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Cagliero11 2016-03

CAGLIERO11 e INTENZIONE MISSIONARIA SALESIANA

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Perchè la Famiglia Salesiana possa essere in tutto il mondo fonte ispiratrice di famiglie cristiane salde e feconde.

Il carisma di Don Bosco è nato in contesto di famiglia: quella dei Becchi, sostenuto e illuminato dalla presenza di mamma Margherita; quello di Valdocco, saldamente sviluppato dal nostro Padre e Fondatore, in una chiara chiave giovanile. Le s#ide evidenziate dai due ultimi sinodi sulla famiglia, hanno rafforzato nei membri della Famiglia Salesiana questa urgente responsabilità di accompagnare i nostri giovani, in tutti i continenti, nella bella scoperta della vocazione matrimoniale e famigliare, e di poter sostenerli nel loro percorso di formare famiglie cristiane consistenti .

 Titolo notiziario
Nome società
N. 87   -   marzo 2016
Bollettino di Animazione Missionaria Salesiana
Pubblicazione del Settore per le Missioni per le Comunità Salesiane e gli amici delle missioni Salesiane
CORSO DI FORMAZIONE PERMANENTE DI PASTORALE MISSIONARIA

Cari fratelli, cari amici,  illuminati dalla Strenna 2016, con Gesù, continuiamo percorrendo insieme quest’avventura missionaria dello Spirito. Per questo motivo il Rettor Maggiore ci ha invitati in quest’anno a educarci e a educare i giovani all’ascolto e al gusto del silenzio; a coltivare la capacità contemplativa, di stupore e ammirazione. “Queste abilità devono essere proposte ed esercitate”, dice don Ángel. 

Ci fa sempre impressione come i grandi missionari siano stati assidui contemplativi e allo stesso tempo, come i grandi contemplative, hanno vissuto il loro quotidiano pieni di spirito missionario. Basta ricordare San Francesco Saverio e Santa Teresa del Bambin Gesù o, più vicini a noi, i Santi Versiglia e Caravario, Don Luigi Bolla.  Se facessimo un po’ più di silenzio orante, non ci sarebbero forse più vocazioni missionarie? È interessante constatare – e godere in situ! – come nei nostri due aspirantati missionari nell’India (Sirajuli e Pernambur),  la  preghiera  personale,  la  lectio  divina,  la meditazione  giornaliera,  occupano  uno  spazio  molto strategico nel piano di formazione di questi generosi

La  facoltà  di  teologia  dell’Università Pontificia  Salesiana  a  Roma  insieme  al Settore  Missioni  SDB  propongono  il  XX  Corso  di Formazione  Permanente  di  Pastorale  Missionaria dal 26 settembre a 15 dicembre 2016.

Il corso offre un percorso di crescita personale, di approfondimento del messaggio cristiano e di rinnovamento dell’azione pastorale, in una serie di  iniziative  che  comprendono  interventi,  lezioni, momenti di condivisioni e riflessioni. Per i Salesiani il corso comincia con un pellegrinaggio ai luoghi salesiani e partecipazione alla consegna della croce missionaria della 147ma spedizione missionaria a Valdocco. L’ultima settimana si realizza in Terra Santa, nello stile del pellegrinaggio  e  dell’apprendimento  dei  temi  biblici  e cristologici.

La lingua del corso è l’Italiano. A chi non ha padronanza  della  lingua  è  richiesta  la  frequenza del  corso  di  lingua 
 
La  Don  Bosco  Technological  Institute  (DBTI) è  un’istituzione  universitaria  a  Port  Moresby, Papua Nuova Guinea, dove gli SDB e le FMA  lavorano  insieme  per  preparare  i  giovani  a essere istruttori tecnici ed educatori nelle scuole secondarie.  Essa  mira  a  formare  gli  studenti  ad essere servileader (Gv 13, 13-14) nella loro società.  

Molti  studenti  appartengono  a  diverse  confessioni  cristiane,  mentre  alcuni sono membri di famiglie i cui genitori  appartengono  a  diverse  chiese;  alcuni  non  sono nemmeno battezzati. Molti di loro  poi  chiedono  di  ricevere il battesimo. Per i futuri educatori ci sono corsi di catechesi, studi sul Sistema Preventivo  e  la  pastorale  giovanile salesiana.  Gli  studenti  non  solo  imparano  l’insegnamento  sociale  della  Chiesa,  ma  hanno  anche attività di sensibilizzazione per i poveri.  

Le  varie  proposte  pastorali  in  DBTI  sono luoghi, momenti ed esperienze perché gli studenti possano incontrare Cristo.  

L’annuale youth camp è molto interessante per gli studenti, perché è un’opportunità per esprimere  la  loro  capacità  e  i  loro  talenti.  Le  sessioni formative, le dinamiche di gruppo e il programma  di  sensibilizzazione  sociale  promuovono la  loro  formazione  integrale.  Ci  sono  anche  momenti speciali per vivere, pregare la Sacra Scrittura  e  la  riflessione.  Anche  i  gruppi  giovanili, ispirati  alla  Spiritualità  Giovanile  Salesiana,  sono opportunità per proporre valori evangelici attuali ai  loro  interessi  e  al  loro  cammino  verso  la  maturità umana e cristiana. 

L´identità  cattolica  è molto  sostenuta  e  promossa nel  campus.  La  presenza  del Santuario  di  Maria  Ausiliatrice  in  mezzo  al  campus  è l´occasione per promuovere la devozione  mariana.  Qui  gli studenti  possono  visitare  il Santissimo  Sacramento  e  accostarsi regolarmente al Sacramento  della  Riconciliazione. Vi è anche la possibilità, per chi lo desidera, di partecipare alla Messaogni mattina.  

Infine, la testimonianza di spirito di famiglia tra SDB, FMA, cooperatori, exallievi(e), collaboratori e studenti è un potente mezzo per il primo annunzio, suscitando l’interesse per Gesù Cristo e il suo Vangelo. Tutta la comunità educativo pastorale,  che  continua  a  sforzarsi  per  costruire l´unità  nella  diversità  delle  culture,  è  una proposta di comunione e una profezia di fraterniIntenzione Missionaria Salesiana
 
Gli SDB e le FMA lavorano insieme per preparare educatori-evangelizzatori
Testimonianza di Santità Missionaria Salesiana
Don Pierluigi Cameroni SDB,  Postulatore Generale per le Cause dei Santi
 
Appena ordinato vescovo il Servo di Dio Mons. Stefano Ferrando (1885-1978), missionario in India, fondatore delle Missionarie di Maria Ausiliatrice, così scrive al  Rettor  Maggiore  Don  Pietro  Ricaldone:  “Amatissimo  Padre,  il giorno  10  novembre  sono  stato  consacrato  Vescovo.  Benedico  l’Onnipotente  Dio  che  ha guardato  alla  mia  piccolezza  perché  in  me  risplendesse  la  Sua  misericordia. Sono  Vescovo,  Vescovo  Salesiano  e non  ho altro  desiderio  che  onorare  la  mia madre: la Congregazione a cui tutto io devo [...] A me non resta che raccomandare  al  suo  cuore paterno la diletta missione di Krishnagar”.

Il carisma di Don Bosco è nato in un contesto di famiglia: quello dei Becchi, sostenuto e illuminato dalla presenza di mamma Margherita; quello di Valdocco, saldamente sviluppato dal nostro Padre e Fondatore, in una chiara chiave giovanile. Le sfide evidenziate dai due ultimi sinodi sulla famiglia, hanno rafforzato nei membri della Famiglia Salesiana questa urgente responsabilità di accompagnare i nostri giovani, in tutti i continenti, nella 
 

Perché la Famiglia Salesiana possa essere in tutto il mondo fonte ispiratrice