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BUONA NOTTE: Sintesi del Plenum del Consiglio Generale Invernale il 20-1-2004

DISCORSI E MESSAGGI - PASCUAL CHÁVEZ


Buonanotte del Rettor Maggiore Don Pascual Ch�vez
alla comunit� della Casa Generalizia
a conclusione del Plenum del Consiglio Generale
nella Sessione Invernale
(ANS 23-1-2004)

Approfittando di questo tempo della tradizionale buonanotte, vorrei mettervi al corrente sulla fine dei lavori del Plenum del Consiglio Generale, anticipando cos� di due giorni questa comunicazione. La sessione invernale del Consiglio Generale, infatti, si conclude fra due giorni, ma la messa che celebreremo mercoled� 21 gennaio per salutare e ringraziare Mons. Luc Van Looy, e l�impegno con i partecipanti alle Giornate di Spiritualit� Salesiana ai quali rivolger� il mio saluto gioved� sera, mi inducono a questo anticipo.

Questi due mesi di lavoro sono stati un periodo particolarmente intenso e molto impegnativo, sia per l�ordine del giorno che ci eravamo prefissati, sia per le circostanze che l�hanno accompagnato. Tra queste l�elezione del mio vicario a vescovo di Gent con il susseguente effetto domino che la nomina ha provocato. Si sono dovuti nominare innanzitutto il nuovo vicario, il nuovo regionale per l�Italia e il Medio Oriente, e il nuovo ispettore di Roma. Quest�ultima nomina ha reso necessaria anche la ricerca del suo sostituto come segretario della CISI.

Queste giornate di Plenum sono state anche segnate dall�evento luttuoso della scomparsa di don Fedrigotti, un confratello validissimo, dal quale, umanamente parlando, ci si potevano aspettare ancora molti anni di fecondo lavoro. Pensate che don Vecchi quando � stato eletto Rettor Maggiore aveva �solo� 65 anni, e ci confidava in Consiglio che si sentiva appena maturo per offrire qualche cosa alla congregazione. Don Fedrigotti invece non aveva ancora compiuto i 60 anni, e con la ricchezza delle qualit� di cui era dotato avrebbe ancora potuto dare moltissimo alla congregazione. Il corso della sua malattia � stato rapidissimo, e la morte lo ha colto solo dopo pochi mesi dall�inizio della sua infermit�. La sua scomparsa � avvenuta in rapida successione con quelle di don Liberatore e di don Brocardo. Nell�omelia della messa di esequie per don Fedrigotti, dicevo che il Signore ci ha visitato fortemente e ci ha chiesto di compiere la sua volont�, una verit� imperscrutabile ma che domanda la fiduciosa comprensione delle sue vie e dei suoi pensieri.

Riguardo al lavoro svolto in consiglio, innanzitutto abbiamo nominato 11 nuovi ispettori. L�ispettore dell�AFO, Manuel Jimenez; dell�ATE, Jos� Antonio Vega; il primo ispettore della nuova visitatoria AFW (Africa West), Riccardo Castellino; dell�ispettoria BMA, Dalmasio Medeiros; dell�ispettoria BRE, Joao Carlos Ribeiro; dell�ispettoria GBR, Michael Winstanley; dell�ispettoria INH, Noel Maddhichetty; dell�ispettoria IRO, Gianluigi Pussino; dell�ispettoria PLO, Boleslaw Kezmierczak; dell�ispettoria PLN, Zbigniew Lepko; dell�ispettoria THA, Joseph Prathan.

In questa sessione del Plenum abbiamo anche eretto 4 nuove Visitatorie, la prima delle quali nell�Ovest dell�Africa (AFW) costituita dai confratelli e dalle case sostenute in precedenza da altre ispettorie, e ora raggruppate in un�unica circoscrizione. Ne fanno parte le opere salesiane della Liberia, Sierra Leone, Ghana e Nigeria. Abbiamo creato altre 3 nuove visitatorie appartenenti alla regione Asia-Sud: l�antica delegazione del Myanmar, che apparteneva all�ispettoria di Calcutta; l�antica delegazione dello Sri Lanka, che rientrava nell�ispettoria di Madras; l�antica delegazione del Konkan, che faceva parte dell�ispettoria di Bombay. Con queste nuove visitatorie la congregazione raggiunge praticamente le 100 circoscrizioni giuridiche. Solo qualche mese fa, nello scorso anno 2003, abbiamo appena realizzato l�unificazione delle due ispettorie venete. Il prossimo 2005 vedr� la riunificazione delle due ispettorie della Germania e successivamente quella delle ispettorie di Olanda e Belgio Nord.

Abbiamo studiato 8 relazioni di visite straordinarie. Si tratta di uno degli interventi di animazione e governo pi� decisivi per la vita delle ispettorie, attraverso uno studio che avviene in consiglio soltanto in due occasioni: quando si prende visione dello stato dell�ispettoria prima della nomina di un nuovo ispettore, e subito dopo la visita straordinaria. Si pu� dire che da queste visite spesso si ha come l�impressione che non vengano dei frutti tangibili atti a determinare un consistente cambiamento dell�ispettoria visitata. Ma questo non lo si pu� neanche immediatamente far dipendere dal fatto che si faccia la visita straordinaria. Infatti, perch� le visite straordinarie possano essere feconde sono assolutamente necessari 3 fattori determinanti: innanzitutto una buona analisi dello stato di salute di una ispettoria, e questo � compito del visitatore; in secondo luogo, la incisivit� degli orientamenti indicati, e vi posso dire che quando questi sono ben individuati e tracciati, e soprattutto messi in pratica, si pongono le vere condizioni per le svolte storiche delle ispettorie; questo infine influisce fortemente sul terzo fattore che rende le visite straordinarie feconde, e cio� la volont� politica di fare diventare operative le indicazioni ricevute, questo � un compito che spetta in particolare all�ispettore e al suo consiglio, e per il consiglio generale corrisponde all�impegno di monitorare e accompagnare l�assunzione delle linee individuate.

Tra le altre tematiche che abbiamo preso in mano accenno solo ad alcune che mi sembrano le pi� significative. Ci siamo confrontati e abbiamo studiato la potenziale modalit� di svolgimento del Capitolo Generale. In particolare abbiamo visto come questo possa gi� prendere spunto dalla visita d�insieme dalla quale dovranno scaturire le sfide che si stanno affrontando in differenti situazioni, perch�, dalle distinte visuali si possa avere una visione d�insieme dell�identit�, della vitalit� e della progettualit� della congregazione nei suoi diversi contesti. Con il tema che vorremmo proporre per la visita d�insieme, vogliamo fare una verifica degli ultimi 20 anni della vita della congregazione, cio� dal CG22, in cui � stato rinnovato il testo costituzionale, fino all�ultimo CG25. Non abbiamo avuto molto tempo per approfondire questo tema in modo pi� consistente, perci� ci siamo dovuti concentrare con il nostro studio sul CG25 e vedere come questo � stato comunicato, come i 5 moduli operativi sono stati assunti, quali sono le difficolt� che stanno trovando le ispettorie, e soprattutto qual � il frutto che ne � derivato. Accanto a questo sono emersi alcuni interrogativi che ci aiuteranno a definire meglio le tematiche del CG26.

Un altro tema che abbiamo da poco finito di affrontare � quello della fragilit� vocazionale, un problema che preoccupa tutte le congregazioni e tutte le diocesi. Capita di sovente che appena trascorsi 2 o 3 mesi di professione, i confratelli non abbiano pi� la voglia, la motivazione e il dinamismo per continuare nella loro vita salesiana, abbandonando la vita consacrata. Speriamo che questa proposta susciti nelle ispettorie una riflessione sulle cause di abbandono e soprattutto spinga a qualificare maggiormente i nostri interventi formativi.

Abbiamo approvato il bilancio preventivo, fatto che � avvenuto per la prima volta in quanto prima ci si occupava solo della approvazione del bilancio consuntivo. Si dovevano fare delle grandi scelte e approvare alcuni lavori straordinari che si sono resi urgenti al Colle Don Bosco, all�UPS, alla Basilica di Maria Ausiliatrice e alla Pisana.

Altri momenti che vorrei condividere con voi. Innanzitutto il corso per i nuovi ispettori. In quest�ultima occasione vi hanno preso parte 9 ispettori, e uno di loro ha preso la corsia preferenziale per arrivare alla comunit� della Casa Generalizia, cio� don Pier Fausto Frisoli che aveva appena completato il cammino di formazione dei nuovi ispettori ed � stato chiamato a prendere parte del consiglio generale in sostituzione di don Bregolin. Il che vuol dire che questi corsi a volte sono molto fecondi. � un�esperienza - pi� che un corso � di comunione, un tempo durante il quale viene offerto agli ispettori un quadro d�insieme delle dimensioni e delle aree comprese nel termine animazione e governo di una ispettoria. Il corso in fondo vuole principalmente abilitare i neoispettori alla funzione principale alla quale sono stati chiamati: animare e governare un�ispettoria. Evidentemente il corso non pu� soddisfare tutti i bisogni degli ispettori, perci� i regionali, attraverso i raduni delle conferenze ispettoriali, in questa linea e sulla base dello scambio di esperienze tra vecchi e nuovi ispettori, portano avanti un programma di formazione complementare.

Abbiamo avuto l�incontro con il Consiglio Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice , una prassi avviata gi� da anni di radunarsi ogni 6 mesi durante il plenum d�estate presso la casa delle FMA Santa Rosa di Castelgandolfo, e il plenum d�inverno qui da noi alla Pisana. Un incorno di questa natura vuole essere un segno della volont� di cercare di camminare insieme, approfondendo e rivitalizzando le nostre radici carismatiche comuni, e promovendo una maggiore sinergia sul territorio dove operiamo. In questa occasione, il tema che ci ha occupato � stato �il significato delle prossime beatificazioni� per l�Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice con suor Eusebia Palomino, per la congregazione salesiana con il sacerdote don Augusto Czartoryski, con la cooperatrice salesiana Alessandrina Da Costa, e dobbiamo aggiungere con l�exallievo Alberto Marvelli. Proprio questa mattina � arrivata la comunicazione ufficiale dalla Segreteria di Stato che domenica 25 aprile si celebrer� in Piazza San Pietro la beatificazione dei tre membri della Famiglia Salesiana, mentre quella di Alberto Marvelli � stata prevista per il mese di ottobre. Dopo una breve introduzione del tema c�� stata una condivisione molto arricchente che si � conclusa con la decisione di costituire una commissione, gi� operativa, per la preparazione del grande evento delle beatificazioni. L�incontro tra i due Consigli Generali, FMA e SDB, ha dato anche spazio alla comunicazione delle iniziative e delle proposte pastorali legate al 50� anniversario della canonizzazione di San Domenico Savio e al centenario della morte di Laura Vicu�a. Vi posso dire che vi sono molte iniziative in corso.

E finalmente una parola sul raduno della commissione teologica dell�USG (Unione Superiori Generali) alla quale appartengo e a cui ho preso parte. Si � definito il tema per la prossima assemblea che si svolger� alla fine del mese di maggio prossimo. Il tema che prenderemo in considerazione sar� la �Mutuae Relationes Populi Dei�. Questo titolo fa notare come non sar� presa in considerazione soltanto la Mutuae Relationes, il documento scritto 25 anni fa che cercava di creare vincoli di comunione tra i vescovi e la vita religiosa, ma vedere il documento dalla prospettiva di una ecclesiologia di comunione, un nuovo paradigma dei rapporti all�interno della Chiesa tra vescovi, religiosi, laici e movimenti. Perch�? Innanzitutto perch� i problemi non mancano. Si continua a parlare molto di comunione, ma nella prassi si deve ancora fare moltissimo per raggiungere l�obiettivo fissato dalla Lumen Gentium del Concilio Vaticano II. Al tempo stesso, stiamo continuando a preparare il Congresso Mondiale della Vita Consacrata, che si svolger� a Roma dal 23 al 27 novembre, con il tema: �Passione per Dio, compassione per l�umanit��. Sono due elementi inseparabili che fanno da fondamento alla vita consacrata nella quale l�amore e la passione per Dio si trasforma nell�amore e nel servizio ai fratelli, impegno primario della missione di ogni consacrato. Si � presa come icona quella del Buon Samaritano. Si dice che una spiritualit� senza teologia corre il rischio di diventare spiritualismo, e una teologia senza spiritualit� corre il rischio di diventare ideologia, e questo capita spesso. Una passione per Dio senza compassione per l�uomo diventa idolatria, una compassione per l�uomo senza passione per Dio si riduce a filantropia.

Faccio a tutti gli auguri di buone feste salesiane. Dopodomani festeggeremo il centenario della morte di Laura Vicu�a, il 24 la festa di San Francesco di Sales e il 31 la festa del nostro amato Padre e Fondatore Don Bosco. Sono gli stimoli e gli esempi che vengono da questi Santi a modellare la nostra vita su quella del nostro Padre e su quella di coloro che hanno saputo essergli discepoli fedeli e figli devoti, e soprattutto perfetti imitatori.

Grazie
Buonanotte

Don Pascual Ch�vez V.

Roma, Casa Generalizia, 20 gennaio 2004