Per ricordare i 200 anni della nascita di Don Bosco, avvenuta il 16 agosto 1815, il Rettor Maggiore dei Salesiani don Pascual Chávez ha indetto le celebrazioni del Bicentenario, che si svolgeranno dal 16 agosto 2014 al 16 agosto 2015.
La preparazione al Bicentenario è iniziata nel 2008 con la celebrazione del Capitolo Generale XXVI dei Salesiani. Prendendo come tema il motto di Don Bosco “Da mihi animas, cetera tolle” e mettendo a fondamento per gli anni 2008-2014 l’impegno di “ripartire da Don Bosco”, la Congregazione e la Famiglia salesiana sono entrate nell’orizzonte del Bicentenario. Per questa via infatti esse possono ritrovare l’origine del carisma di Don Bosco, il fine della loro missione, il loro futuro.
Il Rettor Maggiore inoltre ha proposto alla Famiglia salesiana il Pellegrinaggio dell’Urna di Don Bosco, che ha percorso la maggior parte dei i paesi del mondo in cui essa è presente. Tale pellegrinaggio si concluderà nel febbraio di quest’anno 2014. Esso ha visto l’accorrere di numerose folle di giovani e famiglie, accomunate dall’ammirazione e dalla gratitudine per don Bosco e la sua opera, dall’invocazione della sua intercessione, dal desiderio di impegnarsi per l’educazione dei giovani.
E’ seguito infine un Triennio di preparazione per la Famiglia salesiana, che è stato scandito da un cammino in tre tappe; esse sono iniziate rispettivamente il 16 agosto 2011, il 16 agosto 2012 e il 16 agosto 2013 e si concluderanno il 15 agosto dell’anno 2014. Ogni tappa ha inteso sviluppare un aspetto del carisma di Don Bosco: la conoscenza della sua figura e della sua storia, della sua pedagogia, della sua spiritualità.
Il tema del Bicentenario, in coerenza con il triennio di preparazione, si riferirà alla Missione di Don Bosco con i giovani e per i giovani. La comunicazione di questo messaggio terrà conto delle acquisizioni maturate durante i tre anni di preparazione. Ciò dovrà contribuire non solo ad approfondire in cosa consista oggi la missione di don Bosco, ma anche a suscitare numerose forze che siano disposte a impegnarsi nello stile di Don Bosco per la “salvezza della gioventù”, specialmente la più povera, esclusa e abbandonata.
Quest’anno si concentrerà sul cammino di rinnovamento spirituale e pastorale che la Congregazione, la Famiglia Salesiana e il Movimento Giovanile Salesiano intendono percorre. Per questo si dovrà favorire l’essenzialità delle iniziative ed evidenziare l’attualità della proposta, evitando dispersione, retorica e ripetitività, puntando invece sulla incisività ed efficacia della comunicazione. Don Bosco e la sua missione devono interpellare tutti a dare risposte ai bisogni dei giovani di oggi nelle diverse parti del mondo.
Interessanti in questa prospettiva saranno i due Congressi Internazionali di storia e pedagogia salesiana, ma soprattutto l’Incontro Mondiale dei giovani del Movimento Giovanile Salesiano, che avrà come tema “Giovani per i giovani”. Secondo la visione di Don Bosco sono infatti i giovani i primi protagonismi della missione di educazione e di evangelizzazione dei loro coetanei. Il coinvolgimento dei giovani nella missione di Don Bosco li aiuterà a impegnarsi a “fare del bene ai propri compagni”.
Il Bicentenario intende innanzitutto aiutare a conoscere e a comprendere meglio la figura di Don Bosco: la sua rilevanza nella storia dell’educazione e della spiritualità. La conoscenza e la comprensione storica di Don Bosco sono il punto di partenza per individuare pure la sua attualità. Andare alle sorgenti del carisma di Don Bosco aiuterà a portare freschezza e rinnovamento nell’opera salesiana di oggi.
Tale celebrazione intende inoltre aiutare la Famiglia salesiana a comprendere e assumere la sua identità carismatica. La ricerca e la consapevolezza dell’identità favorisce la scoperta della specificità ed efficacia del carisma. Oggi non si può operare in modo generico, ripetendo ciò che fanno tutti; la pluralità delle iniziative richiede la caratterizzazione della proposta salesiana, sia dal punto di vista spirituale che educativo pastorale. La rilevanza del carisma di Don Bosco sta nella sua identità. L’identità carismatica favorisce pure la sua visibilità, la sua credibilità e la sua fecondità vocazionale.
Con il Bicentenario la Famiglia salesiana intende pure assumere con maggiore impegno il programma spirituale ed apostolico di Don Bosco: “Da mihi animas, cetera tolle”; esso è la ragione del suo instancabile operare per “la gloria di Dio e la salvezza delle anime”. Così la Famiglia salesiana potrà spingersi con coraggio sulle frontiere della missione giovanile di oggi, che chiede di avere una forte passione apostolica e una disponibilità generosa.
Il Bicentenario è infine un’opportunità per restituire alla Chiesa e alla Società il carisma di Don Bosco, che non è proprietà della Famiglia salesiana, ma che è stato suscitato dallo Spirito per tutti. Il compito della Famiglia salesiana è di farlo conoscere per coinvolgere numerose forze nella sua spiritualità e nella sua missione. Don Bosco attrae anche oggi numerosi giovani, laici e famiglie e li spinge così a diventare santi, impegnandosi nella missione educativa pastorale e proprio attraverso la concretezza di questo impegno.
Un’altra iniziativa che sta già suscitando interesse è la prenotazione di pellegrinaggio sui luoghi di Don Bosco: Torino, luogo dell’attività di Don Bosco; Castelnuovo Don Bosco e dintorni, luogo della nascita, della vita familiare e della fanciullezza; Chieri, luogo della formazione umanistica e seminaristica, ma anche delle amicizie giovanili e dell’apprendimento dei mestieri; …
In collaborazione con le autorità civile si stanno approntando numerosi itinerari storici, spirituali, culturali. Non si tratta solo di iniziative rivolte alla Famiglia salesiana; numerose Chiese locali stanno facendo prenotazioni, per far conoscere ai giovani la spiritualità di Don Bosco; così pure anche gruppi di famiglie e associazioni culturali. La geografia dei luoghi aiuta a comprendere meglio la storia.
Quando le visite ai luoghi si caricano pure di significati spirituali diventano pellegrinaggio e quindi occasione di esperienze di fede e stimolo alla santità. Il pellegrinaggio è una forma efficace e oggi molto apprezzata di comunicazione dell’esperienza spirituale. I luoghi salesiani esercitano un’attrattiva e un richiamo per tornare alle fonti del carisma.
Numerose pubblicazioni sono previste nelle diverse parti del mondo: saggi, studi, opere di divulgazione, ricerche, ... Per esempio le editrici salesiane dell’Italia - LDC, SEI, LAS - si stanno coordinando per queste iniziative. Tutto ciò contribuirà ad approfondire l’attualità di Don Bosco. Tra tutte le iniziative editoriali merita attenzione la pubblicazione in vista dell’anno Bicentenario delle “Fonti salesiane”, opera curata dall’istituto Storico salesiano.
Questo volume di fonti si divide in tre parti: scritti e documenti per la storia di Don Bosco e dell’opera salesiana; scritti e testimonianza di Don Bosco sull’educazione e sulla scuola; scritti e testimonianze di Don Bosco sulla vita spirituale. Queste tre parti sono state coordinate rispettivamente da don Francesco Motto, don José Manuel Prellezo e don Aldo Giraudo, Docenti dell’Università Pontificia Salesiana di Roma
Tale volume di fonti salesiani su Don Bosco e la sua opera è affidato alla Famiglia salesiana, agli Amici di Don Bosco, agli estimatori dell’opera salesiana, ai giovani, ai laici coinvolti nello spirito e nella missione di Don Bosco, alle famiglie; tutti potranno attingere alle fresche sorgenti del carisma salesiano, dono dello Spirito per tutta la Chiesa. Tutti potranno ispirarsi alla pedagogia e alla spiritualità di Don Bosco. Con tale raccolta risulterà i maggior facilità anche per gli studiosi citare e fare riferimento a un testo unico di fonti.
La celebrazione del Bicentenario è un’occasione anche per riprendere con i giovani, i laici, la Famiglia Salesiana e il Movimento salesiano la preghiera a Don Bosco, “Padre e Maestro della gioventù”.
Padre e Maestro della gioventù,
San Giovanni Bosco,
docile ai doni dello Spirito
e aperto alle realtà del tuo tempo
sei stato per i giovani, soprattutto per i piccoli e i poveri,
segno dell’amore e della predilezione di Dio.
Sii nostra guida
nel cammino di amicizia con il Signore Gesù,
in modo che scopriamo in Lui e nel suo Vangelo
il senso della nostra vita
e la fonte della vera felicità.
Aiutaci a rispondere con generosità
alla vocazione che abbiamo ricevuto da Dio,
per essere nella vita quotidiana
costruttori di comunione,
e collaborare con entusiasmo,
in comunione con tutta la Chiesa,
all’edificazione della civiltà dell’amore.
Ottienici la grazia della perseveranza
nel vivere una misura alta di vita cristiana,
secondo lo spirito delle beatitudini;
e fa’ che, guidati da Maria Ausiliatrice,
possiamo trovarci un giorno con te
nella grande famiglia del cielo. Amen