UKR Intenzione preghiera
Cagliero11
Perchè cessino le divisioni tra le varie denominazioni cristiane nell’Asia Sud e si mostri ai popoli l’unico volto di Cristo.
Essendo la presenza cristiana una piccola minoranza in questa regione, è urgente la profezia dell’ecumenismo, cioè, la profezia della fratellanza tra quelli che seguono Cristo e il suo vangelo. I giovani sono particolarmente attenti e sensibili a questa testimonianza di comunione incondizionata e di perdono reciproco tra quelli che seguono Gesù. In questo modo sarà anche possibile la creazione di una vera amicizia tra le persone e le istituzioni appartenenti alle varie religioni.
Titolo notiziario
Nome società
N. 86 - febbraio 2016
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Settore per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane
IL VOLONTARIATO MISSIONARIO SALESIANO C ari fratelli, cari amici, la Porta Santa della Misericordia è già aperta. E aprendola,nell’omelia dell’Immacolata, Papa Francesco ha parlato di “cammino missionario” e anche di “spinta missionaria”. È giustamente per questo motivo che la Porta Santa si apre: per far rinascere un Popolo di Dio che sia più santo, più missionario. Allo stesso tempo, il Rettore Maggiore accende i nostri cuori esortandoci con la Strenna di quest’anno a “percorrere insieme l’avventura dello Spirito”. E lo Spirito non può che guidarci nell’avventura che Lui ha più a cuore: l’evangelizzazione di tutti i popoli. Questa avventura, dunque, non può che essere un’avventura missionaria.
Porta Santa e Strenna 2016: occasioni meravigliose per lasciare che Dio faccia nuova ogni cosa. Vi auguro dunque un anno fecondo e fruttuoso!
D. Guillermo Basañes, SDB
Consigliere per le Missioni
Il fuoco missionario accesso da Don Bosco nell’Oratorio, continua oggi nelle case salesiane quando si presentano ai giovani grandi ideali da realizzare nella loro vita; quando si offre ai giovani la possibilità di indirizzare la loro generosità a progetti affascinanti di solidarietà e missione. Questa è l’anima del volontariato.
In questi anni, particolarmente dopo il CG24, la Società Salesiana ha riflettuto sulla grande opportunità pastorale, educativa, vocazionale e missionaria del volontariato. Perciò i Settori per la Pastorale Giovanile e per le Missioni stanno promuovendo nelle Ispettorie lo sviluppo di questo grande dono per i propri giovani, per la Congregazione e per la trasformazione del mondo.
Nella società civile e anche nella missione salesiana possiamo incontrare diversi tipi di volontariato: quello più centrato nell’educazione di chi lo realizza o di un impegno oblativo più maturo; dove è più accentuata la dimensione sociale o quella missionaria. Ci sono tipi di volontariato che hanno una breve durata ma con interventi sistematici e con esperienze più intense oppure a lungo termine. Si può fare anche il volontariato nel proprio paese o anche in altre nazioni.
Il volontariato secondo lo spirito salesiano, senza togliere il valore di altre forme, è quello di Volontariato Missionario Salesiano:
La ricchezza del volontariato nella missione salesiana, rigenera la pastorale, trasmettendo un nuovo entusiasmo e nuovi orizzonti. Infatti è un mezzo privilegiato per la crescita e la formazione integrale e per la realizzazione del progetto personale di vita e di scoperta vocazionale. In fin dei conti il Volontariato Missionario Salesiano è un prezioso e concreto aiuto per la missione salesiana e una proposta valida per l’educazione alla fede dei giovani.
D. Martín Lasarte SDB
Settore Missioni
La Nuova Zelanda, che i Maori, gli originari abitanti, la chiamano Aotearoa o “terra della lunga nuvola bianca”, è anche la patria di molti migranti. I Salesiani sono arrivati qui nel 2009. Nel 2010 la parrocchia di San Paolo, a Massey, è stata affidata a noi e, nel 2013, anche la parrocchia dell’Immacolata Concezione a Avondale. Quattro salesiani lavorano in queste due parrocchie
che formano una sola comunità.
La maggioranza dei nostri parrocchiani sono samoani, tongani, indiani, birmani, filippini e africani, oltre gli europei insieme a coloro che sono nati e cresciuti in Nuova Zelanda. Questi migranti portano con sé la loro forte fede e le tradizioni e valori cattolici che cercano di vivere in un nuovo paese e cultura. Alcuni sono rifugiati e hanno dovuto subire tanto male e sofferenza per raggiungere la Nuova Zelanda. Tuttavia, essi hanno un grande desiderio di condividere la loro fede.
Le nostre parrocchie sono arricchite e sono sostenute dalla ricca fede che i migranti portano con loro dalla loro patria. Noi Salesiani li incoraggiamo ad amare le loro tradizioni, favorire la loro crescita nella fede e condividerla con l´intera comunità.
Ogni gruppo etnico è incoraggiato a organizzare corsi di catechismo per i propri figli. Questo li favorisce a imparare e crescere nella fede, come comunità, rimanere vicini ai loro amici, e conservare la loro identità, mentre crescono come adulti in un nuovo ambiente.
La preparazione dei bambini ai sacramenti dell´iniziazione è un servizio fondamentale che offriamo nelle nostre parrocchie. Mentre i bambini hanno la loro classe, anche i loro genitori sono istruiti nella fede. Questo ha aiutato i genitori, le giovani famiglie, a riscoprire la loro fede e la loro appartenenza alla Chiesa. Alcuni si presentano per avere il matrimonio civile convalidato nella Chiesa. Si tratta di una meravigliosa esperienza di cammino di fede, ricco e aperto al piano di Dio. Le nostre parrocchie favoriscono il primo annuncio in modi diversi. Le Catholic Enquiry Evenings sono eccellenti vie per raggiungere coloro che non conoscono Gesù. Inoltre, incoraggiamo attivamente i parrocchiani a condividere la loro fede con tutti. Abbiamo storie di parrocchiani che iniziano una conversazione intorno alla vita e alla fede dopo un primo scambio di auguri in un caffè. Questo approccio accogliente, attraente, da parte di una persona felice che ha sperimentato il Signore risorto nella sua vita, è un modo molto potente per suscitare l’interesse di altre persone a conoscere Gesù Cristo!
D. Matthew Vadakkevettuvazhiyil
Indiano, missionario in Nuova Zelanda
Intenzione Missionaria Salesiana
Missionario tra i migranti nella
“Terra della lunga nuvola bianca”
Testimonianza di santità missionaria salesiana
Don Pierluigi Cameroni SDB, Postulatore Generale per le Cause dei Santi
San Luigi Versiglia (1873-1930), fondatore della presenza salesiana in Cina e protomartire salesiano, nell’ultima sua lettera inviata alla superiora delle Carmelitane di Firenze, poche settimane prima della morte, scrive: “… solleviamo in alto i nostri cuori, dimentichiamo di più noi stessi e parliamo di più di Dio, del modo di servirlo di più, di consolarlo di più, del bisogno e del modo di guadagnargli delle anime. Voi, Sorelle, potrete più facilmente parlare a noi delle finezze dell’amore di Gesù, noi forse potremo parlare a voi della miseria di tante anime, che vivono lontano da Dio e della necessità di condurle a Lui; noi ci sentiremo elevati all’amore a Dio, voi vi sentirete maggiormente spinte allo zelo”.
Perché cessino le divisioni tra le varie denominazioni cristiane nell’Asia Sud e si mostri ai popoli l’unico volto di Cristo. Essendo la presenza cristiana una piccola minoranza in questa regione, è urgente la profezia dell’ecumenismo, cioè, la profezia della fratellanza tra quelli che seguono Cristo e il suo vangelo. I giovani sono particolarmente attenti e sensibili a questa testimonianza di comunione incondizionata e di perdono reciproco tra quelli che seguono Gesù. In questo modo sarà anche possibile la creazione di una vera amicizia tra le persone e le istituzioni appartenenti alle varie religioni.