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Cagliero11 e Intenzione Missionaria Salesiana, Novembre 2024

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Cari lettori di Cagliero 11,

nel mondo di oggi viviamo come se non dovessimo mai morire. Ci sono ambiti della vita di cui siamo a conoscenza, ma siamo distratti da altre cose. Alcuni di questi argomenti sono la sofferenza, la morte... sappiamo che esistono e, finché non ci toccano, non ci facciamo caso.

La morte fa parte della vita, è un binomio che il Creatore, nella sua saggezza, ha progettato molto bene. Finché siamo giovani e sani, non ci viene in mente di pensare alla morte o alla sofferenza, prima o poi arriveranno, è la dinamica della vita terrena. Chiunque abbia conosciuto e sperimentato la geni-torialità (fisica o spirituale) conosce il dolore della perdita di un figlio.

Preghiamo il Signore per i genitori che hanno perso un figlio. Che la consolazione della risurrezione li conforti.

▀ Alberto Rodriguez Marmol SDB

Presidente Fondazione DON BOSCO NEL MONDO

In cammino verso l’Anno Missionario 2025

Il 2025 sarà un anno speciale: oltre al Giubileo e al CG29, ricorderemo i 150 anni dalla prima spedizione missionaria salesiana. Era infatti l’11 Novembre 1875 quando partirono i primi salesiani missionari diretti verso l’Argentina e da allora il carisma salesiano ha continuato ad espandersi fino a raggiungere 137 Paesi nel mondo.

Come vivere al meglio questo appuntamento?

Molte Ispettorie si stanno preparando da tempo, proponendo itinerari, iniziative ed attività perché le celebrazioni saranno principalmente a livello ispettoriale. Il tema scelto indica la direzione da percorrere: Ringraziare, Ripensare, Rilanciare. Approfittiamo di questo evento non solo per guardarci indietro e vedere quanto bene sia stato fatto ma anche per ripensare a cosa voglia dire “missioni” oggi e per proiettarci verso progetti futuri.

Il culmine dell’anniversario sarà l’11 Novembre 2025, quando si rinnoverà l’impegno missionario della Congregazione nella basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino, con l’invio dei salesiani della 156ª spedizione missionaria, alla presenza del Rettor Maggiore. Per l’occasione, oltre ai salesiani che avranno iniziato ad Ottobre il corso “Germoglio”, corso di formazione e orientamento per nuovi missionari, ci sarà un incontro mondiale di tutti i DIAM (i delegati per l’animazione missionaria) che si ritroveranno dal 9 al 13 Novembre, mentre nei giorni 8 e 9 ci sarà un raduno di animazione missionaria per i giovani italiani, con un programma a loro dedicato e un mandato missionario giovanile. Il 13 Novembre ci sarà la possibilità di visitare Genova, dal cui porto partirono i primi missionari, e verrà inaugurato il Museo delle spedizioni missionarie.

Altri grandi eventi saranno le due tavole rotonde dei missiologi e dei teologi salesiani, occasioni concrete per promuovere una rilettura delle missioni salesiane.

Inoltre, la Giornata Missionaria Salesiana del prossimo anno ci aiuterà ad approfondire al meglio questo anniversario con un’edizione speciale e tanti spunti interessanti.

Stay tuned!

  Marco Fulgaro

Segretario del Settore per le Missioni

I SALESIANI IN BRASILE SOLIDALI CON I GENITORI IN LUTTO

Caro don Tiago, come coordinatore regionale dell’animazione missionaria (CORAM) nel Cono Sud, potresti dirci cosa ti piace di più della tua regione dal punto di vista missionario?

Ciò che più mi piace della missione salesiana nella regione del Cono Sud è la ricchezza e la diversità culturale che troviamo in ogni Paese che però richiede un dialogo costante, una capacità di adattamento e il rispetto delle differenze. Anche la forza e la speranza dei giovani e la vitalità delle comunità sono punti di grande gioia, perché dimostrano quanto il carisma salesiano sia vivo e presente qui. Inoltre, l'impegno verso le popolazioni più vulnerabili, come le popolazioni indigene, le comunità rurali e le periferie urbane, è qualcosa che tocca profondamente il cuore della nostra missione. La regione del Cono Sud offre grandi sfide e, allo stesso tempo, meravigliose opportunità per vivere la missione salesiana. Vedere la forza della missione in tanti contesti diversi è una delle gioie più grandi di questa mia nuova missione.

Questo mese pensiamo soprattutto ai genitori che hanno perso un figlio. Qual è la realtà in Brasile in relazione a questo tema delicato?

In Brasile, purtroppo, si tratta di una grande piaga sociale, con innumerevoli famiglie che affrontano il dolore della perdita dei propri figli a causa della violenza, degli omicidi o dei femminicidi, degli incidenti stradali, e della crescente crisi della salute mentale. Secondo i giornali, negli ultimi tre anni ci sono stati più di 15.000 decessi di bambini e giovani nel Paese, per il 90% erano maschi. I genitori, oltre a dover affrontare il lutto, devono spesso affrontare l'isolamento sociale. Nel contesto della violenza, c'è anche l'aggravante di una società che spesso emargina queste famiglie, soprattutto quando le vittime sono giovani provenienti dalla periferia, immersi in una cultura di abbandono e pregiudizio. Non dobbiamo inoltre dimenticare le famiglie che affrontano il suicidio dei propri figli, un argomento circondato da tabù e incomprensioni.

I Salesiani sono coinvolti in qualche modo concreto nell'aiuto a questi genitori?

La congregazione salesiana in Brasile si unisce all’appello del Papa Francesco di essere vicini e solidali con loro. Nella preghiera, chiediamo a Dio di consolare queste madri e questi padri, accogliendo nel loro cuore ogni lacrima versata e ogni grido di dolore. Allo stesso tempo, le sei ispettorie brasiliane sono impegnate nell'opera di costruzione di una società più giusta e fraterna, dove i giovani possano vivere con dignità e i familiari non debbano più seppellire i propri figli così presto. Tutto questo tramite le opere sociali, i centri giovanili, gli oratori, le parrocchie, le scuole, le case di accoglienza e i progetti socioeducativi.