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Animazione
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Lettera
di d. Filiberto
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Cari
confratelli, e amici della CS,
Cari amici e amiche della CS,
dalla metà del mese scorso sino alla metà di questo mese abbiamo avuto
incontri assai significativi: di editrici, tipografie ed emittenti
d’America; di delegati ispettoriali per la CS d’Europa; di riferenti
del Progetto Europa; di EuroClip Don Bosco; di formandi e formatori di
SDB ed FMA d’Italia per celebrare la giornata della CS; di direttori
ispettoriali del BS. Di questi incontri indico solo due aspetti trasversali, fondamentali e
complementari, che si ripetono e conviene approfondire maggiormente. Il primo: trovare gli elementi specifici di spiritualità del salesiano
comunicatore. Abbiamo bisogno di trovare e incarnare alcuni elementi
specifici della spiritualità salesiana che mantengano viva e in
crescita la vocazione e il gusto della missione tra i giovani più
bisognosi, in una cultura e una società multimediale di opportunità e
rischi per salesiani e laici, per educatori e giovani. Non si tratta di
inventare una nuova spiritualità, ma di trovare gli elementi propri che
sostengono la vocazione del salesiano o del laico che donano la propria
vita a Dio, ai fratelli e ai giovani nella CS. Se è vero che le persone
non possiamo non comunicare, allora è necessario convertirci in
cercatori di Dio affinché, innamorati e ricolmi di Lui, lo comunichiamo
ai giovani, poiché questa è la nostra missione; così trasformeremo in
realtà ciò di cui il mezzo è messaggio. Il secondo è l’inserimento del carisma nella nuova cultura digitale. Si
tratta di una realtà irreversibile e veloce. Chi più chi meno, tutti
usiamo internet e consumiamo tecnologia digitale. Quindi non si
tratta di decidere se stare o non stare, ma di saper come stare e
perché stare. Ci troviamo davanti alla maggior opportunità salesiana di
vivere nel continente più abitato dai giovani, quello digitale. È la
maggior opportunità per testimoniare Dio, Gesù e il suo vangelo davanti
a milioni di giovani che hanno sete di Lui, che hanno diritto a Lui.
Perciò bisogna cambiar mentalità, moltiplicare i siti di incontro con i
giovani, imparar a usare nuove tecnologie e linguaggi nuovi. Chi
parlerà di Dio a questi milioni di giovani sparsi nel continente
digitale? Chi manifesterà loro il suo amore? Oggi non è più questione
di gusto, ma questione di fedeltà. Con l’équipe del Dicastero per la CS, vi auguro una buona festa di Maria Ausiliatrice.
Fraternamente in Don Bosco,
D.
Filiberto González,
Consigliere
per la CS
Informazione: il Bollettino Salesiano - statistiche
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A
livello continentale, le edizioni di BS aumentano dove le presenze
salesiane sono più recenti o ancora in fase espansiva (Africa, Asia e
Oceania), mentre risultano stabili nei paesi dove la presenza è
storicamente radicata (America ed Europa). In relazione a ciò,
subentrano anche nuove lingue di pubblicazione, come il vietnamita, il
tetum, il kannada… (Asia), e cresce il peso del francese (parlato in
molti paesi africani). Lo spagnolo totalizza il numero più alto di
edizioni, segue poi l’inglese; alcune sono bi/trilingue.
Quasi la metà delle edizioni sono bimestrali,
una decina sono quelle mensili, mentre le restanti hanno una frequenza
più bassa, di 2-3 numeri l’anno.
Anche la quantità di copie diffuse varia
sensibilmente, dalle poche migliaia delle edizioni più giovani agli
oltre 4 milioni di tiratura annua del BS italiano, fondato dallo stesso
Don Bosco. Sommando le tirature dei BS si calcolano oltre 8,5 milioni
di copie annue nel mondo.
Molto variegata ed equilibrata è l’offerta di
contenuti, che vanno dalla Spiritualità Salesiana ai giovani,
dall’educazione alle missioni, dalle riflessioni internazionali alle
realtà locali… E ugualmente sfaccettato è il bacino di lettori, segno
che mediamente i BS riescono ad intercettare i gusti di tutte le fasce
d’età.
Dall’analisi sono emerse al tempo stesso
alcune sfide e temi sensibili di portata generale. La diffusione dei
BS, ad esempio, risulta nella maggioranza dei casi operata dai
salesiani stessi; in tal senso è perciò indispensabile incentivare alla
promozione anche membri esterni alla Congregazione – membri della
sempre più numerosa Famiglia Salesiana. Ciò risulta ancora più
necessario dato che sempre più spesso i BS hanno anche – e in certi
casi, “solo” – una versione digitale.
La presenza in rete è certamente un’altra delle
sfide: attualmente la stragrande maggioranza dei BS sono su internet,
ma la presenza è quasi sempre statica. L’obiettivo è produrre una
migrazione verso una presenza più partecipativa, attraverso le reti
sociali, e secondariamente, verso l’adozione degli standard più evoluti
del web semantico.
Altri temi sensibili emersi dall’indagine
analisi sono stati: le modalità di presentazione della lettera mensile
che il Rettor Maggiore scrive espressamente per il BS; la presenza
della pubblicità; e la necessità di passare dall’idea di un “direttore
tuttofare” a quella di un’èquipe redazionale.
Formazione: Silenzio e Parola
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È
stata una vera e propria festa della comunicazione la giornata di
formazione svoltasi sabato 12 maggio, presso l’Università Pontificia
Salesiana e che ha visto protagonisti i giovani religiosi Salesiani e
Figlie di Maria Ausiliatrice.
Organizzata dal Dicastero e dall’Ambito per la Comunicazione
Sociale dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice, dalla
Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” e dalla
Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’UPS (FSC), la
giornata ha visto quale tema centrale il tema della XLVI Giornata
Mondiale delle Comunicazioni Sociali: “Silenzio e Parola: cammino di
evangelizzazione”.
Circa 120 giovani salesiani e Figlie di Maria
Ausiliatrice accompagnati dai loro formatori e formatrici: novizi e
novizie, postnovizi, juniores, studenti di teologia si sono incontrati
per riflettere, confrontarsi, pregare e sperimentare i contenuti
offerti dal messaggio di Benedetto XVI.
Aperto dai saluti iniziali di suor Giuseppina
Teruggi, di don Filiberto González e di don Mauro Mantovani, neo decano
della FSC, l’incontro si è articolato in più fasi.
La prima, di natura accademica, è stata
guidata da don Franco Lever e da suor Maria Antonia Chinello, che hanno
presentato e approfondito il binomio Silenzio e Parola. Un percorso che
ha messo in evidenza definizioni, potenzialità e problematicità dei due
termini nell’essere umano e nel suo processo comunicativo. Il confronto
e il dialogo successivi tra i giovani religiosi in formazione e i due
docenti è stato costruito con domande inerenti l’azione pastorale e
carismatica salesiana, la formazione personale di ciascuno e la vita
comunitaria.
Il Silenzio e la Parola sono stati al centro
anche della preghiera fatta a conclusione della mattinata; una
celebrazione arricchita da gesti e simboli che ha offerto una
esperienza di spiritualità costruita sui linguaggi della comunicazione
umana.
Nel pomeriggio si è svolta la terza fase,
quella più esperienziale; i giovani religiosi hanno approfondito la
seconda parte del messaggio del Papa: “cammino di evangelizzazione”. I
laboratori di teatro, dizione, musica, cinema, video, scrittura e
social network e organizzazione di eventi hanno permesso di conoscere
modalità ed iniziative utili per una pastorale più efficace.
I due Consiglieri per la Comunicazione, don
González e sr. Teruggi, hanno concluso la giornata auspicando che
questa iniziativa possa diventare modello per altre esperienze simili a
livello ispettoriale e locale che vedano Salesiani e Figlie di Maria
Ausiliatrice impegnati nella formazione alla comunicazione dei giovani
religiosi e religiose e nell’animazione delle comunità educative e
pastorali.
Produzione: Dizionario FSC online
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A
dieci anni dalla sua pubblicazione il dizionario “La comunicazione.
Dizionario di scienze e tecniche” della Facoltà di Scienze della
Comunicazione sociale dell’Università Salesiana è consultabile in internet.www.lacomunicazione.it
Ciò che è messo a disposizione di tutti è molto di più
della trasposizione del testo cartaceo in formato digitale; una
semplice iscrizione gratuita, inoltre, consente di esplorarne tutte le
potenzialità e di trasformare il dizionario in uno strumento
personalizzato di lavoro e di ricerca. Il progetto è nato e si è sviluppato insieme all’Istituto di Scienze
della Comunicazione Sociale (ISCOS) dell’Università Pontificia
Salesiana di Roma, istituito nel 1988, l’anno centenario della morte di
don Bosco, e divenuto Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale
(FSC) nel 1998. Il Dizionario voleva essere, almeno inizialmente, uno
spazio privilegiato di riflessione e di dialogo tra i docenti e i
collaboratori della Facoltà, al fine di individuare alcune linee
teoriche forti, in grado di favorirne la coesione e il progetto
culturale. In un secondo momento, anche grazie al confronto e alla
collaborazione con docenti di altre Università italiane e straniere,
esso ha assunto una più vasta apertura divenendo preziosa occasione di
dialogo con la comunità scientifica. Curatori dell’opera sono tre docenti della Facoltà: Franco Lever, Pier
Cesare Rivoltella e Adriano Zanacchi. La versione a stampa (con
allegata la versione digitale su CD-card) è stata presentata
ufficialmente al Salone Internazionale del libro di Torino nel maggio
del 2002. La nuova versione, studiata appositamente per internet da
Paolo Sparaci, anch’egli docente alla FSC, e arricchita di molte nuove
funzioni, è disponibile on line dallo scorso 21 aprile. L’opera è destinata a studenti universitari degli indirizzi interessati
alla comunicazione; ai professionisti della comunicazione (giornalisti,
operatori, sacerdoti, educatori, politici, imprenditori…) e a chi è
interessato alla comprensione delle nuove tecnologie. Costante è
l’attenzione all’educazione e alle esigenze di una comunicazione che
voglia dirsi cristiana. Grazie ad una iscrizione gratuita è possibile personalizzare il
Dizionario con note a margine, inserire contributi e liste di
preferenze. Gli utenti registrati possono inviare suggerimenti,
segnalare eventuali errori, contribuire all’approfondimento dei testi
pubblicati ed anche partecipare alla redazione delle nuove voci. Il Dizionario ora è soltanto in lingua italiana, ma - come precisa don
Franco Lever - “l’opera è concepita come un servizio a quanti più
lettori sia possibile raggiungere; per questo la proposta di traduzioni
o adattamenti di singole voci in altre lingue non è solo accettata, ma
desiderata.”
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