Buonanotte dell’Ispettore MOR
“Contesto e sfide pastorali in Medio Oriente”
L’ispettoria Salesiana del Medio Oriente (MOR) è intitolata a “Gesù Adolescente”, è stata canonicamente eretta il 20 gennaio 1902, ha come sede ispettoriale Betlemm.
E’ composta da 13 comunità distribuite in 7 paesi: Palestina, Israele, Siria, Libano, Egitto, Turchia e Iran.
Totale confratelli 94: confratelli locali 30, confratelli italiani 40, confratelli di altre nazionalità 24.
Nell’ispettoria MOR ci sono: 9 Oratori, 9 Scuole presenti in 5 opere, 1 Università Tecnica, 4 Centri di formazione professionale, 3 Parrocchie, 4 presenze tra i profughi e gli sfollati, 2 Aspirantati, 1 Prenoviziato, 1 Studentato teologico (Gerusalemme Ratisbonne), 6 Centri di Salesiani Cooperatori. Ci sono inoltre varie case con strutture di ospitalità, varie chiese pubbliche e cappellanie, i luoghi santi di Beitgemal “Santo Stefano, il venerabile Simone Srugi”, l’azienda vitivinicola di Beitgemal e Cremisan, il Centro Artistico, il Museo Internazionale della Natività e la panetteria a Betlemme, e infine il servizio presso la Nunziatura di Gerusalemme e anche quella di Tehran.
“L’Ispettoria si trova in Medio Oriente da più di cento anni e oggi è presente in sette paesi. E’ una delle Ispettorie più complesse della Congregazione per diversità culturali e linguistiche, per storia e tradizioni, per la varietà delle confessioni cristiane e delle Chiese orientali, per i conflitti tra i diversi paesi, per la irrisolta questione palestinese, per la presenza maggioritaria dell’Islam”. (Lettera del RM al MOR 2011)
Le sfide per i cristiani del Medio Oriente
Luci dal MOR
Ombre nel MOR
Situazione socio-politica in Medio Oriente
Tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 la regione mediorientale è stata colpita da un’onda di proteste, violenze e sommosse. Ciò ha scosso le società arabe in tutte le dimensioni (sociali, politiche, economiche, culturali, religiose, educative…), con riflessi anche nelle nostre case. Ne hanno sofferto specialmente la Siria, l’Egitto, il Libano e la Turchia. Non potendo qui analizzare la situazione di vari Paesi, mi limito ad un accenno sull’Egitto, mentre prolungo il discorso sulla Siria.
La situazione in Egitto
Dal 2011 ad oggi la situazione è ancora in subbuglio e incerta, ma si intravedono segnali positivi di stabilizzazione. Anche in tale difficile situazione, le nostre 3 comunità hanno sempre continuato tutte le loro attività scolastiche e oratoriane, infondendo anche ai giovani e collaboratori un senso di coraggio e di speranza.
La situazione in Siria
In questo momento la situazione in Siria è assai problematica, a causa di disordini e di violenze che stanno insanguinando il Paese.
Aleppo: Attualmente, la comunità salesiana è costituita da due confratelli, i quali sono rimasti solidali con la popolazione, e particolarmente vicini alle famiglie dei giovani del Centro giovanile e dell’Oratorio. Essi esprimono la loro vicinanza con varie attività pastorali e sociali e mediante visite personali alle famiglie colpite dalla guerra. Si organizzano incontri periodici, programmati per le varie fasce di età, al fine di pregare insieme. A tutto ciò si aggiunge la condivisione della mensa e lo spazio dato a qualche attività ricreativa. Non può mancare l’aiuto materiale di prima necessità: viveri, medicinali, denaro per coprire determinate spese, offrire libri di carattere religioso, agiografico e spirituale, ecc. La porta della comunità salesiana di Aleppo è sempre aperta a chiunque è nel bisogno, perché l’amore di Cristo Salvatore non conosce frontiere. Ogni giorno convergono alla nostra casa numerose famiglie che non sanno dove incontrarsi per passare parte della giornata insieme.
Kafroun: In agosto 2012, la guerra cominciò a riversarsi anche su Aleppo. Molte famiglie persero la loro casa e altre furono costrette a lasciarla, e a cercare qualche sistemazione altrove. Fu in questa occasione che la casa di Kafroun aprì le sue porte ad alcune decine di famiglie di parenti dei Salesiani, dei cooperatori, e degli animatori, offrendo loro alloggio e vitto in un’atmosfera di famiglia. Attualmente, con la presenza fissa di un salesiano, molti partecipano alla preghiera della comunità, collaborando alla manutenzione e a vari lavori della casa, vivendo insieme vari momenti fraterni. I loro figli sono inseriti nelle scuole della zona e le frequentano regolarmente, servendosi dei nostri mezzi di trasporto. I pomeriggi di venerdì, sabato e domenica, la casa di Kafroun diventa “Centro giovanile” e “Oratorio” per la gioventù dei villaggi vicini e lontani e per gli sfollati della zona. E alla domenica, si partecipa alla Santa Messa.
Damasco: La comunità salesiana è composta da 4 confratelli. Fino alla prima metà di luglio 2012, le attività formative, spirituali, culturali e sportive dell’Oratorio-Centro giovanile di Damasco si svolsero normalmente, con la presenza di circa 350 ragazzi e ragazze delle elementari e medie. Da luglio 2012 cambiò radicalmente l’atmosfera di serenità che si respirava in città, a causa di vari attentati. Da allora, oltre alle normali attività pastorali-educative quotidiane, ci sono visite alle famiglie dei nostri ragazzi e giovani, con vari aiuti di prima necessità, e poi anche frequenti convocazioni di piccoli gruppi per un incontro di 2-3 giorni di formazione umana, spirituale e salesiana.
Ringrazio il Signore per la testimonianza, la solidarietà e la vicinanza dei confratelli delle varie case verso tanti ragazzi, giovani e famiglie sventurate, provate da questa guerra iniziata nel 2011. E’ doveroso ringraziare quanti hanno collaborato con la loro generosità per lenire la sofferenza di tanti siriani colpiti dalla sventura di questa guerra: benefattori, parenti, amici, organizzazioni caritative, salesiani, ecc. La Divina Provvidenza è stata veramente generosa nel venire incontro alle nostre richieste di aiuto. Ciò ha reso possibile offrire l’aiuto indispensabile a chiunque era ed è ancora nel bisogno.
Conclusione
Vi ringrazio di Cuore e preghiamo per la pace in Medio Oriente.
Abuna Munir El Rai
Ispettore MOR