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Newsletter ottobre 2012

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SSCS

Bollettino n. 37. ottobre 2012

A prima vista
Altre notizie

Don Roberto Giannatelli - grande comunicatore salesiano

Giannatelli

Don Roberto Giannatelli è scomparso venerdì mattina 12 ottobre. Era nato a Milano il 26 giugno 1932, diventato salesiano nel 1949 e ordinato sacerdote l’11 febbraio 1960. Grande esperto di pedagogia, catechetica e comunicazione, ha speso la sua vita nell’educazione e la formazione presso l’UPS. Rettor Magnifico dal 1983 al 1989, è stato docente d’innumerevoli corsi, consulente della Conferenza Episcopale Italiana, della Congregazione per il Clero e del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali, oltre che autore prolifico di testi e articoli. Grande divulgatore della Media Education, soprattutto in Italia, è stato fondatore, insieme ad alcuni docenti laici del MED, Associazione Italiana per l'Educazione ai Media e alla Comunicazione.
A presiedere i funerali di don Giannatelli, nella chiesa dell’UPS, è stato mons. Mario Toso, sdb, Segretario del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, già docente e Rettore della stessa Università.

il "BOSCOcrew” e la costruzione di ambienti educativi

Malta

Il BOSCOcrew è una casa di produzione audiovisiva dei Salesiani di Malta, il cui scopo è promuovere la formazione integrale e l’evangelizzazione attraverso i media. Il progetto BOSCOcrew, ispirandosi ai criteri di Don Bosco, sfrutta la fase di produzione dei media come percorso d’educazione non formale e offre uno spazio nel quale i giovani possono crescere nelle competenze e nella creatività.
Gli operatori di BOSCOcrew s’impegnano a leggere i segni dei tempi e a contribuire in tal maniera ad un cambiamento culturale. Perseguendo e abbracciando i valori umanistici, si conduce alla fine ad un incontro personale con il Signore.
Nel corso degli ultimi 30 anni a Malta sono sorte varie case di produzione. Ma i salesiani di Malta non hanno concepito il progetto BOSCOcrew solo come uno dei tanti soggetti che offrono questo tipo di servizi, ma come uno spazio di educazione e accompagnamento che stimola il protagonismo giovanile e permette lo sviluppo umano e spirituale. Non a caso la sede del BOSCOcrew è la stessa dell’oratorio salesiano di Sliema e questo garantisce sia il contatto quotidiano con i membri della comunità salesiana, sia l’atmosfera amichevole e familiare. Le produzioni film, programmi multimediali e radio-televisivi, diventano perciò dei contesti in cui i giovani si propongono come protagonisti ed educatori di altri giovani.
Stimolati da questa realtà e dall’esortazione del Rettor Maggiore "Ogni salesiano è Educatore-Comunicatore-Evangelizzatore” i salesiani di Malta hanno pensato di dare un ulteriore slancio a queste iniziative. Nello scorso mese di aprile i responsabili delle scuole cattoliche di Malta si sono riuniti per promuovere l’educazione ai media. Il Delegato per la Comunicazione Sociale dell’arcidiocesi di Malta in quell’occasione sottolineò come l’educazione ai media non riguardi solo l’offerta di competenze, ma comprenda essenzialmente la formazione dei giovani all’uso critico dei media.
Su proposta del salesiano don Eric Cachia è stato così lanciato il progetto "FilmE”, che coinvolgerà tutte le scuole cattoliche di Malta in un progetto assimilabile a quello del BOSCOcrew. Sarà rivolto ai ragazzi di 13-14 anni di età e prevederà un percorso di accompagnamento per lo sviluppo integrale dei minori attraverso il linguaggio dei media. La realizzazione di un film sarà soprattutto uno strumento pedagogico, e l’accento del progetto è più sul processo che sul risultato finale.
La dr.ssa Marianne Lauri, Pro Rettore dell’Università di Malta e docente della psicologia e dell’educazione ai media, ha caldamente sostenuto questa iniziativa salesiana. Il progetto sarà gestito da giovani adulti e fornirà uno spazio di creatività nel quale le riprese, la recitazione e il montaggio serviranno ai partecipanti per imparare a collaborare e a conoscere e rispettare i sentimenti degli altri. 
Nella visione degli operatori di BOSCOcrew le tecnologie e l’era digitale che informano l’attuale società non sono dei "fantasmi” da cacciare, ma il linguaggio delle nuove generazioni, ed offrono opportunità per affermare valori e indicare prospettive di senso.

Madagascar - Con l’informatica a sostegno dell’educazione

Madagascar

Grazie ad un’iniziativa benefica realizzata in collaborazione da "Informatici Senza Frontiere” (ISF), una organizzazione formata da volontari professionisti delle tecnologie dell’informazione, e "Monclick”, uno dei principali venditori online di prodotti di tecnologia in Italia, la missione salesiana di Bevaneviky, in Madagascar, potrà offrire ai suoi giovani nuovi servizi e una formazione migliore.
Informatici Senza Frontiere è una organizzazione costituita nel 2005 allo scopo di usare conoscenze e strumenti informatici per aiutare chi vive situazioni di emarginazione e difficoltà. Essa s’impegna principalmente ad aiutare le popolazioni delle aree più povere a colmare il cosiddetto "digital divide” – la distanza tra chi è ha accesso effettivo agli strumenti digitali e chi invece ne è escluso – nella convinzione che l’uso efficace delle moderne tecnologie rappresenti uno straordinario volano per lo sviluppo economico e sociale.
L’impresa Monclick, da parte sua, ha deciso di collaborare con ISF e di devolvere una parte dei proventi delle proprie campagne di vendita autunnali "Back to School” e "Back to Work” ad un’iniziativa di solidarietà: quella del progetto Bevaneviky, che servirà a realizzare un’aula informatica presso la Missione Salesiana e a formare i relativi docenti.
La campagna prevede che Monclick destini il 4% delle vendite dei prodotti inclusi nell’iniziativa autunnale. Lanciata il 21 agosto e attiva fino al prossimo 30 settembre, essa ha riscontrato un grande interesse tra gli utenti del sito, registrando nei primi 10 giorni di attività, oltre 12.000 visite sulla pagina dedicata. Al 18 settembre la cifra raccolta aveva già raggiunto i 16.660 Euro, superando così l’obiettivo del progetto Bevaneviky e permettendo di poter immaginare anche ulteriori interventi con i ricavati ulteriori che si registreranno fino alla fine della campagna.
"Una collaborazione di grande valore simbolico, oltre che pratico, quella con Monclick”, ha commentato Girolamo Botter, Presidente di ISF. "Perché dimostra come le società commerciali possano contribuire alla nostra missione di ridurre il digital divide nelle zone più disagiate del pianeta senza perciò venir meno alla propria mission di profitto”.
A Bevaneviky i salesiani gestiscono o collaborano con scuole elementari, medie e superiori per un bacino totale di 3.200 allievi. L’area in cui operano è una zona particolarmente disagiata, colpita oltretutto dall’uso diffuso del khat, una droga sottovalutata ma socialmente devastante. Con la nuova aula informatica i salesiani, intendono sia offrire la migliore formazione ai giovani del posto, aiutandoli a colmare il divario digitale; e sia realizzare informazione e prevenzione sugli effetti nocivi della droga.

Da voi

Fr Robert Giannatelli - a great Salesian Communicator
We got news today that Amazon have just opened up in India.
This means that our 14 Don Bosco Publications Ebook titles are now available for 20 million Catholics.
How's that for instant missionary work.
The wonders of technology!
Tony sdb

Gracias por SSCS News, con el compromiso de favorecer esa cultura de la comunicacion. Si pudieramos traducir al francés la obra de A. Lenti o incluso las 1000 frases de DB... Tenemos aun un gran camino delante nuestra en la traduccion francesa. Todo se andará.
Feliz fin de session del Consejo
Cesar sdb

beams
beams@donboscoeastafrica.org
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Riunioni

India - Kolkata: don Filiberto farà una visita di animazione alle attività di comunicazione a Guwahati, Shillong, Chennai, Hyderabad, Kolkata

Animazione - Lettera di d. Filiberto
Fili

Cari confratelli, e amici della CS, 
vi saluto con molto piacere, sperando che tutto proceda bene per voi, così come per le vostre comunità e famiglie.
Questa volta vi porgo un doppio invito. Il primo, ad iniziare la preparazione della Giornata Ispettoriale o Nazionale, secondo la possibilità, della comunicazione sociale, partendo dal tema della XLVII Giornata Mondiale della Comunicazione Sociale già offerto dal papa Benedetto XVI il 29 settembre scorso "Reti sociali: portali di verità e di fede; nuovi spazi per l'evangelizzazione". Uniamo forze per animare, formare, creare ecologia comunicativa, cambiare mentalità e unirci come FS. Come tutti sanno, il messaggio sarà consegnato il 24 gennaio 2013, giorno di san Francesco di Sales, data molto significativa per noi.
Il secondo invito è quello di seguire assai da vicino il XIII Sïnodo su "la Nuova Evangelizzazione per la trasmissione della Fede cristiana". L'Instrumentum Laboris, dal numero 59 al 62, presenta la Comunicazione come sesto scenario perché "oggi offre enormi possibilità e rappresenta una grande sfida alla Chiesa. (...) L'influsso della cultura mediatica e digilate si impone sempre di più come il `luogo´ della vita pubblica e dell'esperienza sociale"(59).
I salesiani appoggiamo carismaticamene questo fatto senza precedenti, trasformando in vita l'articolo 43 delle Costituzioni: "Operiamo nel settore della comunicazione sociale. è un campo di azione significativo che rientra tra le priorità apostoliche della missione salesiana. Il nostro Fondatore intuì il valore di questa scuola di massa, che crea cultura e diffonde modelli di vita, e s'impegnò in imprese apostoliche originali per difendere e sostenere la fede del popolo. Sul suo esempio valorizziamo come doni di Dio le grandi possibilità che la comunicazione sociale ci offre per l'educazione e l'evangelizzazione".
La Vergine Maria infiammi il vostro cuore di passione per Dio e per la salvezza dei giovani. Vi salutano i membri del Dicastero della CS. Contate sulla mia preghiera, mentre io mi raccomando alla vostra.
Il vostro amico e fratello
           
D. Filiberto González,
    Consigliere per la CS

Informazione:  Giornata Mondiale CS 2013
GMCS 2013

Lo Sabato 29 settembre, festa liturgica dei Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, è stato reso noto il tema scelto da Benedetto XVI per la 47.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che si celebrerà il 12 maggio 2013: "Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione”. Un tema che sarà certamente illuminato dall’imminente assemblea generale ordinaria dei vescovi su "La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”.
L’ambiente digitale, come precisa il comunicato vaticano, è una tra le sfide più significative dell’evangelizzazione oggi; la tecnologia, che "tende a diventare il tessuto connettivo di molte esperienze umane quali le relazioni e la conoscenza”, può essa aiutare gli uomini a incontrare Cristo nella fede? Lo sguardo del Pontefice si ferma, quindi, ancora una volta sui social network, "che hanno consentito l’accentuazione di uno stile dialogico ed interattivo nella comunicazione e nella relazione”.
In attesa che il testo del messaggio venga pubblicato - come consueto, il 24 gennaio memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti - don Filiberto González, Consigliere per la Comunicazione Sociale (CS), invita i Delegati ispettoriali e gli operatori di CS, a valorizzare le date del 24 gennaio e 12 maggio e, soprattutto, ad impegnarsi nella promozione di iniziative di sensibilizzazione e formazione sia per i giovani, chiamati da Benedetto XVI ad essere evangelizzatori dei propri coetanei, e sia per i salesiani.
"Non possiamo pensare ad una pastorale giovanile ed evangelizzatrice che non consideri la nostra presenza di educatori nelle reti sociali. – precisa don Gonzalez – Gli ultimi messaggi del Papa per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali ci offrono gli atteggiamenti necessari sui quali formarci per essere 'segni e portatori dell’amore di Dio ai giovani’ così come chiedono le nostre Costituzioni. Il tema scelto per la 47.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali e il successivo messaggio diventino occasioni di studio, di riflessione e di azione considivisi”.

Formazione: La questione di Dio nella Rete (Mons. Celli)
Celli

"...Oggi, credo, siano necessarie audacia e saggezza nel nostro ministero pastorale per trovare altre vie e capacità di usare nuovi linguaggi per evangelizzare in un contesto dove l'uomo è sommerso da messaggi o da non poche risposte a domande che non si era neanche posto.
La tensione nella ricerca della verità, che costituisce la più autentica dimensione della dignità dell'uomo, deve farsi spazio in una molteplicità di informazioni, che assalgono l'uomo odierno nel suo cammino esistenziale.
Si tratta anche della ricerca, a volte sofferta, di Dio e come ricordava il Papa Benedetto XVI: "Come primo passo dell'evangelizzazione dobbiamo cercare di tenere desta tale ricerca; dobbiamo preoccuparci che l'uomo non accantoni la questione su Dio come questione essenziale della sua esistenza. Preoccuparci perché egli accetti tale questione e la nostalgia che in essa si nasconde" (Discorso alla Curia Romana, 21.XII.2009).
Mi sembra che, in maniera quanto mai appropriata, l' 'Instrumentum laboris' affermi al riguardo: "Le comunità cristiane hanno poi potuto imparare che la missione non è più un movimento Nord-Sud o Ovest-Est, perché occorre svincolarsi dai confini geografici (...). Svincolarsi dai confini vuol dire avere le energie per porre la questione di Dio in tutti quei processi di incontro, mescolamento, ricostruzione delle relazioni sociali che sono in atto dovunque" (n.70).
In questo campo giuocano un ruolo particolare le nuove tecnologie comunicative che, come dicevo poco sopra, danno origine ad una vera e propria cultura, favorendo anche il configurarsi di una società caratterizzata dal fenomeno della globalizzazione.
Giacché la fede prevede un incontro personale con Gesù Cristo, l'azione evangelizzatrice dovrà prestare una attenzione speciale alla concreta e singolare situazione del destinatario dell'annuncio, nel rispetto dell'assoluto primato del rapporto con la persona. In questo contesto, credo che sia doveroso ricordare l'importanza dei vari linguaggi con cui siamo chiamati ad annunciare il Vangelo all'uomo di oggi, nella dolorosa consapevolezza che, poco a poco, le future generazioni – particolarmente nel continente europeo – cresceranno senza conoscere i contenuti fondamentali dell'annuncio evangelico e la stessa simbologia cristiana.
Che linguaggio usare perché Gesù Cristo sia annunciato all'uomo di oggi e possa così interpellare il cuore di ogni essere umano? Penso che questa sia una delle sfide più importanti e urgenti per la missione salvifica della Chiesa nel mondo contemporaneo.
Carattere eminentemente interpersonale dell'evangelizzazione, e testimonianza a tutto campo, sembrano a prima vista due aspetti di questa fondamentale missione della Chiesa in contrasto con quelle che sono le caratteristiche del mondo comunicativo odierno. La dimensione digitale sembra mal relazionarsi con l'esigenza di concretezza legata al cammino di evangelizzazione, e lo stesso può dirsi della prospettiva globalizzante quasi impersonale della rete che pare essere in stridente opposizione con le necessarie dimensioni personali – parliamo di spirito, di cuore – del rapporto dell'essere umano con Dio in Gesù Cristo.
Non nego che c'è del vero in certe posizioni sospettose e critiche nei confronti delle nuove tecnologie – l'Instrumentum laboris menziona certi limiti al n. 62 –, ma è pur vero che esse hanno accresciuto enormemente le capacità conoscitive e relazionali dell'uomo e le reti sociali sono l'ambiente esistenziale di centinaia di milioni di persone, connesse in rete.
Quale opportunità e sfida per la comunità di credenti in Cristo, che ha nelle sue mani la parola di vita!
Per questo motivo è pressante l'invito che Papa Benedetto XVI rivolgeva nel 2010 tramite il Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali: "lo sviluppo delle nuove tecnologie e, nella sua dimensione complessiva, tutto il mondo digitale rappresentano una grande risorsa per l'umanità nel suo insieme e per l'uomo nella singolarità del suo essere e uno stimolo per il confronto e il dialogo. Nessuna strada, infatti, può e deve essere preclusa a chi, nel nome del Cristo risorto, si impegna a farsi sempre più prossimo all'uomo. I nuovi media, pertanto, offrono innanzitutto ai Presbiteri prospettive sempre nuove e pastoralmente sconfinate, che li sollecitano a valorizzare la dimensione universale della Chiesa, per una comunione vasta e concreta".
Credo che il Papa sia pienamente consapevole dei limiti delle nuove tecnologie e di certe influenze negative da esse esercitate specialmente sul mondo giovanile, eppure non le teme, anzi invita la Chiesa "ad esercitare una 'diaconia della cultura, nell'odierno continente digitale'. (...) Con il Vangelo nelle mani e nel cuore, occorre ribadire che è tempo anche di continuare a preparare cammini che conducano alla Parola di Dio, senza trascurare di dedicare un'attenzione particolare a chi si trova nella condizione di ricerca, anzi procurando di tenerla desta come primo passo dell'evangelizzazione".
E la riflessione pontificia giunge a prospettare la messa in opera di una "pastorale nel mondo digitale", che è chiamata "a tener conto anche di quanti non credono, sono sfiduciati ed hanno nel cuore desideri di assoluto e di verità non caduche, dal momento che i nuovi mezzi consentono di entrare in contatto con credenti di ogni religione, con non credenti e presone di ogni cultura" (Messaggio per la XLIV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, 2010).
Proseguendo in questa linea il Papa si chiede – usando una immagine audace ma significativa – se il web non possa fare spazio – come il cortile dei gentili, del Tempio di Gerusalemme – anche a coloro per i quali Dio è ancora uno sconosciuto. (cfr. Messaggio per la XLIV Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, 2010).
I testi del Magistero papale or ora ripercorsi sono parole pastoralmente illuminanti che possono aiutare, alla vigilia dei lavori del prossimo Sinodo, a riflettere con "audacia e saggezza", sulla grande sfida che le nuove tecnologie comunicative pongono nel cammino di evangelizzazione, percependone anche le grandi opportunità.

Produzione: E-vangelizar 2012
Portugal

Lo scorso 5 ottobre circa 700 operatori pastorali – catechisti, animatori e sacerdoti – provenienti da Viana do Castelo, Braga, Porto, Bragança, Aveiro, Leiria, Viseu e Lamego, si sono riuniti presso la scuola salesiana di Porto per migliorare la loro capacità di annunciare il Vangelo. L’iniziativa, denominata "E-vangelizar 2012”, è stata promossa dal Centro di Formazione dei Salesiani e coordinata dalle Edizioni Salesiane.
Nel discorso di apertura don Rui Alberto Almeida, sdb, esperto di Catechetica e Pastorale giovanile, ha presentato il progetto "Professare la Fede”, un sussidio per la catechesi dei preadolescenti. "Questa è la prima generazione di nativi digitali, cioè di giovani nati in un mondo con già telefonini, internet, mp3 e con una logica di comunicazione che comporta necessariamente il digitale e l’interazione” ha detto. Il salesiano ha indicato come i ragazzi di oggi si muovano meglio nella dimensione dell’ipertesto della rete, piuttosto che nella linearità di un libro; per questo motivo, i catechisti dovrebbero cercare di implementare nella catechesi questa logica "comunic-attiva” della rete, insieme all’interazione.
Al termine dell’intervento i partecipanti hanno visitato i vari spazi della scuola, dove, nell’arco di tutta la giornata, hanno potuto partecipare a 5 laboratori su un totale di 27 disponibili.
Il salesiano don Tarcizio Morais, direttore del Centro di Formazione dei Salesiani, alla domanda circa le esigenze e le difficoltà di E-vangelizar 2012, ha spiegato: "Questa proposta formativa è audace e impegnativa dal punto di vista dell’organizzazione, ma come salesiani siamo impegnati ad aiutare gli agenti di Pastorale a trovare nuovi modi di evangelizzare i giovani di questo tempo e di questa cultura”.