Le Origini (1907-1913)
I salesiani arrivarono all'Isola Mozambico nel 1907 per guidare una
Scuola di Arti ed Mestieri, dove ospitarono un centinaio di ragazzi
interni. Poi loro estesero la loro azione alla Missione di Mochelia,
già nell'area continentale del Mozambico. Con la rivoluzione
repubblicana in Portogallo tutti i religiosi furono espulsi dalle colonie
portoghesi. Perciò i salesiani del Mozambico furono espulsi nel
1913.
Il Ritorno fino alla avvenuta Indipendenza (1952-1975)
I salesiani ritornarono nel 1952, per occuparsi dell’Istituto
Mouzinho de Albuquerque, una scuola professionale ad approssimativamente
70 Km dalla capitale, poi a Louorenço Marques ed oggi a Maputo.
Era un centro educativo che accoglieva approssimativamente 250 ragazzi
interni, orfani, affidati loro dalla assistenza pubblica.
Per la richiesta dell’Arcivescovo assunsero la responsabilità
della Missione di S. José de Lhanguene, in Maputo nel 1954. Questa
comprendeva la chiesa parrocchiale, edifici di scuola ed un internato
per circa 100 ragazzi poveri.
Nel 1967 accanto alla Missione di S. José de Lhanguene i salesiani
aprirono il Collegio Don Bosco che poco a poco diventò un’opera
di referimento per l’intera città.
Nel 1975 l’opera salesiana si estese all’intera provincia
di Tete, nel centro del Mozambico quando i salesiani accettarono la
Missione di S. João Baptista, con l’incarico di evangelizzare
il distretto intero di Moatize che comprendeva una trentina di comunità
cristiane.
I VENTI DELLA RIVOLUZIONE
Il 24 giugno 1974 il Mozambico conquistò l'indipendenza. Con
l'ideologia marxista-leninista giunta a ispirare la direzione del nuovo
paese, non passò molto tempo che furono nazionalizzati tutte
le scuole, centri sanitari e alcune chiese.
Per la seconda volta i figli di Don Bosco dovettero abbandonare i loro
lavori, tanto che molti tornarono ai loro paesi di origine.
Il piccolo gruppo che rimase per mantenere il contatto con i giovani
si rese disponibile a lavorare nelle scuole ufficiali ed allo stesso
tempo organizzarono la catechesi, oratori e altre attività culturali,
nello spazio delle chiese che era possibile usare. Nonostante la situazione
difficile, sorsero le prime vocazioni. In questi anni (1975-1992) i
salesiani, data la scarsità di missionari, si presero cura di
sette parrocchie, nella capitale, la città di Maputo.
Il Tempo della Pace (1994)
Pochi anni dopo l'indipendenza i due grandi partiti avvolsero il Paese
in una guerra che è durata fino al 1994 e che non solo non lasciò
sviluppare il paese ma distrusse le infrastrutture e generò grande
povertà, famiglie distrutte e molti orfani. Con l'arrivo della
pace i salesiani assunsero la scelta dell'istruzione professionale come
mezzo di aiuto a sviluppare il paese e di risposta ai numerosi giovani
che fino ad allora vivevano senza alcuna prospettiva di futuro.
1. Scuola di Arti e Mestieri di Moamba
Nel 1993 il governo affidò ai salesiani questa scuola di Arti
ed Mestieri. Essa era in stato di totale abbandono, ma grazie a finanziamenti
esteri la scuola fu recuperata e fu attrezzata, negli anni successivi
divenne una scuola di riferimento, con studenti interni, orfani e studenti
esterni.
La parrocchia di Moamba fu data anche ai salesiani che estesero la loro
azione ai villaggi del distretto e che aprirono oratori in alcune di
queste comunità
2. Missione di S. Giuseppe di Lhanguene
Il salesiani, anche durante il periodo più duro del Marxismo,
trovarono il modo di mantenere le attività parrocchiali. Nel
1982 il governo approva la restituzione dell’internato e degli
spazi di scolarizzazione, ma solamente con gli accordi di pace fu possibile
recuperare e costruire spazi nuovi di lavoro nei seguenti settori:
- Parrocchia con approssimativamente 80.000 abitanti;
- Internato con circa 80 interni;
- Il Centro di Formazione Professionale;
- La scuola commerciale;
- La scuola elementare;
- Il Centro Giovanile
3. Casa S. Domenico Savio, a Matola
La casa S. Domenico Savio è nei dintorni di Maputo e fu costruita
nell’anno 1996. Qui sono attivi:
- Centro di Formazione Professionale
- Aspirantato per i giovani che aspirando ad essere salesiani completano
qui i loro studi secondari.
- Il Centro Giovanile
4. Missione di S. Giovanni Battista, a Moatize
Dopo le nazionalizzazioni i salesiani lasciarono Moatize. Vi ritornarono
nel 1983, nonostante ancora in atto la guerra. I missionari operano
nei settori seguenti:
- Parrocchia con circa 30 villaggi della missione.
- Scuola elementare con la scuola nella sede e altre 4 scuole, alcuni
di esse nei villaggi con un totale di 1.300 studenti.
- Oratorio, nella sede centrale di Maotize
- La scuola-radio: una piccola radio che i giovani portano avanti in
regime di volontariato.
5. Scuola professionale D. Bosco, a Matundo (Tete)
Inaugurata nell’anno 2001 e localizzata nella periferia della
città di Tete, nel centro del paese, offre ai giovani la possibilità
di prepararsi ad entrare nel mondo del lavoro nelle specialità
di falegnameria, officina meccanica, meccanica automobilistica, edilizia
civile, abbigliamento e confezioni.
6. Scuola professionale S. Domenico Savio, a Inharrime (Inhambane)
Inaugurata nel 2002, nella città di Inharrime propone ai giovani
della zona la possibilità di qualificarsi nelle specialità
di falegnameria, officina meccanica, elettricità e costruzioni
edili.
7. Noviziato, a Namaacha
Fin dall'anno 1995 il noviziato è a Namaacha. Là si trovano
i novizi di Angola e Mozambico.
Accanto al noviziato opera un Centro Giovanile che quotidianamente apre
le porte ai giovani, adolescenti e bambini.
8. Casa D. Bosco, a Maputo
È la sede centrale della Delegazione
RETE SALESIANA DI SCUOLE E CENTRI PROFESSIONALI
Con lo sviluppo delle Scuole e dei Centri di Formazione Professionale,
furono subito evidenti i vantaggi di una azione in rete, tanto che la
formazione professionale salesiana fu organizzata secondo un progetto
unitario. Con gli appoggi finanziari era possibile creare servizi di
appoggio alle Scuole e Centri di Formazione Professionale, come il Dipartimento
Scuola-Impresa per aiutare gli studenti usciti dalle scuole a inserirsi
nel mondo del lavoro; il Settore Pedagogico, per sostenere la formazione
degli insegnanti, dato che in generale il loro livello accademico di
formazione pedagogica era molto basso; il Settore delle Logistiche e
l'Ufficio Progetti per cercare fondi di finanziamento per la formazione
professionale e le altre attività pastorali salesiane.
Il Centro della formazione di insegnanti per la Formazione
Professionale.
È in costruzione un Centro di Formazione per Insegnanti della
Formazione Professionale in Mozambico. Il Ministero dell’Istruzione
affidò ai salesiani la Formazione dei loro insegnanti.
I salesiani sempre tentarono di lavorare in sintonia con il Ministero
dell’Istruzione del Mozambico, sostenendo e proponendo il loro
contributo alla idealizzazione dei ‘curricula’ formativi
delle Scuole Professionali, partecipando come scuole-pilota nella riforma
della Formazione Professionale e sostenendo il miglioramento della qualità
dell'istruzione Professionale in Mozambico.
Text: Pe. Maneul Leal Gomes (Delegado Provincial)
Photos: Pe. Anthony Lobo (Coordenador da Pastoral Juvenil)
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