Beatificata il 5 Novembre 1994
Celebrazione liturgica il 15 novembre
Maddalena Caterina Morano nasce a Chieri, in provicia di Torino, il 15 Novembre del 1847. A otto anni perde il padre Francesco e inizia ad aiutare la madre nel lavoro. Riprende gli studi grazie allo zio sacerdote. La maestra la nomina aiutante delle più piccole.
Intanto incontra per la prima volta don Bosco, che si trovava di passaggio a Buttigliera d’Asti. Maddalena è portata all’insegnamento, e a 17 anni consegue il diploma di insegnante.
A 19 anni inizia a insegnare a Montaldo Torinese: lo farà con diligenza e competenza per quattordici anni, guadagnandosi il rispetto e la stima di tutto il paese. Maddalena si consiglia col suo direttore spirituale e, dopo aver comprato una casa alla madre con i suoi risparmi, va a parlare con don Bosco, che la indirizza a Mornese, dove Madre Mazzarello la accoglie festante.
Fu subito messa ad insegnare. Nel 1880 si consacra a Dio con i voti perpetui, e chiede al Signore la grazia "di rimanere in vita finché non abbia completato la misura della santità". Nel 1881, sotto richiesta dell’arcivescovo di Catania, Maddalena viene inviata a dirigere la nuova opera di Trecastagni, dove servivano tre maestre. Per quattro anni dirige, insegna, lava, cucina, è catechista ma soprattutto testimone, tanto che cominciano a bussare le ragazze: "vogliamo essere come lei!". Dopo una pausa di un anno a Torino, dove dirige la casa FMA di Valdocco, viene rimandata in Sicilia come visitatrice, direttrice e maestra delle novizie.
Ha il compito di fondare nuove case e di formare suore sante. Volgendo costantemente "uno sguardo alla terra e dieci al Cielo", apre scuole, oratori, convitti e laboratori in ogni parte dell'isola.
Sorgono nuove numerose vocazioni, attratte dal suo zelo apostolico e dal clima comunitario che si crea intorno a lei. Il suo molteplice apostolato è apprezzato e incoraggiato dai Vescovi. A Catania le affidano l'intera Opera dei catechismi, la fondazione di nuovi oratori e il Convitto dell’Istituto Magistrale. Devotissima di san Giuseppe e di Maria Ausiliatrice, che la guidarono nelle nuove fondazioni, riuscì ad inculturare fedelmente il carisma di don Bosco e il Sistema Preventivo.
Minata da un'affezione tumorale, il 26 marzo 1908 suor Morano muore a Catania. Alla sua morte, nel 1908, le case della Sicilia sono 18, le suore 142, le novizie 20, le postulanti 9. Nella stessa città dov’era morta, Giovanni Paolo II la proclamò beata il 5 novembre 1994. La sua salma è venerata ad Alì Terme (Messina).
Venerabile il 1 settembre 1988, beatificata il 5 novembre 1994 da Giovanni Paolo II