Italia - I CGS a Venezia per il Laboratorio Cinema 2014
Ai blocchi di partenza il Laboratorio Venezia Cinema 2014 organizzato dall’associazione salesiana ...
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Italia - I CGS a Venezia per il Laboratorio Cinema 2014

Ai blocchi di partenza il Laboratorio Venezia Cinema 2014 organizzato dall’associazione salesiana di animazione del tempo libero CGS /cnos-ciofs (Cinecircoli Giovanili Socioculturali) alla 71^ edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Circa venti i partecipanti, molti dei quali giovani provenienti dai circoli di diverse regioni d’Italia, che durante i dieci giorni della Mostra avranno modo non solo di partecipare alle proiezioni in programma, ma anche di seguire in prima persona il lavoro di Giuria del Premio Collaterale (riconosciuto dal festival) “Lanterna Magica”, che da anni l’Associazione Nazionale CGS, in collaborazione con il Comitato per la Cinematografia dei Ragazzi, assegna alla pellicola più interessante sotto il profilo educativo.
Il loro lavoro consisterà, inoltre, nella stesura di schede critiche e brevi articoli di commento giornaliero che costituiranno l’edizione 2014 di “Fuori dal Coro”, l’originale diario veneziano on line sul sito: www.sentieridicinema.it, che dal 2002 accompagna gli internauti appassionati di cinema in una lettura singolare del Festival visto dall’interno e, quest’anno, attraverso una lente particolarmente giovane.
La partecipazione al Festival di Venezia, per i membri dell’Associazione CGS costituisce da sempre il punto d’arrivo di un intenso cammino di formazione locale, regionale e nazionale.
In prima linea su questo fronte il gruppo della sezione Marche che, attraverso il progetto “Sentieri di Cinema”, sostenuto dall’amministrazione regionale, integra percorsi formativi locali con interventi ai festival, rassegne nelle sale della comunità di tutta la regione, cineforum, corsi nelle scuole ed organizzazione di incontri con attori e registi.
Pertanto, dal 27 agosto sino al 6 settembre, vi invitiamo a seguire la Rubrica: FUORI DAL CORO sulle pagine del sito: www.sentieridicinema.it
link: www.sentieridicinema.it
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Brasile - Scuole salesiane in Salvador lanciano circuiti interni di TVs educomunicativi
Ispirati nell'audacia evangelica di Don Bosco, i due collegi salesiani di Salvador (Bahia) hanno l ...
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Brasile - Scuole salesiane in Salvador lanciano circuiti interni di TVs educomunicativi

Ispirati nell'audacia evangelica di Don Bosco, i due collegi salesiani di Salvador (Bahia) hanno lanciato il 15 agosto, durante i festeggiamenti di Don Bosco, i canali televisivi e educativi interni, denominato "Comunicazione Salé" (collegio salesiano di Salvador) e "SDB News" (collegio Don Bosco). I nomi sono stati scelti dai giovani delle progetti educomunicativi delle due scuole.
Il contenuto è circa le attività educative, culturali, sportive, sostenibili e pastorali, inoltre contenuti giornalistici di eccellenza selezionato per due agenzie di stampa, ma com i giovani come protagonisti.
Oltre alla nuova TV interna, i progetti 'educomunicativi' in Salvador Già sviluppavano attività di produzione di video, programmi radiofonici e la copertura di eventi in modo integrato con il lavoro pastorale ed educativo della scuola. “Mentre producono, anche analizzano, criticano, sentono su potere di decisione, le opzioni. In modo che il prodotto stesso non è il più importante, ma l'intero processo di costruzione”, spiega Gigliola Sena, responsabile della comunicazione delle due scuole e coordinatore dei progetti.
La TV interna serve come una importante "finestra audiovisivo" delle due istituzioni con su studenti, docenti, personale, genitori e visitatori, che rappresentano una media di duemila persone che sono quotidianamente in ogni scuola.
Si può visualizzare il video del Lancio della TV della Scuola Salesiana Nazareth.
link: www.salesiano-ba.com.br/video/lancamento-da-tv-educativa-sale-comunicacao
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Riunioni
Quito (Ecuador): 28 Sett-1 Ott 2014. Delegati CS di America
Nairobi (Kenya): 16-19 Ott 2014. Delegati CS di Africa &
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Animazione - Lettera di Don Filiberto

Cari amici,
Il pensiero di questo mese è centrato sulla formazione alla Comunicazione e le sinergie con altri Settori della Missione.
Ai primi di settembre ho partecipato alla riunione dei responsabili per la Formazione della Regione Interamerica insieme a don Ivo Coelho (Consigliere per la Formazione) e d. Guillermo Basañes (Consigliere per le Missioni). L'incontro è avvenuto nella Ispettoria di MEM (Messico, Messico) con una grande partecipazione di Responsabili della Formazione delle Ispettorie della Regione e il Direttore del Centro Regionale di Formazione Permanente di Quito (CRFP).
Il tema dell’incontro della formazione è stato “L’accopagnamento spirituale dei Salesiani”. I Settori delle Missioni e della CS hanno presentato il Progetto del Rettor Maggiore evidenziando i punti specifici dei nostri rispettivi progetti. La convivenza tra di noi, l’ambiente fraterno e lo scambio di idee durante la presentazione del Progetto del Rettor Maggiore hanno contribuito a chiarire dubbi e a migliorare la collaborazione per una formazione completa e aggiornata dei Salesiani e delle nuove vocazioni.
Invito tutti voi ad aprirvi alle sinergie e alla collaborazione con i diversi Settori della propria Ispettoria. Riflettere insieme sulle grandi linee del CG27 e il Progetto del Rettor Maggiore, e pianificare insieme per fare l’applicazione locale a seconda della situazione ispettoriale vi aiuterà a fare un migliore discernimento della volontà di Dio nel presente momento storico.
Vi salutano tutti i membri del Settore della Comunicazione. Preghiere e benedizioni per tutti nella vostra comunità, la famiglia e il lavoro pastorale e professionale.
Cordialmente in Don Bosco: d. Filiberto
Informazione: Italia - 'La più grande crisi umanitaria dalla Seconda Guerra Mondiale'

Intervenendo ad un incontro di alto livello della Caritas sulla crisi in Medio Oriente, il cardinale salesiano Oscar Andres Rodríguez Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis, ha affermato che il mondo sta fronteggiando ora “la più grande crisi umanitaria dalla Seconda Guerra Mondiale”.
In apertura del suo discorso il card. Rodríguez Maradiaga ha richiamato la condizione dei bambini costretti ad abbandonare le loro case in Siria, di quelli impossibilitati ad andare a scuola a Gaza, e dei cristiani del Nord dell’Iraq, le cui case vengono marchiate con l’iniziale della parola “Nazareno” affinché siano identificati.
Di fronte a tanto male, “l’Occidente cerca di costruire una alleanza militare e inviare più cacciabombardieri e droni in Siria e Iraq. Ma la violenza non è mai una risposta. Porterà solo a una maggiore ‘inutile strage’ come disse Papa Benedetto XV a proposito della Grande Guerra del 1914-1918”, ha affermato il cardinale.
“Per la Confederazione delle Caritas il primo compito è quello umanitario. La sfida è enorme” ha detto il prelato salesiano; che constatando al difficoltà di far fronte ai numerosi fronti d’emergenza con un calo delle risorse disponibili, ha anche aggiunto: “Vari paesi, compresi quelli al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, stanno fornendo armi e munizioni per sostenere le guerre e le loro conseguenze. Molti di quei paesi che riducono il loro impegno nel fornire aiuti umanitari sono tra quelli che forniscono il maggior numero di armi. Sembra che non ci siano abbastanza soldi per entrambe le cose, e le agende politiche vengono prima delle persone.”
Il card. Rodríguez Maradiaga ha quindi sottolineato varie necessità per una pace duratura in Medio Oriente: lo stop all’invio di armi ai paesi in guerra; la fine del Blocco della Striscia di Gaza da parte israeliana, il riconoscimento da parte di Israele della Palestina e il ritorno dei due paesi ai confini del 1967; e un impegno per la pace in Iraq e negli altri luoghi in guerra che non pretenda di imporla dall’esterno, ma che cerchi di coltivarla dall’interno.
Il cardinale ha concluso il suo intervento invitando ad impegnarsi a ricercare la pace anche attraverso la preghiera continua.
link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&doc=11358&Lingua=1
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Produzione: RMG - Appartenere di più a Dio, di più ai confratelli, di più ai giovani

“Appartenere di più a Dio, di più ai confratelli, di più ai giovani” è il titolo della prima Lettera del Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime che viene pubblicata negli Atti del Consiglio Generale, n° 419. Il testo riporta lo stesso titolo dell’intervento di chiusura del Rettor Maggiore al Capitolo Generale 27, perché da esso prende le mosse.
Analizzando i momenti caratterizzanti della storia della Congregazione, e prima di approfondire quello attuale, Don Fernández Artime condivide come stia vivendo l’incarico a cui è stato chiamato: “Dal punto di vista della Fede, mi abbandono al Signore. Perché so di non essere solo (…) e vivo portando i giovani nel cuore”.
Il Rettor Maggiore, ribadendo come priorità d’azione quelle individuate dal CG27, si sofferma poi su gli atteggiamenti idonei per essere fedeli alla propria identità carismatica: “Credo veramente, Confratelli, che la vita spirituale dev’essere al primo posto, una vita spirituale che è prima di tutto ricerca di Dio nel quotidiano, in mezzo a quel che facciamo, alle nostre occupazioni”.
A proposito della vita comunitaria Don Fernández Artime ribadisce l’importanza di sforzarsi a realizzare “l’utopia della fraternità secondo il Vangelo”, che è possibile solo quando ci sono sentimenti di vera carità tra le persone: “Il cuore chiede ed esige. La vita comunitaria del futuro sarà fraterna o non sarà del tutto. È questo uno degli ingredienti che più cercano i candidati di oggi, e non sempre quel che incontrano maggiormente”.
Un focus speciale è dedicato all’opzione per i giovani, specie quelli più bisognosi, “i nostri padroni”, li chiama Don Fernández Artime secondo una celebre espressione ripresa da Don Bosco. Così l’opzione a loro favore “deve diventare in modo imperativo, lo sforzo massimo e il tratto distintivo della Congregazione in questo sessennio”; e il naturale e conseguente richiamo alla povertà non è “un suggerimento per i salesiani più sensibili o un po’ più generosi”, ma lo prospetta come “un operare nella nostra vita un autentico esodo, qualcosa di essenziale per il nostro essere Salesiani di Don Bosco”.
Constatando che “la dimensione missionaria fa parte della nostra identità” il Rettor Maggiore indica anche varie aree geografiche meritevoli di particolare attenzione da parte della Congregazione nei prossimi anni. E prima di concludere invita tutti i confratelli a celebrare il Bicentenario nella società, nelle città, col popolo di Dio, ma anche nell’interiorità della Congregazione e della Famiglia Salesiana, ravvivando il Dono ricevuto.
Il testo completo della Lettera del Rettor Maggiore è disponibile sul sito sdb.org.
link: www.sdb.org/it/Documenti/Archivio_Fernandez/Archivio_Fernandez/Appartenere_Dio_confratelli_giovani_A
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