli esperti di pubblicità, i direttori di nuove agenzie, gli artisti del canto,
della musica e del teatro etc., sono tutti importanti
per noi. Mantenere contatti con loro ha due scopi:
-
stabilire buone relazioni per una mutua assistenza, imparare l'arte
della comunicazione da quelli che ci vivono dentro,
-
coinvolgerli nella animazione e nella formazione, per chiederne un
sostegno nei momenti chiave e nelle modalità appropriate agli obiettivi da
raggiungere.
20 Conseguenza
pratica di
quanto detto sopra potrebbe essere un incontro annuale con le persone citate al
paragrafo precedente, per capire le direttive e i nuovi sviluppi nel settore.
Faceva parte
della tradizione salesiana celebrare la festa di S. Francesco di Sales con gli
operatori nel campo della comunicazione. Il Papa Giovanni Paolo II aveva scelto
di annunciare il tema per
ALL'INTERNO E
ALL'ESTERNO
25 Aiutare
coloro che lavorano nella comunicazione per condurre il loro lavoro come
educatori, attraverso i mezzi che usano, va oltre le possibilità e gli sforzi
di un Delegato salesiano e della sua équipe. Ma almeno il solo pensarci è un
segno della voglia di scoprire ciò che si può fare, in modo che le comunità e i
singoli non si lamentino solo dei prodotti o degli strumenti di comunicazione,
ma conoscano come offrire qualche utile idea e anche qualche possibile cambio
di direzione.
26 Il Delegato
Ispettoriale di CS è visto, nell'insieme dell'organizzazione della Ispettoria,
come un responsabile della formazione, nel senso che egli ha il suo
ruolo specifico da svolgere nella formazione iniziale e in quella permanente
dei Salesiani.
27 Il prospetto
di curriculum salesiano per la formazione iniziale e permanente, descritto in Formazione
alla CS è Orientamenti, è una risorsa e una guida per il Delegato nel suo
compito riguardo alla formazione iniziale e a quella permanente.
28 L'aspetto
della formazione del PICS rappresenta un compito primario per il Delegato
Ispettoriale e per
29 L'animazione
che ignora il contesto è inefficace. La formazione richiede nei formatori che siano parte del contesto in modo da procedere secondo un
piano che arricchisce la persona.
30 Una
possibile attività di formazione: qui l'attenzione va ad una
iniziativa che coinvolge tutta
31 Ecco alcune note
per l'uso di questo materiale:
-
leggere il testo del messaggio papale,
-
organizzare un incontro di comunità sul tema scelto dal Papa,
approfondendo la discussione e i problemi connessi col tema,
-
invitare degli esperti sul materiale presentato dal
messaggio, in modo da offrire un punto di vista e altre prospettive da seguire,
-
trovare del tempo per pregare sulla comunicazione sociale,
ricordando la sua importanza, il suo influsso, le sue possibilità, i rischi e
le sfide nel nostro mondo,
-
suggerire la possibilità di una Pastorale della Comunicazione per
la riflessione della Chiesa locale. Date le molte dichiarazioni ecclesiastiche,
si potrebbe passare all'azione, richiamando il servizio dato dalla
comunicazione nella Chiesa. C'è un lungo cammino da fare. Possiamo fare i primi
passi!
Il riferimento alla celebrazione della Giornata della
Comunicazione non significa che ci limitiamo a questo solo ricordo annuale per
il nostro impegno salesiano nel settore. Cominciando da quel giorno si possono
proporre altre iniziative che richiamino l'attenzione e promuovano unéarea che
i giovani di oggi vivono con molta intensità.
Animazione è informazione
32 L'informazione è sia interna che esterna
alla Famiglia Salesiana.
L'informazione
esterna ' rappresentata da alcune attività che possono funzionare anche
all'interno, come il Bollettino Salesiano e i siti internet della Congregazione
o dell'Ispettoria, ma essa assume anche attività e relazioni che si estendono
al mondo in generale.
Per informazione
interna intendiamo ciò che si fa:
-
per
-
per
L'informazione interna alla comunità riguarda
quindi
-
l'Ispettoria,
-
l'intera Congregazione.
Qui non possiamo prendere in considerazione tutto i prodotti di informazione disponibili nelle diverse Ispettorie; ci limitiamo ad alcuni di natura più generale:
il Notiziario
Ispettoriale (1),
il Bollettino
Salesiano (2),
il Sito Web
Ispettoriale (3),
altri prodotti
tipici (4),
(1) Il Notiziario Ispettoriale
33 Un progetto di Notiziario Ispettoriale è
argomento degno di attenta analisi.
Ecco
alcuni punti essenziali di riferimento per un progetto significativo di
Notiziario come mezzo efficace di informazione.
34 Schema di un progetto:
. Il Notiziario Ispettoriale
all'interno del Progetto Ispettoriale di CS.
. Natura del Notiziario.
. A chi è destinato il
Notiziario.
. Politica editoriale del
Notiziario.
. Il redattore del Notiziario.
. Struttura del Notiziario.
. Frequenza di emissione del
Notiziario.
� . Linguaggio e stile del
Notiziario.
Non dobbiamo dimenticare che per molte
Ispettorie il Notiziario è l'unico mezzo di informazione che hanno, all'interno
e all'esterno, perché mancano di altri canali per la circolazione di
informazioni. E' bene essere consapevoli di ciò, se vogliamo interrogarci sulla
visibilità e il significato della presenza e dell'azione salesiana in un dato
posto e in una data cultura.
35 Il Notiziario Ispettoriale nel Piano
Ispettoriale della CS
La prima cosa da considerare, nel caso non ci sia
un piano per
E' il
progetto della CS Ispettoriale che offre le coordinate essenziali:
-
riguardo alla storia dell'Ispettoria, di cui il Notiziario è il
custode e il promotore;
-
come parte della storia del carisma salesiano: il Notiziario
dovrebbe aiutare a rileggere il carisma salesiano nella situazione
dell'Ispettoria, senza chiudersi nella semplice narrazione di celebrazioni che
sono avvenute o che avverranno; offre collaborazione e impegno vocazionale (in
termini generali) con i Laici che condividono lo stile di Don Bosco.
36 Scriveva Don Vigané:
�Senza una buona informazione sulle
origini, la storia e la vita attuale della nostra Congregazione e della
Famiglia Salesiana, non c'è una sufficiente circolazione di linfa vitale
nell'organismo. Senza adeguati impulsi per la propria identità e il senso di
appartenenza, esso si atrofizza.
Al contrario, unéadeguata informazione
(circolazione e comunicazione dei valori salesiani) lo fa crescere in vitalità
e lo arricchisce in consapevolezza ed entusiasmo, suscitando gioia di famiglia.
37 Natura del Notiziario Ispettoriale
Non tutti i prodotti Ispettoriali che servono alla
comunicazione interna usano il titolo Notiziario Ispettoriale. Tutte le
Ispettorie, comunque, seguono le indicazioni del Capitolo Generale Speciale sul
modo di dar vita alle notizie di famiglia. Il CGS al n. 516 stabilisce:
'Comunicazione dentro e fuori
B) A LIVELLO ISPETTORIALE promuovere una esauriente informazione per mezzo di Notiziari, che
interessino e colleghino comunità e confratelli su problemi riguardanti
l'Ispettoria e favoriscano iniziative libere, proposte di incontri,
ricerca di soluzione ai problemi e diano occasione di confronto e di
revisione di idee, esperimenti, metodi, orientamenti..
Il corsivo è nel testo capitolare. Il risultato è il seguente: il Notiziario Ispettoriale :
38 - strumento di comunicazione
Questo è il primo punto enfatizzato nel
testo del CGS: esauriente informazione.
Uno strumento quindi che permette la circolazione delle
informazioni: dovrebbe per quanto possibile seguire i criteri tipici di un
qualsiasi prodotto divulgativo.
Notizie d'attualità sono l'aspetto necessario ed
essenziale dell'informazione.
39 - strumento di comunione
La comunione nasce dalla consapevolezza
di avere motivo per un comune interesse, cioè attrattiva affettiva ed
effettiva e relazioni create attorno a problemi comuni che riguardano
confratelli e comunità.
La via per la comunione costruita
attorno al Notiziario è diversa da quella animata da relazioni interpersonali o
dalla preghiera o dalla opinione comune.
40 - stimolo per un rinnovamento creativo
Il Notiziario è da pensare e produrre come qualcosa
che cerca di suscitare creatività e rinnovamento.
In un certo senso esso è un luogo per verificare
iniziative in corso, per nuovi esperimenti o nuovi modi di interventi,
per la creatività pastorale in risposta a bisogni del
tempo e del posto.
Bisogna notare la grande considerazione
del CGS per i Notiziari.
Il rischio che si può correre è di fare
del Notiziario:
-
una raccolta slegata di relazioni su eventi; sostituendo in certo modo
della Casa;
-
una specie di rivista del materiale stampato nelle Case e
nell'Ispettoria. Può essere
utile assicurarsi di non dimenticare ciò che è accaduto e come
� stato recepito in termini di eventi salesiani nella stampa locale e
nazionale;
- una specie di raccolta ufficiale
di documenti ecclesiastici e salesiani a diversi livelli, mondiale,
nazionale, ispettoriale, locale. Certo, qualche numero speciale contenente
documentazione può essere utile, se altrimenti non raggiungerebbero i
confratelli. Ma solo pochi numeri di questo genere, non un regolare modo di
comporre il Notiziario.
- La lista di rischi potrebbe
continuare. E' meglio mostrare che ciascun rischio ha delle conseguenze
pratiche nella progettazione del Notiziario. Al Delegato Ispettoriale si
richiede di valutare il Notiziario alla luce di questi aspetti positivi e
negativi visti sopra.
41 Il Notiziario Ispettoriale: a chi è
destinato
La scelta del pubblico per un mezzo di informazione
� importante. E' essenziale definire l'obiettivo, a chi indirizzare i
contenuti, lo stile di linguaggio, come anche stabilire delle priorità. Per lo
più sono i confratelli i destinatari del Notiziario.
Il Notiziario arriva anche a persone
fuori della comunità salesiana.
Il Notiziario non tratta solo della
vita nella comunità religiosa. Esso considera anche la missione e lo spirito di
una comunità salesiana; una comunità che ha una Famiglia Salesiana e dei
partners laici, come parte dei suoi orizzonti e che svolgono ruoli di
responsabilità nelle attività salesiane.
Gli orientamenti pratici dati dal CG24
devono far parte del significato del Notiziario Ispettoriale. L'animazione,
tipico servizio della comunità SDB per
Le aspettative dei Salesiani che vivono
nell'Ispettoria non dovrebbero essere perse di vista. Essi prendono parte alla
vita dell'intera Congregazione. Il Notiziario dovrebbe rispondere a questi
bisogni.
42 Il Notiziario Ispettoriale: politica
editoriale
Il Notiziario è:
-
strumento di comunicazione,
-
strumento di comunione,
-
stimolo al rinnovamento creativo.
Tutto questo non può essere fatto in modo improvvisato o
lasciato al caso.
Il Notiziario ha qualcosa di
istituzionale in sè a livello Ispettoriale. Dovrebbe poter
presentare l'Ispettoria nei suoi tipici
contesti di società, chiesa, giovani, educazione. Ciò richiede linee di
orientamento, criteri, punti di riferimento o, in altre parole, una politica
editoriale.
43 Questa realtà ha diversi nomi nelle diverse
regioni: politica editoriale, parametri di riferimento etc.
Ciò che è importante è che la scelta
sia:
consapevole,
fondata sulla precisa natura del Notiziario. L'Ispettore e il suo Consiglio
sono parte di questa politica insieme al Delegato Ispettoriale di CS e
l'editore del Notiziario;
esplicita,
affinché sia pubblica e conosciuta nell'Ispettoria; conosciuta specialmente
da quelli che al momento ci lavorano e da quelli che sono chiamati a
contribuire per mettere insieme il Notiziario;
coerente
con il sistema di comunicazione attuale nell'Ispettoria. Una stima dovrebbe
essere fatta sui mezzi di comunicazione e di informazione nell'Ispettoria per
studiarne la relazione e il coordinamento tra di loro;
continua
nel tempo. Per essere onesti la politica
editoriale non è qualcosa di rigido, di invariabile, ma nello stesso tempo non
deve cambiare ad ogni edizione.
44 La lettera dell'Ispettore ai
Confratelli dell'Ispettoria.
Una riflessione a riguardo del miglior posto per la
lettera dell'Ispettore, se essa fa parte del Notiziario.
Se è il primo argomento nel
Notiziario essa assume il ruolo di articolo fondamentale (tuttavia
generalmente questo non è l'intenzione della lettera, anche se occasionalmente
potrebbe esserlo): di conseguenza essa dovrebbe essere scritta tenendo presente
questo punto di vista.
Se è nel corpo del Notiziario, essa
potrebbe riferirsi a compiti istituzionali: obiettivi da perseguire, informazioni
che arrivano e da prendere in considerazione, notizie di comunità. La lettera
avrebbe quindi la funzione di guida pratica.
Se viene a conclusione del Notiziario, essa avrebbe una
funzione di incoraggiamento, di stimolo, di revisione, di progettazione etc.
Quindi, il posto della lettera non è
materia di secondaria importanza.
E nemmeno la prospettiva dello
scrivente è materia indifferente.
45 Il Notiziario Ispettoriale: produzione
L'Ispettore nomina la persona che mette
insieme il Notiziario, scegliendo tra quelle disponibili e capaci
nell'Ispettoria.
Generalmente è
. il Vicario Ispettoriale, o
. il Segretario Ispettoriale, o
. il Delegato Ispettoriale di
CS, o
. il Direttore del Bollettino
Salesiano
Ognuna di queste scelte ha i suoi vantaggi
e svantaggi.
Non va trascurato:
-
la capacità (già presente o da acquisirsi in anticipo) di lavorare con
l'informazione,
-
la disponibilità di tempo per l'incarico.
Il Delegato Ispettoriale aiuta l'incaricato a coordinare
il lavoro, indicando:
-
un confratello in ogni comunità responsabile di mandare informazioni,
-
altre cose utili per assicurare una produzione facile e
funzionale,
-
una lista di possibili collaboratori esterni.
46 Il Notiziario Ispettoriale - struttura
La sua struttura organizzativa implica:
-
organizzazione finanziaria: L'aspetto finanziario del Notiziario
� qualcosa di minore se paragonato ad altri prodotti. Dato che fa parte della
istituzione ispettoriale, il Consiglio Ispettoriale dovrebbe includerne la
contabilit� nel suo budget programmatico.
-
organizzazione editoriale:
definire ciò che forma il Notiziario.
-
I diversi settori dell'attività educativa e pastorale nell'Ispettoria dovrebbero essere
inclusi:
. formazione,
�. pastorale giovanile,
. Famiglia Salesiana
. missioni,
�. comunicazione sociale,
�. aspetto finanziario.
Altre informazioni rilevanti per il
mondo Salesiano hanno il loro posto, se già non menzionate prima. Ugualmente
gli argomenti che si riferiscono alle comunità e alle opere nell'Ispettoria.
- distribuzione organizzata:
sapere chi sono i destinatari orienta il tipo di distribuzione. Va considerata
anche la possibilità di far conoscere il Notiziario, oltre che ai Confratelli,
alla Famiglia Salesiana, alla Chiesa locale, a quelle persone che lavorano
nella comunicazione, specialmente se il Notiziario è l'unico prodotto
istituzionale nell'Ispettoria.
- organizzare grafici
e disposizione del contenuto: questi sono elementi tecnici e sarebbe
conveniente chiedere suggerimenti a professionisti su aspetti come: disposizione,
testate, leggibilità del testo, disegno, fotografie per mettere in rilievo il
testo e così via.
47 Il Notiziario Ispettoriale: frequenza
Ciò che è stato delineato sopra può
essere applicato ad ogni tipo di mezzo d'informazione.
Se la caratteristica dell'informazione
è l'attualità delle notizie, un Notiziario non frequente (per es. tre o quattro
edizioni all'anno) non svolge la sua reale funzione.
E' preferibile avere un Notiziario con meno pagine anziché uno enorme solo
occasionalmente.
48 L'incremento di Notiziari on-line
Questo fa parte di una nuova realtà. La facilità
nell'uso del computer e dell'internet ha dato nuove possibilità di mandare
informazioni al mondo Salesiano e oltre.
Solo
unéosservazione: non è sufficiente inserire la versione in carta del Notiziario
su internet. Questo non rispetta i requisiti del processo internet. L'Internet
ha i suoi propri processi e vanno rispettati nel produrre informazione.
(2) Il Bollettino Salesiano
49 Il Delegato Ispettoriale di CS in alcune
Ispettorie è anche il direttore del Bollettino Salesiano. In altre non sono la
stessa persona. In quest'ultimo caso il Delegato Ispettoriale di CS ha una
certa responsabilità per l'animazione, dal momento che egli possiede delle
informazioni che provengono dal centro, in seguito alle decisioni del Consiglio
Ispettoriale.
Ciò che
segue interessa direttamente il Delegato Ispettoriale di CS e naturalmente
anche il direttore del Bollettino Salesiano.
Il Bollettino Salesiano è tra i prodotti salesiani di
informazione più antichi e ha una natura molto istituzionali.
L'Art. 41 dei Regolamenti espone lo scopo generale
del Bollettino.
'Il
Bollettino salesiano, fondato da Don Bosco, diffonde la conoscenza dello
spirito e dell'azione salesiana, specialmente di quella missionaria ed educativa. Si interessa ai problemi dei giovani,
incoraggia la collaborazione e cerca di suscitare vocazioni. E' inoltre uno
strumento di formazione e un vincolo di unità per i vari gruppi della Famiglia
Salesiana. Viene redatto secondo le direttive del
Rettor Maggiore e del suo Consiglio in varie edizioni e lingue'.
50 Dopo lunga preparazione da parte del
Dicastero, Don Vecchi e il suo Consiglio vennero alle seguenti conclusioni-decisioni,
che sono ancora valide con qualche piccolo ritocco, dovuto al progredire degli
anni. Un numero di proposte allora espresse come obiettivi sono state
realizzate (per es. la messa on-line dei Bollettini
Salesiani sul sito web della Congregazione).
1. Dare visibilità al Bollettino per
rendere la sua importanza più riconoscibile.
-
Tutti
i Bollettini dovrebbero essere almeno bi-mensili.
2. Farli conoscere e condividere per far sentire le
persone più responsabili.
-
Costituire
una commissione mondiale.
3. Organizzazione effettiva. Ogni edizione del
Bollettino dovrebbe avere:
-
Un
gruppo editoriale con i suoi compiti e funzioni
-
Un
corpo amministrativo
-
Una
Costituzione
4. Bollettini Salesiani on-line:
-
Struttura
del sito Internet dell'Amministrazione Generale
5. Il perno di ogni strategia pratica: le persone.
-
Formazione
dei direttori del BS
-
Costante
valutazione del processo di rilancio e sviluppo.
51 Il lavoro svolto dal Dicastero a livello
mondiale fu raccolto in un libro: Il Bollettino Salesiano nel mondo -
Incontro mondiale per il BS per il terzo millennio - Editrice SDB, edizione
extra-commerciale, Roma,
Le procedure e le decisioni del più
recente incontro 2005 degli editori del BS di tutto il mondo, tenutosi a Roma,
è reperibile in CDrom nelle Ispettorie dove il BS
viene prodotto, o presso il Dicastero CS a Roma.
A livello Regionale si sono avuti
incontri per la formazione dei Direttori e dei collaboratori del BS, per
mettere in pratica le conclusioni del Consiglio Generale.
La letteratura salesiana sul BS è
ampia, segno dell'interesse per questo mezzo di comunicazione, iniziando dagli
scritti del Rettor Maggiore.
Circolari, riflessioni varie,
interventi tempestivi, ricerche nel campo, esperimenti e creatività, hanno
favorito la crescita di questo prodotto di informazione.
52 Il Delegato Ispettoriale di Comunicazione
Sociale e il BS
I compiti di animazione per il BS che
riguardano il Delegato Ispettoriale potrebbero essere i seguenti:
-
ri-lettura assieme al direttore del BS delle
conclusioni e decisioni del Consiglio Generale elencate sopra;
-
programmazione condivisa sul come realizzare tali
decisioni: predisponendo un calendario di interventi su ogni punto e
determinando le persone responsabili;
- aiutare a individuare chi
coinvolgere nell'organismo editoriale del BS:
occorre ricordare di coinvolgere membri esterni alla comunità
salesiana, scegliendo tra persone qualificate della Famiglia Salesiana e altri
esperti tra gli Amici di Don Bosco;
- studiare insieme come formare
un gruppo amministrativo nella zona in cui si lavora: passi concreti vanno
programmati in modo dettagliato d'accordo con l'Ispettore e il Consiglio
Ispettoriale;
- sperimentare opportunità di
formazione specifica per l'edizione del BS: attraverso la pratica del
giornalismo e dei diversi aspetti pertinenti a un prodotto di comunicazione;
-
stabilire insieme regolari valutazioni dei
prodotti o del programma;
-
curare la presentazione del BS, per meglio presentare
l'immagine dell'Ispettoria e della Congregazione;
- incrementare la lista degli
indirizzi di quelli che ricevono il BS, studiando insieme al direttore
nuove modalità per raggiungere persone, gruppi, organizzazioni civili ed
ecclesiastiche, che potrebbero essere interessati alle notizie salesiane.
(3)
Siti Web Ispettoriali
53 I siti web ispettoriali sono diventati una
caratteristica regolare e importante. Essi sono più di un collegamento intranet
ispettoriale e sono accessibili al mondo in generale. Oltre ai siti web
ispettoriali anche le comunità e le Opere hanno largamente adottato la pratica
di installare un sito web. C'è una serie di questioni fondamentali da
considerare nel pensare un sito web (eccetto gli aspetti tecnici non trattati
qui):
- A chi è destinato il sito?
(Salesiani? Impiegati? Studenti? Giovani? Tutti?) Ne deriva la scelta
strategica di parole, grafica e contenuto dovrebbero.
- cosa si vuol comunicare al gruppo che
si vuole raggiungere? Come si può presentare l'informazione in modo breve e
appropriato?
-
Come
costruire un sito che consenta di scarica materiali in
modo veloce e che sia utile e facilmente navigabile?
I siti
Ispettoriali dovrebbero contenere un collegamento al sito della Congregazione www.sdb.org.
54 Il sito web www.sdb.org: -
Visitandolo frequentemente è possibile essere aggiornati con dati e
informazioni che provengono direttamente dal centro della Congregazione. Il
Delegato Ispettoriale dovrebbe imparare a utilizzare l'Area riservata in modo
da aiutare i delegati Ispettoriali per gli altri settori e le comunità locali a
usarlo con profitto. Un compito importante del Delegato di CS è di comunicare
al Coordinatore del sito www.sdb.org gli aggiornamenti dei dati, delle
informazioni e degli indirizzi della propria ispettoria già presenti sul sito.
In questo modo il Coordinatore del sito www.sdb.org può svolgere al meglio il suo
servizio di animazione centrale.
(4) Altri prodotti di comunicazione
55 Due spiegazioni:
- In questo paragrafo non ci si
riferisce ai i prodotti che una Ispettoria può
realizzare, ma a quelli che rientrano nella area della 'informazione'. Altri
prodotti saranno parzialmente considerati nel terzo capitolo, che considera
le iniziative di imprenditoria salesiana.
Si considerano, invece, i notiziari
delle parrocchie, dei gruppi scolastici o di altre realtà che si ispirano a Don
Bosco e che costituiscono parte dell' opinione
pubblica legata alla Congregazione.
Ci sono inoltre i molti fogli
settimanali o mensili di notizie, che fanno parte della vita quotidiana locale.
Vengono considerati qui anche i contributi di Radio e
Televisione, che rendono note le attività e iniziative della comunità
salesiana.
Naturalmente non si è esaustivi a motivo delle diverse
possibili iniziative in questo campo.
Il punto di vista qui presentato è
quello del Delegato Ispettoriale di CS, non quello degli editori di questi
prodotti.
56 Il ruolo
del Delegato Ispettoriale :
- creare un
possibile coordinamento. Questo non significa necessariamente una cooperazione diretta,
ma una definizione di modalità concrete per renderla possibile;
- offrire a
ciascuna realtà, in generale, dei criteri per lavorare meglio e più
efficacemente in modo da garantire una buona qualità;
- aiutare,
se richiesti, nella realizzazione di singoli prodotti.
La forza
dell'animazione non è minore alla possibilità di decisione!
L'animazione
proposta riguarda aspetti già trattati in relazione al Notiziario Ispettoriale.
Va creata
una piccola struttura che curi la qualità del lavoro, anche nelle piccole cose.
57 Assicurare
il funzionamento dell'informazione Salesiana dalle comunità locali
Il Delegato Ispettoriale dovrebbe
diventare il punto di riferimento per le comunità locali.
Uno
strumento molto utile per l'Ispettoria può essere un libretto o un manuale
redatto a partire dai bisogni del livello locale: simile al presente manuale,
ma più attento ai bisogni di comunicazione e alle risposte delle comunità. Un
buon esempio di manuale ispettoriale è stato fatto da José Luis Calvo Torello
(SSE), intitolato Manual de Comunicaciòn para Ambientos Salesianos, in
lingia spagnola I capitoli 4-8 di questo manuale contengono indicazioni
pratiche utile per: l'informazione salesiana, il dicastero delle Comunicazioni,
i tipi di comunicazione, la casa, il protocollo, le attrezzature.
Abbiamo
indicato la necessità di avere un riferente locale per le informazioni
necessarie al Notiziario Ispettoriale.
Se ogni
comunità esprime tale figura è possibile costruire una rete Ispettoriale di
informazione, che porterà frutti di comunione e di missione tra i confratelli e
le comunità. Al centro dell'Ispettoria ci saranno disposizioni per
ri-trasmettere informazioni e attività che vengono dalle case. Una rete così
fatta produce notizie di costante attualità, senza il bisogno di aspettare
necessariamente il Notiziario.
58 Il Notiziario
assume un altro ruolo: offre una riflessione sugli accadimenti quotidiani,
rilancia le iniziative negli ambienti salesiani, scopre la spiritualità viva.
Riguardo all'informazione esterna occorre considerare due altri aspetti:
-
un ufficio di informazione della vita dell'Ispettoria Salesiana,
-
relazioni più dirette con i media locali.
59 Assicurare
il funzionamento dell'informazione Salesiana dal 'centro'
La condivisione è un atteggiamento richiesto
dalla Congregazione.
Nel nostro
progetto, ANS è l'agenzia Salesiana internazionale d'informazione.
Non dovrebbe essere confusa con altri prodotti. Essa è il luogo dove l'informazione, proveniente dalle varie realtà locali, è organizzata per essere distribuita nelle Ispettorie. E' un centro di raccolta e di smistamento. In quanto centro di raccolta ha bisogno del contributo di tutte le Ispettorie: questo è un aiuto richiesto in modo specifico ai Delegati Ispettoriali della CS.
Il Delegato
nel seguire le attività Salesiane in Ispettoria tiene presente che occorre:
. 'costruire�
le notizie,
. 'redigere�
l'informazione,
' . 'collocarla'
nei media a seconda del livello di interesse della
notizia (interesse locale, se riguarda attività Salesiane locali; nazionale, se
coinvolge interessi più ampi derivanti da ciò che è accaduto).
. 'informare'
l'Agenzia in modo da dare continuità al processo di informazione.
60 Non è
sufficiente inviare solamente notizie, ma occorre verificare l'effetto che essa
può avere a livello locale e universale. I verbi 'costruire', 'redigere',
'collocare', 'informare' sono termini tecnici nella comunicazione. Viene dato uno schema che può essere di aiuto nello svolgere
il compito indicato.
(5) Una rete di corrispondenti
61 L'informazione è sostenuta dalla
conoscenza e dall'ausilio di molti altri sforzi. Per questo c'è bisogno di:
-
creare un network per raccogliere informazioni su ciò che
riguarda
-
rendere professionale questa rete, in modo che il servizio dato
possa garantire la più ampia raccolta possibile di informazioni;
- rendere disponibili i mezzi tecnici e professionali
necessari al fine di garantire un trattamento adeguato e una distribuzione
delle informazioni.
I Delegati
Ispettoriali e Nazionali, che sono i normali corrispondenti dell'Agenzia,
possono tener presente quanto segue per svolgere un servizio di informazione
secondo le esigenze della Congregazione e così incoraggiare altri potenziali
corrispondenti a fare altrettanto.
62 Fonti di informazione per
Fonti
Salesiane
. Direzione Generale: il Rettor
Maggiore e il Consiglio Generale, i servizi centrali e di dicastero,
. Ispettorie: l'Ispettore, il Consiglio Ispettoriale,
il Segretario Ispettoriale, i Servizi Ispettoriali, Programmazione e Agenda,
Salesiani autorevoli.
�.� Famiglia Salesiana, attività
e iniziative dei Movimenti dei Laici.
. Pubblicazioni: Bollettini
Salesiani, Notiziari Ispettoriali, pubblicazioni locali.
Fonti
non-Salesiane
.
. Conferenze Episcopali,
Diocesi.
. Conferenze dei Religiosi.
. Organizzazioni appartenenti
ad altre Confessioni.
. Organizzazioni
internazionali, nazionali e regionali.
. Centri culturali e
pedagogici.
. Organizzazioni giovanili
internazionali, nazionali e regionali.
. Altre agenzie di stampa
mondiali a livello nazionale o internazionale.
63 Le
notizie: come sono e come funzionano
Concetto
- Le notizie sono un testo con uno
scopo elementare: spiegare un evento con il massimo di informazione nel minor
tempo e spazio e con il più grande effetto comunicativo possibile. Devono
suscitare interesse nel pubblico.
- Le notizie non esistono se un
corrispondente non le produce. Un evento rimane un evento; per fare notizia ha
bisogno dello sforzo giornalistico di un corrispondente.
Caratteristiche editoriali
Le notizie devono essere
elaborate:
-
con un linguaggio semplice, distaccato, conciso e chiaro.
-
utilizzando frasi brevi, una sola idea per frase e con abbondanza di
verbi attivi e nomi concreti.
-
evitando espressioni tecniche, che solo pochi riescono a capire, e
usando il
linguaggio della gente comune.
Opinione e
informazione non vanno confuse.
Le fonti
devono essere verificate in ordine ai fatti e alle parole.
Ci sono
diversi possibili modalità nel confezionare le notizie. Qui vengono
presentati il 'take' e una altra modalità meno rigida che permette ai redattori
dell'ufficio ANS di cogliere le informazioni offerte dal corrispondente. É
giusto riconoscere che i 'corrispondenti' Salesiani, in termini giornalistici,
sono volontari part-time, con altri impegni pastorali, con non molto tempo a
disposizione e con una preparazione non adeguata.
Preparare
un 'take' di una notizia
Per
l'Agenzia, le notizie consistono nel preparare uno o più 'takes' di
informazione.
Un 'take' è breve, con una lunghezza massima di 10
righe.
Il primo
'take' di un evento deve essere autosufficiente, cioè non deve necessitare di
aggiunte per essere compreso. I 'takes che seguono aggiungono
ulteriori informazioni; ma tutti gli elementi della notizia devono essere
presenti nel primo. Scrivere una notizia in uno o più takes dipende
dall'importanza della notizia da trasmettere e da chi la leggerà.
La
struttura di un take
Il primo 'take' si
apre con una frase-guida, cioè con una informazione
più importante della notizia.
Occorre osservare che le notizie
meglio scritte sono quelle che seguono la formula classica delle cinque
domande: chi, che cosa, dove, quando e perché; e in più anche 'come'.
I
titoli
Ci vuole sempre un titolo
all'inizio di una notizia.
Lo scopo del titolo è di
identificare, annunziare e riassumere l'informazione contenuta nella notizia, e
di suscitare interesse.
Una parola-chiave può aprire il
titolo (al massimo due parole).
Esempio: DROGA: LE COMUNITA' TERAPEUTICHE
SALESIANE SI INCONTRANO.
I titoli ANS non dovrebbero
superare le 55 lettere.
I titoli di un testo narrativo
sono abitualmente formati da una frase, in cui possibilmente il verbo rimane
implicito. Testi di attualità generalmente hanno i titoli senza verbo.
Altro modo
di preparare le notizie da trasmettere all'ANS
(a) Scegliere un breve titolo
(b) Come base per mettere insieme i
punti della notizia avere non più di 3 idee centrali e 7 dettagli (queste cifre
vanno considerate per eccesso)
(c) Indicare le fonti, se è possibile
(d) Indicare l'Ispettoria o la
circoscrizione di origine
(e) Indicare il settore Salesiano
meglio rappresentato nella notizia (PG, Formazione etc.)
É auspicabile un contatto regolare
con l'agenzia. L'esperienza dimostra che un contatto mensile è il minimo
per favorire un buon lavoro, soprattutto se l'Ispettoria ha vari corrispondenti
che lavorano con questo metodo. L'impegno così strutturato non richiede molto
ai singoli e, al contempo, favorisce un buon flusso di notizie all'ANS.
64 Tabella con
possibile schema di lavoro per la redazione di una notizia
FATTI BASILARI PER
NOTIZIE
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65 Legame tra
il corrispondente e l'ufficio ANS
Il lavoro del corrispondente non è
completo se l'informazione non arriva in tempo nell'ufficio ANS.
Notizie importanti o di grande
rilievo devono essere inviate al più presto possibile.
Notizie di argomenti ordinari
possono essere inviate insieme il primo giorno di ogni mese.
Eventi di un certo rilievo, utili
per l'Agenda ANS, devono essere comuicati prima del 20 di ogni mese.
Il materiale dovrebbe arrivare
preferibilmente attraverso email, agli indirizzi di ANS e, per maggior
sicurezza, al personale che lavora là.
64 Uso del telefono
Il telefono,
cellulare o simile, è uno degli strumenti più utili usati dai giornalisti,
particolarmente dalle agenzie. Le informazioni possono essere date o ricevute
per telefono. Il telefono è utile quando c'è urgente
bisogno di verificare dettagli o avere contatti immediati.
Quando un
giornalista ha contatti per la prima volta, dovrebbe presentare la propria
identità, l'agenzia di stampa per cui lavora e il
motivo della sua chiamata.
Sono
possibili per telefono brevi dichiarazioni e interviste. Al fine di una maggiore
fedeltà la registrazione della telefonata, comunicando all'interlocutore la
registrazione, è utile ai fini giornalistici.
Domande,
brevi, precise e mirare, favoriscono la redazione di una notizia.
La telefonata,
quindi, va trascritta e sviluppata in un comunicato o in una intervista.
67 Uso di e-mail
La e-mail è lo strumento molto utile per collegare i
corrispondenti con l'Agenzia.
La posta
dovrebbe essere esaminata almeno una volta al giorno.
Il corrispondente
dovrebbe normalmente scrivere e ricevere elementi di notizie 'off-line', cioè
e-mail con un documento accluso; la e-mail dovrebbe
contenere una esplicitazione del documento allegato.
Il formato
di tale documento è opportuno che sia in RTF (Rich Text Format) o nelle attuali
versioni di Word (evitando versioni precedenti al Word 95).
L'oggetto
della e-mail può indicare, con un paio di parole, la natura del documento
accluso. Occorre inserire quest'oggetto nel nome stesso del file perché un
oggetto come 'italiano.doc' oppure 'didascalie.doc' non basta per individuare i file.
Selezionare,
quando necessario, 'priorità' o 'alta priorità' nella modalità di invio; ciò
facilità l'elaborazione del 'serverà.
68 Fotografie
Quando
l'e-mail non consente l'invio di immagini e di fotografie di buona qualità, è
bene utilizzare metodi più tradizionali quali, per esempio, posta aerea.
è
preferibile il formato-panorama al formato-ritratto, meglio in dimensioni 10 x 15cm, a colori; sempre accompagnate da didascalie che
indicano l'argomento, la data, il luogo, lo specifico o l'evento etc.
Sono anche
utili le diapositive.
NB. Problemi legati alla trasmissione delle fotografie
Per quanto
riguarda problemi tecnici e pratici di un servizio fotografico di notizie, possono
essere richiesti suggerimenti all'ufficio ANS, che è sempre disponibile.
Organizzazione
dell'informazione fuori (all'esterno) della comunità Salesiana
69 Anche l'informazione da fuori la comunità
Salesiana dovrebbe essere sempre organizzata.
Considera ciò che segue :
-
le relazioni con il personale delle comunicazioni nell'area locale (1),
-
la attiva partecipazione della Chiesa locale all'impegno della
comunicazione (2),
-
mettere su diversi uffici Ispettoriali per
. l'ufficio Salesiano d'informazione (3),
. l�ufficio per le pubbliche relazioni (4),
. l'ufficio promotore dell'immagine Salesiana (5),
. l'ufficio Rivista-Stampa (6).
70 Lo scopo non è di proporre strutture
pesanti e complicate. Ma di indicare delle aree di azione per una Ispettoria. La distinzione tra queste diverse aree non
richiede la presenza di un
responsabile per ognuna. Una stessa persona può coprire diversi
ruoli. D'altro canto forse non tutte le Ispettorie
possono immediatamente organizzare i servizi qui indicati.
Il Delegato
Ispettoriale deve comunque pensare al vasto campo che gli è affidato. E'
importante che egli riceva un supporto qualificato da parte della Commissione
della CS.
71 La convinzione di partenza è la seguente:
c'è bisogno di una maggiore presenza del messaggio salesiano nei
media.
Non mancano esperienze interessanti di
alcuni confratelli presenti nella realtà dei media; ma
non sempre tali esperienze rappresentano uno sforzo coordinato o specifico
della comunità.
Portare il messaggio salesiano
'all'esterno' è parte del compito del Delegato Ispettoriale. Questo sarebbe un
modo concreto per i Salesiani di affrontare la sfida della comunicazione
sociale: essa è anche un modo, veramente importante, per essere in contatto con
la missione salesiana.
I solo intenti
non bastano! Occorre investire in risorse umane!
72 Relazioni con le strutture e il
personale delle comunicazioni nell'area locale
Una reciproca intesa tra coloro che lavorano nello
stesso settore è il primo passo da compiere per una effettiva
cooperazione. Si può redigere un elenco di strutture, di persone e di media,
con i quali instaurare e coltivare
-
contatti personali
-
contatti di lavoro
-
contatti tra istituzioni
Questi sono i ponti di intesa su
cui l'informazione può andare al di là della comunità.
Abbiamo già
accennato alla Giornata Mondiale per le Comunicazioni. La stessa idea viene qui ripresa.
Le relazioni
amichevoli incoraggiano altri incontri. Questi possono essere inseriti nel
calendario degli eventi. Il Delegato Ispettoriale è colui che non solo chiede
informazioni ai colleghi, ma offre loro utili informazioni.
Ritorneremo su questo quando
parleremo degli uffici salesiani di informazione. Qui vediamo l'urgenza di un
coordinamento tra il livello Ispettoriale e quello Nazionale. Le due strutture
dovrebbero sostenersi a vicenda.
La relazione
non si limita solo alle persone, ma coinvolge anche le istituzioni, per esempio
le strutture della Chiesa locale, chiamate a organizzarsi secondo le linee
della Aetatis Novae. Lo stesso si può dire, specialmente nelle grandi
città, per le strutture civili e quelle giornalistiche di radio e televisione.
73 Partecipazione
all'impegno della Chiesa locale per la comunicazione sociale
Il Consiglio Pontificio per le
Comunicazioni Sociali il 22 febbraio 1992 promulgò la sua istruzione pastorale,
per celebrare i 20 anni della Communio et Progressio. Il paragrafo
finale del testo porta il titolo 'La necessità di una programmazione
pastorale' e esamina due punti:
-
la responsabilità dei vescovi
-
il bisogno di un progetto pastorale per la comunicazione sociale.
Parte integrale del testo è
l'appendice: Elementi di un progetto pastorale per le comunicazioni sociali.
74 Uno dei primi
doveri del Delegato Ispettoriale è di leggere attentamente questa istruzione
pastorale. Le responsabilità dei Vescovi sono presentate al n. 20:
'Riconoscendo
il valore e l'urgenza dei bisogni suscitati dall'attività dei
media, i Vescovi e quelli il cui dovere è di decidere come assegnare le
limitate risorse umane e materiali della Chiesa, dovrebbero agire per dare a
ciò la dovuta priorità, prendendo in considerazione le situazioni particolari
nella propria nazione, regione e diocesi.
Questa
necessità è oggi più grande che mai perché, almeno in parte, il
grande 'Areopago' dei media contemporanei è stato finora più o meno
trascurato dalla Chiesa.
Come ha
notato il Santo Padre: 'Generalmente la preferenza è stata data ad altri mezzi
di formazione ed evangelizzazione, mentre i mass media sono stati lasciati ad
iniziative individuali o a piccoli gruppi, che hanno un ruolo secondario nella
progettazione pastorale'.
Questa è una
situazione da correggere.
75 La collaborazione
da parte dell'Ispettoria Salesiana può realizzarsi in molti modi:
-
attraverso la presenza e la partecipazione a quanto viene
organizzato a livello
diocesano,
-
attraverso iniziative da avviare qualora la diocesi non fosse ancora
organizzata: proponendo di sostenere la formazione dei comunicatori,
-
attraverso l'animazione liturgica,
-
attraverso i gruppi giovanili,
-
attraverso la partecipazione ai programmi della radio e TV locali.
76 Internet
Due gli
argomenti che vengono qui considerati riguardanti
internet, a questi sono connessi diversi aspetti.
Il primo:
l'uso di internet
Il secondo:
l'utilità di internet
77 L'uso di
internet
Senza sviluppare i dettagli,
consideriamo in questo paragrafo quanto riguarda il lavoro del Delegato
Ispettoriale di CS richiamando la dimensione sociale del fenomeno.
Il Delegato
� interessato a educare i 'navigatori', adulti o giovani.
Col fenomeno
internet è connessa l'educazione tecnica, morale e sociale. E' unéarea
educativa dove il Delegato Ispettoriale deve preoccuparsi di progettare e
coordinare. C'è bisogno di imparare l'uso di internet per parlare di fede, per
insegnare, informare, educare, pregare. Una volta superato
il pericolo di una 'navigazione' incontrollata, esso diventa un vero dono di
Dio. Forse è una meta a cui tendere. Il fattore
primario è l'educazione.
Come in ogni
altro campo di attività e di vita il risultato dipende da una progettazione
tempestiva, così anche con internet: non dobbiamo mancare questo appuntamento
offertoci dalla nuova tecnologia.
78 L'utilità
di internet
Nell'essere presenti in internet richiamiamo l'importanza di
essere professionali. L'aiuto di professionisti rende la
nostra presenza on-line visibile, attraente e efficace.
79 Il compito del Delegato si esprime in tre
atteggiamenti:
-
rispetto per i processi di impresa e per le varie competenze
coinvolte,
-
coordinare la presenza in rete con altre figure coinvolte nel campo
della
comunicazione,
-
garantire il carattere salesiano dell'impresa.
80 Rispetto per i processi di impresa e per le
competenze.
Il Delegato
Ispettoriale diventa parte del lato imprenditoriale, tenendo conto di tre
aspetti:
-
l'esplicita delegazione che riceve dall'Ispettore per animare questo servizio,
cosicché diventa chiara la sua responsabilità in questo campo;
-
la tipica organizzazione di ogni impresa per il suo funzionamento, con
le sue
strutture riguardanti le decisioni da
prendere e i compiti interni;
-
il personale qualificato e competente (per evitare interventi che non
corrispondono
all'indirizzo di gestione
dell'impresa).
Il rispetto
per le competenze è segno di riconoscimento dell'autonomia di questo campo.
81 Coordinamento
Il Delegato ispettoriale ha questo
compito.
Unéiniziativa
imprenditoriale ha risorse umane, capacità strutturali, unéattitudine mentale
aperta alla realtà e al futuro.
L'organizzazione
ispettoriale della comunicazione sociale può avvantaggiarsi di tutto ciò, non
per distrarre l'impresa dal suo compito ma per usarla ad aiutare le comunità a
crescere nella comprensione della comunicazione.
Curare le
relazioni personali con quelli che lavorano nell'impresa, seguire lo sviluppo
delle iniziative e dei progetti, conoscere la progettazione annuale
dell'impresa: può aiutare il progetto ispettoriale della CS.
Per il
Delegato non è questione di coordinare il personale, ma i progetti e il modo di
realizzarli.
82 Garantire il
carattere salesiano delle nostre iniziative imprenditoriali.
Questo è il
punto fondamentale. Ciò viene perseguito innanzitutto
nella discussione con l'Ispettore e il suo Consiglio, non direttamente con i
responsabili dell'iniziativa. Richiamiamo ancora:
-
la dimensione promozionale ed educativa dell'attività imprenditoriale,
-
la dimensione progettuale attraverso una dichiarazione di intenti
redatta dall'impresa
-
la dimensione formativa riguardo agli impiegati, per realizzare gli
scopi di
unéimpresa Salesiana.
Da questo
risulta chiaro che il delegato ha bisogno del sostegno dell'Ispettore e del suo
Consiglio.
Una forma
concreta di sostegno è assicurarsi che il Delegato sia parte del Consiglio di
gestione dell'impresa.
Alcuni
aspetti importanti per condurre unéattività imprenditoriale con successo
83 Si possono
incontrare pregiudizi nelle comunità salesiane a riguardo di iniziative
finanziarie;
Vanno
stabilite le relazioni tra l'Ispettoria e tali iniziative.
84 Pregiudizi
comuni
Le comunità, parlando in generale,
non sono a favore di attività imprenditoriali riguardanti la comunicazione
sociale. Qui entrano in gioco un certo numero di fattori.
Alcuni pregiudizi sono di ordine pratico, altri di ordine
teorico.
85 Pregiudizi
di ordine pratico
I seguenti, tra altri:
- mancanza
di conoscenza nel settore imprenditoriale: pochi Salesiani hanno fatto
esperienza in attività finanziarie; cosicché tali attività vengono
viste come una distrazione dal carisma. Inoltre pochi sono i Salesiani con una
competenza particolare richiesta per condurre unéattività economica complessa,
con tutte le regole che una simile attività comporta.
Spesso questa mancanza di conoscenza genera dubbi e
sospetti;
- alcune preoccupazioni
di ordine finanziario: l'esperienza che abbiamo di imprese di
comunicazione sociale in alcune Ispettorie non è positiva. In alcuni casi
fallimenti finanziari hanno messo l'Ispettoria in serie difficoltà.
Perché
correre tali rischi non necessari?
-
le circostanze religiose di confratelli che gestiscono iniziative
finanziarie:
le comunità possono avere qualche
riserva circa la vita religiosa di quelli che lavorano in attività finanziarie,
specialmente se si considerano aspetti che toccano la povertà religiosa.
Ai loro occhi sembra difficile osservare la povertà là
dove si ha a che fare con progetti, finanze, acquisti con grandi spese,
pubbliche relazioni dispendiose e così via.
E c'è anche
l'evidenza di qualche confratello che vive fuori della comunità, in situazioni
di non grande testimonianza del carisma salesiano.
Il primo
compito del Delegato Ispettoriale è di aiutare le comunità salesiane a vedere
la componente dell'attività imprenditoriale della comunicazione in modo
oggettivo e favorevole.
Non è
qualcosa che esce dall'ambito del carisma salesiano.
Non è una
scelta nuova in contrasto con la tradizione.
Non è
unéattività di alcuni, portata avanti come qualcosa di
'personale', ma unéattività Ispettoriale e comunitaria, parte di un progetto
che vede la presenza salesiana nella Chiesa o in una giurisdizione civile e
all'interno del progetto educativo-pastorale più ampio dell'Ispettoria.
Se questi
pregiudizi non sono superati è difficile prevedere un certo sviluppo e crescita
in questo campo.
Crediamo che
sia veramente importante riuscire a convincere della salesianità del lavoro
nelle comunicazioni, compreso l'aspetto economico-imprenditoriale.
86 Pregiudizi
di ordine teorico
Paure di
quest'ordine includono:
-
il facile contrasto tra 'attività finanziaria' e 'ministero'.
Unéattività finanziaria significa
potere e denaro. Un ministero pastorale invece si definisce piuttosto come
servizio. Senza dubbio, c'è della verità in questo. Tuttavia non si possono e
non si devono considerare come termini assoluti: l'uno è bene, l'altro è male.
C'è un ministero pastorale 'potente' e ci sono attività economiche che
'servono'. Corti circuiti servono solo a confondere.
Se la realtà
fosse espressa solo in questi termini semplicistici, come spiegare la presenza
massiccia e attiva della Chiesa nelle comunicazioni e nelle iniziative di
comunicazione?
Come
spiegare la parte non secondaria che l'esperienza economica ebbe nella vita di
Don Bosco?
Oggi
specialmente,
- paura di perdere i contatti
personali con la
gente e lasciarsi convincere dalla audience (il pubblico) nelle
scelte editoriali. Questa paura tocca una sensibilità tipica dei Salesiani:
cercare contatti personali con coloro che serviamo nel ministero.
Indica anche il desiderio di cercare la verità di fronte
alle preoccupazioni riguardo alla moda corrente. Questa preoccupazione non va
sottovalutata.
Riguarda ogni Salesiano di Don
Bosco.
Tutto indica
che la comunicazione sociale e le iniziative finanziarie connesse non possono
ridursi a cose materiali, a strumenti e strutture.
La ricchezza
di strutture e di mezzi non rappresenta tutto l'impegno delle comunità
Salesiane che lavorano per i giovani, specialmente per i più bisognosi e per i
poveri.
Le strutture
e i mezzi sono parte di un progetto più ampio che sempre mette le persone per cui si lavora e l'intenzione di salvarle al centro del
lavoro salesiano.
87 Relazione tra l'Ispettoria e l'impresa.
-
E'
compito dell'Ispettoria, attraverso gli uffici responsabili dell'attività e
della vita
quotidiana, organizzare la comunicazione e
in particolare le iniziative economiche ad essa connesse;
- ogni tipo di evasione da parte
dell'Ispettoria, cioè dell'Ispettore e del suo Consiglio, sia a livello di idee
che di pratica, non fa altro che causare problemi e difficoltà nell'immediato
futuro;
-
l�Ispettore e il suo Consiglio hanno bisogno di un aiuto adeguato
nell'animazione
e nel governo di questo settore:
questo spiega il ruolo del Delegato Ispettoriale di CS, assistito da una
commissione di esperti nel campo;
- il
progetto ispettoriale dovrebbe tener conto di tutte le aree di attività e di
vita da coordinare e animare, in modo da favorire la crescita per ognuno e per
ogni cosa: strutture, persone, organizzazioni e prospettive;
-
l'organizzazione di imprese e attività economiche, con definizione di ruoli
interni al lavoro e alle funzioni richieste a persone, gruppi e consigli, serve
a rispettare le competenze di ognuno e ad assicurare lo sviluppo ordinato
dell'impresa.
Don Bosco si
metteva all'avanguardia del progresso. I Salesiani hanno la forza e la
possibilità di continuare le scelte del loro Padre e Fondatore.
CAPITOLO
TERZO: IL DELEGATO E LE SUE EQUIPES
88 Nelle
comunità salesiane spesso ci si chiede chi è coinvolto nella CS.
89 Il CG23
parlava della comunicazione sociale (cf Atti nn. 254-260: 'Il cammino di fede
dei giovani chiede alla comunità una nuova forma di comunicazione') nel
contesto delle deliberazioni riguardo all'attività salesiana. Si indicava la
necessità per l'Ispettore di nominare la persona responsabile della CS
nell'Ispettoria (n. 259).
90�� Il
confratello nominato prende il titolo di Delegato Ispettoriale di CS. Ci
sono altri delegati nell'organizzazione di una Ispettoria;
essi animano le diverse attività della comunità salesiana.
91 Il
chiarimento qui richiesto è il seguente:
- Ogni
delegato riceve la delega direttamente dal suo Superiore. Quando ciò non
avviene si crea incertezza su cosa fare (su quanto e su come farlo) e anche su
una possibile valutazione del lavoro fatto. E' degno di nota il fatto che una
delega precisa aiuta a guidare la persona incaricata ed è un sostegno
autorevole per il suo lavoro in comunità.
92 E' quindi
conveniente per il Delegato arrivare a unéintesa con l'Ispettore e il suo
Consiglio sui limiti e le possibilità del suo lavoro, una volta
ricevuta l'obbedienza di animare e coordinare la comunicazione sociale
nell'Ispettoria.
93 Il punto di
partenza e la guida base per lavorare nella CS devono essere elaborati
(dall'Ispettore, il Consiglio Ispettoriale e il Delegato) tenendo presenti le
indicazioni date dalle Costituzioni e Regolamenti, dal Progetto di Animazione e
di Governo del Rettor Maggiore e del suo Consiglio (per es. per il sessennio
2002-8) e dal documento SSCS.
Le
équipes della CS: Commissione e Consulta
94 Il Delegato
di CS è essenzialmente una persona di gruppo. Egli viene
normalmente assistito da una Commissione e a volte ha anche un gruppo
consultivo. Dipende in gran parte dalla situazione e dai bisogni
dell'Ispettoria il fatto di avere una Commissione e un gruppo consultivo o una
combinazione dei due. Alcune Ispettorie chiamano con altri nomi simili entità,
ma le funzioni sono chiare.
Lo studio del problema della
comunicazione in tutte le sue forme e lo studio dei problemi reali
dell'Ispettoria e delle comunità dove interessano le comunicazioni (e quindi
problemi di personale e anche di attività): tutto questo fa parte del ruolo
della Commissione.
97
-
corsi di formazione per giovani e adulti,
-
attività miranti a diverse aree dell'attività salesiana (scuole,
parrocchie, oratori,
attività con giovani-a-rischio, associazioni, liturgia etc.),
-
rinnovo e coordinamento delle attività tradizionali (teatro, attività
di sala, canto,
musica, etc.),
-
legami e cooperazione con le istituzioni dell'area locale, siano
esse civili o ecclesiastiche.
98 L'Ispettore e il suo Consiglio sono i
primi responsabili della progettazione e della esecuzione del progetto della CS
dell'Ispettoria. Essi realizzano ciò attraverso
99 Come gruppo di progettazione
100 Il termine 'centro' richiama una duplice
necessità che
Il centro è un punto di riferimento: in
termini di organizzazione.
Il centro è un
servizio: in termini di coordinamento:
101� Il centro è un punto di riferimento: in
termini di organizzazione.
Il primo compito che il Delegato
Ispettoriale e
Organizzare significa:
. studiare la situazione,
. prendere nota delle risorse,
. verificare le possibilità,
. pianificare ciò che si può
fare,
. attendere alla valutazione,
. iniziare il nuovo progetto.
102 Le Ispettorie sono abbastanza abituate a
lavorare secondo un piano e a organizzare il ministero pastorale. Ora c'è
bisogno di essere pronti per partecipare a questa dinamica (delegato, consulta,
commissione, coordinatori locali )
103 Il centro è un servizio: in termini di
coordinamento.
Spesso ciò che manca è il coordinamento. Non sempre le
Ispettorie sono pienamente consapevoli di ciò che già esiste nella
comunicazione. Non tutto il personale qualificato è valutato. Non tutti gli
strumenti vengono usati al meglio delle possibilità.
Non tutte le realtà della comunicazione sono connesse (editoria, Bollettino
Salesiano, bollettini locali, biblioteche, luoghi di incontro, varie
pubblicazioni e così via).
Il
104 Il Delegato e la sua Commissione possono
desiderare o aver bisogno di un gruppo consultivo, il cui ruolo è simile a
quello del Consiglio Consultivo Mondiale. Esso accompagna, valuta, ricerca,
guida, studia la comunicazione sociale come essa si
presenta nel contesto dell'Ispettoria. Mantiene contatti con le comunità locali
e col centro Ispettoriale. Assiste le comunità locali per i molti aspetti
tecnici.
Il lavoro di accompagnamento offre
eccellenti opportunità per una permanente formazione di insegnanti, leaders e
altri operatori.
Coordinatori
locali
105 Come c'è un delegato a livello
ispettoriale così c'è bisogno di un coordinatore a livello locale. Questo è un livello di attività non molto
sviluppato nelle Ispettorie. Dettagli sul suo ruolo si possono trovare nel SSCS
ai nn. 173ss. Uno dei suoi compiti è di tenersi regolarmente in contatto col
Delegato Ispettoriale di CS, specialmente per assicurare che i progetti a
livello locale combacino con l'insieme del sistema di CS dell'Ispettoria.
Questa osservazione non è intesa in senso restrittivo, ma come guida.
Se si vuole che la rete dei
corrispondenti diventi realtà sono i coordinatori locali della CS ad esserne la
spina dorsale, in quanto essi sono spesso nella
posizione di avvertire il Delegato Ispettoriale o direttamente l'ANS su
iniziative ed eventi.
106 Raccolta dati su risorse del personale. Una delle preoccupazioni iniziali
del Delegato è di scoprire i talenti dei confratelli e dei laici e di
coinvolgerli. Molti giovani hanno inclinazione e capacità di lavorare nella
comunicazione. Lo stesso si può dire di molti confratelli. La preparazione del
personale e la competenza nei settori con la presenza dei Salesiani sono
obiettivi primari per il Delegato Ispettoriale nel suo lavoro di animazione e
formazione.
A livello ispettoriale abbiamo visto che è più utile che
mai avere una raccolta dati con i nomi e le qualifiche di quelli che
possono aiutare o collaborare nel campo della comunicazione.
Avere dei nomi disponibili può essere
molto utile in certe situazioni, per esempio quando la comunità salesiana
-
celebra qualche evento
-
prepara una celebrazione significativa per i giovani o i poveri
della zona
-
deve correggere una certa disinformazione sui Salesiani o
sulla vita e attività della
Famiglia
Salesiana
-
lancia unéiniziativa per coinvolgere altri nel campo dello
sviluppo o in quello
dell'educazione o della evangelizzazione.
CAPITOLO QUARTO:
STRUTTURE E SERVIZI
107 Le Ispettorie non sono tenute a applicare
tutte le indicazioni qui riportate, soprattutto in ordine alla
varie strutture. Non c'è da scoraggiarsi se una Ispettoria non può attivarsi a
riguardo, è giusto però ricordare che non è bene fermarsi nell'inerzia.
Ogni
Ispettoria è chiamata a scegliere ciò che è possibile realizzare nel rispetto
delle risorse e dei mezzi concreti di cui dipsone.
Altre
Strutture
Ufficio
Informazioni
108 Uno degli uffici Ispettoriali, utile per la
vita e l'attività dell'Ispettoria, e anche molto utile alla comunità salesiana,
potrebbe essere un Ufficio di Informazioni Salesiane. La sua organizzazione è
semplice.
Esso risponde a domande iniziali sulla
vita e sulla attività dei Salesiani nell'ispettoria, nella nazione, nella
regione o nel mondo. Dovrebbe perciò avere a disposizione informazioni base:
- numero dei confratelli (in totale e
per ispettoria),
-
numero delle comunità (in totale e per ispettoria),
-
presenza missionaria (quanti confratelli sono nelle missioni,
quante zone di missione etc)
-
nuove presenze,
-
come le varie opere sono raggruppate (con informazione
sull'educazione, l'evangelizzazione, lo sviluppo),
-
attività particolari (ragazzi di strada, rifugiati, etc. ),
-
esperimenti in corso
-
e tutto ciò che oggettivamente può aiutare la presentazione della
Congregazione.
109
Quest'ufficio
o sportello può essere ulteriormente incrementato attraverso un collegamento
alla Famiglia Salesiana:
-
gruppi,
-
ciò che fanno,
-
progetti particolari,
E ancora un ulteriore incremento con riferimento al Movimento
Salesiano:
-
sua natura,
-
chi sono gli appartenenti, qual'è la vita,
-
organizzazione.
E' nell'interesse del Delegato Ispettoriale di CS di avere
già pronti i dati di
immediata utilità in caso di urgente richiesta di informazioni.
Ufficio
Relazioni Pubbliche
110
'Le relazioni pubbliche richiedono unéattiva
comunicazione da parte della Chiesa, attraverso i media sia secolari che
religiosi.
Essendo necessaria la prontezza a
comunicare i valori del Vangelo e a pubblicizzare i ministeri e programmi della
Chiesa, si richiede che
Un piano pastorale per
-
di avviare uffici per le relazioni pubbliche, con sufficienti risorse
umane e materiali
- di rendere effettiva la comunicazione tra
111 Il Delegato
Ispettoriale di CS deve considerare la necessità di essere attivo nelle
comunicazioni; senza aspettare che altri chiedano informazioni, offrire ciò che
si pensa debba essere conosciuto della vita e della attività Salesiana; un equilibrio
tra la visibilità e sovraesposizione.
Una mancata visibilità significa non essere
conosciuti.
Essere troppo visibili significa creare
indifferenza.
La necessità di avere contatti con i
delegati delle altre Ispettorie che lavorano nella stessa Nazione o Regione.
112 I principali compiti di
quest'ufficio potrebbero essere:
-
tenere contatti con i responsabili della CS;
-
presentare la politica della Congregazione
riguardante i vari problemi o argomenti
che vengono dibattuti e affrontati in pubblico;
-
rispondere a domande che sorgono dalla vita
quotidiana o da particolari eventi di
grande rilievo riguardanti aspetti educativi o relativi ai
giovani;
-
preparare gli eventi riguardanti
livello di semplice celebrazione esteriore;
- fornire supporto tecnico o di
riflessione quando
- preparare comunicati ufficiali
da spedire a chiunque voglia essere informato;
- indicare la verità sui fatti
in questione;
-
offrire una chiave di lettura su situazioni che sollevano
domande e problemi;
-
guidare l'opinione pubblica;
-
essere presenti in modo accreditato e ufficiale a nome
dell'istituzione in incontri e nei convegni, conferenze con tavole rotonde e
nei dibattiti aperti a tutti quelli che lavorano nel settore.
Dichiarazioni
formali su questi temi elencati vengono abitualmente
emesse come comunicati stampa. Il Delegato di CS, in accordo con l'Ispettore o
con chi è da lui delegato a questo scopo, provvederà alla preparazione e
emissione di tali dichiarazioni.
113 Specificamente in
riferimento a possibili destinatari.
Nel contesto odierno per una istituzione come quella dei Salesiani, inseriti
attivamente nella vita di tante persone in molte e diverse nazioni del mondo
(primo, secondo, terzo o quarto mondo), sarebbe utile avere una struttura che
possa aiutare:
-
a presentare la oggettiva realtà della Congregazione,
-
tra le altre istituzioni civili e religiose,
-
i mezzi di comunicazione sociale spesso in cerca di notizie, positive o
negative,
che riguardano
- diventando per l'istituzione un
portavoce ufficiale per il grande pubblico e
-
un filtro riconosciuto per notizie al di là della istituzione;
-
a costruire una immagine appropriata della comunità Salesiana nel
mondo, in
vista di una migliore penetrazione nel tessuto sociale ed
ecclesiastico e
-
per un dialogo più visibile e trasparente con quelle parti del pubblico
interessate
all'esperienza salesiana.
-
a conoscere più completamente le reazioni nel mondo alle molte
iniziative salesiane:
. nell'educazione,
. nel ministero,
. nell'essere un portatore e un collettore
di notizie che arrivano all'istituzione da fuori.
114 Il servizio da rendere richiede che l'incaricato di questo settore sia
ufficialmente nominato dall'Ispettore col suo Consiglio e ufficialmente
conosciuto come il responsabile a
cui riferirsi.
Ufficio
Promozione dell'Immagine Salesiana
115 L'ufficio di promozione fa parte della vita
culturale quotidiana e favorisce punti di vista originali e
adeguati della istituzione che rappresenta e che promuove.
Questo compito è molto importante, ma
spesso molto difficile. Molte volte è nascosto. Per promuovere l'immagine di
una persona e di una istituzione c'è bisogno di:
catturare
l'immagine,
organizzarla e
spiegarne
il significato in termini di qualità e quantità, attraverso i media e la
stampa, per suscitare simpatia, attenzione, accoglienza della persona o della
istituzione, delle scelte fatte, degli interventi, dei valori.
Da un punto di vista comunicativo
questo significa 'fare notizia'. Questo va ben inteso per non presentare
immagini senza contenuto!
I tempi e le modalità di 'fare
immagine' sono dettati dalle circostanze reali nella vita delle persone e della
Congregazione. Bisogna essere attenti e adattarsi alle diverse situazioni
locali. L'immagine della Congregazione può e deve essere sviluppata là dove si
parla di:
-la vita dei giovani,
-la vita della gente ordinaria -
rinnovamento culturale,
-i diritti dei senza voce.
Ufficio
Rassegna Stampa
116 Un ufficio di rassegna stampa potrebbe
sembrare di secondaria importanza. Tuttavia esso è la premessa e il
contesto per i due precedenti uffici dell'immagine e delle pubbliche relazioni.
Il servizio riguarda:
-
raccogliere tutto ciò che costruisce la pubblica opinione,
-
positiva o negativa, nei media, riguardanti aspetti della vita e
dell'attività salesiana;
-
mettere in archivio ciò che interessa o sfida
della vita e della missione salesiana;
-
aggiornare costantemente i dati circa la reazione dei mass media e
consegnarli ai responsabili per la vita e lo sviluppo della Congregazione.
117 Il quotidiano lavoro di raccogliere questo
tipo di informazioni, per una istituzione così
ampiamente estesa e grande come è
Servizi
di particolare importanza per l'Ispettoria e le comunità locali
118
-scrivere la cronaca come una 'scheda'
con le 5 classiche domande: chi, che cosa, quando, dove, come e,
occasionalmente, perché!
-includere ciò che ha valore per la
storia della comunità. E' più di una pagina di agenda.
-lo stile dovrebbe essere narrativo.
-il contesto e l'atmosfera sono
importanti nello scrivere la cronaca, quindi è necessario fare riferimento a
circostanze nazionali, civili, ecclesiastiche, parrocchiali
-i nomi delle persone vanno citati con
precisione per una successiva identificazione.
- dovrebbero essere evitati i giudizi
di valutazione ('Scripta manent'!).
- fa parte della cronaca una lunga
serie di altri materiali: fotografie, programmi, inviti, CD e altro materiale
digitale è
-É meglio datare tutti i materiali per
rispetto ai posteri.
-una appendice della cronaca può contenere gli orari della
comunità.
119 Lettere mortuarie: la lettera emessa
dalla comunità (normalmente), dove un confratello è morto, è un atto di comunicazione
importante e spetta al Delegato di CS dare suggerimenti alle comunità in linee
generali sulla sua composizione. I suggerimenti possono seguire le seguenti
linee:
-stile di presentazione: leggibile e
dotato di una certa eleganza;
-per scopo di archivio e per uso più
ampio (di Congregazione) dovrebbe mantenere formati di uso generale (ACG: 15x21cm);
-un certo equilibrio
va rispettato tra le diverse lettere; l'Ispettoria potrebbe suggerire una certa
lunghezza;
-richiamare i Direttori al loro dovere
di redigere tali lettere;
-poiché una lettera mortuaria potrebbe
essere l'unico documento di un confratello, è bene che questi siano il più
possibile completi;
-evitare troppa enfasi sulla malattia
finale: la lettera riguarda più la vita del confratello;
-concentrarsi su ciò che ha
contraddistinto il confratello nella Congregazione;
-se si inseriscono delle citazioni
dirette, queste vanno inserite nel giusto contesto;
-prima della pubblicazione va letta e commentata da molte
persone per assicurarsi che è stata ben composta.
120 Gli archivi: la principale
responsabilità degli archivi a livello ispettoriale è del Segretario
Ispettoriale (R. 159), l'articolo citato per la cronaca a livello locale
include anche un riferimento agli archivi della casa. C'è, in aggiunta, un
commento più generale sugli archivi in R. 62. Gli Elementi Giuridici e
Prassi Amministrativa nel Governo dell'Ispettoria, pubblicati ultimamente
nel 2004, e certamente disponibili anche in inglese e spagnolo, è un
riferimento di base anche per il Delegato di CS, almeno per una sommaria presa
di coscienza dell'argomento. Contiene informazioni su come preservare la
documentazione e installare la schedatura e la classificazione.
121 In questi giorni di rapido sviluppo della
tecnologia digitale bisogna anche pensare a conservare il materiale digitale:
il 'testo' , nel suo significato più comprensivo
(fotografie, audio etc.), rischia di essere perduto se rimane solo nella forma
digitale. In molti casi può essere trasferito su una carta stampata, ma si può
anche assicurare unéadeguata riserva di materiale digitale, specialmente se una
stampa non è disponibile o raggiungibile.
122 Il Delegato di CS ha il compito insieme
alle sue équipes di consigliare l'Ispettore e le comunità locali su argomenti
riguardanti il protocollo e la procedura per la dovuta segretezza del
materiale digitale. Molti documenti delicati di questi giorni sono
registrati su 'disco rigido' negli uffici Ispettoriali e simili. E' possibile,
usando il 'free software' (un esempio tra gli altri è il TrueCrypt), di creare
facilmente un archivio criptato e dischi virtuali che possono essere aperti
solo utilizzando il nome dell'utente e la sua password.
123 Manuale di stile: mentre ci sono
diversi esempi di manuali di stile generalmente nel mondo delle comunicazioni,
sarebbe conveniente per una Ispettoria avere un
manuale di stile che metta insieme i diversi argomenti contenuti in questo
manuale e li presenti in forma di manuale di stile ad uso dell'Ispettoria: i
diversi aspetti presentati prima sulla lettera mortuaria possono essere un
esempio. Presso
Alcuni
argomenti di particolare interesse e attenzione
124 Open source, the Free Software Movement
(FOSS): Unéarea, che ha un buon impulso a livello mondiale e che merita
l'attenzione e la riflessione della Congregazione, è il software Open Source
(Sorgente Aperta) e
L'argomento ha unéimportanza primaria,
da essere considerato a livello ispettoriale da un gruppo consultivo se non
dalla Commissione stessa. Diventa sempre più difficile, specialmente nelle
nazioni e Ispettorie più povere, sostenere dei software privati, con aspetti
morali anche da considerare. Il FOSS merita di essere considerato come
unéalternativa per motivi attinenti a: la legalità (evitare la pirateria), i
costi effettivi, l'indipendenza dalla chiusura in un unico sistema, la cultura
di collaborazione e di comunità che esso sottoscrive, la sua flessibilità.
125 Sfide educative e istituzionali: Don
Pascual Chávez nella sua lettera negli ACG 390 sulla Comunicazione Sociale
elenca una lista di sfide che oggi si presentano all'educazione, sotto il
titolo 'Una cultura di'; quindi una lista di sfide alla Congregazione: la sua
comunicazione del carisma, le sfide della tecnologia, dell'uso del tempo, dei media, della formazione. Anche questi sono argomenti da
prendere in considerazione a livello ispettoriale e locale e su cui agire dove
è necessario.
CAPITOLO QUINTO:
COORDINAMENTO
CON ALTRE ISPETTORIE
Aree
di cooperazione e coordinamento
126 Questo
manuale apre
ora gli orizzonti per il lavoro dei Delegati a livello Ispettoriale, Nazionale,
di Conferenza e di Regione nella comunicazione sociale. Qui ci limitiamo
tuttavia a pochi criteri e poche aree, in particolare le seguenti tre:
-
co-produzioni,
-
copyright,
-
mostra dei prodotti salesiani.
Co-produzioni
127 Dalla lista presentata nelle pagine
precedenti si possono individuare le possibilità di un lavoro condiviso tra
coloro che lavorano nella stessa area. Poiché siamo presenti con iniziative,
imprese e attività in ogni continente, possiamo formare una rete di relazioni e
di realizzazioni. L'argomento non è dei più semplici; presenta molti problemi:
-
di personale qualificato per questa tipo di lavoro,
-
di intese dottrinali e scelte pratiche,
-
di organizzazione tra i partners,
-
di reciproca fiducia, compresa la parte economica,
-
di legislazione civile,
-
di diritti editoriali�
128 L'impegno e la costanza nel perseguire
l'obiettivo può far superare i problemi.
Le
Ispettorie e le Conferenze Inter-Ispettoriali hanno la loro responsabilità in
questo campo. L'esperienza degli anni passati è positiva per ciò che riguarda
l'editoria e la radio. Una grande casa editrice ha aiutato altre più deboli e
fragili economicamente a pianificare insieme la presenza salesiana nelle scuole
cattoliche e statali.
E'
necessario seguire un percorso che tenga conto sia
della chiarezza delle relazioni che della legalità degli accordi. Vengono chiamati in causa gli animatori che in una
Ispettoria promuovono la cooperazione e un progetto comune. Il Dicastero può
essere garante di questi accordi.
Copyright
129� Una seconda area per una più larga intesa
in ogni Ispettoria è quella del copyright. Data la comune esperienza sui
diversi costi della vita non ogni Ispettoria può avere gente qualificata per
condurre unéimpresa.
Di
conseguenza alcune Ispettorie hanno la possibilità di offrire ad altre: studi,
ricerche, aiuti di formazione, materiale educativo, pastorale e catechetico.
Sarebbe
possibile con accordi bilaterali o plurilaterali concedere il diritto di
riproduzione o di stampa del materiale, per evitare di dover importare il
prodotto finito a costi proibitivi da altre parti. La pirateria è qualcosa che
dovremmo evitare per ragioni morali.
130 Abbiamo un po' di esperienza nel campo del
copyright. Molti nostri editori (di libri e di prodotti audio) col beneplacito
della loro Ispettoria, hanno liberato le loro pubblicazioni per altre nazioni.
E' bene far crescere questa pratica. Un esempio evidente di lavoro di équipe
tra Ispettorie è stato realizzato in Brasile, nella preparazione del logo
salesiano.
Il
Dicastero (DCS) può fare da mediatore in questa specie di contatti, lasciando
alle parti contraenti di risolvere i dettagli degli accordi.
Una
mostra di prodotti salesiani
131 Le Ispettorie di due Regioni Salesiane
hanno sperimentato la possibilità di unire le forze per organizzare una mostra
di libri per il loro continente. L'Ispettoria dove ha luogo la mostra si assume
il compito di coordinare il coinvolgimento di altre Ispettorie interessate,
installando il materiale da esporre, assicurando la necessaria pubblicità sui
prodotti, ricevendo eventuali ordini, creando contatti tra le case editrici e i
compratori.
132 Quando diverse nazioni a turno organizzano
una mostra il peso dell'organizzazione viene condiviso
tra tutte le Ispettorie. Abbiamo un ricco potenziale in questo campo.
L'apertura a nuovi modi di lavorare insieme favorisce l'immagine della presenza
salesiana.