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Diario dall’ Angola - 28

DIÁRIO DA ANGOLA - 25

DIARIO DALL’ ANGOLA - 28

di don Luigi De Liberali

missionario salesiano

“La messe è grande…”

Sono tornato in Angola dopo aver partecipato della Giornata Mondiale della Giuventù, a Rio de Janeiro, che aveva come motto: “Andate e fate discepoli tra tutti i popoli” (Mt 28,29). Gli incontri sono stati molti, i giorni ben programmati, i ricordi rimangono meravigliosi e, soprattutto, la presenza di una Chiesa giovane attorno al Pastore, il Papa Francesco, è stato qualcosa che rimarrà nel cuore di tutti quelli che sono stati presente o che hanno assistito attraverso i mezzi di comunicazione sociale. Voltando adesso alla missione, ricordo in questo diario quello che ho fatto in questi ultimi mesi per vivere questo mandato.

          

LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIUVENTÙ

Papa Francesco ha inviato in tutti i continenti 3 milioni di persone, la maggior parte giovani, di 180 nazioni diverse, riuniti nella spiaggia di Copacabana, per annunciare il vangelo dell’amore a tutti. Vedendo quella folla, tutte le difficoltà (viaggi, stanchezza, camminate, giorni di pioggia, notte in spiaggia, ore di fila per ricevere i kits o per salire sui mezzi di traposto pubblici...) sono passati nel dimenticatio. Il Papa ha invitato i giovani a continuare la missione di Gesù così: “Giovani siate evangelizzatori di altri giovani!” E dentro di me, sempre pensavo nelle mie comunità che, certamente, non avranno avuto l’occasione di accompagnare, nè per la televisione nè per la radio, questo evento di ripercussione mondiale (molti cattolici dei villaggi hanno saputo dell’elezione di Papa Francesco solo nelle mie visite; ancora nel mese di giugno io potevo parlare di questo fatto come una novità – ed era successso nel mese di marzo!). Nelle prossime visite mostrerò loro le fotografie della giornata...

        

 

PASQUA A CANGAMBA

Nella Settimana Santa sono andato alla cittadina di Cangamba (350 km da Luena), per vivere la Settimana Santa e la Pasqua assieme ai cristiani che abitano in quel comune. Ho visitato tutte le comunità e le ho incontrate vive e animate, grazie al lavoro dei catechisti. Quello che mi ha commosso di più è stata l’allegria della notte di Pasqua: io ero stanco e sono andato a dormire, ma la maggior parte di quelli che avevano partecipato della Vigilia Pasquale sono rimasti in chiesa, tutta la notte, danzando e cantando, per celebrare l’allegria della vittoria di Cristo sulla morte. Alle 5 di mattina, quando l’aurora spuntava, sono andati per le strade ad annunciare a tutti la ressurrezione di Gesù.

          

 

CORSO DEI CATECHISTI A CANGONGA

Alla fine di aprile sono andato a Cangonga (150 km da Luena), per l’incontro dei catechisti di quella area. Da 4 mesi non visitavo quella comunità, a causa del fango che c’è sulla strada durante i mesi di pioggia. Piú di 30 giovani e adulti, di 11 comunità, hanno partecipato della formazione che è durata 10 giorni. La convivenza è stata molto semplice: per dormire, una barraca e per mangiare, delle traverse della ferrovia! Ho incontrato ancora molti problemi e ci sono molte difficoltà, ma ho anche notato la crescita dei catechisti nel lavoro di evangelizzazione.

          

CORSO DEI CATECHISTI A MAKONDOLO

All’inizio di maggio sono stato a Makondolo, per l’ultimo corso dei catechisti di quest’anno. Makondolo é un piccolo villaggio, ma si trova al centro di molti altri. Siccome non ci sono mezzi di trasporto in quella zona, la maggior parte dei catechisti sono venuti a piedi, percorredno distanze tra i 10 e 50 km, e molti di loro sono stati accompagnati da alcuni adolescenti e giovani. La cucina (senza strutture fisse, a legna e all’aperto) preparava tutti i giorni il mangiare per più di 40 persone (senza contare donne e bambini, che sempre apparivano numerosi)! Tutto è stato ben approffittato: pensate che ho anche incontrato il tempo per fare un bagno nel fiume, tutti i giorni! Alla fine, i catechisti hanno rinnovato il suo impegno di fede, voltando così più rinforzati alle loro comunità, per continuare a reavvivare i fedeli.

          

VISITE ALLE COMUNITÀ

Dopo il corso ho approfittato la presenza in quell’area di Makondolo, che si trova a 240 km dal centro della parrocchia, per visitare i villaggi. L’ultima mia visita era avvenuta in dicembre e questa era una bella opportunità, dopo 6 mesi, per poter celebrare l’eucaristia. Durante il viaggio ho incontrato molte difficoltà: abbiamo rifatto quasi completamente un ponte di legno, siamo rimasti impiantati nella sabbia molte volte, abbiamo dovuto stringere molte volte i bulloni della trazione anteriore della macchina e ci siamo fermati molto tempo per raffreddare il motore, pieno di foglie che facevano bollire l’acqua... Però sono stato sempre ben accolto dalle comunità e questo calore aiutava anche a dimenticare i problemi e il freddo della notte (che in questo periodo dell’anno è molto forte).

          

 

PRIMO VIAGGIO E PRIMA PROCESSSIONE

Dopo due anni di uso, il fuoristrada aveva sempre problemi com il 4x4: così è stato necessario cambiare macchina. Ho “battezzato” il nuovo Toyota (un po’ più corto dell’altro, per cercare di diminuire i problemi sulle strade) con un viaggio a Cangamba, celebrando la festa del Corpo Domini. Siccome non si era mai fatta la processione con l’eucaristia per le strade della piccola città, nessuno ha pensato di mettere addobbi speciali. Così ho invitato tutti a venire con dei flori per la processione. È stato bellissimo vedere bambini, giovani e adulti accompagnare il Santissimo Sacramenteo cantando, danzando, pregando e... offrendo fiori a Gesù!

           

CATECHISTI MISSIONARI

Nel mese di giugno ho conosciuto, per la prima volta, due nuove comunità e celebrato, sempre per la prima volta, in altre due. Tutte sono nate a causa del buon spirito missionario di alcuni catechisti: con le loro visite cattivano la simpatia della gente e criano l’occasione per accogliere il vangelo!  Due di queste comunità (dove sono stato per la prima volta e che distano 520 km dalla città) sono nate dopo la visita di 13 cattolici di Muié, che hanno percorso 80 km a piedi per arrivare fin là, nella settimana di Pentecoste. Molta fede e molto coraggio, ma ne è valsa la pena!

          

 

CRESIME

Quest’anno il vescovo di Luena, Mons. Tirso, ha riservato 5 giorni per visitare l’area rurale della parrocchia. È stata l’occasione per organizzare e amministrare la cresima (per la prima volta in questi cinque anni della mia presenza) a vari catechisti, con le sue spose, che hanno sempre partecipato dei corsi di formazione. In Cicala sono stati14; a Makondolo 10; a Cangonga 2 e a Cangumbe 26. Molti di loro desideravano da molto tempo essere cresimati, ma per causa della guerra, e delle sue conseguenze, non ne avevano avuto mai la possibilità.

          

LA PICCOLA VERONICA

Ogni anno ricevo molte volte il triste annuncio della morte di bambini. All’inizio di luglio sono stato in un villaggio a 70 km dalla città, Massivi, dove l’anno passato avevo battezzato una bambina, di alcuni mesi, che era molto ammalata, di nome Veronica, e che pensavo sarebbe morta in fretta. La mia sorpresa è stata grande quando, in questa ultima visita, ho visto la bambina con salute, in braccio alla mamma. Il fatto mi molto rallegrato e ho ringraziato il Signore per questa grazia.

          

 

PADRE CUSTODIO

Dopo 38 anni di aspettativa, nostalgia e ricordi, don Custodio Pinto, religioso claretiano portoghese, ha avuto l’allegria di incontrare di nuovo la sua gente. Don Custodio ha vissuto per 3 anni a Cangumbe, dal 1972 al 1975, lavorando in alcune delle comunità che io visito. Quando è andato in Portogallo per visitare il papà che era ammalato, non ha potuto più ritornare alla sua missione per causa della guerra. Ha guardato nella sua memoria molti bei ricordi e ha scritto un libro sulla sua vocazione e sulla sua esperienza missionaria, ma solamente quest’anno ha potuto ritornare in terra angolana per rivedere amici e luoghi che rimarranno per sempre nel suo cuore.

          

 

LA MESSE È GRANDE…

Il mese di aprile, maio e giugno sono stati pieni di viaggi e incontri: non so dire quanti quilometri ho percorso e quante comunità ho visitato, solo costatavo la mia piccolezza confrontandola all’immensità del campo di lavoro e pensavo a quello che Gesù diceva ai suoi discepoli: “La messe è grande, ma i lavoratori sono pochi: pregate, allora, il Signore della messe perchè mandi lavoratori per la sua messe” (Mt 9, 37).

Ti invito a pregare per le vocazioni e riflettere con questa antica preghiera che mi è venuta in mente quando ho visto questo crocefisso (che stava dentro la chiesetta che è caduta durante le piogge) a Cimboma e che la comunità aveva collocato nella parete della scuoletta durante una delle mie visite.

Don Luigi (Gigetto) De Liberali

Salesianos de Dom Bosco - Paróquia de São Pedro e São Paulo

Luena (Moxico)  – ANGOLA

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