Dicasteri

Cagliero11 e Intenzione Missionaria Salesiana, Marzo 2023

Scarica il pdf

Per le vittime di abusi

Per le vittime di abusi dalla parte dei preti e religiosi in Irlanda

Preghiamo per quanti soffrono a causa del male ricevuto da parte di membri della comunità ecclesiale: perché trovino nella Chiesa stessa una risposta concreta al loro dolore e alle loro sofferenze.           

[Intenzione di preghiera di papa Francesco]

CAGLIERO11_171, MARZO 2023

Cari amici,

Dal cuore della misericordia sgorga compassione, per-dono e sacrificio. Mentre la Chiesa, con il suo cuore materno, si rivolge all'umanità ferita, riabbracciando i peccatori pentiti e nutrendo la loro fede, noi, i beneficiari dell'amore misericordioso di Dio, siamo obbligati ad essere com-passionevoli e misericordiosi verso coloro che sono feriti dai peccati.

Quest'anno, noi Suore Missio-narie di Maria Ausiliatrice celebriamo il centenario di Ordinazione sacerdotale del nostro fondatore, il Venerabile Stefano Ferrando, e il cen-tenario del suo arrivo in India. Il suo motto sacerdotale - Sulla Croce è la Salvezza - divenne la forza motrice delle sue avvincenti attività missionarie. Fissando lo sguardo sulla ruvida croce, simbolo dell'amore sacrificale e della misericordia, pasceva il suo gregge con un cuore simile a quello di Gesù.

Che anche noi possiamo di-ventare generosi dispensatori di amore e di misericordia verso chi è nel bisogno!

 Sr. Philomena Mathew, MSMHC
(Suore Missionarie di Maria Ausiliatrice)
Superiora Generale

Dalla parte dei minori      

"Chi non ha fondata speranza di poter conservare, col divino aiuto, la virtù della castità nelle parole, nelle opere e nei pensieri, non professi in questa Società, perché sovente si troverebbe in pericolo".

Così scrive Don Bosco nel primo testo delle Costituzioni, nel 1875.

Sono parole vere, perché noi Salesiani svolgiamo la nostra missione a contatto prevalentemente con minori e, spesso, in ambienti di povertà materiale e morale. In questi ambienti non è possibile alcuna ambiguità.

È stato fatto molto in questi anni nella Congregazione Salesiana. Tutte le Ispettorie hanno attivato canali per accogliere eventuali denunce di abusi. Ogni denuncia è stata presa in serio esame, attivando i procedimenti canonici, imponendo ai colpevoli le sanzioni previste dalla legge penale della Chiesa e collaborando pienamente con le autorità civili. Non sono stati risparmiati mezzi, tempo, persone per arrivare alla verità. Ogni Ispettoria ha elaborato le "Linee guida per la protezione dei minori".

Ma non basta. Non è sufficiente ascoltare le vittime, accompagnarle, e perseguire i colpevoli. Non è sufficiente elaborare le procedure rigorose di controllo. Occorre anche in questo campo una cultura "preventiva". La chiave della prevenzione è "l’assistenza". È una parola molto nota a noi Salesiani. Da un lato richiede la "vigilanza", cioè la presenza attenta per cogliere e neutralizzare sul nascere ogni forma di male.

Ma "assistenza" vuol dire anche "stare fraternamente in mezzo ai giovani con una presenza attiva e amichevole". Ciò rende possibile la confidenza e la fiducia reciproca. Fiducia e confidenza anzitutto tra Salesiani, laici corresponsabili, genitori, giovani animatori. A queste condizioni la casa salesiana diventa una "casa che accoglie", una casa aperta, trasparente, affidabile, sicura.

 Don Pier Fausto Frisoli, SDB

Procuratore generale della Congregazione salesiana

LA DIMENSIONE MISSIONARIA SALESIANA IN IRLANDA

Caro Dominic, c'è un numero crescente di salesiani non irlandesi presenti nell'ispettoria IRL. Come riescono ad adattarsi alle condizioni e alla situazione presente?

Per adattarsi alle condizioni e alla situazione qui, devono imparare la cultura e la storia irlandese; la storia della Chiesa cattolica e la sua situazione attuale; la mentalità e lo stile di vita irlandesi. Inoltre, devono essere aperti alle nuove realtà ed essere creativi nel ministero. Devono anche essere pazienti quando le cose non funzionano bene come pianificato o previsto. Inoltre, hanno bisogno del sostegno della comunità salesiana di cui fanno parte.

Tu sei uno di questi confratelli venuti 12 anni fa; qual è stata la cosa più difficile per te nei primi anni di lavoro in Irlanda?

Sono arrivato in Irlanda nel 2011 dopo aver finito i miei studi di filosofia in Vietnam. La cosa più difficile che ho vissuto è stata quando ho iniziato il mio tirocinio in una scuola media salesiana dove lavoravano non salesiani. Pertanto, non sapevo cosa fare o come sarei stato coinvolto nel sistema scolastico irlandese fin dall'inizio.

Grazie a Dio c'è un insegnante che è un ex salesiano che mi ha aiutato molto in quel periodo e anche dopo. Mi ha aiutato a scoprire le possibilità di essere coinvolto a scuola in termini di sport e supervisione. Inoltre, con la mia formazione di ingegnere meccanico, ho potuto aiutare alcuni allievi in alcune materie, come la lavorazione dei metalli, la lavorazione del legno e la grafica tecnica.

Qual è il futuro della presenza salesiana in Irlanda, secondo te?

Il futuro della presenza salesiana in Irlanda è nelle opere di cappellania nelle scuole, nei collegi e nelle parrocchie salesiane. Inoltre, il futuro potrebbe essere esteso alle parrocchie locali e alle scuole primarie perché in Irlanda c'è una grave carenza di sacerdoti e religiosi.

Negli ultimi anni ho collaborato con alcune scuole primarie locali per preparare i bambini al Sacramento della Cresima. Per me è una grande opportunità per diffondere il Vangelo tra loro. Inoltre, è anche una grande opportunità per me di conoscerli e in più loro mi conoscono prima di venire alla nostra scuola salesiana nei prossimi anni.