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Newsletter - aprile 2012

SSCS News

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SSCS


Bollettino n. 32. aprile 2012

Animazione - Lettera di d. Filiberto

FiliCari confratelli, e amici della CS, 

a tutti un felice tempo di Pasqua, tempo che, partendo dalle stesse celebrazioni liturgiche vissute nella comunità ascoltando la Parola e partecipando ai sacramenti, comunica vita e speranza, grazia e conversione, mandato e missione!

Mi sembra che la comunicazione  sociale salesiana abbia nella Pasqua la sua miglior fonte di ispirazione, il centro della propria spiritualità: discepoli amati, chiamati, perdonati e salvati; quindi apostoli inviati a comunicare in prima persona un’esperienza inaudita di salvezza.

Da tempo il Dicastero è alla ricerca di alcune caratteristiche particolari della  spiritualità salesiana che sostengano la vocazione e missione del comunicatore, vissute in una fedeltà e convinzione radicate nel Vangelo, nelle Costituzioni e in Valdocco, affinché possiamo essere profeti in una società che si impegna a far tacere Dio e allontanarlo dalla coscienza e dall’esperienza dei giovani. Non saremo comunicatori senza essere stati testimoni dell’amore di Dio per noi, e se la croce e la risurrezione, insieme, non avranno toccato il centro della nostra esistenza; non saremo profeti se, bloccati da paura o comodità, ometteremo di proclamare Colui che ci ha chiamati e inviati nel mondo a essere testimoni suoi. Vale la pena chiederci: Che cosa o chi comunichiamo “quando comunichiamo”? Che cosa sostiene la nostra vocazione di profeti del Dio della vita, del Risorto?

Rinnovo i nostri auguri pasquali e vi invito a farmi pervenire le  vostre proposte riguardo a quelle che considerate le principali caratteristiche della spiritualità del comunicatore salesiano.

In Cristo Risorto
         
    D. Filiberto González,
    Consigliere per la CS
                                                      

Informazione: La spiritualità salesiana tramite i blog

En el corazón de la ciudad
en el corazon de la ciudad
Un blog de José Miguel Nuñez

Returning to Don Bosco and the joy of his spirit
dma
My blog is a personal blog of the things that interest me as a Salesian of Don Bosco. I have been able to attract well over one million visitors in the past 3 years. I enjoy keeping the blog and I hope it is a place of interest for many in the Salesian Family. Fr. Steve Leake

Obra Don Bosco Argentina

"Felices los que se dan a Dios desde el tiempo de la juventud". (Don Bosco)

Salesianos São Carlos, Brazilsao carlos
Trabalhamos na promoção à criança e ao jovem carente, impulsionando-os a uma tomada de consciência, de construir um projeto de vida

Nuevas fronteras y misión salesiana
Nuevas fronteras
Amigos/as Les agradezco el interés que manifiestan expresado en la cantidad de visitas diarias y en los enlaces que realizan. Retomo la actualización del Blog y espero de Uds la participación en la lectura, la crítica y los comentarios. Los saludos a todos y a todas

La Parola di Dio e la vita salesiana
Verbum tuum
d. Juan José Bartolomé

    Formazione: La vita consacrata nel continente digitale


    d. José Miguel Núñez

    d. José Miguel Núñez SDB
    Regionale per l'Europa Ovest

    Se in secoli passati le pareti del convento, con quanto essi comportano, pretendevano di costituire il muro di contenimento davanti alla cultura del mondo e proteggevano monaci e monache dai pericoli esterni, da tempo una nuova forma di contemplare la realtà ha fatto franare le muraglie. L’era digitale si è fatta largo nelle comunità religiose e ha reso possibile un’enorme interazione con la cultura, l’accesso immediato all’informazione disponibile a tutti e la partecipazione alle nuove comunità virtuali che amplificano i vincoli e stabiliscono nuovi complessi informativi e formativi. È vero che tale situazione non è esente da rischi, però questi non dipendono solo dalla bontà o cattiveria dei nuovi spazi comunicativi, ma dalla stessa persona che interagisce con loro in forma equilibrata e matura.
         L’uso abituale del cellulare, l’accesso istantaneo e quasi senza limiti a internet o le possibilità che offre la televisione digitale, creano situazioni nuove davanti alle quali la vita religiosa deve collocarsi adeguatamente e davanti alle quali la stessa formazione dei nostri istituti deve affrontare sfide che da tali contesti derivano. Naturalmente le questioni sorgono non soltanto in campo morale (anche se pure), né per quello che l’uso o l’abuso di tali mezzi possa sottrarre di tempo alla convivenza fraterna o alla missione, ma anche per il coinvolgimento che ne deriva nel campo della comunicazione, sia con le persone reali con le quali condivido la vita ogni giorno che con le comunità virtuali con le quali mi relaziono.
         Universalizzare, dunque, questo nuovo paradigma comunicativo nella vita religiosa (come nella società in generale) ha implicazioni nel nostro proprio modo di vivere le relazioni con gli altri. La domanda è inevitabile: come e con chi comunico? Nella nostra vita quotidiana, l’allacciamento di relazioni configura la nostra esistenza come credenti e consacrati. Condividiamo la vita con persone di cui abbiamo bisogno e che hanno bisogno di noi, fratelli e sorelle a cui manifestare affetto e da cui ricevere anche appoggio e spinta. La fraternità, lo sappiamo bene, è una scommessa del nostro progetto di vita e. allo stesso tempo, autentica profezia che ci rende credibili nel nostro mondo diviso e disperso.
         La nostra comunità reale non si contrappone alle nuove comunità virtuali (che d’altra parte sono anch’esse reali). Né la prima nega il valore di un nuovo modo di mettersi in relazione e comunicazione, né le seconde possono essere un sostitutivo di quelle, e molto meno un rifugio affettivo davanti alla freddezza delle relazioni conventuali. Ambedue possono retroalimentarsi mutuamente e sono chiamate ad integrarsi, arricchendo il mondo relazionale ed equilibratamente affettivo dei religiosi che abitano il nuovo continente digitale….
         I nuovi spazi devono aiutare noi, religiosi e religiose, ad alimentare uno stile di comunicazione più umano che arricchisca le nostre proprie relazioni interpersonali e, allo stesso tempo, si converta in veicolo di trasmissione dell’annuncio di Gesù Cristo, uomo in pienezza, per la vita e la speranza delle persone.
         Come cittadini creativi e responsabili, i religiosi sentiamo l’urgenza di scendere al centro del villaggio, nella piazza pubblica, per comunicare ciò che siamo e viviamo, al servizio  della comunità umana. In mezzo a tanta confusione, separando la polvere dalla paglia, possiamo essere una presenza significativa per far sorgere nuove reti che promuovano un mondo differente e possibile secondo il cuore di Dio, contribuendo così allo sviluppo umano. Il ciberspazio è una nuova opportunità per attualizzare la parabola di Gesù quando si riferisce al Regno, presente tra noi, paragonabile a un po’ di lievito che, mescolato alla farina, fa fermentare la massa.

    Produzione: Case Editrici di Europa

    invito

    Il Salesiano, don Gildasio Mendes dos Santos, ha lanzato recentemente il suo libro, 'Generazione NET: rapporti, spiritualità e la vita professionale'. (Si può guardare il video cliccando l'invito).
    Il libro vuol illuminare la nostra conoscenza del mundo che si chiama la "Net Generation", sorto nel contesto della cultura mediatica, e che va fuori i parametri delle analisi che abbiamo visto finora.
         Vuole anche stabilire una relazione interattiva tra i membri delle diverse generazioni,  che include lo scambio di esperienze che favorisce lapprezzamento vicendevole e la crescita di rapporti, della spiritualità e della vita professionale.

    Dall'introduzione

    "La Generazione NET: i computer, i cellulari, le fotocamere digitali, Facebook, reti sociali. È questo il mondo in cui navigano i giovani, ragazzi, e bambini di oggi. Dato che erano nati in questo contesto, sviluppano una potenzialità particolare per la comunicazione. Internet consiste in ciò che vogliamo chiamare il 'continente digitale'. In questo continente, l'aria che queste nuove generazioni respirano consiste soprattutto dell'universo digitale.  Coloro che lo abitano possono a malapena sopravvivere senza cellulari, Ipod, reti sociali ed altri mezzi ancora più sofisticati.  Questa è la aria che respirano.  Questa è il mondo in cui abitano.
         Sembra abbastanza chiaro dire che, dato l'uso massivo di internet e le reti sociali, esiste la ricerca costante dei rapporti umani. Sperimentiamo non solo un cambiamento tecnologico ma anche umano, e questo cambiamento sta succedendo attraverso i membri delle Generazioni Y e Z, i nuovi 'autori', e sono creativi, che appartengono alle loro familie, le loro scuole, imprese. Trasformano i modi di communicarsi e di relazionarsi
    .
         Vediamo che sta succedendo una forma di simbiosi in queste tecnologie: internet, cellulare, radio, televisione, Mp3, Facebook. e-mail... costruisce un ambiente, un ecosistema comunicativo. Immerse in un mondo di linguaggi, di simboli, di sentimenti e di circostanze giornalieri, tramite i mezzi di comunicazione, le frontiere geografiche che una volta ci hanno separate, sono ormai collasse.
         Queste tecnologie sono ormai tra di noi e ci fanno parte. Interagiamo naturalmente con il mondo dei media. Per questo, siamo aperti a capire, dialogare e camminare con le nuove generazioni.
         Dato queste circostanze, questo libro vuole essere uno strumento per genitori e educatori, e i membri delle diverse generazioni, per stabilire un rapporto interattivo, uno scambio di esperienze, rapporti di reciproco arricchimento. di spiritualità e di vita professionale".