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Suor Maria Domenica Mazzarello, decorata dalla Chiesa col titolo di Confondatrice, è Santa.

LETTERE DEL RETTOR MAGGIORE - 165


ATTI DEL CAPITOLO SUPERIORE - 165

Il Rettor Maggiore.
Torino, 15 agosto 1951.

 

Figliuoli carissimi in G. e M,

1. L´umile Suor Maria Domenica Mazzarello, prima Supe­riora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice e decorata dalla Chiesa col titolo di Confondatrice, è Santa!
Il Bollettino Salesiano vi ha già riferito ampiamente della solenne Canonizzazione. Furono giorni di trionfo per la novella Santa, di gaudio immenso per tutta la Famiglia Salesiana e di nuova gloria per il nostro amato Fondatore e Padre San Giovanni Bosco.
Allorquando, il 24 giugno u. s., tra lo splendore liturgico proprio esclusivamente della Basilica Vaticana, l´angelico Pio XII felicemente regnante iscrisse nell´Albo dei Santi Maria Domenica Mazzarello unitamente a Emilia de Vialar, esplose incontenibile il giubilo dei fortunati presenti, tra i quali poté trovarsi anche il sottoscritto malgrado la sua non più giovane età. A quel giubilo fecero eco, ne son certo, le voci delle Figlie di Maria Ausiliatrice, dei Salesiani, delle Allieve ed Ex-allieve, Allievi ed Ex-allievi, Cooperatori e amici di tutte le parti del mondo.
In quegli istanti di paradiso pregai la Santa Confondatriee di benedire me e tutti i membri della Famiglia Salesiana, supplicandola di ottenerci da Dio la grazia di imitarla, specialmente nell´umiltà, nella fortezza e nella fedeltà a Don Bosco.
Nei giorni 25-27 giugno si svolse nella Basilica del Sacro Cuore al Castro Pretorio di Roma il solenne Triduo in onore della novella Santa. Cardinali, Vescovi, Sacerdoti, Religiosi e fedeli accorsero a onorare e invocare l´umile Figlia di Mornese, la quale aveva saputo realizzare pienissimamente le parole di Don Bosco alle prime Suore: « Voi vi farete sante ».
Vi esorto a rileggere la vita della Santa: tale lettura contribuirà, ne son certo, a ravvivare in noi lo spirito di Fede, l´attaccamento al nostro santo Fondatore e lo zelo oculato per l´aumento delle vocazioni.

2. A Roma ebbi la gioia di essere ricevuto due volte in udienza dal S. Padre: la prima in privato e la seconda insieme col Consiglio Generalizio delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
L´Augusto Pontefice si degnò trattare il povero sottoscritto con amorevolezza veramente paterna. Ascoltò con visibile compiacimento le notizie riguardanti l´umile nostra Società e rispose con affetto ai quesiti sottoposti al suo illuminato giudizio.
A vostro stimolo e incoraggiamento ricorderò la lieta meraviglia mostrata dal Santo Padre, allorché potei assicurarlo che il Signore ci benedice con un numero assai elevato di vocazioni proprio in questi tempi - come rilevava Sua Santità - di generale penuria di soggetti per lo stato sacerdotale e religioso. La particolare benedizione del Vicario di Gesù Cristo valga ad assicurare alla Società Salesiana una costante e copiosa fioritura di belle speranze, e a tutti noi una osservanza sempre più esemplare.
Sia poi speciale impegno di ogni Figlio di San Giovanni Bosco il continuare ininterrottamente nella pratica della Strenna per l´Anno Santo 1950: Conoscere, amare, difendere il Papa.

3. Dal Bollettino Salesiano avete anche potuto conoscere nei suoi particolari il frutto copioso raccolto dal nostro Ufficio Catechistico Centrale Salesiano e dalla Libreria della Dottrina Cristiana durane il primo decennio di apostolato in favore della Crociata Catechistica.
Una dimostrazione palmare dello sforzo fatto nella preparazione di Sussidi Didattici per l´insegnamento della Scienza delle Scienze noi la troviamo anche nella cosiddetta Vetrina Catechistica, che raccoglie ordinatamente tutto il nostro materiale in aiuto al Catechista, sia per l´istruzione che per la piacevole ricreazione dei catechizzandi.
Orbene, una speciale e artistica Vetrina Catechistica ebbi la gioia di umiliare al Santo Padre nella seconda delle udienze sopra accennate. Il Sommo Pontefice si degnò di apprezzare e gradire assai il nostro filiale omaggio, destinandolo al Convitto Ecclesiastico che, presso la nuova chiesa di S. Eugenio, forma all´apostolato i giovani preti, della Diocesi di Roma.
Più tardi venuto a conoscenza che la Rev.ma Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, intendeva allestire una speciale Sala-Mostra Catechistica, in onore della Santa Confondatrice, che tanto inculcò alle sue Consorelle e Figliuole lo studio del Catechismo, fui lieto di poterle offrire copia di tutto il nostro materiale catechistico.
Detta Sala-Mostra Catechistica la Rev.ma Madre Generale volle fosse aperta in Mornese. Le Figlie di Maria Ausiliatrice, quando ebbero la certezza della Canonizzazione della loro prima Madre, riuscirono con non lievi sacrifici a ricomprare la primitiva Casa che aveva accolto il loro Istituto. Detta Casa era stata venduta e ridotta in uno stato pietoso. Ora, a lavori compiuti, è in grado di accogliere un Orfanotrofio femminile: e sarà, come lo è già presentemente, meta di molti pellegrinaggi. Ivi la Sala-Mostra del Catechismo ricorderà sempre ai pellegrini e ai visitatori la brama ardente della novella Santa per l´istruzione e formazione catechistica.

4. Alle grandi gioie il Signore permette che vadano uniti gravi dolori. Questi sono dovuti in particolare al prolungarsi, anzi all´acuirsi, delle sofferenze di tanti e tanti Confratelli: parecchi, oppressi fino alla morte dal dolore e dallo sfinimento; molti, gementi in carcere o in campo di concentramento; moltissimi, sottoposti a gravissime prove e vessazioni. Malgrado ciò, ove è possibile, si coltivano ancora le vocazioni, preparando così soggetti per l´immenso lavoro che seguirà questo terribile periodo di prova. L´espulsione poi di non pochi nostri missionari dalla Cina ci permise di dilatare l´Opera Salesiana nelle Isole Filippine, ove Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco sono tanto conosciuti e amati.

5. Ed ora ho la gioia di comunicarvi che la Santa Sede ha scelto tra i poveri figli di S. Giovanni Bosco due nuovi Vescovi: uno in Polonia e uno in Missione.
Nella eroica Polonia, ove i nostri Confratelli stanno dando prove di zelo meraviglioso e di vivissimo attaccamento a San Giovanni Bosco, è stato elevato alla dignità di Vescovo Titolare di Teodosiopoli in Armenia, con deputazione di Ausiliare dell´Ecc.mo Primate di Polonia per l´Archidiocesi di Gniezno, Mons. Antonio Baraniak, già segretario dell´indimenticabile nostro Cardinale Hlond.
Questa notizia ci ha profondamente commossi: e al novello Ausiliare di Gniezno auguriamo di poter fare un grande bene alle anime.
Nel Siam, poi, è stato chiamato a succedere al compianto Mons. Pasotti, in qualità di Vicario Apostolico, Mons. Pietro Carretto, già Ispettore di quelle Case.
Preghiamo perché il Signore gli conceda frutti copiosi di apostolato.

6. L´articolo 82 delle nostre Costituzioni dice che « per trattare gli affari presso la Santa Sede la Società tiene in Roma un Procuratore Generale, che viene eletto dal Rettor Maggiore col Capitolo Superiore e rimane ad nutum, ma non si può rimuovere senza interrogare in proposito la Santa Sede ».
Voi conoscete, Figliuoli carissimi, le benemerenze che il carissimo nostro Don Tomasetti si è acquistato presso la nostra Società e la Sede Apostolica in tanti anni di lavoro indefesso. Egli è giunto alla veneranda età di ottantaquattro anni con gli inevitabili acciacchi. Era doveroso alleviargli il peso del lavoro e delle responsabilità. D´accordo coi Superiori si pensò di mettergli al fianco un Sostituto Procuratore Generale.
Per tale carica f u scelto e presentato Don Evaristo Marcoaldi. Egli fu Direttore di parecchie Case ed Ispettore, stimato sempre dai Confratelli, dalle Autorità e persone esterne per il suo zelo, l´amore grande a S. Giovanni Bosco, lo spirito di osservanza e l´abilità nel disbrigo degli affari.
A Roma ne parlai al S. Padre e, tornato a Torino, inoltrai, a tale scopo, una supplica, e dalla Segreteria di Stato di Sua Santità mi pervenne la seguente venerata risposta:

SEGRETERIA DI STATO
DI SUA SANTITÀ
N. 258-758
Dal Vaticano, li 3 agosto 1951.

Reverendissimo Signore,

Mi sono recato a premura il sottoporre alla considerazione del Santo Padre il suo proposito di dare un aiuto al Rev.mo Don Tomasetti, come Sostituto Procuratore Generale della Pia Società di S. Francesco di Sales, nella persona del Rev. Don Evaristo Marcoaldi.
Sua Santità ha apprezzato il delicato e devoto gesto della S. V. Rev.ma di sottoporre alla Sua approvazione tale sua intenzione, e, pur conservando la Sua stima al Rev.mo Don Tomasetti, che con tanta saggezza ha svolto per molti anni la sua delicata attività di Procuratore Generale, volentieri l´autorizza a conferire l´incarico di cui sopra al detto Rev. Don Marcoaldi.
Profitto della circostanza per confermarmi con sensi di religioso ossequio
della S.            V. Reverendissima
devotissimo
(f.to) G. B. MONTAVI, Sost.

Ho già presentato al carissimo Don Tomasetti a voce e con una lettera speciale i miei ringraziamenti. Glieli rinnovo ufficialmente e cordialmente, in nome mio e dell´intiera nostra Società, per mezzo degli Atti del Capitolo, assicurandolo delle nostre preghiere.
Vi comunico pure un´altra notizia. Da tempo i Superiori, in vista del moltiplicarsi delle nostre cause di Beatificazione e Canonizzazione pensavano di eleggere un Postulatore. Parve bene nominarlo in questa circostanza nella persona di Don Luigi Castano, Consultore alla S. Congregazione dei Riti. Egli da molti anni si trova a Roma, ha pratica conoscenza della S. Congregazione dei Riti, anzi è già avviato al disbrigo delle pratiche relative anche ai nostri Servi di Dio.
Voglia il Cielo che queste nomine contribuiscano al bene della nostra Società.
Prima di finire v´invito a impegnarvi tutti decisamente con la preghiera e la propaganda per promuovere la glorificazione dei nostri Servi di Dio.
In particolare dobbiamo adoprarci per una propaganda vorrei dire eccezionale per la Canonizzazione del Beato Domenico Savio e per la Beatificazione di Don Rua: Abbiamo bisogno di miracoli: propagando la loro devozione il Signore ci esaudirà.

7. Infine, Figliuoli carissimi, vi comunico fin d´ora la Strenna per il 1952. Essa ripete i Ricordi dati per gli Esercizi Spirituali di quest´anno, quasi a confermarne e prolungarne l´efficacia. Eccola:

In questo mondo, sconvolto dalla superbia, urge praticare l´umiltà.
L´umiltà è splendore di verità.
L´umiltà rende gioconda la vita nelle famiglie, nelle comunità e nella società.
L´´umiltà è scudo sicuro della castità.

Dal Santuario di Maria Ausiliatrice, mando a voi, agli Allievi ed Ex-allievi, ai Cooperatori, amici e benefattori, una particolare benedizione, esortando tutti ad approfittare dei pochi mesi che ancora ci rimangono per acquistare i tesori delle Indulgenze proprie dell´Anno Santo.
Pregate, Figliuoli carissimi, per il vostro

aff.mo in G. e M.
Sae. PIETRO RICALDONE.