Focus

Focus 2007

Duirberg giovani insieme - GER01-07-2007


Progetto: XVIII Giochi Europei della Gioventù Salesiana in Germani: unire la gioventù
Data: 1990
Luogo:  Duisberg, Germania
Ispettoria:  Europe GER

Partecipare è stato per noi la vera vittoria“

"Noi non siamo arrivate alla finale ma stiamo sostenendo le altre squadre! " Anna (15 anni) dalla Don Bosco College di Essen è entusiasta dei Giochi. Insieme alla sua squadra di pallacanestro ha dato il megliodi sé contro Salamanca (Spagna). Poi si è seduta coi suoi amici tra la folla alla finale e ha fatto il tifo per gli altri. "Non mi preoccupa che noi non vinciamo", ha detto un giovane belga del calcio. "Ma noi sappiamo che siamo la squadra che canta meglio! ", aggiunge astutamente e insieme a sua madre scoppia nel canto della loro squadra del Belgio.

Più di 1300 giovani da tredici nazioni diverse hanno concluso la cinque giorni di vita assieme. Di giorno in giorno il senso dell’euforia è cresciuto. Sul campo di Duisburg sono importanti i momenti di incontro delle varie squadre. I paesi hanno combattuto sui campi di football, pallacanestro, pallavolo e tennis tavola. Durante i momenti di sosta i giocatori hanno cantato e si sono goduti la condivisione delle esperienze. "Noi non parliamo inglese così noi non siamo stati in grado comunicare così bene con gli altri. Ma durante le sere siamo stati insieme e abbiamo potuto capirci l’un l’altro’ dice Max. Ha 17 anni e sta frequentando un corso tecnico per imparare meccanica al Don Bosco Centre di Burgstädt.

Don Otto Nosbisch, Direttore del lavoro dei Salesiani a Essen è felice del risultato dei Giochi. "I giovani si aiutano l’un l’altro e continuamente hanno iniziative insieme. Lei può vedere dappertutto questo stile di vita. Lo spirito Salesiano è all’opera in tutte le situazioni" Lui ed il suo gruppo organizzatore di 32 persone è soddisfatto del modo in cui i Giochi sono andati. Ci sono voluto due anni per prepararli. Questa era una sfida per noi perché era la prima volta di questi Giochi in Germania. I Giochi sono durati dal 26 aprile al 30 maggio e hanno impegnato più di 250 volontari. Studenti ed insegnanti dalla Don Bosco College di Essen e del vicino St Anthony di Neunkirchen hanno collaborato. Raramente qualcuno è rimasto inattivo, ed ognuno è stato coinvolto nelle dinamiche dei Giochi.


Giocare, festeggiare, credere insieme

Il motto dei 18 Giochi della Gioventù europei è stato sperimentato in tutte le sue dimensioni Lealtà e rispetto reciproco sono stati i più importanti elementi degli sport. Questa è stata una manifestazione speciale. I giovani si sono incontrati per pregare insieme regolarmente, la squadra di football slovena si recava spontaneamente insieme dopo il gioco sul campo per celebrare la S.Messa col loro Sacerdote.
"Questo è con chiarezza il senso dello spirito Salesiano, vivere insieme", ha detto Mario di16 anni. E’ uno studente del St Anthony di Neunkirchen ed una delle 120 guide delle squadre, tutte le guide erano della stessa scuola. Il suo compito particolare sembrava difficile: doveva aiutare la squadra di Betlemme. "All’inizio io mi chiedevo come fare con questo gruppo dalla Palestina. Ma non potevo immaginare una migliore squadra. Loro parlano del loro paese, e come è difficile per un giovane quella situazione. Questo mi ha entusiasmato."

Il "prossimo anno io voglio prendere parte nei giochi ma come giocatore. Anche oggi dopo la S.Messa finale, la torcia dei Giochi è stata ritirata e la bandiera PGS (Polisportive Giovanili Salesiane) consegnata alla nazione ospitante per il 2008 (la Slovenia, Lubiana) secondo la tradizione dei Giochi Salesiani. Il Vescovo della Diocesi della Ruhr, Mons. Felix Genn ha detto nella sua omelia come era lieto che così tanti giovani fossero là presenti. "Sport e giochi offrono una grande possibilità per mettere insieme persone che non si sarebbero altrimenti conosciute l’un l’altro", e ha ringraziato i Salesiani di Don Bosco per il loro impegno per i giovani. Durante la S.Messa i giovani hanno offerto regali dalle loro nazioni. Don Josef Grünner, Ispettore dei Salesiani in Germania, ha concluso così: "Don Bosco sarebbe molto felice di vederla qui oggi.!


Don Bosco e lo sport

Don Bosco è patrono dello sport. Non ufficialmente, ma lui potrebbe esserlo, dato che ha considerato sport e preghiera entrambe opportunità per aiutare i giovani ad essere aperti ai valori più alti.

Nei centri giovanili, scuole ed istituti tecnici i Salesiani di Don Bosco in tutto il mondo danno grande importanza al gioco. Giocando, ci si diverte, e sia che si vinca sia che si perda, ha valore speciale l’essere coinvolti e scoprire le proprie forze e qualità. Questi elementi rappresentano valori umani necessari alle persone per vivere insieme in comunità.

Ideale per Don Bosco quanto allo sport non è il desiderio della vittoria a ogni costo. Punta piuttosto alla gioia e al godimento e alla libertà umana. Giocare, come Don Bosco intendeva, è anche beneficio positivo per la persona. Così il minore sa come dividere le proprie forze, mette da parte cose inutili, impara a usare il suo potenziale e ad amministrare il suo tempo.

Quelli che scelgono la “scuola sportiva" di Don Bosco, imparano a valutarsi e capire le proprie forze. Diventano capaci anche di comprendere, per esempio, che un bambino di strada o una persona debole vale qualcosa agli occhi di Dio; tanto quanto un campione sportivo!


CONTATTO  
Web sito: www.donbosco.de