Rettor Maggiore dal 1910 al 1921
Fu il secondo successore di don Bosco, profetizzato dallo stesso santo di Valdocco. Eletto Rettore Maggiore alla morte di don Michele Rua (1910) si dedicò particolarmente alla formazione spirituale dei membri della Società Salesiana, tracciando mirabili direttive di vita interiore. Tale cura riversò in pari tempo in campo sociale volendo che l'opera educativa fosse proseguita oltre il collegio e la scuola da più stretti vincoli di cooperazione successiva; e radunò Congressi di Ex-allievi e Cooperatori con precisi scopi:
stringere vincoli di fratellanza che incrementassero i frutti della educazione ricevuta e facilitassero il mutuo soccorso; diffondere nella famiglia, nella società e soprattutto tra i giovani lo spirito cristiano; promuovere e attuare, infine, iniziative private e pubbliche miranti al sostegno e alla difesa delle molteplici opere di assistenza e previdenza religiosa e sociale suscitate nel nome di don Bosco. Efficacissimo si rivelò questo programma nell'imperversare della prima guerra mondiale quando fu necessario organizzare nelle diverse nazioni belligeranti vaste opere di carità e di assistenza.