(ANS – Roma: 19 gennaio 2005) - Qual è lo stato della comunicazione sociale nell’Italia salesiana e quali sono le prospettive che si intravedono? Su questa duplice domanda si è incentrato l’incontro degli ispettori e dei delegati ispettoriali per la Comunicazione Sociale della Regione Italia con le sue 10 ispettorie: IAD (Ancona), ICP (Torino), ILE (Milano), ILT (Genova), IME (Napoli), INE (Mestre), IRO (Roma), ISA (Cagliari), ISI (Catania) e UPS (Università). All’incontro hanno preso parte il consigliere regionale don Pier Fausto Frisoli, e il consigliere generale per la CS don Tarcisio Scaramussa. Erano presenti tutti gli ispettori e quasi tutti i delegati ispettoriali, il segretario nazionale CISI don Giuseppe Casti, il coordinatore nazionale di CS Giancarlo de Nicolò, il delegato nazionale CGS Roberto Guarino e tutti i membri del dicastero (Baroni, Fox, Gonsalves, Manieri e Butera). Nella prima parte dell’incontro i delegati hanno presentato la realtà della comunicazione nella propria ispettoria. È risultata una vivacità sorprendente ricca di strutture e strumenti, di creatività e operatività. All’analisi della situazione ha fatto seguito la presentazione-verifica del programma di animazione del dicastero per il sessennio 2002-2008 e delle politiche indicate nella bozza del documento Sistema Salesiano di Comunicazione Sociale (SSCS). I tre gruppi di ispettori e delegati (Nord – Centro – Sud) hanno quindi individuato sfide, problemi, urgenze e priorità, e indicato alcuni passi concreti da promuovere, accompagnare e verificare. Sono stati rilevati due criteri: sinergia, per non disperdere le forze, concentrarsi sulle urgenze e integrare l’intra e l’extra; formazione, che per alcuni salesiani si traduce in professionalizzazione, mentre per gli altri formazione permanente, e per i laici collaboratori preparazione. Dai due criteri sono poi scaturite alcune relative strategie operative. Nonostante il tempo ristretto nel quale si è svolto l’incontro, don Scaramussa ne ha sottolineato l’utilità, rilevando la sensibilità e l’interesse di tutte le ispettorie d’Italia per la CS, la crescita della coscienza della sua importanza per la missione, la grande ricchezza di realizzazione e iniziative, la voglia di sinergia, scambio e collaborazioni. Ha annunciato una lettera del Rettor Maggiore sul tema della CS in occasione dei 120 anni dalla pubblicazione della lettera di Don Bosco sulla “Diffusione dei buoni libri” (1885), Magna Charta antesignana dell’importanza della CS nella missione dei salesiani. L’incontro è stato chiuso da don Frisoli che ha riportato la sua impressione positiva della vivacità del settore. Ha sottolineato la priorità della formazione per creare persone competenti che a loro volta saranno formatori di altri, salesiani e giovani. Ha evidenziato l’esigenza di esprimere pubblicamente sui media locali e nazionali l’opinione salesiana su temi come educazione e giovani. Ha indicato il bisogno di esprimersi unitariamente e in forma coordinata, evitando dispersione e frammentazione, specie attraverso siti-web aggiornati, accessibili e aperti al dialogo col mondo giovanile. Ha suggerito, infine, esperienze di convocazione-meeting per promuovere l’espressività giovanile e lo scambio di iniziative e produzioni.