Focus

Focus 2005

Rep. Ceca - CEP01-10-2005


Progetto: Le Opere dell'Ispettoria
Data: 1939
Luogo: Praha
Ispettoria: Rep. Ceca (CEP)

La Repubblica Ceca è un bellissimo paese nel centro dell’Europa. E’ nata il 1 gennaio 1993 dalla pacifica scissione della ex-Cecoslovacchia. E’ il paese più secolarizzato nell’Europa (il 55% degli abitanti sono atei, il 39% cattolici, di cui meno del 5% partecipano alla liturgia).

L’attività salesiana nella Repubblica Ceca è iniziata nel 1927. Il primo salesiano ceco, don Ignác Stuchlý (1869–1953), Servo di Dio, è arrivato nel nostro paese avendo già 58 anni, portando però con sé una ricca esperienza dall’Italia e dalla Iugoslavia. L’opera salesiana continuava a prosperare molto velocemente. Nel 1950 operavano nella Rep. Ceca 261 salesiani in 12 case.

Seconda tappa della storia è stata sotto il regime comunista. Nell’aprile 1950 le forze armate circondarono tutte le case dei maggiori ordini e congregazioni maschili su tutto il territorio della Repubblica cecoslovacca: i religiosi furono internati in vari campi “di concentramento” e un gran numero di personaggi di primo piano fu incarcerato – tra loro anche il secondo più notabile uomo della nazione don Štepán Trochta (1905–1974), vescovo di Litomerice, più tardi anche cardinale, già incarcerato dai nazisti. L’attività degli ordini religiosi fu messa fuori legge. I Salesiani rilasciati dal carcere non poterono dedicarsi ufficialmente alla loro missione. Molti non poterono effettuare nessuna attività pastorale. Per questo iniziò un’altra forma di attività svolta negli appartamenti privati, in case in montagna o in campagna dove si effettuava la formazione dei nuovi salesiani, gli studi filosofici e teologici, e anche molti campi estivi per gruppi di ragazzi. Alcuni salesiani ricevettero le ordinazioni diaconali e sacerdotali segretamente.

La „rivoluzione di velluto” ed il cambio del regime politico nell’anno 1989 mise i salesiani davanti a nuove possibilità ma anche a nuovi compiti. Man mano vennero restituite le case confiscate, iniziò un impegnativo periodo della loro ricostruzione. I religiosi uscirono dall’illegalità, pian piano lasciarono le parrocchie diocesane e ritornarono a vivere in comunità. Cominciò il tempo del discernimento per progettare l’attività salesiana secondo le esigenze della società nascente.

Vennero fondate nuove case salesiane con oratori e centri giovanili, soprattutto nelle città maggiori (Praga-Kobylisy, Brno-Žabovresky, Brno-Líšen, Ostrava, Plzen, Pardubice, Ceské Budejovice, Teplice, Rumburk, Prostejov, Zlín). In alcuni centri giovanili lavorano soprattutto con i zingari, alcuni si dedicano ai giovani in difficoltà.
Tuttavia oggi molti salesiani rimangono ad operare come sacerdoti inseriti nella pastorale parrocchiale, alcuni sempre fuori dalle loro rispettive comunità.

L’ispettoria salesiana ha fondato la casa editrice Portál, apprezzata per le sue pubblicazioni di carattere pedagogico e psicologico (circa 100 novità librarie all’anno!), e JABOK, quasi una università sociale pedagogica e teologica a Praga per l’educazione e l’istruzione di assistenti nel campo sociale, impegnati particolarmente con la gioventù handicappata e svantaggiata o ai margini della società. I Salesiani hanno partecipato alla nascita e in un modo significativo hanno appoggiato la fondazione della Facoltà di teologia a Ceské Budejovice. Nella casa d’origine a Fryšták (oggi chiamata Casa di Ignác Stuchlý) è stato attuato un progetto che offre ai giovani soggiorni di formazione sia per gruppi sia per individui con varie difficoltà.

Consideriamo importante anche l’attività salesiana nei mass media (Televisione CT Brno, Don Bosco Media Centrum, Telepace a Ostrava). Con l’assunzione di responsabilità da parte dell’Ispettoria per l’aiuto in Bulgaria ci si è anche ricollegati alla tradizione dei missionari salesiani cechi (per esempio don John Med in India).


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