Rettor Maggiore

La guerra e il dramma dei rifugiati: la lettera del Rettor Maggiore per la guerra in Ucraina

 

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Prot. 22/0091 Roma, 12 marzo 2022

Ai miei cari fratelli e sorelle salesiani

Alla nostra cara Famiglia Salesiana in tutto il mondo

LA GUERRA E IL DRAMMA DEi RIFUGIATI

 

Miei cari fratelli e sorelle di tutto il mondo,

vi scrivo questa lettera alla vigilia della mia partenza per il Cameron, dove guidero gli Esercizi Spirituali degli ispettori e dei membri dei consigli ispettoriali della regione Africa e Madagascar. Si tratta di un' esperienza gia vissuta in altre tre regioni: Mediterranea, Interamerica e America Cono Sud. In Cameron sono atteso da 98 confratelli che intendono vivere una particolare esperienza di benedizione nel nome del Signore.

Prima di partire desidero rivolgermi ancora una volta a ciascuno di voi, cari fratelli e sorelle di tutta la nostra Famiglia Salesiana.

In questi giorni abbiamo indubbiamente sofferto per il dolore di migliaia di persone. Tante immagini di sofferenza e di morte hanno fatto il giro del mondo. Ancora una volta intendo ribadire che sono convinto che ci sono tante persone in Russia che, senza dubbio, non vogliono il massacro che sta avvenendo; ma o non possono dirlo, o non possono parlare (perche sappiamo che li aspetta il carcere se lo fanno), o sono ingannati dalle false notizie che i loro capi stanno diffondendo. Dico questo perche il nostro cuore cristiano e salesiano non ci permette di condannare le persone per il fatto di essere nati in un luogo o in un altro. Noi condanniamo e respingiamo le azioni sbagliate e coloro che sono responsabili di esse.

Cari fratelli e sorelle, molto si sta facendo per le vittirne di questa "guerra ingiusta, abusiva e prepotente"; lo stanno facendo molte nazioni e anche noi, nel nostro piccolo, come Famiglia Salesiana di Don Bosco. Piu tardi condividero con voi, brevemente, alcune delle cose che si stanno realizzando. Vi chiedo di proseguire in quest'opera e vi chiedo, insieme al Santo Padre Papa Francesco e a tutta

la Chiesa, di continuare a pregare, con fede profonda e con la speranza che in mezzo al male, al peccato e al dolore, Dio avra senza dubbio l'ultirna parola. Cosi e avvenuto anche nella morte ingiusta del suo Figlio prediletto, il Signore Gesu.

Ho condiviso questi miei pensieri con Madre Chiara Cazzuola, Superiora generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e con il Signor Antonio Boccia, Coordinatore mondiale dei Salesiani Cooperatori. E so che tutti stiamo facendo la nostra parte. E hello sentirci cosi in comunione di intenti.

Anzitutto desidero ringraziare sinceramente tutti i confratelli e tutte le consorelle delle nostre comunita in Ucraina, Polonia, Slovacchia, Moldavia e Romania che stanno lavorando per far fronte alla massiccia ondata di questo doloroso esodo umano. So che molte nostre case stanno accogliendo tante persone con grande dignita. E so che questo continuera anche in altre nazioni.

Grazie, cari fratelli e sorelle! La vostra dedizione e il vostro impegno ci riempiono di orgoglio e, posso assicurarvi, che non siete soli: siamo con voi. In modo speciale dico questo ai nostri fratelli e sorelle in Ucraina, che continuano ad essere "a fianco de/la loro gente, de/ loro popolo ": siamo con voi e disponibili per qualsiasi necessita.

La Famiglia Salesiana di Don Bosco vuole rispondere oggi a tanto dolore; pur sapendo che questa guerra in Ucraina none l'unica. Infatti, pochi minuti fa l'agenzia intemazionale di notizie Zenit ha confermato che, nel mondo, sono in corso ben 25 conflitti! E gli effetti sono sempre gli stessi: devastazione, migrazione forzata, rifugiati e numerosi morti.

Nella guerra in Ucraina, oltre due milioni di persone hanno gia dovuto abbandonare la loro patria e andare come rifugiati in altri paesi. E davvero una tragedia umana. Come salesiani e come Famiglia di Don Bosco desideriamo aiutare in tutti i modi possibili.

E continuiamo a chiedere, con insistenza ogni giomo, che questo disastro finisca al piu presto.

Ma allo stesso tempo, vorrei offrivi un resoconto della solidarieta che si e realizzata finora nel mondo salesiano. Sicuramente non saro preciso ne esaustivo perche il bene e gli interventi sono molto di piu di quelli che conosco. Mi scuso per questo.

Desidero, dunque, richiamare in estrema sintesi l'elenco degli interventi di cui sono a conoscenza:

I confratelli della Visitatoria salesiana in Ucraina stanno accompagnando gli sfollati, mobilitando molte persone e inviando cibo e medicine nella parte orientale del Paese e non senza pericoli. Le situazioni piu drammatiche riguardano i tanti anziani e i malati che non possono andare da nessuna parte. I nostri confratelli, con la collaborazione di molti laici e amici, stanno facendo del loro meglio per aiutare ad affrontare i bisogni piu essenziali: cibo, protezione dal freddo, contenimento e sostegno emotive.

Le quattro ispettorie salesiane della Polonia hanno aperto le loro case per accogliere centinaia e centinaia di persone. Spesso si tratta di madri con i loro bambini. Don Krzysztof Grzendzinski, economo ispettoriale di Varsavia, insieme ad altri collaboratori sta coordinando gli aiuti che stanno arrivando per assicurame l'effettiva distribuzione.

Finora la Polonia (come nazione) ha accolto 1.370.000 persone (e il numero, purtroppo, continuera ad aumentare). Di questi, il 93% sono cittadini ucraini; il 6% sono cittadini di altre 100 nazionalita che erano in Ucraina; e l'1% sono cittadini polacchi che sono rientrati in patria. La Procura missionaria di Torino si e resa presente attraverso  il Procuratore  padre Daniel Antunez, che si e recato sia in Polonia sia in Ucraina per incontrare direttamente gli ispettori sul posto e, in dialogo con me, per garantire un aiuto immediato e future, una volta terminata la fase acuta dell'emergenza.

Un'importante campagna di ricerca di fondi e stata promossa da "Missioni Don Bosco" di Torino.

Ugualmente, oltre ad unprimo sostegno finanziario, "Misiones Salesianas" di Madrid-Spagna, ha svolto una grande opera di sensibilizzazione della popolazione spagnola attraverso stazioni radio e comunicati stampa, oltre ad una campagna di raccolta fondi per l' emergenza dei rifugiati ucraini. Anche l'Economo generale, il Signor Jean Paul Muller, e padre George Menamparampil sono stati in Polonia per alcuni giorni per individuare le prospettive necessarie in vista di un aiuto immediato ma anche a piu ampio raggio.

I salesiani cooperatori ci hanno informato che come Associazione stanno continuando a fornire sostegno finanziario. Insieme a questi interventi hanno espresso chiaramente la loro condanna alla guerra mediante una dichiarazione sui vari mezzi di comunicazione di massa e con una lettera personale inviata all'Ambasciatore russo a Roma.

Inoltre, il Consiglio mondiale

Le Damas Salesianas stanno realizzando varie iniziative in diverse parti del mondo per unirsi all'appello dame rivolto a tutti i membri della Famiglia Salesiana la settimana scorsa. Siamo profondamente grati per la loro comunione in spirito di famiglia.

L'Ispettoria Salesiana di Venezia-Mestre (INE), la piu vicina al confine con questi paesi, ha inviato molteplici aiuti: a Bacau (Romania) e iniziata l'accoglienza; a Chisinau (Moldavia) dove 220 persone sono gia state accolte nel Centro Don Bosco. Nella nostra parrocchia di Cretoaia,

altre 18 persone sono state accolte. A Bardolino (Italia) e nella comunita proposta di Mogliano Veneto (Italia), sono state accolte due famiglie con i loro bambini. A Costanza (Romania) sono ospitate 15 persone (7 adulti e 8 bambini). Due madri con i loro bambini sono a Mestre. Qualche giomo fa sono partiti dalla casa salesiana di Udine due furgoni con medicinali in collaborazione con il Banco Alimentare; e da Mogliano sono partiti quattro camion con materiale per l'accoglienza in Polonia.

La stragrande maggioranza delle ispettorie salesiane di tutto il mondo si sta mobilitando per fornire il maggior aiuto finanziario possibile. II trasferimento di denaro ricevuto e inviato ammonta ora a piu di 400.000 euro, la maggior parte dell'Ucraina. Sono certo che altri fondi arriveranno.

Attendiamo ulteriori valutazioni nell'emergenza. Tuttavia, bisogna prevedere interventi anche peril prossimo futuro.

La "Don Bosco Jugendhilfe Weltweit" di Beromiinster in Svizzera ha approvato lo stanziamento di 250.000 euro per gli aiuti per l'emergenza in Ucraina, Polonia e Slovacchia e altri 30.000 euro sono stati inviati all'Ispettoria di Cracovia per l'accoglienza

Molte altre donazioni provengono dai piu diversi luoghi salesiani del mondo come Hong Kong,

Thailandia, Irlanda, Germania (sia dall'Ispettoria Salesiana sia dalla Procura missionaria di Bonn), Gran Bretagna, Portogallo, Italia Meridionale, Italia Lombardo-Emiliana, Spagna-Madrid, Brasile-Campo Grande.

Anche le neonate ispettorie dell' Africa si sono rese presenti. In particolare, voglio ricordare l'Ispettoria dell' Africa Nigeria Niger (ANN) e dell'Africa Occidentale Nord (AON).

A questo vanno aggiunti i contributi raccolti in forma spontanea dalle ispettorie dei paesi con difficolta politiche. Sono profondamente impressionato dalla generosita e dagli sforzi di queste e di altre ispettorie e benedico il Signore per questo: Lui che mai sara superato in generosita ispiri sentimenti di solidarieta e di vicinanza a queste popolazioni nel cuore di tutti.

I1 nostro Ufficio missionario salesiano dell'Ispettoria della Corea ha inviato direttamente aiuti all'Ispettoria della Polonia Sud e all'Ucraina. Le Figlie di Maria Ausiliatrice in Corea hanno fatta giungere alcuni fondi alla Casa generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice a Roma. I vari gruppi della Famiglia Salesiana della Corea stanno raccogliendo aiuti finanziari durante il periodo quaresimale per le vittime della guerra e i rifugiati.

L'Ispettoria Salesiana della Germania ha messo a disposizione uno spazio presso la casa di Beromtinster per fornire alloggio e sistemazione a circa 20 rifugiati ed e gia in contatto con l'Ufficio per i rifugiati della Svizzera.

In altre case di questa Ispettoria si sta facendo lo stesso: nel Salesianum a Monaco, nel Don Bosco Aschau-Waldwinkel, a Kloster Benediktbeuem, a Kloster Ensdorf, Bonn, Pfaffendorf.

Mentre i minori non accompagnati provenienti dall'Ucraina sono accolti a Helenenberg.

L'accoglienza, l'offerta di una casa e la capacita di condividere, hanno sempre un valore straordinario.

Questo e solo un esempio del nostro umile ma importante e significativo contributo. A quanto detto sopra si aggiunge l'intervento di alcune case dell'Ispettoria di Venezia-Mestre in Moldavia e Romania.

Tutto cio e molto altro che sta avvenendo e che non posso documentare in queste poche pagine, mi fa pensare, in un certo senso, a quella situazione a cui mi riferivo nella lettera per ii Centenario della morte di don Paolo Albera, quando, di fronte all'impressionante numero di morti causati dalla prima guerra mondiale, chiese alle case salesiane di essere generose nell'accogliere tanti ragazzi orfani.

La generosita espressa in questi momenti tocca la profondita del nostro carisma salesiano. Posso certamente affermare che Don Bosco avrebbe fatto lo stesso. Grazie per questo, miei cari confratelli e mia cara Famiglia Salesiana.

Termino il mio resoconto con l'elenco di altre iniziative:

L'Opera don Bosco onlus di Lugano (dell'Ispettoria ILE) ha inviato un aiuto significativo per la realizzazione di un bunker che era stato richiesto dai nostri confratelli dell'Ucraina.

L'Ispettoria della Germania ha contribuito con la consegna di medicine con "Action Medeor Germany" a Lviv; e insieme alla Procura missionaria di Varsavia ha provveduto ad acquistare letti e attrezzature per i rifugiati in Polonia.

In Gran Bretagna e stato organizzato un incontro tra il nostro confratello ucraino padre Eugene

Nebesniak e un membro della commissione parlamentare britannica. L'incontro ha consentito di esercitare una certa pressione sulle autorita inglesi affinche diano priorita ai preparativi in vista dell'accoglienza dei migranti provenienti dall'Ucraina.

Allo stesso tempo, ancora in Gran Bretagna, le famiglie ucraine e russe della nostra scuola di Londra sono state invitate a partecipare ad una liturgia per la pace. Un'iniziativa davvero bella e significativa.

Concludo questa lettera, miei cari fratelli e sorelle, dicendovi ancora una volta: grazie!

Prima di tutto al Signore che ci permette, nonostante la fragilita personale di cui ciascuno e consapevole, di non avere "un cuore di pietra ma di came", come leggiamo nella Sacra Scrittura. Sono grato per tanta generosita.

Vi invito a non stancarvi, perche questa realta ci chiedera aiuto, empatia e comunione per molto tempo ancora.

E vi chiedo di fare la cosa piu importante: che non cessiamo di chiedere al Signore, giorno e notte, ii dono della pace. Lui tocchi i cuori che hanno bisogno di essere trasformati, e accompagni questi eventi verso la soluzione giusta e secondo la Sua volonta.

La preghiera alla nostra Madre Ausiliatrice, la "Madonna dei tempi difficili", ci dia la forza necessaria; soprattutto la forza e il coraggio di cui ha bisogno il popolo dell'Ucraina.

Un abbraccio fratemo con vero affetto nel Signore e in Don Bosco.

Rettor Maggiore