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Buonanotte dell’Ispettore CRO Progetto “Giovani per i giovani” 31 marzo 2014

Buonanotte dell’Ispettore CRO
Progetto “Giovani per i giovani”
31 marzo 2014

Cari confratelli,
colgo occasione di salutarvi tutti e di invitarvi a ringraziare Iddio per il nostro centenario della presenza salesiana in Croazia e Bosnia ed Erzegovina.

La venuta e la crescita è andata molto bene dal 1913 fino alla seconda guerra mondiale. Dopo di che buona parte dell'Europa Centrale ed Est è caduta sotto la dittatura dell’ideologia comunista, la quale si è schierata subito contro la religione, e specialmente contro la Chiesa Cattolica Romana. Siamo rimasti senza le nostre opere, e cacciati nelle sagrestie delle chiese che ci sono rimaste per dare l’apparenza della liberta religiosa. Però Signore ha agito a modo suo. Ha mandato le vocazioni in quella situazione quasi impossibile per vivere. Dal giorno al giorno siamo cresciuti fino alla caduta del muro di Berlino, quando abbiamo avuto le prime votazioni democratiche 1990. Anche in Croazia sono spuntati i raggi del futuro più luminoso in tutti i campi e specialmente quello religioso. Si poteva di nuovo confessare liberamente la fede senza paura ed ostacoli e non solo quello, ma anche di poter uscire con il lavoro educativo-pastorale fuori dalle sagrestie - “catacombe”. Devo però far notare che i salesiani in Croazia anche nel sistema comunista dalla fondazione dell’Ispettoria autonoma salesiana negli anni settanta hanno avuto alcune iniziative di lavoro educativo con i “ministranti” (chierichetti).

Dentro il lavoro pastorale parrocchiale sono riusciti a introdurre le colonie estive per loro, dove passavano nei diversi gruppi intorno a 500 ragazzi. Come chierichetto sono venuto così anch’io, e questo è stato il mio primo contatto con i salesiani. Fine anni ottanta il lavoro si è allargato anche ai giovani delle scuole medie superiori. Il primo gruppo a modo organizzato è venuto nell’anno 1989 a Rijeka. Poi è capitata la guerra della Serbia contro gli altri popoli dell’Ex-Jugoslavia. 1/3 della Croazia è stato sotto l’occupazione della popolazione serba. In quella situazione, quasi disperata, il delegato della pastorale giovanile don Josip Stanic con la equippe ha organizzato il primo incontro dei giovani dalle nostre parrocchie salesiane. Con tutti i pericoli di quella situazione e con tutte le paure sono riusciti ad organizzare questo incontro. Sono venuti quasi 290 giovani a Rijeka, e l’incontro si è svolto in due giorni. Incoraggiati dall’effetto positivo di quell’evento hanno programmato e realizzato la prima scuola per gli animatori, che ha cominciato nel mese di aprile del 1994.

La formazione degli animatori è durata per due anni. Sono stati organizzati otto incontri di fine settimana. Per la prima scuola insieme con i salesiani sono stati 65 giovani. Come frutto di questa scuola nelle parrocchie sono cresciuti diversi gruppi: di preghiera, di caritas, quelli sportivi, musicali, di teatro, di tempo libero. Le condizioni di lavoro erano molto ristrette e difficili. Da una parte mancavano gli spazi adatti e dall’altra parte anche alcuni salesiani, abituati a lavorare a modo individualista e da protagonisti solitari li guardavano come un “fastidio”. Non sapevano come inserirli nella pastorale in atto. Ma anche queste difficoltà di cambio di mentalità sono state scavalcate. Dall’atteggiamento “cosa faccio con loro” si è passati a quello “ho bisogno ancora di tanti animatori per i nuovi progetti”. La scuola degli animatori migliorava con gli anni. Ma mancava ancora un buon aggancio al livello locale perché mancava l’accompagnamento dei giovani, ed in questo senso si doveva lavorare con i salesiani stessi. Così la cosa andava fino all’anno 2001. In quell’anno don Josip Krpić sotto impulso dei giovani stessi e dei salesiani cooperatori ha cominciato con la formazione degli animatori fuori delle opere salesiane. Nell’anno 2002 ha preso piede il progetto pilota nella Diocesi di Požega.

Nell’anno 2003 la Conferenza Episcopale Croata (HBK) ha fatto suo tutto il progetto della formazione degli animatori sotto il titolo “Giovani per i giovani”. I protagonisti e realizzatori sono stati Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, Salesiani Cooperatori e movimento giovanile salesiano, in concreto si tratta di Famiglia Salesiana. Quel primo anno sono state 5 diocesi, le quali hanno chiesto di fare questo progetto “Giovanni per i giovani” da loro. Un anno dopo ancora tre. Dopo 5 anni lo ha fatto anche la Conferenza Episcopale di Bosnia ed Erzegovina. Oggi il progetto esiste in quasi tutte le diocesi, anzi alcune sono già capaci di farlo da sole, mentre le altre sono ancora aiutate dal Ufficio nazionale per la pastorale giovanile. Bisogna dire che i membri dell’Ufficio per la pastorale giovanile presso HBK sono dall’inizio proprio gli animatori stessi dei primi tempi, oggi tutti salesiani cooperatori.

Un sostegno speciale il progetto ha avuto dal Vescovo incaricato per i giovani presso la Conferenza Episcopale. Quest’ufficio, oltre l’accompagnamento della problematica giovanile, è incaricato per la organizzazione dell’incontro nazionale dei giovani ogni due anni. Negli ultimi anni si tratta quasi di regola intorno a 20.000 mila giovani. Al livello dell’Ispettoria Croata il progetto è dall’anno 2009 diviso in due parti: primo anno per i così detti preanimatori, e secondo per gli animatori. Per i bisogni dell’animazione sono stati preparati anche materiali adatti per la formazione dei preanimatori al livello locale.

Ecco in breve i frutti di questo progetto:

  1. I primi destinatari sono i giovani stessi. Fin’oggi la scuola degli animatori è stata  frequentata da circa 800 giovani dalle nostre comunità ed attraverso Ufficio per i giovani intorno a 3.000.
  2. All’inizio il progetto è stato realizzato dai salesiani, è oggi si può dire che è progetto della FS.
  3. Grazie a questo progetto c’è un bel numero dei giovani che hanno scoperto la vocazione spirituale. Nelle diocesi sono stati già ordinati i sacerdoti da questo progetto ed alcuni sono entrati in diversi ordini e congregazioni religiose maschili e femminili. Nella nostra Ispettoria sono 8 giovani salesiani tra i quali 2 già ordinati sacerdoti. Abbiamo una 20 di salesiani cooperatori.
  4. Si sente un’appartenenza al movimento giovanile salesiano più cosciente.
  5. Nelle nostre parrocchie ci sono anche una ventina di catechisti, e quanti ci sono nelle parrocchie diocesane non abbiamo informazione.
  6. La dimensione spirituale è notevole.: la vita sacramentale dei giovani è cresciuta (confessione e comunione), la devozione mariana attraverso la preghiera del rosario comune dal 1 maggio fino al 31 ottobre nelle comunità salesiane, i gruppi di preghiera (adorazioni davanti al Santissimo), le veglie di notte (durante la visita delle Reliquie di don Bosco: dai 16 giorni di visita, per tutta la notte è stata organizzata la veglia 10 volte).
  7. L’impegno in diversi gruppi dell’oratorio festivo o colonie estive, gruppi sportivi e di tempo libero. Ogni anno: Don Bosco Fest – le nuove canzoni su don Bosco e vita dei giovani con l’edizione del CD.
  8. Il volontariato di diverso tipo: scolastico, parrocchiale, caritativo …
  9. Nel campo dei mass media la realizzazione dello studio per la creazione del materiale video ed audio in vista della nuova evangelizzazione via Internet. E’ stata realizzata anche un’applicazione per i cellulari intelligenti chiamata Nuova Eva proprio per la nuova evangelizzazione.
  10. Nella programmazione ci sono i pellegrinaggi nei luoghi di spiritualità salesiana: Colle don Bosco, Torino – Valdocco, Chieri, Mondonio, Mornese. 

Terminando vi ringrazio per l’attenzione e vi chiedo una preghiera affinché il progetto “Giovani per i giovani” vada ancora avanti e porti buoni frutti e vi auguro buona notte!

don Pejo Orkić
Ispettore CRO