Dicasteri

Cagliero11 e Intenzione Missionaria Salesiana, Luglio 2025

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Cari amici,

Dio, che ci ama, desidera che viviamo secondo il suo piano: solo così troveremo la vera realizzazione e la vera felicità. Dio, così come anche il mondo, l'ambiente che ci circonda, noi stessi o il diavolo, ci parla spingendoci a fare una cosa o l'altra. Il discernimento è il processo di preghiera che consiste nell'identificare la fonte di queste comunicazioni o movimenti interiori e scegliere ciò che è in linea con la volontà di Dio. Questo è necessario non solo in rare occasioni, come decidere se sposarsi, diventare sacerdote o fare volontariato come missionario. È necessario ogni giorno, ad esempio quando si sceglie se studiare, rilassarsi o aiutare qualcuno in difficoltà, se tacere o denunciare il male che ci è stato fatto da un'altra persona. Questo porta pace e rafforza il nostro rapporto con Dio e con gli altri. Ci aiuta a vivere con l'amore e la saggezza di Cristo.  Dobbiamo, quindi, coltivare l'abitudine al discernimento quotidiano.

Don Jose Kuttianimattathil SDB
Settore per la Formazione

Per il dono del discernimento, ringraziamo

Nel processo decisionale è importante che io sappia quali sono le mie scelte. Ciò che non conosco non lo considero una scelta. È quindi importante che io sappia quali sono le mie scelte. Avere molte scelte non porta necessariamente alla confusione nel decidere. Piuttosto, le opzioni aiutano a chiarirmi le idee quando ne confronto l'una con l'altra.

Le opzioni saranno sempre presenti. Come scelgo? Quali saranno i miei criteri di scelta? Esistono tre criteri:

  1. La scelta mi renderà una persona migliore? Si parte dall'auto-realizzazione che porta all'auto-trascendenza.
  2. La scelta renderà le altre persone migliori? Auto-trascendenza in termini di superamento di me stesso e di dono di me stesso agli altri.
  3. La scelta mi avvicinerà al Signore? Non solo auto-trascendenza o trascendenza umana, ma anche trascendenza religiosa - vita pneumatica - vita vissuta secondo lo Spirito. Una vita vissuta che non riguarda più solo me o l'altro, ma l'altro che è Dio.

È importante la presenza di una guida spirituale che accompagna nel discernimento. La guida spirituale porta nel processo di discernimento la prospettiva di Dio. La guida spirituale aiuta a chiarire, approfondire e persino mettere in discussione le motivazioni delle scelte fatte. La guida spirituale ha un modo di accompagnare la persona a "vedere" e "considerare" ciò che non è evidente, ciò di cui non si è consapevoli, e la prospettiva del Dio che chiama a sé e a essere inviato in missione.

Anche il processo di discernimento deve avere il suo tempo. Non sempre arriva in un attimo. Anche una decisione immediata ha bisogno di una conferma. Il tempo del discernimento aiuta a rendere la propria decisione fondata e radicata. Quindi, la conferma viene dall'esperienza vissuta della persona con il Signore.

A questo proposito sono necessari tre importanti interventi formativi:

  1. Un'esperienza di esposizione-immersione nella vita e nella missione salesiana, un'esperienza vissuta in comunità.
  2. La scrittura di un diario del vissuto, affinché le esperienze non diventino mere attività o esperienze passeggere, ma piuttosto esperienze apprese.
  3. L’accompagnamento individuale e di gruppo del processo da parte di una guida (guida spirituale e altri formatori incaricati di vari processi formativi).

Alla fine, aiutiamo la persona non solo a discernere la sua vocazione missionaria salesiana, ma la aiutiamo a diventare una persona capace di discernere. Per la grazia di essere accompagnati, ringraziamo. E questo è lo scopo principale della Scuola di accompagnamento spirituale salesiano organizzata dal Settore per la Formazione: preparare guide spirituali salesiane che possano offrire il ministero dell'accom-pagnamento spirituale personale.

Sig. Raymond Callo SDB, Settore per la Formazione

COME AVVIENE IL DISCERNIMENTO MISSIONARIO?

Caro Reginaldo, tu, come responsabile dei corsi per la formazione missionaria nel Settore per le Missioni, cosa pensi che sia più importante per una buona e aggiornata formazione missionaria oggi?

Per aiutare i missionari nella loro formazione, il Settore offre tre corsi: il Corso Germoglio per i missionari in partenza; il Corso Respiro per i missionari che sono in missione oppure per quelli che vogliono aggiornarsi sulle tematiche missionarie e il Corso Sorgente per i missionari anziani over-70. Con questi corsi, il Settore vuole rafforzare gli elementi che aiutano ogni singolo confratello nella sua vita in missione. Per una buona e aggiornata formazione missionaria oggi, penso che in primo luogo sia importante avere coscienza che essere missionari significa essere attenti a rispondere ai bisogni che si presentano oggi nei diversi contesti del mondo e della Chiesa.

Come funziona il processo di discernimento e di accompagnamento per coloro che sentono la chiamata a diventare missionario Ad Gentes?

La vocazione missionaria Ad Gentes ha bisogno di un discernimento attento. Questo è un percorso graduale e progressivo che viene compiuto con l’aiuto della guida spirituale, del direttore della comunità SDB e dell’equipe formativa per i confratelli che sono in formazione iniziale. I criteri e il processo di discernimento della vocazione missionaria sono spiegati in maniera chiara nel documento “La Formazione Missionaria dei Salesiani di Don Bosco” (SDB, Roma, 2014). Tuttavia, è necessario sottolineare alcuni elementi.

Non c’è un limite di età per partire come missionario. Il confratello può scrivere direttamente al Rettor Maggiore presentando la sua disponibilità missionaria dopo aver consultato il proprio direttore, l’Ispettore e la propria guida spirituale. Ricevuta la lettera, il Rettor Maggiore la inoltra al Consigliere Generale per le Missioni. È lui che inizia o continua il dialogo con il candidato, coinvolgendo l’Ispettore e il suo consiglio, chiedendo a loro un parere scritto per verificare l’idoneità del candidato. Se il candidato è in formazione iniziale, è necessario un parere scritto anche del direttore e del consiglio della casa. Ricevuto il parere favorevole dell’Ispettore e del suo consiglio (e del direttore, insieme al consiglio della casa), il Consigliere per le Missioni fa uno studio con il Rettor Maggiore sulle necessità, le priorità missionarie dell’anno e le possibili destinazioni. Il Consigliere per le Missioni propone al Consiglio Generale le destinazioni dei membri di ogni spedizione missionaria.

Come parte finale del discernimento, il candidato partecipa al Corso Germoglio nei luoghi salesiani in Italia e riceve la croce missionaria salesiana dal Rettor Maggiore durante la cerimonia d’invio nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco.