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Manuale della Comunicazione Sociale

IL SALESIANO COMUNICATORE


 

 

IL SALESIANO

 

UN COMUNICATORE

 

 

MANUALE PER LA COMUNICAZIONE SOCIALE

 

 

 

Dicastero per la Comunicazione Sociale

ROMA, VIA DELLA PISANA, 1111

2005

 

 

Presentazione

 

 

1 Questo manuale ha uno scopo preciso: aiutare chi lavora nella Comunicazione Sociale nelle Ispettorie, nelle Conferenze delle Ispettorie o delle Regioni, offrendo loro orientamenti operativi e spiegando meglio i parametri di riferimento già presenti nel Sistema Salesiano di Comunicazione Sociale (SSCS). Questo manuale è stato pubblicato la prima volta nel 2001, all fine del periodo di don Martinelli. Lui dice in cinque brevi righe alla fine del libro che nasce dalla cooperazione di tutti i delegati ispettoriali per la comunicazione sociale. Sappiamo che ha respirato inoltre le sue proprie energie e la sua visione. La presente edizione è una revisione alla luce del 'Rapido Sviluppo' (volendo citare l'ultimo messaggio di Giovanni Paolo II sulla Comunicazione Sociale) che la realtà dei media vive oggi, considerando anche che molto è avvenuto nella Congregazione in questo campo dopo il CG25 e la nomina di un Consigliere specifico per la Comunicazione Sociale. Il materiale della prima edizione che non è incluso in questa più recente può essere utile ancora, anche se nel frattempo alcune cose sono state cambiate.

' Nella Lettera 'Con il coraggio di Don Bosco nelle nuove frontiere della comunicazione sociale' (ACG 390), Don Pascual Chávez ha invitato i confratelli a un cambio di strategia in questo campo: non la creazione di nuove linee operative, ma passi concreti per 'sprigionare la vita che si trova latente nel patrimonio dottrinale della Congregazione e trovare modi per incarnarla nelle nostre comunità educative e pastorali e nel territorio'. Questa dichiarazione è ben adatta a indicare l'intento di questo manuale.

 

 

A chi è diretto questo manuale?

 

2 Questo manuale vuole in primo luogo indirizzarsi agli operatori responsabili a livello ispettoriale: l'Ispettore e il suo Consiglio e i Delegati ispettoriali per la Comunicazione Sociale. Altri beneficiari di questo manuale sono coloro che lavorano nel campo della comunicazione sociale ad ogni livello: ispettoriale o locale (tra questi ci sono gli editori del Bollettino Salesiano, gli scrittori e gli editori di testi di ogni genere), gli animatori nella comunicazione sociale, i membri delle commissioni e dei gruppi consultivi. Chi lavora nel campo della formazione dei giovani, dei giovani confratelli e in genere dei confratelli nel campo della comunicazione sociale, troverà utili informazioni in questo manuale; come anche nel SSCS e nella Formazione alla CS è Orientamenti operativi, quest'ultimo prodotto dai Dicasteri della Formazione e della Comunicazione Sociale uniti.

 

3 Un altro gruppo di possibili beneficiari di questo testo potrebbero essere i Delegati e le Commissioni della CS della Nazione, delle Conferenze o delle Regioni. Dove una nazione ha più di una Ispettoria o dove alcune Ispettorie hanno formato una Conferenza si è dimostrato utile organizzare un coordinamento della comunicazione sociale attorno a un Delegato Nazionale o di Conferenza. C'è anche la possibilità di una struttura della comunicazione a livello regionale non ancora sviluppata.

 

 

Come è organizzato questo manuale?

 

4 Il manuale muove dalla Parte II del Sistema Salesiano della Comunicazione Sociale (SSCS): il funzionamento del SSCS, con ulteriori riferimenti agli aspetti della Parte III dello stesso documento, e cioè l'organizzazione della CS.

La struttura dei capitoli è come segue:

 

' . CAPITOLO PRIMO: il Piano Ispettoriale di CS :

il perché, il che cosa e il come; questo deve essere letto assieme allo schema del piano messo nella relativa appendice in fondo al SSCS.

. CAPITOLO SECONDO: la gestione e l'organizzazione della CS entro e oltre la Comunità Salesiana e la Famiglia Salesiana.

- . CAPITOLO TERZO: il delegato e i gruppi o équipes coinvolte nella CS, gestite da una Ispettoria, una Conferenza, una Regione.

. CAPITOLO QUARTO: strutture e servizi che coinvolgono le pubbliche relazioni ma anche argomenti interni, come documentazione e archiviazione.

. CAPITOLO QUINTO: coordinamento tra le Ispettorie.

 

5 In ognuna delle aree sopra evidenziate indica delle responsabilità per ogni livello di animazione: il Delegato Ispettoriale ha compiti da promuovere in collegamento con il Progetto Educativo Pastorale (PEP) della Ispettoria e con delega dell'Ispettore. Egli si avvale di una équipe consultiva e/o di una commissione secondo le circostanze locali.

 

6 Dove non c'è un Piano Ispettoriale è difficile, se non impossibile, lavorare efficacemente con e nella CS in modo salesiano. Senza un piano tutto ciò che si fa rischia di restare isolato e sparso, senza impatto.

 

7 Dove manca una delega dell'Ispettore il compito del Delegato diventa spesso complicato.

 

8 Poiché la Comunicazione Sociale � un settore in continua evoluzione c'è bisogno di una guida e di un sostegno autorevole: solo l'Ispettore col suo Consiglio può sostenere scelte che riguardano le comunità locali e le iniziative pratiche nell'educazione e nell'evangelizzazione.

 


CAPITOLO PRIMO: IL PIANO ISPETTORIALE DI CS

 

Comunicazione al servizio dell'Ispettoria

 

9 In vista della comunicazione sociale promossa e sviluppata dalla Congregazione, specialmente nell'ultimo decennio, '/span>le nostre comunità, opere e attività' diventano parte di un sistema di comunicazione più ampio entro il quale esse si paragonano e interagiscono' (D. Vecchi, ACG 370). Il Sistema Salesiano di CS, come è chiamato oggi, è un progetto unificato e integrato, veramente al servizio di una visione condivisa e dei valori del carisma salesiano: questi vengono realizzati nelle diverse attività dei vari settori nelle comunità e nell'Ispettoria.

 

10 La CS è un settore distinto dell'attività salesiana. Questo settore è rappresentato a livello di Congregazione da un Consigliere con la sua équipe, conosciuta come Dicastero per la CS, e assistito da un organismo consultivo composto di esperti provenienti da varie parti del mondo. A livello ispettoriale questo settore è rappresentato da un Delegato che agisce a nome dell'Ispettore con una sua équipe, conosciuta abitualmente come Commissione per la CS. Si può prevedere anche un organismo consultivo. Il settore della CS è messo al servizio del Progetto Organico più ampio dell'Ispettoria per tutta la sua attività.

 

 

Elementi-base del Progetto di Comunicazione

 

11 Il Piano Ispettoriale della CS (PICS) è il cuore dell'attività della CS a livello Ispettoriale e locale. Questo piano è parte del Progetto Educativo e Pastorale dell'Ispettoria. La comunità salesiana applica un metodo pedagogico nel suo lavoro educativo e pastorale: un modello che è allo stesso tempo graduale e circolare.

Graduale: adatto allo sviluppo complessivo del giovane e dell'adulto. Non offre tutto in un momento o indiscriminatamente; né dilaziona ciò che è necessario, quando esso è necessario. E' attento alla crescita, la accompagna, la sostiene e la incoraggia. Evita le ripetizioni e non teme di affrontare nuove situazioni.

Circolare: opposto a lineare o a un modello che vede le cose in ordine cronologico e non interattivo. Il modello circolare raccoglie la ricchezza dei momenti particolari e delle esperienze, invece di affrontarli secondo una rigida direzione temporale. Il nostro interesse è che ciò che è stato acquisito serve a guidare i passi ulteriori da fare; questo favorisce la ricerca e la risposta. Il processo non si ferma mai, ma è qualcosa che progredisce continuamente.

 

 

Il Piano di CS

 

12 Un piano è la formulazione del metodo dettagliato o del disegno secondo cui una cosa deve essere fatta. E' qualcosa da realizzare in una realtà particolare e che comincia da quella realtà. Il Piano di comunicazione risponde alle necessità e alle domande che sorgono da un ampio quadro di riferimento e fa parte del progetto ispettoriale.

Il Sistema Salesiano della Comunicazione Sociale costituisce l'ampio quadro di riferimento; la seconda parte è uno schema generale e un elenco di indicatori per la verifica che indica di aspetti e situazioni da includere nel PICS di una Ispettoria.

 

Nella succitata lettera di Don Chávez un riferimento a queste appendici rende chiaro che esse sono in se stesse un programma ungente da leggersi e da attuarsi: 'seguendo i punti elencati' e accettando gli orientamenti operativi suggeriti si è portati a diagnosticare, attuare e verificare sistematicamente lo stato della comunicazione sociale nelle ispettorie'.

Il piano è il risultato concreto e conclusivo di un processo di progettazione che è 'redatto e realizzato con la più grande e la migliore partecipazione possibile a diversi livelli; dovrebbe essere costantemente animato e periodicamente verificato dagli organismi di animazione e di governo dell'ispettoria'.

 

Nell'integrare Il Piano Ispettoriale di CS nel Progetto Organico Ispettoriale ( POI ) sono centrali i seguenti elementi:

 

La comunità.

Un piano ispettoriale non è il frutto del pensiero di una sola persona.

Le seguenti figure e gruppi - elencate in un ordine sparso - dovrebbero essere d'accordo riguardo a un piano di formazione per la CS: il Delegato Ispettoriale / la Commissione di CS / i responsabili delle comunità locali per il collegamento con il centro ispettoriale / i responsabili dell'ufficio stampa ispettoriale (editore del Bollettino Salesiano, l'incaricato del Notiziario Ispettoriale, gli editori di riviste e libri dal centro Salesiano etc.), gli esperti della comunicazione nell'Ispettoria / il Delegato di Pastorale Giovanile e la sua Commissione di PG / il CIF / il Consiglio Ispettoriale / e l'Ispettore. L'elenco non è esaustivo.

 

Il carisma.

La CS nelle sue varie forme e aspetti richiede delle linee di indirizzo o di strategie che assicurino la sua fedeltà al carisma Salesiano. Queste linee sono ampiamente stabilite nel SSCS.

 

Un esempio di contenuto di un Piano di CS potrebbe essere il seguente:

scopo di un tale piano, relazione del settore per la CS con gli altri settori dell'attività ispettoriale, struttura organizzativa a livello della Congregazione, organizzazione ispettoriale, il Delegato di CS, la Commissione per la CS, la Consulta, l'ufficio stampa o di informazione, l'organizzazione locale e il coordinamento, i delegati locali o coordinatori, le aree di attività, formazione e informazione, iniziative imprenditoriali.

L'Ispettoria di Mumbai, Sud Asia, ha varato una Politica di CS degna di essere considerata. Detta politica è parte di un progetto di CS globale. Essa indica la struttura di coordinamento per presentare le informazioni (Bosco Information Service o BIS), i modi di procedere nelle pubbliche relazioni (PR) coi media e sostegno nei media, chi può emettere un comunicato stampa e su quali argomenti, crisi della comunicazione: che cosa è e chi la può gestire.

 

 

Il Delegato Ispettoriale di CS e il Piano

 

13 Il Delegato Ispettoriale di CS, che è un elemento chiave per lo sviluppo, il coordinamento e la verifica del PICS e per la sua integrazione all'interno del Progetto Organico Ispettoriale, fa parte di un progetto più ampio che coinvolge tutta la vita salesiana dell'Ispettoria. E' importante per lui promuovere contatti, dialogo e intesa con gli altri settori nella vita dell'Ispettoria. Questi settori includono:

 

14 Formazione e sua organizzazione.

Le persone sono il centro e il criterio per le scelte quando si tratta della vita e dell'attività salesiana. Ogni Ispettoria Salesiana ha una CIF (Commissione Ispettoriale di Formazione).

 

Questo gruppo organizzativo non è solo per quelle Ispettorie che hanno corsi di formazione. Vale per ogni Ispettoria, dal momento che occorre pensare a una formazione permanente e non solo a quella iniziale. Una intesa con la CIF è essenziale per la formazione dei giovani Salesiani e per i confratelli che lavorano nelle comunità, perché possano programmare interventi sulla formazione e organizzarne il contenuto. Il documento La formazione alla CS è Orientamenti Operativi (2005-6), prodotto dai Dicasteri della CS e della Formazione, offre un aiuto a questo riguardo.

 

15 Pastorale Giovanile e sua organizzazione.

Non bisogna dimenticare che il nostro lavoro avviene sempre entro aree più grandi della Pastorale salesiana ed ecclesiastica, in modo condiviso e unificato.

Arrivare ad unéintesa con la Pastorale Giovanile significa :

-          far parte della Commissione Ispettoriale di Pastorale Giovanile e dare importanza ai progetti della PG redatti a livello Ispettoriale e locale;

-          avere un delegato della PG o almeno un suo rappresentante nella Commissione di CS;

-          discutere spesso su interventi e criteri utilizzati nel portare avanti i progetti nelle varie opere e attività: scuole, centri di formazione professionale, parrocchie, oratori, pubblicazioni, opere con giovani a rischio etc.

 

16 Settore Economia e sua organizzazione.

Una comunicazione di qualità oggi ha un suo costo, al quale si aggiungono le risorse finanziarie per produrre messaggi e informazione.

Il Delegato Ispettoriale pianifica preventivando, tra glia ltri aspetti, i costi finanziari di ciò che intende realizzare.

É necessario, quindi, sentire l'Economo Ispettoriale prima di ultimare una attività di comunicazione e di presentarla all'Ispettore e al suo Consiglio.

Tale confronto considera anche la possibilità di portare avanti quelle attività di CS che sono 'autonome finanziariamente', nel senso che non coinvolgono le finanze dell'Ispettoria. Da parte sua l'ufficio dell'Economo deve considerare il lavoro della CS come un servizio pastorale che occasionalmente potrebbe aver bisogno di un sostegno finanziario.

 

17 La Famiglia Salesiana e sua organizzazione.

L'esperienza di Don Bosco e della Famiglia Salesiana da lui avviata sottolinea l'importanza di lavorare con i Laici nei diversi settori delle nostre attività.

Il CG24 ha volto l'attenzione al possibile e desiderato contributo dei Laici nello spirito e nella missione di Don Bosco.

Nel documento Christifideles Laici la Chiesa ha indicato i nuovi campi per il coinvolgimento dei Laici nella nuova evangelizzazione, senza tralasciare il campo delle comunicazioni. Altri documenti successivi hanno sviluppato questa linea.

Mantenere i contatti con la Famiglia Salesiana significa avere una grande riserva di possibilità, sia di esperti che di collaboratori.

Alcuni gruppi laicali della Famiglia Salesiana spesso includono nei loro statuti un richiamo a lavorare nella CS.

 

18 Dimensione missionaria e sua organizzazione.

E' sufficiente far notare al Delegato Ispettoriale quanto propone l'Enciclica Redemptoris Missio al n. 37 per motivarlo a connettersi strettamente col Delegato Ispettoriale per l'animazione missionaria.

Le missioni, specialmente la missione ad gentes, sono un forte messaggio di comunicazioni per i nostri giovani e non sarebbe vantaggioso per il carisma di Don Bosco trascurare quest'area.

 

 

Contatti allargati a beneficio del Piano

 

19 Oltre ai contatti interni, con i Salesiani, vanno considerati e favoriti contatti con altri che lavorano in questo campo a livello locale.

I giornalisti, quelli che lavorano alla radio e alla TV, gli esperti di pubblicità, i direttori di nuove agenzie, gli artisti del canto, della musica e del teatro etc., sono tutti importanti per noi. Mantenere contatti con loro ha due scopi:

-          stabilire buone relazioni per una mutua assistenza, imparare l'arte della comunicazione da quelli che ci vivono dentro,

-          coinvolgerli nella animazione e nella formazione, per chiederne un sostegno nei momenti chiave e nelle modalità appropriate agli obiettivi da raggiungere.

 

20 Conseguenza pratica di quanto detto sopra potrebbe essere un incontro annuale con le persone citate al paragrafo precedente, per capire le direttive e i nuovi sviluppi nel settore.

Faceva parte della tradizione salesiana celebrare la festa di S. Francesco di Sales con gli operatori nel campo della comunicazione. Il Papa Giovanni Paolo II aveva scelto di annunciare il tema per la Giornata Mondiale della Comunicazione Sociale il 24 gennaio, festa di S. Francesco di Sales. Questa tradizione, così appropriata per noi, potrebbe essere mantenuta.


CAPITOLO SECONDO: GESTIRE LA COMUNICAZIONE

ALL'INTERNO E ALL'ESTERNO

 

Animazione

 

21 L'animazione è descritta nel SSCS (N. 87) come 'gestione' nei processi educativi e come 'relazioni interne ed esterne'. L'animazione ha luogo quando c'è una persona che la rende possibile. Il Delegato che agisce a nome dell'Ispettore, l'équipe che lo assiste, i coordinatori locali nelle comunità: tutti condividono il compito di 'promuovere le realtà della comunicazione' (CG23, 259) e il loro accompagnamento.

 

Ci sono almeno quattro aree essenziali dell'animazione che si riferiscono alla CS:

-          educomunicazione

-          formazione

-          informazione

-          produzione

 

 

Animazione è educomunicazione

 

22 Il Delegato Ispettoriale assiste gli individui e le comunità per redigere i programmi di studio di educazione ai media. Il presente manuale non offre materiale per tali programmi. Per educare i giovani e assisterli nell'educazione ai media c'è bisogno di cercare materiale adatto. Anche i confratelli hanno bisogno di essere educati a e con i media. (cfr n. 24). Come termine, la Media Education è immediata e conreta, ed ha una tradizione solida soprattutto nel mondo anglofano. Media Education è l'educazione con i media, ai media e anche per i media. Nel contesto di unéispettoria e in vista del suo compito nella comunicazione sociale, prevediamo una nuova figura è la persona che può essere, e può preparare gli altri ad essere, un 'media educator', cioè non solo un educatore, ma un esperto multimediale, chi lavora con un attegiamento critico ed è capace di dare consigli ad altri, particolarmente ai giovani, essere collaboratori responsabili nel campo. La media education si colloca ai confini tra l'educazione e la comunicazione, tutti e due con la dignità di scienza. Il 'media educator' è educatore e comunicatore.

 

23 Dall'educazione ai media alla educomunicazione: Ogni comunità è convocata a migliorare la comunicazione istituzionale; a progettare e realizzare nelle comunità educative pastorali l'educazione alla comunicazione e l'educazione con i media, educomunicazione, che include l'educazione all'uso dei linguaggià e dei media; ad utilizzare i media nell'educazione e nell'evangelizzazione a scuola, in parrocchia, all'oratorio, ecc.; ad essere in dialogo con i comunicatori, gli artisti e gli editori, specialmente se sono giovani; ad aiutare i nuovi poveri, i nuovi esclusi dalle tecnologie comunicative; a migliorare la competenza mediale. (Pascual Chávez, ACG, p. 39). Come termine, l'educomunicazione dà risalto ad una dimensione comunitaria, magari politica in quanto cura la formazione di persone creative e consapevoli del valore democratico dei mezzi per il bene comune.

 

24 I programmi che trattano della comunicazione sociale, particolarmente per i giovani, devono essere flessibili, dal momento che i giovani nascono col computer e la televisione come parte del loro bagaglio ! Piuttosto che di curricoli completi per i giovani, bisogna pensare in termini di unità riguardo a conoscenze e formazione, perché in molti casi i giovani d'oggi sono già avanti rispetto ai giovani e agli adulti di qualche tempo fa. Perciò vanno evitate le ripetizioni inutili; le ripetizioni potrebbero scoraggiare.

 

25 Aiutare coloro che lavorano nella comunicazione per condurre il loro lavoro come educatori, attraverso i mezzi che usano, va oltre le possibilità e gli sforzi di un Delegato salesiano e della sua équipe. Ma almeno il solo pensarci è un segno della voglia di scoprire ciò che si può fare, in modo che le comunità e i singoli non si lamentino solo dei prodotti o degli strumenti di comunicazione, ma conoscano come offrire qualche utile idea e anche qualche possibile cambio di direzione.

 

Animazione - formazione

 

26 Il Delegato Ispettoriale di CS è visto, nell'insieme dell'organizzazione della Ispettoria, come un responsabile della formazione, nel senso che egli ha il suo ruolo specifico da svolgere nella formazione iniziale e in quella permanente dei Salesiani.

 

27 Il prospetto di curriculum salesiano per la formazione iniziale e permanente, descritto in Formazione alla CS è Orientamenti, è una risorsa e una guida per il Delegato nel suo compito riguardo alla formazione iniziale e a quella permanente.

 

28 L'aspetto della formazione del PICS rappresenta un compito primario per il Delegato Ispettoriale e per la Commissione di CS. Riferirsi all'elenco in SSCS, nella cui appendice viene delineato il PICS.

 

29 L'animazione che ignora il contesto è inefficace. La formazione richiede nei formatori che siano parte del contesto in modo da procedere secondo un piano che arricchisce la persona.

 

30 Una possibile attività di formazione: qui l'attenzione va ad una iniziativa che coinvolge tutta la Chiesa: la Giornata Mondiale della Comunicazione Sociale. Questa è una occasione propizia di formazione. Il Dicastero Romano prepara il materiale di riflessione e preghiera per il tema della Giornata, che può essere utilizzato nelle comunità. Le Conferenze Episcopali e gli uffici diocesani preparano il materiale concreto per la riuscita della Giornata.

 

31 Ecco alcune note per l'uso di questo materiale:

-          leggere il testo del messaggio papale,

-          organizzare un incontro di comunità sul tema scelto dal Papa, approfondendo la discussione e i problemi connessi col tema,

-          invitare degli esperti sul materiale presentato dal messaggio, in modo da offrire un punto di vista e altre prospettive da seguire,

-          trovare del tempo per pregare sulla comunicazione sociale, ricordando la sua importanza, il suo influsso, le sue possibilità, i rischi e le sfide nel nostro mondo,

-          suggerire la possibilità di una Pastorale della Comunicazione per la riflessione della Chiesa locale. Date le molte dichiarazioni ecclesiastiche, si potrebbe passare all'azione, richiamando il servizio dato dalla comunicazione nella Chiesa. C'è un lungo cammino da fare. Possiamo fare i primi passi!

 

Il riferimento alla celebrazione della Giornata della Comunicazione non significa che ci limitiamo a questo solo ricordo annuale per il nostro impegno salesiano nel settore. Cominciando da quel giorno si possono proporre altre iniziative che richiamino l'attenzione e promuovano unéarea che i giovani di oggi vivono con molta intensità.

 

 

Animazione è informazione

 

32 L'informazione è sia interna che esterna alla Famiglia Salesiana.

L'informazione esterna ' rappresentata da alcune attività che possono funzionare anche all'interno, come il Bollettino Salesiano e i siti internet della Congregazione o dell'Ispettoria, ma essa assume anche attività e relazioni che si estendono al mondo in generale.

Per informazione interna intendiamo ciò che si fa:

-          per la Comunità Salesiana SDB

-          per la Famiglia Salesiana.

L'informazione interna alla comunità riguarda quindi

-          l'Ispettoria,

-          l'intera Congregazione.

 

Qui non possiamo prendere in considerazione tutto i prodotti di informazione disponibili nelle diverse Ispettorie; ci limitiamo ad alcuni di natura più generale:

il Notiziario Ispettoriale (1),

il Bollettino Salesiano (2),

il Sito Web Ispettoriale (3),

altri prodotti tipici (4),

la Rete dei corrispondenti (5).

 

 

(1) Il Notiziario Ispettoriale

 

33 Un progetto di Notiziario Ispettoriale è argomento degno di attenta analisi.

Ecco alcuni punti essenziali di riferimento per un progetto significativo di Notiziario come mezzo efficace di informazione.

 

34 Schema di un progetto:

. Il Notiziario Ispettoriale all'interno del Progetto Ispettoriale di CS.

. Natura del Notiziario.

. A chi è destinato il Notiziario.

. Politica editoriale del Notiziario.

. Il redattore del Notiziario.

. Struttura del Notiziario.

. Frequenza di emissione del Notiziario.

. Linguaggio e stile del Notiziario.

 

Non dobbiamo dimenticare che per molte Ispettorie il Notiziario è l'unico mezzo di informazione che hanno, all'interno e all'esterno, perché mancano di altri canali per la circolazione di informazioni. E' bene essere consapevoli di ciò, se vogliamo interrogarci sulla visibilità e il significato della presenza e dell'azione salesiana in un dato posto e in una data cultura.

 

35 Il Notiziario Ispettoriale nel Piano Ispettoriale della CS

La prima cosa da considerare, nel caso non ci sia un piano per la CS, è che il Notiziario rischia di naufragare nel campo storico piuttosto che presentare gli avvenimenti attuali dell'Ispettoria. Rimarrà soggetto a continui cambiamenti, a seconda di chi è incaricato di produrlo, oppure le sue scelte non risponderanno agli indirizzi reali dell'Ispettoria.

E' il progetto della CS Ispettoriale che offre le coordinate essenziali:

 

-          riguardo alla storia dell'Ispettoria, di cui il Notiziario è il custode e il promotore;

-          come parte della storia del carisma salesiano: il Notiziario dovrebbe aiutare a rileggere il carisma salesiano nella situazione dell'Ispettoria, senza chiudersi nella semplice narrazione di celebrazioni che sono avvenute o che avverranno; offre collaborazione e impegno vocazionale (in termini generali) con i Laici che condividono lo stile di Don Bosco.

 

36 Scriveva Don Vigané:

Senza una buona informazione sulle origini, la storia e la vita attuale della nostra Congregazione e della Famiglia Salesiana, non c'è una sufficiente circolazione di linfa vitale nell'organismo. Senza adeguati impulsi per la propria identità e il senso di appartenenza, esso si atrofizza.

Al contrario, unéadeguata informazione (circolazione e comunicazione dei valori salesiani) lo fa crescere in vitalità e lo arricchisce in consapevolezza ed entusiasmo, suscitando gioia di famiglia.

 

37 Natura del Notiziario Ispettoriale

Non tutti i prodotti Ispettoriali che servono alla comunicazione interna usano il titolo Notiziario Ispettoriale. Tutte le Ispettorie, comunque, seguono le indicazioni del Capitolo Generale Speciale sul modo di dar vita alle notizie di famiglia. Il CGS al n. 516 stabilisce:

'Comunicazione dentro e fuori la Congregazione.

B) A LIVELLO ISPETTORIALE promuovere una esauriente informazione per mezzo di Notiziari, che interessino e colleghino comunità e confratelli su problemi riguardanti l'Ispettoria e favoriscano iniziative libere, proposte di incontri, ricerca di soluzione ai problemi e diano occasione di confronto e di revisione di idee, esperimenti, metodi, orientamenti..

Il corsivo è nel testo capitolare. Il risultato è il seguente: il Notiziario Ispettoriale :

 

38 - strumento di comunicazione

Questo è il primo punto enfatizzato nel testo del CGS: esauriente informazione.

Uno strumento quindi che permette la circolazione delle informazioni: dovrebbe per quanto possibile seguire i criteri tipici di un qualsiasi prodotto divulgativo.

Notizie d'attualità sono l'aspetto necessario ed essenziale dell'informazione.

 

39 - strumento di comunione

La comunione nasce dalla consapevolezza di avere motivo per un comune interesse, cioè attrattiva affettiva ed effettiva e relazioni create attorno a problemi comuni che riguardano confratelli e comunità.

La via per la comunione costruita attorno al Notiziario è diversa da quella animata da relazioni interpersonali o dalla preghiera o dalla opinione comune.

 

40 - stimolo per un rinnovamento creativo

Il Notiziario è da pensare e produrre come qualcosa che cerca di suscitare creatività e rinnovamento.

In un certo senso esso è un luogo per verificare iniziative in corso, per nuovi esperimenti o nuovi modi di interventi, per la creatività pastorale in risposta a bisogni del tempo e del posto.

Bisogna notare la grande considerazione del CGS per i Notiziari.

 

Il rischio che si può correre è di fare del Notiziario:

-          una raccolta slegata di relazioni su eventi; sostituendo in certo modo la Cronaca

della Casa;

-          una specie di rivista del materiale stampato nelle Case e nell'Ispettoria. Può essere

utile assicurarsi di non dimenticare ciò che è accaduto e come � stato recepito in termini di eventi salesiani nella stampa locale e nazionale;

- una specie di raccolta ufficiale di documenti ecclesiastici e salesiani a diversi livelli, mondiale, nazionale, ispettoriale, locale. Certo, qualche numero speciale contenente documentazione può essere utile, se altrimenti non raggiungerebbero i confratelli. Ma solo pochi numeri di questo genere, non un regolare modo di comporre il Notiziario.

- La lista di rischi potrebbe continuare. E' meglio mostrare che ciascun rischio ha delle conseguenze pratiche nella progettazione del Notiziario. Al Delegato Ispettoriale si richiede di valutare il Notiziario alla luce di questi aspetti positivi e negativi visti sopra.

 

 

41 Il Notiziario Ispettoriale: a chi è destinato

La scelta del pubblico per un mezzo di informazione � importante. E' essenziale definire l'obiettivo, a chi indirizzare i contenuti, lo stile di linguaggio, come anche stabilire delle priorità. Per lo più sono i confratelli i destinatari del Notiziario.

Il Notiziario arriva anche a persone fuori della comunità salesiana.

Il Notiziario non tratta solo della vita nella comunità religiosa. Esso considera anche la missione e lo spirito di una comunità salesiana; una comunità che ha una Famiglia Salesiana e dei partners laici, come parte dei suoi orizzonti e che svolgono ruoli di responsabilità nelle attività salesiane.

Gli orientamenti pratici dati dal CG24 devono far parte del significato del Notiziario Ispettoriale. L'animazione, tipico servizio della comunità SDB per la CEP, utilizza anche un mezzo di comunicazione come il Notiziario. La scelta tuttavia non dovrebbe rimanere in termini generali o tacita. Deve essere espressa e definita a diversi livelli Ispettoriali.

Le aspettative dei Salesiani che vivono nell'Ispettoria non dovrebbero essere perse di vista. Essi prendono parte alla vita dell'intera Congregazione. Il Notiziario dovrebbe rispondere a questi bisogni.

 

42 Il Notiziario Ispettoriale: politica editoriale

Il Notiziario è:

-          strumento di comunicazione,

-          strumento di comunione,

-          stimolo al rinnovamento creativo.

Tutto questo non può essere fatto in modo improvvisato o lasciato al caso.

Il Notiziario ha qualcosa di istituzionale in sè a livello Ispettoriale. Dovrebbe poter

presentare l'Ispettoria nei suoi tipici contesti di società, chiesa, giovani, educazione. Ciò richiede linee di orientamento, criteri, punti di riferimento o, in altre parole, una politica editoriale.

 

43 Questa realtà ha diversi nomi nelle diverse regioni: politica editoriale, parametri di riferimento etc.

Ciò che è importante è che la scelta sia:

consapevole, fondata sulla precisa natura del Notiziario. L'Ispettore e il suo Consiglio sono parte di questa politica insieme al Delegato Ispettoriale di CS e l'editore del Notiziario;

esplicita, affinché sia pubblica e conosciuta nell'Ispettoria; conosciuta specialmente da quelli che al momento ci lavorano e da quelli che sono chiamati a contribuire per mettere insieme il Notiziario;

coerente con il sistema di comunicazione attuale nell'Ispettoria. Una stima dovrebbe essere fatta sui mezzi di comunicazione e di informazione nell'Ispettoria per studiarne la relazione e il coordinamento tra di loro;

continua nel tempo. Per essere onesti la politica editoriale non è qualcosa di rigido, di invariabile, ma nello stesso tempo non deve cambiare ad ogni edizione.

 

44 La lettera dell'Ispettore ai Confratelli dell'Ispettoria.

Una riflessione a riguardo del miglior posto per la lettera dell'Ispettore, se essa fa parte del Notiziario.

Se è il primo argomento nel Notiziario essa assume il ruolo di articolo fondamentale (tuttavia generalmente questo non è l'intenzione della lettera, anche se occasionalmente potrebbe esserlo): di conseguenza essa dovrebbe essere scritta tenendo presente questo punto di vista.

Se è nel corpo del Notiziario, essa potrebbe riferirsi a compiti istituzionali: obiettivi da perseguire, informazioni che arrivano e da prendere in considerazione, notizie di comunità. La lettera avrebbe quindi la funzione di guida pratica.

Se viene a conclusione del Notiziario, essa avrebbe una funzione di incoraggiamento, di stimolo, di revisione, di progettazione etc.

Quindi, il posto della lettera non è materia di secondaria importanza.

E nemmeno la prospettiva dello scrivente è materia indifferente.

 

45 Il Notiziario Ispettoriale: produzione

L'Ispettore nomina la persona che mette insieme il Notiziario, scegliendo tra quelle disponibili e capaci nell'Ispettoria.

Generalmente è

. il Vicario Ispettoriale, o

. il Segretario Ispettoriale, o

. il Delegato Ispettoriale di CS, o

. il Direttore del Bollettino Salesiano

Ognuna di queste scelte ha i suoi vantaggi e svantaggi.

 

Non va trascurato:

-          la capacità (già presente o da acquisirsi in anticipo) di lavorare con l'informazione,

-          la disponibilità di tempo per l'incarico.

 

Il Delegato Ispettoriale aiuta l'incaricato a coordinare il lavoro, indicando:

-          un confratello in ogni comunità responsabile di mandare informazioni,

-          altre cose utili per assicurare una produzione facile e funzionale,

-          una lista di possibili collaboratori esterni.

 

46 Il Notiziario Ispettoriale - struttura

La sua struttura organizzativa implica:

-          organizzazione finanziaria: L'aspetto finanziario del Notiziario � qualcosa di minore se paragonato ad altri prodotti. Dato che fa parte della istituzione ispettoriale, il Consiglio Ispettoriale dovrebbe includerne la contabilit� nel suo budget programmatico.

-          organizzazione editoriale: definire ciò che forma il Notiziario.

-          I diversi settori dell'attività educativa e pastorale nell'Ispettoria dovrebbero essere inclusi:

. formazione,

. pastorale giovanile,

. Famiglia Salesiana

. missioni,

. comunicazione sociale,

. aspetto finanziario.

Altre informazioni rilevanti per il mondo Salesiano hanno il loro posto, se già non menzionate prima. Ugualmente gli argomenti che si riferiscono alle comunità e alle opere nell'Ispettoria.

- distribuzione organizzata: sapere chi sono i destinatari orienta il tipo di distribuzione. Va considerata anche la possibilità di far conoscere il Notiziario, oltre che ai Confratelli, alla Famiglia Salesiana, alla Chiesa locale, a quelle persone che lavorano nella comunicazione, specialmente se il Notiziario è l'unico prodotto istituzionale nell'Ispettoria.

- organizzare grafici e disposizione del contenuto: questi sono elementi tecnici e sarebbe conveniente chiedere suggerimenti a professionisti su aspetti come: disposizione, testate, leggibilità del testo, disegno, fotografie per mettere in rilievo il testo e così via.

 

47 Il Notiziario Ispettoriale: frequenza

Ciò che è stato delineato sopra può essere applicato ad ogni tipo di mezzo d'informazione.

Se la caratteristica dell'informazione è l'attualità delle notizie, un Notiziario non frequente (per es. tre o quattro edizioni all'anno) non svolge la sua reale funzione. E' preferibile avere un Notiziario con meno pagine anziché uno enorme solo occasionalmente.

 

48 L'incremento di Notiziari on-line

Questo fa parte di una nuova realtà. La facilità nell'uso del computer e dell'internet ha dato nuove possibilità di mandare informazioni al mondo Salesiano e oltre.

Solo unéosservazione: non è sufficiente inserire la versione in carta del Notiziario su internet. Questo non rispetta i requisiti del processo internet. L'Internet ha i suoi propri processi e vanno rispettati nel produrre informazione.

 

 

(2) Il Bollettino Salesiano

 

49 Il Delegato Ispettoriale di CS in alcune Ispettorie è anche il direttore del Bollettino Salesiano. In altre non sono la stessa persona. In quest'ultimo caso il Delegato Ispettoriale di CS ha una certa responsabilità per l'animazione, dal momento che egli possiede delle informazioni che provengono dal centro, in seguito alle decisioni del Consiglio Ispettoriale.

Ciò che segue interessa direttamente il Delegato Ispettoriale di CS e naturalmente anche il direttore del Bollettino Salesiano.

 

Il Bollettino Salesiano è tra i prodotti salesiani di informazione più antichi e ha una natura molto istituzionali.

L'Art. 41 dei Regolamenti espone lo scopo generale del Bollettino.

'Il Bollettino salesiano, fondato da Don Bosco, diffonde la conoscenza dello spirito e dell'azione salesiana, specialmente di quella missionaria ed educativa. Si interessa ai problemi dei giovani, incoraggia la collaborazione e cerca di suscitare vocazioni. E' inoltre uno strumento di formazione e un vincolo di unità per i vari gruppi della Famiglia Salesiana. Viene redatto secondo le direttive del Rettor Maggiore e del suo Consiglio in varie edizioni e lingue'.

 

50 Dopo lunga preparazione da parte del Dicastero, Don Vecchi e il suo Consiglio vennero alle seguenti conclusioni-decisioni, che sono ancora valide con qualche piccolo ritocco, dovuto al progredire degli anni. Un numero di proposte allora espresse come obiettivi sono state realizzate (per es. la messa on-line dei Bollettini Salesiani sul sito web della Congregazione).

 

1. Dare visibilità al Bollettino per rendere la sua importanza più riconoscibile.

-          Tutti i Bollettini dovrebbero essere almeno bi-mensili.

2. Farli conoscere e condividere per far sentire le persone più responsabili.

-          Costituire una commissione mondiale.

3. Organizzazione effettiva. Ogni edizione del Bollettino dovrebbe avere:

-          Un gruppo editoriale con i suoi compiti e funzioni

-          Un corpo amministrativo

-          Una Costituzione

4. Bollettini Salesiani on-line:

-          Struttura del sito Internet dell'Amministrazione Generale

5. Il perno di ogni strategia pratica: le persone.

-          Formazione dei direttori del BS

-          Costante valutazione del processo di rilancio e sviluppo.

 

51 Il lavoro svolto dal Dicastero a livello mondiale fu raccolto in un libro: Il Bollettino Salesiano nel mondo - Incontro mondiale per il BS per il terzo millennio - Editrice SDB, edizione extra-commerciale, Roma, La Pisana 1999.

Le procedure e le decisioni del più recente incontro 2005 degli editori del BS di tutto il mondo, tenutosi a Roma, è reperibile in CDrom nelle Ispettorie dove il BS viene prodotto, o presso il Dicastero CS a Roma.

A livello Regionale si sono avuti incontri per la formazione dei Direttori e dei collaboratori del BS, per mettere in pratica le conclusioni del Consiglio Generale.

La letteratura salesiana sul BS è ampia, segno dell'interesse per questo mezzo di comunicazione, iniziando dagli scritti del Rettor Maggiore.

Circolari, riflessioni varie, interventi tempestivi, ricerche nel campo, esperimenti e creatività, hanno favorito la crescita di questo prodotto di informazione.

 

52 Il Delegato Ispettoriale di Comunicazione Sociale e il BS

I compiti di animazione per il BS che riguardano il Delegato Ispettoriale potrebbero essere i seguenti:

-          ri-lettura assieme al direttore del BS delle conclusioni e decisioni del Consiglio Generale elencate sopra;

-          programmazione condivisa sul come realizzare tali decisioni: predisponendo un calendario di interventi su ogni punto e determinando le persone responsabili;

- aiutare a individuare chi coinvolgere nell'organismo editoriale del BS:

occorre ricordare di coinvolgere membri esterni alla comunità salesiana, scegliendo tra persone qualificate della Famiglia Salesiana e altri esperti tra gli Amici di Don Bosco;

- studiare insieme come formare un gruppo amministrativo nella zona in cui si lavora: passi concreti vanno programmati in modo dettagliato d'accordo con l'Ispettore e il Consiglio Ispettoriale;

- sperimentare opportunità di formazione specifica per l'edizione del BS: attraverso la pratica del giornalismo e dei diversi aspetti pertinenti a un prodotto di comunicazione;

-          stabilire insieme regolari valutazioni dei prodotti o del programma;

-          curare la presentazione del BS, per meglio presentare l'immagine dell'Ispettoria e della Congregazione;

- incrementare la lista degli indirizzi di quelli che ricevono il BS, studiando insieme al direttore nuove modalità per raggiungere persone, gruppi, organizzazioni civili ed ecclesiastiche, che potrebbero essere interessati alle notizie salesiane.

 

(3) Siti Web Ispettoriali

 

53 I siti web ispettoriali sono diventati una caratteristica regolare e importante. Essi sono più di un collegamento intranet ispettoriale e sono accessibili al mondo in generale. Oltre ai siti web ispettoriali anche le comunità e le Opere hanno largamente adottato la pratica di installare un sito web. C'è una serie di questioni fondamentali da considerare nel pensare un sito web (eccetto gli aspetti tecnici non trattati qui):

- A chi è destinato il sito? (Salesiani? Impiegati? Studenti? Giovani? Tutti?) Ne deriva la scelta strategica di parole, grafica e contenuto dovrebbero.

- cosa si vuol comunicare al gruppo che si vuole raggiungere? Come si può presentare l'informazione in modo breve e appropriato?

-          Come costruire un sito che consenta di scarica materiali in modo veloce e che sia utile e facilmente navigabile?

 

I siti Ispettoriali dovrebbero contenere un collegamento al sito della Congregazione www.sdb.org.

 

54 Il sito web www.sdb.org: - Visitandolo frequentemente è possibile essere aggiornati con dati e informazioni che provengono direttamente dal centro della Congregazione. Il Delegato Ispettoriale dovrebbe imparare a utilizzare l'Area riservata in modo da aiutare i delegati Ispettoriali per gli altri settori e le comunità locali a usarlo con profitto. Un compito importante del Delegato di CS è di comunicare al Coordinatore del sito www.sdb.org gli aggiornamenti dei dati, delle informazioni e degli indirizzi della propria ispettoria già presenti sul sito. In questo modo il Coordinatore del sito www.sdb.org può svolgere al meglio il suo servizio di animazione centrale.

 

(4) Altri prodotti di comunicazione

 

55 Due spiegazioni:

- In questo paragrafo non ci si riferisce ai i prodotti che una Ispettoria può realizzare, ma a quelli che rientrano nella area della 'informazione'. Altri prodotti saranno parzialmente considerati nel terzo capitolo, che considera le iniziative di imprenditoria salesiana.

Si considerano, invece, i notiziari delle parrocchie, dei gruppi scolastici o di altre realtà che si ispirano a Don Bosco e che costituiscono parte dell' opinione pubblica legata alla Congregazione.

Ci sono inoltre i molti fogli settimanali o mensili di notizie, che fanno parte della vita quotidiana locale. Vengono considerati qui anche i contributi di Radio e Televisione, che rendono note le attività e iniziative della comunità salesiana.

 

Naturalmente non si è esaustivi a motivo delle diverse possibili iniziative in questo campo.

Il punto di vista qui presentato è quello del Delegato Ispettoriale di CS, non quello degli editori di questi prodotti.

 

56 Il ruolo del Delegato Ispettoriale :

- creare un possibile coordinamento. Questo non significa necessariamente una cooperazione diretta, ma una definizione di modalità concrete per renderla possibile;

- offrire a ciascuna realtà, in generale, dei criteri per lavorare meglio e più efficacemente in modo da garantire una buona qualità;

- aiutare, se richiesti, nella realizzazione di singoli prodotti.

La forza dell'animazione non è minore alla possibilità di decisione!

L'animazione proposta riguarda aspetti già trattati in relazione al Notiziario Ispettoriale.

Va creata una piccola struttura che curi la qualità del lavoro, anche nelle piccole cose.

 

57 Assicurare il funzionamento dell'informazione Salesiana dalle comunità locali

Il Delegato Ispettoriale dovrebbe diventare il punto di riferimento per le comunità locali.

Uno strumento molto utile per l'Ispettoria può essere un libretto o un manuale redatto a partire dai bisogni del livello locale: simile al presente manuale, ma più attento ai bisogni di comunicazione e alle risposte delle comunità. Un buon esempio di manuale ispettoriale è stato fatto da José Luis Calvo Torello (SSE), intitolato Manual de Comunicaciòn para Ambientos Salesianos, in lingia spagnola I capitoli 4-8 di questo manuale contengono indicazioni pratiche utile per: l'informazione salesiana, il dicastero delle Comunicazioni, i tipi di comunicazione, la casa, il protocollo, le attrezzature.

Abbiamo indicato la necessità di avere un riferente locale per le informazioni necessarie al Notiziario Ispettoriale.

Se ogni comunità esprime tale figura è possibile costruire una rete Ispettoriale di informazione, che porterà frutti di comunione e di missione tra i confratelli e le comunità. Al centro dell'Ispettoria ci saranno disposizioni per ri-trasmettere informazioni e attività che vengono dalle case. Una rete così fatta produce notizie di costante attualità, senza il bisogno di aspettare necessariamente il Notiziario.

 

58 Il Notiziario assume un altro ruolo: offre una riflessione sugli accadimenti quotidiani, rilancia le iniziative negli ambienti salesiani, scopre la spiritualità viva. Riguardo all'informazione esterna occorre considerare due altri aspetti:

-          un ufficio di informazione della vita dell'Ispettoria Salesiana,

-          relazioni più dirette con i media locali.

 

59 Assicurare il funzionamento dell'informazione Salesiana dal 'centro'

La condivisione è un atteggiamento richiesto dalla Congregazione.

Nel nostro progetto, ANS è l'agenzia Salesiana internazionale d'informazione.

Non dovrebbe essere confusa con altri prodotti. Essa è il luogo dove l'informazione, proveniente dalle varie realtà locali, è organizzata per essere distribuita nelle Ispettorie. E' un centro di raccolta e di smistamento. In quanto centro di raccolta ha bisogno del contributo di tutte le Ispettorie: questo è un aiuto richiesto in modo specifico ai Delegati Ispettoriali della CS.

 

Il Delegato nel seguire le attività Salesiane in Ispettoria tiene presente che occorre:

. 'costruire� le notizie,

. 'redigere� l'informazione,

' . 'collocarla' nei media a seconda del livello di interesse della notizia (interesse locale, se riguarda attività Salesiane locali; nazionale, se coinvolge interessi più ampi derivanti da ciò che è accaduto).

. 'informare' l'Agenzia in modo da dare continuità al processo di informazione.

 

60 Non è sufficiente inviare solamente notizie, ma occorre verificare l'effetto che essa può avere a livello locale e universale. I verbi 'costruire', 'redigere', 'collocare', 'informare' sono termini tecnici nella comunicazione. Viene dato uno schema che può essere di aiuto nello svolgere il compito indicato.

 

 

(5) Una rete di corrispondenti

 

61 L'informazione è sostenuta dalla conoscenza e dall'ausilio di molti altri sforzi. Per questo c'è bisogno di:

-          creare un network per raccogliere informazioni su ciò che riguarda la Famiglia Salesiana;

-          rendere professionale questa rete, in modo che il servizio dato possa garantire la più ampia raccolta possibile di informazioni;

- rendere disponibili i mezzi tecnici e professionali necessari al fine di garantire un trattamento adeguato e una distribuzione delle informazioni.

 

I Delegati Ispettoriali e Nazionali, che sono i normali corrispondenti dell'Agenzia, possono tener presente quanto segue per svolgere un servizio di informazione secondo le esigenze della Congregazione e così incoraggiare altri potenziali corrispondenti a fare altrettanto.

 

62   Fonti di informazione per la ANS

 

Fonti Salesiane

. Direzione Generale: il Rettor Maggiore e il Consiglio Generale, i servizi centrali e di dicastero, la Casa Generalizia a Roma.

. Ispettorie: l'Ispettore, il Consiglio Ispettoriale, il Segretario Ispettoriale, i Servizi Ispettoriali, Programmazione e Agenda, Salesiani autorevoli.

.Famiglia Salesiana, attività e iniziative dei Movimenti dei Laici.

. Pubblicazioni: Bollettini Salesiani, Notiziari Ispettoriali, pubblicazioni locali.

 

Fonti non-Salesiane

. La Santa Sede.

. Conferenze Episcopali, Diocesi.

. Conferenze dei Religiosi.

. Organizzazioni appartenenti ad altre Confessioni.

. Organizzazioni internazionali, nazionali e regionali.

. Centri culturali e pedagogici.

. Organizzazioni giovanili internazionali, nazionali e regionali.

. Altre agenzie di stampa mondiali a livello nazionale o internazionale.

 

63 Le notizie: come sono e come funzionano

 

Concetto

- Le notizie sono un testo con uno scopo elementare: spiegare un evento con il massimo di informazione nel minor tempo e spazio e con il più grande effetto comunicativo possibile. Devono suscitare interesse nel pubblico.

- Le notizie non esistono se un corrispondente non le produce. Un evento rimane un evento; per fare notizia ha bisogno dello sforzo giornalistico di un corrispondente.

 

Caratteristiche editoriali

Le notizie devono essere elaborate:

-          con un linguaggio semplice, distaccato, conciso e chiaro.

-          utilizzando frasi brevi, una sola idea per frase e con abbondanza di verbi attivi e nomi concreti.

-          evitando espressioni tecniche, che solo pochi riescono a capire, e usando il

linguaggio della gente comune.

Opinione e informazione non vanno confuse.

Le fonti devono essere verificate in ordine ai fatti e alle parole.

 

Ci sono diversi possibili modalità nel confezionare le notizie. Qui vengono presentati il 'take' e una altra modalità meno rigida che permette ai redattori dell'ufficio ANS di cogliere le informazioni offerte dal corrispondente. É giusto riconoscere che i 'corrispondenti' Salesiani, in termini giornalistici, sono volontari part-time, con altri impegni pastorali, con non molto tempo a disposizione e con una preparazione non adeguata.

 

Preparare un 'take' di una notizia

Per l'Agenzia, le notizie consistono nel preparare uno o più 'takes' di informazione.

Un 'take' è breve, con una lunghezza massima di 10 righe.

Il primo 'take' di un evento deve essere autosufficiente, cioè non deve necessitare di aggiunte per essere compreso. I 'takes che seguono aggiungono ulteriori informazioni; ma tutti gli elementi della notizia devono essere presenti nel primo. Scrivere una notizia in uno o più takes dipende dall'importanza della notizia da trasmettere e da chi la leggerà.

 

La struttura di un take

Il primo 'take' si apre con una frase-guida, cioè con una informazione più importante della notizia.

Occorre osservare che le notizie meglio scritte sono quelle che seguono la formula classica delle cinque domande: chi, che cosa, dove, quando e perché; e in più anche 'come'.

 

I titoli

Ci vuole sempre un titolo all'inizio di una notizia.

Lo scopo del titolo è di identificare, annunziare e riassumere l'informazione contenuta nella notizia, e di suscitare interesse.

Una parola-chiave può aprire il titolo (al massimo due parole).

Esempio: DROGA: LE COMUNITA' TERAPEUTICHE SALESIANE SI INCONTRANO.

I titoli ANS non dovrebbero superare le 55 lettere.

I titoli di un testo narrativo sono abitualmente formati da una frase, in cui possibilmente il verbo rimane implicito. Testi di attualità generalmente hanno i titoli senza verbo.

 

Altro modo di preparare le notizie da trasmettere all'ANS

(a)  Scegliere un breve titolo

(b)  Come base per mettere insieme i punti della notizia avere non più di 3 idee centrali e 7 dettagli (queste cifre vanno considerate per eccesso)

(c)   Indicare le fonti, se è possibile

(d)  Indicare l'Ispettoria o la circoscrizione di origine

(e)  Indicare il settore Salesiano meglio rappresentato nella notizia (PG, Formazione etc.)

 

É auspicabile un contatto regolare con l'agenzia. L'esperienza dimostra che un contatto mensile è il minimo per favorire un buon lavoro, soprattutto se l'Ispettoria ha vari corrispondenti che lavorano con questo metodo. L'impegno così strutturato non richiede molto ai singoli e, al contempo, favorisce un buon flusso di notizie all'ANS. La Congregazione conta più di 90 Ispettorie!

 

64 Tabella con possibile schema di lavoro per la redazione di una notizia

 

FATTI BASILARI PER NOTIZIE

 

  1. EVENTO
  1. DOVE: LOCALIZZAZIONE PRECISA
  1. QUANDO: DATA (tempo)
  1. CHI: PERSONE, GRUPPI
  1. QUANTI: GRUPPI, PARTECIPANTI
  1. CHE COSA
  1. PERCHE'
  1. COME
  1. ASPETTI IMPORTANTI
  1. ALTRE ELEMENTI DI INTERESSE
  1. PROBLEMI
  1. POSSIBILITA'
  1. COMMENTI
  1. STATISTICA
  1. DOCUMENTI (programmi, testi, discorsi etc.)
  1. FOTOGRAFIE, VIDEO
  1. REGISTRAZIONE SONORA

 

 

65 Legame tra il corrispondente e l'ufficio ANS

Il lavoro del corrispondente non è completo se l'informazione non arriva in tempo nell'ufficio ANS.

Notizie importanti o di grande rilievo devono essere inviate al più presto possibile.

Notizie di argomenti ordinari possono essere inviate insieme il primo giorno di ogni mese.

Eventi di un certo rilievo, utili per l'Agenda ANS, devono essere comuicati prima del 20 di ogni mese.

Il materiale dovrebbe arrivare preferibilmente attraverso email, agli indirizzi di ANS e, per maggior sicurezza, al personale che lavora là.

 

64 Uso del telefono

Il telefono, cellulare o simile, è uno degli strumenti più utili usati dai giornalisti, particolarmente dalle agenzie. Le informazioni possono essere date o ricevute per telefono. Il telefono è utile quando c'è urgente bisogno di verificare dettagli o avere contatti immediati.

Quando un giornalista ha contatti per la prima volta, dovrebbe presentare la propria identità, l'agenzia di stampa per cui lavora e il motivo della sua chiamata.

Sono possibili per telefono brevi dichiarazioni e interviste. Al fine di una maggiore fedeltà la registrazione della telefonata, comunicando all'interlocutore la registrazione, è utile ai fini giornalistici.

Domande, brevi, precise e mirare, favoriscono la redazione di una notizia.

La telefonata, quindi, va trascritta e sviluppata in un comunicato o in una intervista.

 

67 Uso di e-mail

La e-mail è lo strumento molto utile per collegare i corrispondenti con l'Agenzia.

La posta dovrebbe essere esaminata almeno una volta al giorno.

Il corrispondente dovrebbe normalmente scrivere e ricevere elementi di notizie 'off-line', cioè e-mail con un documento accluso; la e-mail dovrebbe contenere una esplicitazione del documento allegato.

Il formato di tale documento è opportuno che sia in RTF (Rich Text Format) o nelle attuali versioni di Word (evitando versioni precedenti al Word 95).

L'oggetto della e-mail può indicare, con un paio di parole, la natura del documento accluso. Occorre inserire quest'oggetto nel nome stesso del file perché un oggetto come 'italiano.doc' oppure 'didascalie.doc' non basta per individuare i file.

Selezionare, quando necessario, 'priorità' o 'alta priorità' nella modalità di invio; ciò facilità l'elaborazione del 'serverà.

 

68 Fotografie

Quando l'e-mail non consente l'invio di immagini e di fotografie di buona qualità, è bene utilizzare metodi più tradizionali quali, per esempio, posta aerea.

è preferibile il formato-panorama al formato-ritratto, meglio in dimensioni 10 x 15cm, a colori; sempre accompagnate da didascalie che indicano l'argomento, la data, il luogo, lo specifico o l'evento etc.

Sono anche utili le diapositive.

 

NB. Problemi legati alla trasmissione delle fotografie

Per quanto riguarda problemi tecnici e pratici di un servizio fotografico di notizie, possono essere richiesti suggerimenti all'ufficio ANS, che è sempre disponibile.

 

 

Organizzazione dell'informazione fuori (all'esterno) della comunità Salesiana

 

69 Anche l'informazione da fuori la comunità Salesiana dovrebbe essere sempre organizzata.

Considera ciò che segue :

-          le relazioni con il personale delle comunicazioni nell'area locale (1),

-          la attiva partecipazione della Chiesa locale all'impegno della comunicazione (2),

-          mettere su diversi uffici Ispettoriali per la CS :

. l'ufficio Salesiano d'informazione (3),

. l�ufficio per le pubbliche relazioni (4),

. l'ufficio promotore dell'immagine Salesiana (5),

. l'ufficio Rivista-Stampa (6).

 

70 Lo scopo non è di proporre strutture pesanti e complicate. Ma di indicare delle aree di azione per una Ispettoria. La distinzione tra queste diverse aree non richiede la presenza di un responsabile per ognuna. Una stessa persona può coprire diversi ruoli. D'altro canto forse non tutte le Ispettorie possono immediatamente organizzare i servizi qui indicati.

Il Delegato Ispettoriale deve comunque pensare al vasto campo che gli è affidato. E' importante che egli riceva un supporto qualificato da parte della Commissione della CS.

 

71 La convinzione di partenza è la seguente: c'è bisogno di una maggiore presenza del messaggio salesiano nei media.

Non mancano esperienze interessanti di alcuni confratelli presenti nella realtà dei media; ma non sempre tali esperienze rappresentano uno sforzo coordinato o specifico della comunità.

Portare il messaggio salesiano 'all'esterno' è parte del compito del Delegato Ispettoriale. Questo sarebbe un modo concreto per i Salesiani di affrontare la sfida della comunicazione sociale: essa è anche un modo, veramente importante, per essere in contatto con la missione salesiana.

 

I solo intenti non bastano! Occorre investire in risorse umane!

 

72 Relazioni con le strutture e il personale delle comunicazioni nell'area locale

 

Una reciproca intesa tra coloro che lavorano nello stesso settore è il primo passo da compiere per una effettiva cooperazione. Si può redigere un elenco di strutture, di persone e di media, con i quali instaurare e coltivare

-          contatti personali

-          contatti di lavoro

-          contatti tra istituzioni

Questi sono i ponti di intesa su cui l'informazione può andare al di là della comunità.

Abbiamo già accennato alla Giornata Mondiale per le Comunicazioni. La stessa idea viene qui ripresa.

Le relazioni amichevoli incoraggiano altri incontri. Questi possono essere inseriti nel calendario degli eventi. Il Delegato Ispettoriale è colui che non solo chiede informazioni ai colleghi, ma offre loro utili informazioni.

Ritorneremo su questo quando parleremo degli uffici salesiani di informazione. Qui vediamo l'urgenza di un coordinamento tra il livello Ispettoriale e quello Nazionale. Le due strutture dovrebbero sostenersi a vicenda.

La relazione non si limita solo alle persone, ma coinvolge anche le istituzioni, per esempio le strutture della Chiesa locale, chiamate a organizzarsi secondo le linee della Aetatis Novae. Lo stesso si può dire, specialmente nelle grandi città, per le strutture civili e quelle giornalistiche di radio e televisione.

 

73 Partecipazione all'impegno della Chiesa locale per la comunicazione sociale

 

Il Consiglio Pontificio per le Comunicazioni Sociali il 22 febbraio 1992 promulgò la sua istruzione pastorale, per celebrare i 20 anni della Communio et Progressio. Il paragrafo finale del testo porta il titolo 'La necessità di una programmazione pastorale' e esamina due punti:

-          la responsabilità dei vescovi

-          il bisogno di un progetto pastorale per la comunicazione sociale.

Parte integrale del testo è l'appendice: Elementi di un progetto pastorale per le comunicazioni sociali.

 

74 Uno dei primi doveri del Delegato Ispettoriale è di leggere attentamente questa istruzione pastorale. Le responsabilità dei Vescovi sono presentate al n. 20:

'Riconoscendo il valore e l'urgenza dei bisogni suscitati dall'attività dei media, i Vescovi e quelli il cui dovere è di decidere come assegnare le limitate risorse umane e materiali della Chiesa, dovrebbero agire per dare a ciò la dovuta priorità, prendendo in considerazione le situazioni particolari nella propria nazione, regione e diocesi.

Questa necessità è oggi più grande che mai perché, almeno in parte, il grande 'Areopago' dei media contemporanei è stato finora più o meno trascurato dalla Chiesa.

Come ha notato il Santo Padre: 'Generalmente la preferenza è stata data ad altri mezzi di formazione ed evangelizzazione, mentre i mass media sono stati lasciati ad iniziative individuali o a piccoli gruppi, che hanno un ruolo secondario nella progettazione pastorale'.

Questa è una situazione da correggere.

 

75 La collaborazione da parte dell'Ispettoria Salesiana può realizzarsi in molti modi:

-          attraverso la presenza e la partecipazione a quanto viene organizzato a livello

diocesano,

-           attraverso iniziative da avviare qualora la diocesi non fosse ancora organizzata: proponendo di sostenere la formazione dei comunicatori,

-          attraverso l'animazione liturgica,

-          attraverso i gruppi giovanili,

-          attraverso la partecipazione ai programmi della radio e TV locali.

 

76 Internet

Due gli argomenti che vengono qui considerati riguardanti internet, a questi sono connessi diversi aspetti.

Il primo: l'uso di internet

Il secondo: l'utilità di internet

 

77 L'uso di internet

Senza sviluppare i dettagli, consideriamo in questo paragrafo quanto riguarda il lavoro del Delegato Ispettoriale di CS richiamando la dimensione sociale del fenomeno.

Il Delegato � interessato a educare i 'navigatori', adulti o giovani.

Col fenomeno internet è connessa l'educazione tecnica, morale e sociale. E' unéarea educativa dove il Delegato Ispettoriale deve preoccuparsi di progettare e coordinare. C'è bisogno di imparare l'uso di internet per parlare di fede, per insegnare, informare, educare, pregare. Una volta superato il pericolo di una 'navigazione' incontrollata, esso diventa un vero dono di Dio. Forse è una meta a cui tendere. Il fattore primario è l'educazione.

Come in ogni altro campo di attività e di vita il risultato dipende da una progettazione tempestiva, così anche con internet: non dobbiamo mancare questo appuntamento offertoci dalla nuova tecnologia.

 

78 L'utilità di internet

Nell'essere presenti in internet richiamiamo l'importanza di essere professionali. L'aiuto di professionisti rende la nostra presenza on-line visibile, attraente e efficace.

 

Animazione è produzione

 

79 Il compito del Delegato si esprime in tre atteggiamenti:

-          rispetto per i processi di impresa e per le varie competenze coinvolte,

-          coordinare la presenza in rete con altre figure coinvolte nel campo della

comunicazione,

-          garantire il carattere salesiano dell'impresa.

 

80 Rispetto per i processi di impresa e per le competenze.

Il Delegato Ispettoriale diventa parte del lato imprenditoriale, tenendo conto di tre aspetti:

- l'esplicita delegazione che riceve dall'Ispettore per animare questo servizio, cosicché diventa chiara la sua responsabilità in questo campo;

-          la tipica organizzazione di ogni impresa per il suo funzionamento, con le sue

strutture riguardanti le decisioni da prendere e i compiti interni;

-          il personale qualificato e competente (per evitare interventi che non corrispondono

all'indirizzo di gestione dell'impresa).

 

Il rispetto per le competenze è segno di riconoscimento dell'autonomia di questo campo.

81 Coordinamento

Il Delegato ispettoriale ha questo compito.

Unéiniziativa imprenditoriale ha risorse umane, capacità strutturali, unéattitudine mentale aperta alla realtà e al futuro.

L'organizzazione ispettoriale della comunicazione sociale può avvantaggiarsi di tutto ciò, non per distrarre l'impresa dal suo compito ma per usarla ad aiutare le comunità a crescere nella comprensione della comunicazione.

Curare le relazioni personali con quelli che lavorano nell'impresa, seguire lo sviluppo delle iniziative e dei progetti, conoscere la progettazione annuale dell'impresa: può aiutare il progetto ispettoriale della CS.

Per il Delegato non è questione di coordinare il personale, ma i progetti e il modo di realizzarli.

 

82 Garantire il carattere salesiano delle nostre iniziative imprenditoriali.

Questo è il punto fondamentale. Ciò viene perseguito innanzitutto nella discussione con l'Ispettore e il suo Consiglio, non direttamente con i responsabili dell'iniziativa. Richiamiamo ancora:

-          la dimensione promozionale ed educativa dell'attività imprenditoriale,

-          la dimensione progettuale attraverso una dichiarazione di intenti redatta dall'impresa

-          la dimensione formativa riguardo agli impiegati, per realizzare gli scopi di

unéimpresa Salesiana.

 

Da questo risulta chiaro che il delegato ha bisogno del sostegno dell'Ispettore e del suo Consiglio.

Una forma concreta di sostegno è assicurarsi che il Delegato sia parte del Consiglio di gestione dell'impresa.

 

 

Alcuni aspetti importanti per condurre unéattività imprenditoriale con successo

 

83 Si possono incontrare pregiudizi nelle comunità salesiane a riguardo di iniziative finanziarie;

Vanno stabilite le relazioni tra l'Ispettoria e tali iniziative.

 

84 Pregiudizi comuni

Le comunità, parlando in generale, non sono a favore di attività imprenditoriali riguardanti la comunicazione sociale. Qui entrano in gioco un certo numero di fattori.

Alcuni pregiudizi sono di ordine pratico, altri di ordine teorico.

 

85 Pregiudizi di ordine pratico

I seguenti, tra altri:

- mancanza di conoscenza nel settore imprenditoriale: pochi Salesiani hanno fatto esperienza in attività finanziarie; cosicché tali attività vengono viste come una distrazione dal carisma. Inoltre pochi sono i Salesiani con una competenza particolare richiesta per condurre unéattività economica complessa, con tutte le regole che una simile attività comporta.

Spesso questa mancanza di conoscenza genera dubbi e sospetti;

- alcune preoccupazioni di ordine finanziario: l'esperienza che abbiamo di imprese di comunicazione sociale in alcune Ispettorie non è positiva. In alcuni casi fallimenti finanziari hanno messo l'Ispettoria in serie difficoltà.

Perché correre tali rischi non necessari?

-          le circostanze religiose di confratelli che gestiscono iniziative finanziarie:

le comunità possono avere qualche riserva circa la vita religiosa di quelli che lavorano in attività finanziarie, specialmente se si considerano aspetti che toccano la povertà religiosa.

Ai loro occhi sembra difficile osservare la povertà là dove si ha a che fare con progetti, finanze, acquisti con grandi spese, pubbliche relazioni dispendiose e così via.

E c'è anche l'evidenza di qualche confratello che vive fuori della comunità, in situazioni di non grande testimonianza del carisma salesiano.

 

Il primo compito del Delegato Ispettoriale è di aiutare le comunità salesiane a vedere la componente dell'attività imprenditoriale della comunicazione in modo oggettivo e favorevole.

Non è qualcosa che esce dall'ambito del carisma salesiano.

Non è una scelta nuova in contrasto con la tradizione.

Non è unéattività di alcuni, portata avanti come qualcosa di 'personale', ma unéattività Ispettoriale e comunitaria, parte di un progetto che vede la presenza salesiana nella Chiesa o in una giurisdizione civile e all'interno del progetto educativo-pastorale più ampio dell'Ispettoria.

Se questi pregiudizi non sono superati è difficile prevedere un certo sviluppo e crescita in questo campo.

Crediamo che sia veramente importante riuscire a convincere della salesianità del lavoro nelle comunicazioni, compreso l'aspetto economico-imprenditoriale.

 

86 Pregiudizi di ordine teorico

Paure di quest'ordine includono:

-          il facile contrasto tra 'attività finanziaria' e 'ministero'.

Unéattività finanziaria significa potere e denaro. Un ministero pastorale invece si definisce piuttosto come servizio. Senza dubbio, c'è della verità in questo. Tuttavia non si possono e non si devono considerare come termini assoluti: l'uno è bene, l'altro è male. C'è un ministero pastorale 'potente' e ci sono attività economiche che 'servono'. Corti circuiti servono solo a confondere.

 

Se la realtà fosse espressa solo in questi termini semplicistici, come spiegare la presenza massiccia e attiva della Chiesa nelle comunicazioni e nelle iniziative di comunicazione?

Come spiegare la parte non secondaria che l'esperienza economica ebbe nella vita di Don Bosco?

Oggi specialmente, la Chiesa è attenta e interessata nel campo delle comunicazioni e nelle iniziative connesse. Queste sono diventate veicolo per il Vangelo! Ciò che è stato detto sulle preoccupazioni a questo riguardo dovrebbe rendere più guardinghi quelli che lavorano in questo campo e non lasciarsi coinvolgere dagli aspetti di potere.

 

- paura di perdere i contatti personali con la gente e lasciarsi convincere dalla audience (il pubblico) nelle scelte editoriali. Questa paura tocca una sensibilità tipica dei Salesiani: cercare contatti personali con coloro che serviamo nel ministero.

Indica anche il desiderio di cercare la verità di fronte alle preoccupazioni riguardo alla moda corrente. Questa preoccupazione non va sottovalutata.

Riguarda ogni Salesiano di Don Bosco.

Tutto indica che la comunicazione sociale e le iniziative finanziarie connesse non possono ridursi a cose materiali, a strumenti e strutture.

La ricchezza di strutture e di mezzi non rappresenta tutto l'impegno delle comunità Salesiane che lavorano per i giovani, specialmente per i più bisognosi e per i poveri.

Le strutture e i mezzi sono parte di un progetto più ampio che sempre mette le persone per cui si lavora e l'intenzione di salvarle al centro del lavoro salesiano.

 

87 Relazione tra l'Ispettoria e l'impresa.

-          E' compito dell'Ispettoria, attraverso gli uffici responsabili dell'attività e della vita

quotidiana, organizzare la comunicazione e in particolare le iniziative economiche ad essa connesse;

- ogni tipo di evasione da parte dell'Ispettoria, cioè dell'Ispettore e del suo Consiglio, sia a livello di idee che di pratica, non fa altro che causare problemi e difficoltà nell'immediato futuro;

-          l�Ispettore e il suo Consiglio hanno bisogno di un aiuto adeguato nell'animazione

e nel governo di questo settore: questo spiega il ruolo del Delegato Ispettoriale di CS, assistito da una commissione di esperti nel campo;

- il progetto ispettoriale dovrebbe tener conto di tutte le aree di attività e di vita da coordinare e animare, in modo da favorire la crescita per ognuno e per ogni cosa: strutture, persone, organizzazioni e prospettive;

- l'organizzazione di imprese e attività economiche, con definizione di ruoli interni al lavoro e alle funzioni richieste a persone, gruppi e consigli, serve a rispettare le competenze di ognuno e ad assicurare lo sviluppo ordinato dell'impresa.

 

Don Bosco si metteva all'avanguardia del progresso. I Salesiani hanno la forza e la possibilità di continuare le scelte del loro Padre e Fondatore.


CAPITOLO TERZO: IL DELEGATO E LE SUE EQUIPES

 

 

88 Nelle comunità salesiane spesso ci si chiede chi è coinvolto nella CS.

 

 

Il Delegato

 

89 Il CG23 parlava della comunicazione sociale (cf Atti nn. 254-260: 'Il cammino di fede dei giovani chiede alla comunità una nuova forma di comunicazione') nel contesto delle deliberazioni riguardo all'attività salesiana. Si indicava la necessità per l'Ispettore di nominare la persona responsabile della CS nell'Ispettoria (n. 259).

 

90�� Il confratello nominato prende il titolo di Delegato Ispettoriale di CS. Ci sono altri delegati nell'organizzazione di una Ispettoria; essi animano le diverse attività della comunità salesiana.

 

91 Il chiarimento qui richiesto è il seguente:

- Ogni delegato riceve la delega direttamente dal suo Superiore. Quando ciò non avviene si crea incertezza su cosa fare (su quanto e su come farlo) e anche su una possibile valutazione del lavoro fatto. E' degno di nota il fatto che una delega precisa aiuta a guidare la persona incaricata ed è un sostegno autorevole per il suo lavoro in comunità.

 

92 E' quindi conveniente per il Delegato arrivare a unéintesa con l'Ispettore e il suo Consiglio sui limiti e le possibilità del suo lavoro, una volta ricevuta l'obbedienza di animare e coordinare la comunicazione sociale nell'Ispettoria.

 

93 Il punto di partenza e la guida base per lavorare nella CS devono essere elaborati (dall'Ispettore, il Consiglio Ispettoriale e il Delegato) tenendo presenti le indicazioni date dalle Costituzioni e Regolamenti, dal Progetto di Animazione e di Governo del Rettor Maggiore e del suo Consiglio (per es. per il sessennio 2002-8) e dal documento SSCS.

 

 

Le équipes della CS: Commissione e Consulta

 

94 Il Delegato di CS è essenzialmente una persona di gruppo. Egli viene normalmente assistito da una Commissione e a volte ha anche un gruppo consultivo. Dipende in gran parte dalla situazione e dai bisogni dell'Ispettoria il fatto di avere una Commissione e un gruppo consultivo o una combinazione dei due. Alcune Ispettorie chiamano con altri nomi simili entità, ma le funzioni sono chiare. La Commissione lavora direttamente con il Delegato per promuovere la CS nell'Ispettoria. Il suo ruolo è ben delineato nel SSCS ai nn. 167ss. Il gruppo consultivo lo aiuta con suggerimenti ed è pronto a studiare aspetti che richiedono ulteriore esame, lo aiuta nell'accompagnare i processi e così via.

 

La Commissione della CS

 

95 La Commissione dovrebbe trovarsi in una posizione che le permetta di avere frequenti e brevi incontri. Il suo lavoro copre diverse funzioni. Senza essere esaustivi elenchiamo qui quelle fondamentali:

 

La Commissione come gruppo di lavoro

96 La progettazione della CS dipende direttamente dall'Ispettore col suo Consiglio a livello ispettoriale, dal Direttore col suo Consiglio a livello locale. La Commissione della CS + un gruppo di lavoro a servizio dell'Ispettore e delle comunità locali. La Commissione non impone, non sta lontana e nemmeno interferisce col progetto; essa assiste studiando il problema o i problemi che sorgono dalla realtà di vita e di attività, senza perdere contatto con la realtà salesiana. Perdere contatto con la realtà salesiana significherebbe perdere la sua precisa funzione di animazione. 'Essere a servizio' include dare impulso e spinta in avanti.

Lo studio del problema della comunicazione in tutte le sue forme e lo studio dei problemi reali dell'Ispettoria e delle comunità dove interessano le comunicazioni (e quindi problemi di personale e anche di attività): tutto questo fa parte del ruolo della Commissione.

 

La Commissione come gruppo sperimentale

97 La Commissione sostiene il Delegato Ispettoriale e assume il compito di sperimentare: - nuovi progetti,

-          corsi di formazione per giovani e adulti,

-          attività miranti a diverse aree dell'attività salesiana (scuole, parrocchie, oratori,

attività con giovani-a-rischio, associazioni, liturgia etc.),

-          rinnovo e coordinamento delle attività tradizionali (teatro, attività di sala, canto,

musica, etc.),

-          legami e cooperazione con le istituzioni dell'area locale, siano esse civili o ecclesiastiche.

 

La Commissione come gruppo di progettazione

98 L'Ispettore e il suo Consiglio sono i primi responsabili della progettazione e della esecuzione del progetto della CS dell'Ispettoria. Essi realizzano ciò attraverso la Commissione. Infatti la Commissione è e funziona come ufficio progettuale nel settore della comunicazione sociale. Qui c'è ampio spazio di azione.

 

99 Come gruppo di progettazione la Commissione estende i suoi servizi anche alle comunità locali. La Comunità Educativa Pastorale (CEP) e i diversi consigli di lavoro gestiti dalla comunità necessitano di aiuto nel pianificare e progettare, secondo le esigenze del luogo, della comunità e le forze effettivamente presenti in campo.

 

La Commissione come centro di comunicazione

100 Il termine 'centro' richiama una duplice necessità che la Commissione dovrebbe considerare come parte della sua agenda:

Il centro è un punto di riferimento: in termini di organizzazione.

Il centro è un servizio: in termini di coordinamento:

 

101Il centro è un punto di riferimento: in termini di organizzazione.

Il primo compito che il Delegato Ispettoriale e la Commissione devono affrontare è di organizzare il settore della CS. Questo è un settore per la presenza e l'attività salesiana.

Organizzare significa:

. studiare la situazione,

. prendere nota delle risorse,

. verificare le possibilità,

. pianificare ciò che si può fare,

. attendere alla valutazione,

. iniziare il nuovo progetto.

102 Le Ispettorie sono abbastanza abituate a lavorare secondo un piano e a organizzare il ministero pastorale. Ora c'è bisogno di essere pronti per partecipare a questa dinamica (delegato, consulta, commissione, coordinatori locali )

 

103 Il centro è un servizio: in termini di coordinamento.

Spesso ciò che manca è il coordinamento. Non sempre le Ispettorie sono pienamente consapevoli di ciò che già esiste nella comunicazione. Non tutto il personale qualificato è valutato. Non tutti gli strumenti vengono usati al meglio delle possibilità. Non tutte le realtà della comunicazione sono connesse (editoria, Bollettino Salesiano, bollettini locali, biblioteche, luoghi di incontro, varie pubblicazioni e così via).

La Commissione può offrire questo coordinamento tanto necessario e costruire una comunicazione unificata e sistematica.

 

 

Il La Consulta per la Comunicazione Sociale

 

104 Il Delegato e la sua Commissione possono desiderare o aver bisogno di un gruppo consultivo, il cui ruolo è simile a quello del Consiglio Consultivo Mondiale. Esso accompagna, valuta, ricerca, guida, studia la comunicazione sociale come essa si presenta nel contesto dell'Ispettoria. Mantiene contatti con le comunità locali e col centro Ispettoriale. Assiste le comunità locali per i molti aspetti tecnici.

La Consulta può essere un gruppo di esperti del settore per aiutare lo sviluppo dei progetti e consigliare durante il percorso. Le comunità non devono essere lasciate a se stesse. L'accompagnamento assicura due cose essenziali: la continuità dei progetti, perché quando si giunge all'azione la grande sfida è nella capacità di eseguire progetti pianificati da altri; la costanza dei progetti che hanno bisogno di essere monitorati per assicurarsi che procedano nella giusta direzione e in linea con le mutevoli situazioni.

Il lavoro di accompagnamento offre eccellenti opportunità per una permanente formazione di insegnanti, leaders e altri operatori.

La Commissione risponde ai bisogni delle comunità.

 

 

Coordinatori locali

 

105 Come c'è un delegato a livello ispettoriale così c'è bisogno di un coordinatore a livello locale. Questo è un livello di attività non molto sviluppato nelle Ispettorie. Dettagli sul suo ruolo si possono trovare nel SSCS ai nn. 173ss. Uno dei suoi compiti è di tenersi regolarmente in contatto col Delegato Ispettoriale di CS, specialmente per assicurare che i progetti a livello locale combacino con l'insieme del sistema di CS dell'Ispettoria. Questa osservazione non è intesa in senso restrittivo, ma come guida.

Se si vuole che la rete dei corrispondenti diventi realtà sono i coordinatori locali della CS ad esserne la spina dorsale, in quanto essi sono spesso nella posizione di avvertire il Delegato Ispettoriale o direttamente l'ANS su iniziative ed eventi.

 

106 Raccolta dati su risorse del personale. Una delle preoccupazioni iniziali del Delegato è di scoprire i talenti dei confratelli e dei laici e di coinvolgerli. Molti giovani hanno inclinazione e capacità di lavorare nella comunicazione. Lo stesso si può dire di molti confratelli. La preparazione del personale e la competenza nei settori con la presenza dei Salesiani sono obiettivi primari per il Delegato Ispettoriale nel suo lavoro di animazione e formazione.

A livello ispettoriale abbiamo visto che è più utile che mai avere una raccolta dati con i nomi e le qualifiche di quelli che possono aiutare o collaborare nel campo della comunicazione.

Avere dei nomi disponibili può essere molto utile in certe situazioni, per esempio quando la comunità salesiana

-          celebra qualche evento

-          prepara una celebrazione significativa per i giovani o i poveri della zona

-          deve correggere una certa disinformazione sui Salesiani o sulla vita e attività della

Famiglia Salesiana

-          lancia unéiniziativa per coinvolgere altri nel campo dello sviluppo o in quello

dell'educazione o della evangelizzazione.


CAPITOLO QUARTO: STRUTTURE E SERVIZI

 

107 Le Ispettorie non sono tenute a applicare tutte le indicazioni qui riportate, soprattutto in ordine alla varie strutture. Non c'è da scoraggiarsi se una Ispettoria non può attivarsi a riguardo, è giusto però ricordare che non è bene fermarsi nell'inerzia.

Ogni Ispettoria è chiamata a scegliere ciò che è possibile realizzare nel rispetto delle risorse e dei mezzi concreti di cui dipsone.

 

 

Altre Strutture

 

Ufficio Informazioni

 

108 Uno degli uffici Ispettoriali, utile per la vita e l'attività dell'Ispettoria, e anche molto utile alla comunità salesiana, potrebbe essere un Ufficio di Informazioni Salesiane. La sua organizzazione è semplice.

Esso risponde a domande iniziali sulla vita e sulla attività dei Salesiani nell'ispettoria, nella nazione, nella regione o nel mondo. Dovrebbe perciò avere a disposizione informazioni base:

- numero dei confratelli (in totale e per ispettoria),

-          numero delle comunità (in totale e per ispettoria),

-          presenza missionaria (quanti confratelli sono nelle missioni, quante zone di missione etc)

-          nuove presenze,

-          come le varie opere sono raggruppate (con informazione sull'educazione, l'evangelizzazione, lo sviluppo),

-          attività particolari (ragazzi di strada, rifugiati, etc. ),

-          esperimenti in corso

-          e tutto ciò che oggettivamente può aiutare la presentazione della Congregazione.

 

109 Quest'ufficio o sportello può essere ulteriormente incrementato attraverso un collegamento alla Famiglia Salesiana:

-          gruppi,

-          ciò che fanno,

-          progetti particolari,

E ancora un ulteriore incremento con riferimento al Movimento Salesiano:

-          sua natura,

-          chi sono gli appartenenti, qual'è la vita,

-          organizzazione.

E' nell'interesse del Delegato Ispettoriale di CS di avere già pronti i dati di

immediata utilità in caso di urgente richiesta di informazioni.

 

 

Ufficio Relazioni Pubbliche

 

110 La Aetatis Novae parla delle pubbliche relazioni in questo modo (n. 31):

'Le relazioni pubbliche richiedono unéattiva comunicazione da parte della Chiesa, attraverso i media sia secolari che religiosi.

Essendo necessaria la prontezza a comunicare i valori del Vangelo e a pubblicizzare i ministeri e programmi della Chiesa, si richiede che la Chiesa faccia tutto il possibile per assicurare che la sua immagine rifletta quella di Cristo.

Un piano pastorale per la CS dovrebbe cercare:

-          di avviare uffici per le relazioni pubbliche, con sufficienti risorse umane e materiali

- di rendere effettiva la comunicazione tra la Chiesa e la comunità.

 

111 Il Delegato Ispettoriale di CS deve considerare la necessità di essere attivo nelle comunicazioni; senza aspettare che altri chiedano informazioni, offrire ciò che si pensa debba essere conosciuto della vita e della attività Salesiana; un equilibrio tra la visibilità e sovraesposizione.

Una mancata visibilità significa non essere conosciuti.

Essere troppo visibili significa creare indifferenza.

La necessità di avere contatti con i delegati delle altre Ispettorie che lavorano nella stessa Nazione o Regione.

 

112 I principali compiti di quest'ufficio potrebbero essere:

-          tenere contatti con i responsabili della CS;

-          presentare la politica della Congregazione riguardante i vari problemi o argomenti

che vengono dibattuti e affrontati in pubblico;

-          rispondere a domande che sorgono dalla vita quotidiana o da particolari eventi di

grande rilievo riguardanti aspetti educativi o relativi ai giovani;

-          preparare gli eventi riguardanti la Congregazione, in modo che non rimangano a

livello di semplice celebrazione esteriore;

- fornire supporto tecnico o di riflessione quando la Congregazione esprime i suoi valori;

- preparare comunicati ufficiali da spedire a chiunque voglia essere informato;

- indicare la verità sui fatti in questione;

-          offrire una chiave di lettura su situazioni che sollevano domande e problemi;

-          guidare l'opinione pubblica;

- essere presenti in modo accreditato e ufficiale a nome dell'istituzione in incontri e nei convegni, conferenze con tavole rotonde e nei dibattiti aperti a tutti quelli che lavorano nel settore.

Dichiarazioni formali su questi temi elencati vengono abitualmente emesse come comunicati stampa. Il Delegato di CS, in accordo con l'Ispettore o con chi è da lui delegato a questo scopo, provvederà alla preparazione e emissione di tali dichiarazioni.

 

113 Specificamente in riferimento a possibili destinatari.

Nel contesto odierno per una istituzione come quella dei Salesiani, inseriti attivamente nella vita di tante persone in molte e diverse nazioni del mondo (primo, secondo, terzo o quarto mondo), sarebbe utile avere una struttura che possa aiutare:

-          a presentare la oggettiva realtà della Congregazione,

-          tra le altre istituzioni civili e religiose,

-          i mezzi di comunicazione sociale spesso in cerca di notizie, positive o negative,

che riguardano la Congregazione nei diversi Paesi,

- diventando per l'istituzione un portavoce ufficiale per il grande pubblico e

-          un filtro riconosciuto per notizie al di là della istituzione;

-          a costruire una immagine appropriata della comunità Salesiana nel mondo, in

vista di una migliore penetrazione nel tessuto sociale ed ecclesiastico e

-          per un dialogo più visibile e trasparente con quelle parti del pubblico interessate

all'esperienza salesiana.

-          a conoscere più completamente le reazioni nel mondo alle molte iniziative salesiane:

. nell'educazione,

. nel ministero,

. nell'essere un portatore e un collettore di notizie che arrivano all'istituzione da fuori.

 

114 Il servizio da rendere richiede che l'incaricato di questo settore sia ufficialmente nominato dall'Ispettore col suo Consiglio e ufficialmente conosciuto come il responsabile a cui riferirsi.

 

 

Ufficio Promozione dell'Immagine Salesiana

 

115 L'ufficio di promozione fa parte della vita culturale quotidiana e favorisce punti di vista originali e adeguati della istituzione che rappresenta e che promuove.

Questo compito è molto importante, ma spesso molto difficile. Molte volte è nascosto. Per promuovere l'immagine di una persona e di una istituzione c'è bisogno di:

catturare l'immagine,

organizzarla e

spiegarne il significato in termini di qualità e quantità, attraverso i media e la stampa, per suscitare simpatia, attenzione, accoglienza della persona o della istituzione, delle scelte fatte, degli interventi, dei valori.

 

Da un punto di vista comunicativo questo significa 'fare notizia'. Questo va ben inteso per non presentare immagini senza contenuto!

 

I tempi e le modalità di 'fare immagine' sono dettati dalle circostanze reali nella vita delle persone e della Congregazione. Bisogna essere attenti e adattarsi alle diverse situazioni locali. L'immagine della Congregazione può e deve essere sviluppata là dove si parla di:

-la vita dei giovani,

-la vita della gente ordinaria - rinnovamento culturale,

-i diritti dei senza voce.

 

 

Ufficio Rassegna Stampa

 

116 Un ufficio di rassegna stampa potrebbe sembrare di secondaria importanza. Tuttavia esso è la premessa e il contesto per i due precedenti uffici dell'immagine e delle pubbliche relazioni. Il servizio riguarda:

-          raccogliere tutto ciò che costruisce la pubblica opinione,

-          positiva o negativa, nei media, riguardanti aspetti della vita e dell'attività salesiana;

-          mettere in archivio ciò che interessa o sfida la Congregazione nelle diverse sfere

della vita e della missione salesiana;

-          aggiornare costantemente i dati circa la reazione dei mass media e consegnarli ai responsabili per la vita e lo sviluppo della Congregazione.

 

117 Il quotidiano lavoro di raccogliere questo tipo di informazioni, per una istituzione così ampiamente estesa e grande come è la Congregazione Salesiana, non può essere lasciato solo alla sede centrale di Roma. Le singole Ispettorie sono direttamente interessate. Anche il Delegato Ispettoriale dovrebbe avere un occhio su questo campo e spedire a ANS ciò che è di interesse generale.

 

 

Servizi di particolare importanza per l'Ispettoria e le comunità locali

 

118 La Cronaca della Casa: l'art. 178 dei Regolamenti indica che è dovere del Direttore 'compilare o far compilare la cronaca della casa'. Detto questo, la Cronaca É un aspetto della comunicazione che merita l'attenzione del Delegato Ispettoriale, nel senso che questi può suggerire qualche utile raccomandazione per la sua compilazione nelle comunità. Queste raccomandazioni potrebbero includere commenti secondo le seguenti linee:

-scrivere la cronaca come una 'scheda' con le 5 classiche domande: chi, che cosa, quando, dove, come e, occasionalmente, perché!

-includere ciò che ha valore per la storia della comunità. E' più di una pagina di agenda.

-lo stile dovrebbe essere narrativo.

-il contesto e l'atmosfera sono importanti nello scrivere la cronaca, quindi è necessario fare riferimento a circostanze nazionali, civili, ecclesiastiche, parrocchiali

-i nomi delle persone vanno citati con precisione per una successiva identificazione.

- dovrebbero essere evitati i giudizi di valutazione ('Scripta manent'!).

- fa parte della cronaca una lunga serie di altri materiali: fotografie, programmi, inviti, CD e altro materiale digitale è

-É meglio datare tutti i materiali per rispetto ai posteri.

-una appendice della cronaca può contenere gli orari della comunità.

 

119 Lettere mortuarie: la lettera emessa dalla comunità (normalmente), dove un confratello è morto, è un atto di comunicazione importante e spetta al Delegato di CS dare suggerimenti alle comunità in linee generali sulla sua composizione. I suggerimenti possono seguire le seguenti linee:

-stile di presentazione: leggibile e dotato di una certa eleganza;

-per scopo di archivio e per uso più ampio (di Congregazione) dovrebbe mantenere formati di uso generale (ACG: 15x21cm);

-un certo equilibrio va rispettato tra le diverse lettere; l'Ispettoria potrebbe suggerire una certa lunghezza;

-richiamare i Direttori al loro dovere di redigere tali lettere;

-poiché una lettera mortuaria potrebbe essere l'unico documento di un confratello, è bene che questi siano il più possibile completi;

-evitare troppa enfasi sulla malattia finale: la lettera riguarda più la vita del confratello;

-concentrarsi su ciò che ha contraddistinto il confratello nella Congregazione;

-se si inseriscono delle citazioni dirette, queste vanno inserite nel giusto contesto;

-prima della pubblicazione va letta e commentata da molte persone per assicurarsi che è stata ben composta.

 

120 Gli archivi: la principale responsabilità degli archivi a livello ispettoriale è del Segretario Ispettoriale (R. 159), l'articolo citato per la cronaca a livello locale include anche un riferimento agli archivi della casa. C'è, in aggiunta, un commento più generale sugli archivi in R. 62. Gli Elementi Giuridici e Prassi Amministrativa nel Governo dell'Ispettoria, pubblicati ultimamente nel 2004, e certamente disponibili anche in inglese e spagnolo, è un riferimento di base anche per il Delegato di CS, almeno per una sommaria presa di coscienza dell'argomento. Contiene informazioni su come preservare la documentazione e installare la schedatura e la classificazione.

 

121 In questi giorni di rapido sviluppo della tecnologia digitale bisogna anche pensare a conservare il materiale digitale: il 'testo' , nel suo significato più comprensivo (fotografie, audio etc.), rischia di essere perduto se rimane solo nella forma digitale. In molti casi può essere trasferito su una carta stampata, ma si può anche assicurare unéadeguata riserva di materiale digitale, specialmente se una stampa non è disponibile o raggiungibile.

 

122 Il Delegato di CS ha il compito insieme alle sue équipes di consigliare l'Ispettore e le comunità locali su argomenti riguardanti il protocollo e la procedura per la dovuta segretezza del materiale digitale. Molti documenti delicati di questi giorni sono registrati su 'disco rigido' negli uffici Ispettoriali e simili. E' possibile, usando il 'free software' (un esempio tra gli altri è il TrueCrypt), di creare facilmente un archivio criptato e dischi virtuali che possono essere aperti solo utilizzando il nome dell'utente e la sua password.

 

123 Manuale di stile: mentre ci sono diversi esempi di manuali di stile generalmente nel mondo delle comunicazioni, sarebbe conveniente per una Ispettoria avere un manuale di stile che metta insieme i diversi argomenti contenuti in questo manuale e li presenti in forma di manuale di stile ad uso dell'Ispettoria: i diversi aspetti presentati prima sulla lettera mortuaria possono essere un esempio. Presso la Casa generalizia ci sono diversi esempi di questo tipo di manuale: un Vademecum usato dai membri del Consiglio Generale e un Manuale di Stile come tale, è in preparazione, benché non ancora definitivamente approvato. Guide di questo genere possono includere i riferimenti all'editoria nell'Ispettoria (attingendo su questa materia alla documentazione presso il Consigliere Generale della CS, cf ACG 390), l'adozione e l'uso di un logo Ispettoriale, gli accordi per l'uso di materiali di pubblicazione o di internet.

 

 

Alcuni argomenti di particolare interesse e attenzione

 

124 Open source, the Free Software Movement (FOSS): Unéarea, che ha un buon impulso a livello mondiale e che merita l'attenzione e la riflessione della Congregazione, è il software Open Source (Sorgente Aperta) e la Free e Open Source Software Movement (FOSS, quando sono messe insieme). L'istruzione 'Etica in Internet' del Consiglio Pontificio per la CS 2002 parlava del fatto che 'l'Internet richiede una cooperazione internazionale per stabilire degli standard e dei meccanismi atti a promuovere e proteggere (il bene comune) è Sono necessarie azioni risolute nei settori pubblici e privati per chiudere e infine eliminare il divario digitale'. Don Pascual Chávez nella sua lettera negli ACG 390 parlava direttamente della materia, osservando che 'Open Source ' un modo di procedere verso la democratizzazione dell'informazione e della cultura'.

L'argomento ha unéimportanza primaria, da essere considerato a livello ispettoriale da un gruppo consultivo se non dalla Commissione stessa. Diventa sempre più difficile, specialmente nelle nazioni e Ispettorie più povere, sostenere dei software privati, con aspetti morali anche da considerare. Il FOSS merita di essere considerato come unéalternativa per motivi attinenti a: la legalità (evitare la pirateria), i costi effettivi, l'indipendenza dalla chiusura in un unico sistema, la cultura di collaborazione e di comunità che esso sottoscrive, la sua flessibilità.

 

125 Sfide educative e istituzionali: Don Pascual Chávez nella sua lettera negli ACG 390 sulla Comunicazione Sociale elenca una lista di sfide che oggi si presentano all'educazione, sotto il titolo 'Una cultura di'; quindi una lista di sfide alla Congregazione: la sua comunicazione del carisma, le sfide della tecnologia, dell'uso del tempo, dei media, della formazione. Anche questi sono argomenti da prendere in considerazione a livello ispettoriale e locale e su cui agire dove è necessario.

 


CAPITOLO QUINTO: COORDINAMENTO

CON ALTRE ISPETTORIE

 

 

Aree di cooperazione e coordinamento

 

126 Questo manuale apre ora gli orizzonti per il lavoro dei Delegati a livello Ispettoriale, Nazionale, di Conferenza e di Regione nella comunicazione sociale. Qui ci limitiamo tuttavia a pochi criteri e poche aree, in particolare le seguenti tre:

-          co-produzioni,

-          copyright,

-          mostra dei prodotti salesiani.

 

 

Co-produzioni

 

127 Dalla lista presentata nelle pagine precedenti si possono individuare le possibilità di un lavoro condiviso tra coloro che lavorano nella stessa area. Poiché siamo presenti con iniziative, imprese e attività in ogni continente, possiamo formare una rete di relazioni e di realizzazioni. L'argomento non è dei più semplici; presenta molti problemi:

-          di personale qualificato per questa tipo di lavoro,

-          di intese dottrinali e scelte pratiche,

-          di organizzazione tra i partners,

-          di reciproca fiducia, compresa la parte economica,

-          di legislazione civile,

-          di diritti editoriali�

 

128 L'impegno e la costanza nel perseguire l'obiettivo può far superare i problemi.

 

Le Ispettorie e le Conferenze Inter-Ispettoriali hanno la loro responsabilità in questo campo. L'esperienza degli anni passati è positiva per ciò che riguarda l'editoria e la radio. Una grande casa editrice ha aiutato altre più deboli e fragili economicamente a pianificare insieme la presenza salesiana nelle scuole cattoliche e statali.

 

E' necessario seguire un percorso che tenga conto sia della chiarezza delle relazioni che della legalità degli accordi. Vengono chiamati in causa gli animatori che in una Ispettoria promuovono la cooperazione e un progetto comune. Il Dicastero può essere garante di questi accordi.

 

 

Copyright

 

129Una seconda area per una più larga intesa in ogni Ispettoria è quella del copyright. Data la comune esperienza sui diversi costi della vita non ogni Ispettoria può avere gente qualificata per condurre unéimpresa.

 

Di conseguenza alcune Ispettorie hanno la possibilità di offrire ad altre: studi, ricerche, aiuti di formazione, materiale educativo, pastorale e catechetico.

 

Sarebbe possibile con accordi bilaterali o plurilaterali concedere il diritto di riproduzione o di stampa del materiale, per evitare di dover importare il prodotto finito a costi proibitivi da altre parti. La pirateria è qualcosa che dovremmo evitare per ragioni morali.

 

130 Abbiamo un po' di esperienza nel campo del copyright. Molti nostri editori (di libri e di prodotti audio) col beneplacito della loro Ispettoria, hanno liberato le loro pubblicazioni per altre nazioni. E' bene far crescere questa pratica. Un esempio evidente di lavoro di équipe tra Ispettorie è stato realizzato in Brasile, nella preparazione del logo salesiano.

 

Il Dicastero (DCS) può fare da mediatore in questa specie di contatti, lasciando alle parti contraenti di risolvere i dettagli degli accordi.

 

 

Una mostra di prodotti salesiani

 

131 Le Ispettorie di due Regioni Salesiane hanno sperimentato la possibilità di unire le forze per organizzare una mostra di libri per il loro continente. L'Ispettoria dove ha luogo la mostra si assume il compito di coordinare il coinvolgimento di altre Ispettorie interessate, installando il materiale da esporre, assicurando la necessaria pubblicità sui prodotti, ricevendo eventuali ordini, creando contatti tra le case editrici e i compratori.

 

132 Quando diverse nazioni a turno organizzano una mostra il peso dell'organizzazione viene condiviso tra tutte le Ispettorie. Abbiamo un ricco potenziale in questo campo. L'apertura a nuovi modi di lavorare insieme favorisce l'immagine della presenza salesiana.