(Conferenza d�Ispettorie e Visitatorie Salesiane dell�Africa e Madagascar)
Addis Ababa, 20-25/10/2003
Dal rapporto presentato in Assemblea si rilevano i seguenti elementi riguardanti alla Comuncazone Sociale:
� Le notevoli distanze geografiche con relative difficolt� di spostamento per gli incontri.
� Due problemi incidono nella trasmissione dell�informazione. Un problema tecnico (connessione telefonica) e un problema personale (formazione e sensibilit� di ispettori, direttori, confratelli). Scarso interesse dei confratelli in questo campo.
� Si ravvisano problemi per l�informazione nelle zone di crisi politico-sociale con conseguente difficolt� nel fare arrivare le informazioni. Si ravvisa l�urgenza dello scambio di informazione e comunicazione.
� Presa di coscienza da parte di ogni ispettoria della necessit� del servizio del delegato ispettoriale di CS e del corrispondente.
� L�impegno per sviluppare attraverso la comunicazione sociale in generale e l�informazione in particolare il senso di appartenenza all�ispettoria e alla congregazione.
� Come portare le linee del dicastero di CS a livello di Regione Africa.
� Fare incontrare pi� spesso i delegati ispettoriali di formazione e CS.
� Non si crede ancora opportuno creare una commissione di CS. Si suggerisce l�ipotesi di tre gruppi linguistici (portoghese, inglese e francese) per lavorare interagendo e per favorire lo scambio di materiale e di esperienze.
� Uscire dallo sbaglio che il delegato di CS debba essere necessariamente uno specializzato. Sceglierne uno che sappia animare in questo campo assicurandogli un equipe di collaboratori.
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GENERALI
a) Ogni ispettoria abbia ufficialmente il delegato di CS e il corrispondente ANS.
b) Tra i delegati ispettoriali di CS si creino tre coordinatori, uno per gruppo linguistico (portoghese, francese e inglese).
c) Ogni ispettoria si impegni nella sensibilizzazione dei confratelli alla CS.
d) Lavorare in collaborazione con le altre congregazioni.
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FORMAZIONE
a) Formazione del personale per settori (stampa, radio, media education, ecc.), e per la gestione delle imprese. Come iniziativa, preparare un elenco di possibilit� di formazione esistenti in territorio africano, ed eventualmente nel resto del mondo (tra cui l�UPS).
b) Curare i contenuti di formazione alla CS nel curriculum di pre-noviziato, noviziato e post-noviziato, privilegiando brevi periodi di laboratorio pratico (per esempio di tipografia, giornalismo, radio, stampa e cartellonistica). Avviare nel tempo della formazione iniziale, nelle case di formazione, piccole strutture di comunicazione sociale.
c) Preparare al pi� presto salesiani africani nel campo della CS.
d) Proporre ad ogni consiglio ispettoriale di produrre un piano di formazione dei salesiani in CS (iniziale e permanente). A questo scopo possono collaborare l�incaricato della formazione e il delegato di CS.
e) Inserire corsi di Media Education nel piano di formazione.
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INFORMAZIONE:
a) Appoggiare e favorire lo sviluppo del Bollettino Salesiano in Africa.
b) Scambio dei Notiziari ispettoriali per creare comunione.
c) Ogni ispettoria crei e curi il proprio sito web.
d) Pi� collaborazione con l�Agenzia di informazione di Nairobi (CISA) e con ANS.
e) Rappresentanti dell�Africa salesiana partecipino agli incontri dell�UCIP.
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PRODUZIONE
a) Scambio delle risorse tra le ispettorie (produzioni, informazioni, ecc.)
b) Produrre e mettere sul mercato prodotti a basso costo per favorire l�utilizzazione della gente.
1) Delegato ispettoriale preferibilmente a tempo pieno;
2) Cura dei programmi di CS nelle fasi di formazione specialmente iniziali;
3) Cura dell�informazione e produzione nell�area della CS con scambio di materiale e informazioni tra gruppi d�ispettorie;
4) Elaborazione del Piano Ispettoriale di CS (PICS);
5) Un salesiano avviato nella specializzazione in CS.