A prima vista
Altre notizie Filippine - Don Bosco, il “dono di Dio ai giovani”, nei centri commerciali  I centri commerciali “Ayala” delle Filippine stanno ospitando in queste settimane una mostra su Don Bosco dal titolo “S. Giovanni Bosco: dono di Dio ai giovani”. La mostra, che è itinerante per tutto il paese, fa parte delle iniziative per celebrare il Bicentenario della nascita del “Padre e Maestro della gioventù” e mira a far conoscere al grande pubblico le informazioni fondamentali sulla sua vita e la sua opera. Il fulcro di questa mostra sono le migliori 20 opere d’arte realizzate dai giovani che hanno aderito concorso nazionale su Don Bosco lanciato all’inizio di quest’anno; inoltre la mostra presenta anche delle tavole espositive che descrivono le informazioni fondamentali su Don Bosco, i Salesiani e le loro opere, la Famiglia Salesiana e i progetti della “Word & Life Publications” e del “Don Bosco Technical College” di Mandaluyong. La mostra nei centri commerciali è frutto d i un’iniziativa di don Bernard Nolasco, salesiano dell’Ispettoria delle Filippine Nord (FIN), che ha avviato la collaborazione con la catena Ayala; mentre per le tappe nell’Ispettoria delle Filippine Sud bisogna ringraziare i Salesiani don Randy Figuracion, don Joriz Calsa e don Medelino Borgueta. La mostra nell’Ispettoria FIS è stata ufficialmente aperta lo scorso 22 Settembre 2015 con la benedizione e il taglio del nastro presso il centro commerciale Ayala a Cebu; ma il vero lancio c’era già stato sabato 1° agosto al centro commerciale Ayala a Trinoma, a Quezon City, nell’Ispettoria FIN, alla presenza pure dell’Ispettore FIN, don Paul Bicomong. Grazie alla collaborazione delle “Philippine Airlines”, la mostra ha già raggiunto Davao, dove resterà fino a domani, 7 ottobre; e successivamente raggiungerà Cagayan de Oro (10-16 ottobre), per proseguire poi ad inizio 2016 ad Angeles City (5-11 gennaio), Subic (13-19 gennaio), Tagu ig (25-31 gennaio), e Imus (8-14 febbraio). link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&doc=13462&Lingua=1 Repubblica Ceca - I giovani imparano a conoscere i media  Nel centro salesiano di Brno è stato recentemente inaugurato un nuovo anno formativo della Scuola di Comunicazione per gli animatori. La finalità di questo progetto, iniziato nel 2009 dagli exallievi della Facoltà di Scienze della Comunicazione Sociale dell’Università Pontificia Salesiana è aiutare i giovani ad orientarsi nel mondo dei media, per acquisire le necessarie capacità critiche e partecipare attivamente alla produzione di contenuti multimediali nella Chiesa e nella Famiglia Salesiana. La Scuola di Comunicazione si sviluppa attraverso 5 incontri che hanno luogo in altrettanti fine settimana, ciascuno dedicato ad una diversa tematica: suono, fotografia, grafica e reti sociali, video, presentazione. Durante il fine settimana i partecipanti hanno la possibilità di incontrare i professionisti della comunicazione, conoscere i media attraverso gli esercizi pratici e la produzione vera e propria di messaggi (comunicati, video...). Oltre al tempo propriamente formativo, gli incontri prevedono sempre dei momenti ludici, preghiere, animazione e tempo per stare insieme e condividere le esperienze. “Nell‘equipe della Scuola di Comunicazione sono rappresentati tre gruppi della Famiglia Salesiana: Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice e Salesiani Cooperatori, affinché i partecipanti possano sperimentare lo spirito di Don Bosco anche nel mondo dei media. – ha spiegato la coordinatrice del progetto, Anežka Hesová – Grazie al clima di amicizia ed entusiasmo che si crea durante i fine settimana, non pochi exallievi della Scuola di Comunicazione, una volta concluso il corso, s’impegnano a loro volta in questo campo nei loro luoghi di provenienza, nelle parrocchie e nei centri giovanili” link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&doc=13460&Lingua=1 Italia - Nuovo Decano per la FSC: è il prof. Peter Gonsalves  Il 24 settembre il Rettor Maggiore dei Salesiani e Gran Cancelliere dell’UPS, Don Ángel Fernández Artime, ha nominato il nuovo Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale: si tratta del prof. don Peter Andrew Gonsalves, docente Straordinario di Comunicazione ed educazione. Si tratta del primo Decano della FSC proveniente da un paese extraeuropeo, un ulteriore segno dell’apertura sempre più internazionale che caratterizza la Facoltà. Don Gonsalves è nato a Mumbai, India, il 3 gennaio 1958. È salesiano dal dicembre 1977. È stato ordinato sacerdote il 19 dicembre 1987. Ha conseguito i titoli di Master of Philosophy e Bachelor of Arts presso l’Università indiana di Pune e il Bachelor of Theology presso il Kristu Jyoti College di Bangalore. Ha infine conseguito il Dottorato in Scienze della Comunicazione sociale presso l’Università Pontificia Salesiana nel 2007. Negli anni precedenti aveva anch e ottenuto un Diploma in Counselling (Xavier’s Institute, Mumbai 1988) e un Diploma in Media Education (British Film Institute - Open University, London 2003). Ha iniziato a insegnare nel 1981 in India dove ha fondato a Mumbai i Don Bosco Creativity Workshops e dove è stato Coordinatore Nazionale per la Comunicazione Sociale dal 1993 al 1999. Presidente dal 2005 al 2009 di Intersig(SIGNIS - International Group), in Italia dal 2002 al 2006 ha svolto il compito di Coordinatore, presso la Casa generalizia, del Portale web dei Salesiani di Don Bosco. Presso l’UPS ha cominciato il suo impegno di docente nel 2008, cooptato come docente aggiunto in quello stesso anno e promosso a docente straordinario il 24 maggio 2013. Tra le sue principali pubblicazioni di carattere accademico: Clothing for Liberation (SAGE, New Delhi - California - London - Singapore 2010); Khadi: Gandhi’s Mega Symbol of Subversion (SAGE, New Delhi – California - London - Singa pore 2012); Gandhi and the Popes, from Pius IX to Francis (Peter Lang, Frankfurt 2014). Il Decano inizia il suo mandato a partire da giovedì 1° ottobre 2015. link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&doc=13405&Lingua=1
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Riunioni
INDIA-GOA: 5-7 Nov 2015. Incontro dei Delegati CS del Asia Sud GIAPPONE-CHOFU: 10-11 Nov 2015. Incontro dei Editrici Salesiane del Asia GIAPPONE-CHOFU: 12-15 Nov 2015. Incontro dei Delegati CS del Asia Est
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Animazione Lettera di Don Filiberto
 Cari amici e amiche, Colgo l’occasione per fare un commento riguardo al tema della GMCS 2016: «Comunicazione e Misericordia: un incontro fecondo». Così è stato annunciato nella festa degli Arcangeli dalla Sala Stampa Vaticana, diffondendo un comunicato del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali (PCCS). «La scelta del tema di quest’anno - viene spiegato nella nota - è stata, chiaramente, determinata dalla celebrazione del Giubileo straordinario della misericordia e, senza dubbio, il Santo Padre ha voluto che la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali offrisse una occasione propizia per riflettere sulle sinergie profonde tra comunicazione e misericordia». Il Papa afferma che «la Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona» e, allo stesso numero, il Papa aggiunge: «Il suo linguaggio e i suoi gesti devono tra smettere misericordia per penetrare nel cuore delle persone e provocarle a ritrovare la strada per ritornare al Padre». A tal proposito, annota il Pontificio Consiglio, «sembra opportuno ricordare che ci situiamo nel contesto di una comunicazione che è momento costitutivo di una promozione della cultura dell’incontro». Il tema, spiega il PCCS, «evidenzia che una buona comunicazione può aprire uno spazio per il dialogo, per la comprensione reciproca e la riconciliazione, permettendo che in tal modo fioriscano incontri umani fecondi. In un momento in cui la nostra attenzione è spesso rivolta alla natura polarizzata e giudicante di molti commenti sui social network, il tema vuole concentrarsi sul potere delle parole e dei gesti per superare le incomprensioni, per guarire le memorie, per costruire la pace e l’armonia. Ancora una volta, Papa Francesco, aiuta a riscoprire che al cuore della comunicazione vi è soprattutto una profonda dimensione umana. Com unicazione che non è solo un’attuale o aggiornata tecnologia, ma una profonda relazione interpersonale». Finché attendiamo il messaggio del Papa per la GMCS in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, Patrono dei giornalisti , cominciamo a riflettere sui gesti e gli atteggiamenti, sui contenuti e mezzi, sulle qualità umane e spirituali con cui comunicava Don Bosco ai giovani e al popolo la misericordia di Dio. Ringrazio “la vostra comunicazione” e vi offro il saluto e la preghiera di tutti i membri del Dicastero per la CS. Cordialmente in Don Bosco: d. Filiberto
Informazione: Francobolli del Bicentenario
 Austria Brazil Portugal link: www.sdb.org/it/don-bosco-it/1034-bicentenario-nascita-db/2566-franc obolli-commemorativi
Produzione: Italia - Compie 80 anni l’oratorio salesiano di Brindisi. Un libro ripercorre la sua storia
 “L’Opera Educativa dei Salesiani” è il titolo di un libro di Salvatore Barone, Exallievo di Don Bosco, scomparso nello scorso aprile, dedicato all’opera salesiana di Brindisi, che in quest’Anno Bicentenario della nascita di Don Bosco festeggia gli 80 anni di esistenza. Il libro è stato presentato sabato 3 ottobre nel teatro della parrocchia “Sacro Cuore” di Brindisi, alla presenza del figlio dell’autore, Vincenzo Barone, del nipote, don Giuseppe Di Sario, e del direttore e parroco della parrocchia “Sacro Cuore”, don Mario Stigliano. Edito dalla casa editrice brindisina Balsamo-Ragione Edizioni, il libro – il cui ricavato andrà in beneficenza – è “…un tentativo volto ad evidenziare il patrimonio di valori che è stato offerto alla realtà sociale della nostra città da una schiera di sacerdoti e di operatori laici che si sono succeduti nel corso ininterrotto di più di settant’ anni”. “L’Opera educativa dei Salesiani” si snoda in cinque capitoli preceduti da una premessa storica nella quale l’autore ricorda l’arrivo dei Padri salesiani a Brindisi, avvenuto tra il 5 e il 7 dicembre 1934 (primo direttore della Casa brindisina fu don Giuseppe Villani). Nel libro l’exallievo ha ripercorso la storia dell’oratorio, la storia della scuola salesiana brindisina, la presenza delle Suore Oblate del Sacro Cuore, la storia dell’Associazione Salesiani Cooperatori e del Teatro salesiano. C’è la storia “che fa da sfondo a tutto quanto: la Seconda Guerra Mondiale, il dopoguerra, gli anni Cinquanta, Sessanta; la storia della città che fa da sfondo agli avvenimenti e poi, infine, c’è la storia e gli avvenimenti di questa casa salesiana” ha detto don Di Sario nell’evidenziare una delle chiavi di lettura del testo. Sempre di Salvatore Barone sono stati dati alle stampe i libri “La Mamm a dei Salesiani” (2003) e “La Chiesa dei Salesiani” (2008). Fonte: Brindisi Report link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&doc=13500&Lingua=1
Produzione: Regno Unito - Una canzone su Don Bosco scala le classifiche musicali
 Ispirata dalla vita di Don Bosco e allo scopo di celebrare il Bicentenario della sua nascita, Cathra Plant, una giovanissima allieva della scuola salesiana di Chrtsey ha scritto ad appena 11 anni una canzone sul Santo dei Giovani, dal titolo “It’s Not Enough” (Non è abbastanza). Incisa assieme ad altri allievi dello stesso istituto, la canzone è finita nella Top Ten dei singoli più scaricati da Amazon nel Regno Unito, avendo superando artisti del calibro di Ed Sheeran. Dopo che l’allieva ha scritto la canzone, don Andrew Ebrahim, SDB, ha contattato il musicista Callum Mazella-Hart, che l’ha arrangiata. Quindi, la Plant con gli altri allievi Jarret Millen (chitarra), Darragh Chaplin (batteria) e Miranda Lopez (chitarra elettrica), ha formata una vera e propria band, denominata “The Boscos”. I ragazzi hanno registrato la canzone a giugno e quando hanno iniziato ad eseguirla in diverse radio loca li hanno visto che la melodia piaceva e hanno deciso di offrirla su Internet. Il singolo è stato ufficialmente rilasciato il 18 settembre scorso e reso scaricabile attraverso iTunes e Amazon; contemporaneamente è stato rilasciato un video su YouTube, per favorire la massima conoscenza della canzone. L’interesse per la canzone si è diffuso a livello globale e il singolo ha preso ad essere scaricato da appassionati di tutto il mondo: in una sola settimana è entrato nella lista dei dieci più venduti da Amazon nel Regno Unito, arrivando fino all’8° posto e figurando anche come 3° della classifica “Movers and Shakers” (che segue quotidianamente i singoli che scalano più rapidamente la classifica di vendita). Ha raccontato l’autrice dei testi, Cathra Plant: “Mi era stato chiesto di fare un progetto su Don Bosco e volevo fare qualcosa di diverso di un semplice PowerPoint. In passato avevo già scritto canzoni, così ho pens ato che avrei potuto scriverne una su di lui. Don Bosco sin da ragazzo aveva il sogno di aiutare i giovani. Crescendo vide tanti ragazzi e giovani sulla strada e pensò di aiutarli, e questo mi ha davvero ispirato. Ho cantato la canzone per i miei compagni di classe e il professore ne ha parlato con don Andrew. Quando poi è stata pubblicata, ho subito pensato: ‘è incredibile tutto questo’ e sono stata davvero orgogliosa”. I componenti della band ritengono che la cosa migliore di tutto ciò è che la canzone sia servita a rendere Don Bosco più conosciuto nel loro paese. E hanno deciso di devolvere una parte dei profitti derivanti dalla vendita del singolo all’opera salesiana “Don Bosco Ashalayam”, un’opera salesiana che aiuta i bambini e i giovani vulnerabili di Calcutta, in India. link: www.infoans.org/1.asp?Lingua=1&sez=1&doc=13515
Preservazione: Ecuador - “En la mirada del Otro”, collezione fotografica sulle Missioni Salesiane entra nel programma ‘Memoria del Mondo’
 Una raccolta fotografica sulle Missioni Salesiane nell’Amazzonia ecuadoriana è entrata a far parte del programma “Memoria del Mondo” dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura), per la conservazione e promozione del patrimonio documentario planetario. È la prima volta nella storia che un reperto dell’Ecuador viene incluso nel programma. Si tratta della collezione fotografica “En la mirada del otro” (Nello sguardo dell’altro), raccolta documentaria del Vicariato Apostolico Salesiano nell’Amazzonia ecuadoriana negli anni 1890-1930. La collezione consiste di un insieme di 76 negativi in gelatina-bromuro d’argento su lastra di vetro e 192 originali dell’epoca, positivi in gelatina-bromuro d’argento, relativi alle Missioni Salesiane (1890-1930) che testimoniano il lavoro compiuto tra le popolazioni amazzoniche Shuar e Shuar-Achuar, le più resistenti alla colonizzazione. L’Istituto Nazionale per il Patrimonio Culturale (INPC) presentò la candidatura di questa collezione nel 2014; e lo scorso venerdì il Comitato Consultivo Internazionale dell’UNESCO ha inserito nel programma “Memoria del Mondo” le proposte giunte da 40 paesi, tra cui quella dell’Ecuador. La comunicazione è stata data nell’ambito di una riunione di tre giorni tenuta dal Comitato ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, alla quale hanno partecipato 14 esperti. Irina Bokova, Direttrice generale dell’Unesco, ha spiegato che il programma Memoria del Mondo “è guidato dal desiderio di preservare il patrimonio e la memoria documentale per le generazioni attuali e future”. Attualmente il registro del programma include 348 documenti di tutti i continenti; e la collezione “En la Mirada del Otro” per l’Unesco è una delle poche prove rimanenti che restano delle missioni religiose e salesiane che si spinser o nell’Amazzonia ecuadoriana tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Nel 2009 il Governo dell’Ecuador ha dichiarato la Fotografia bene appartenente al patrimonio culturale documentario dello stato ecuadoriano. link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&doc=13508&Lingua=1
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