Focus

Focus 2005

Mongolia - VIE01-07-2005


Progetto: Don Bosco Industrial Skill Training Center, Ulanbaatar Don Bosco Youth Centre,
Amagalang– Street Children Catholic Mission, Don Bosco Educational Centre, Darkhan
Data: 2001
Luogo: Ulanbaatar
Ispettoria: VIE

Don Bosco sognò la Mongolia?
Parlando del suo sogno con Don Lemoyne a Torino, disse con calma ma chiaramente Don Bosco: Quando avverrà che i Salesiani siano in Cina e sulle due sponde del fiume che passa vicino a Pechino!... Una sulla sponda sinistra fa parte del grande Impero, l'altra sulla sponda destra è parte della Tartaria (il vecchio nome della Mongolia). Oh! Quando andranno ad incontrare le persone e stringere loro la mano … quello sarà una gloria per la congregazione! Ma il tempo è nelle mani di Dio (Memorie Biografiche, XVIII 74)

Nel 1991, il governo della Mongolia fu ostacolato da così grandi problemi complessi che ha chiesto alla Chiesa cattolica di aiutare, riconoscendo il suo impegno per i giovani e i poveri. Questo consentì di lavorare in una nazione che per 70 anni non aveva ricevuto il Vangelo, ed in un luogo dove nessuna comunità locale o strutture esistevano. Fra le varie congregazioni che si sono messi generosamente a servire gli ultimi e più poveri in questa società sono stati i Salesiani.

I Salesiani entrarono in Mongolia nel 2001. Essi aprirono una scuola tecnica ad Ulaan Baatar. Insieme con questa ci fù un'oratorio ed una casa che ospita più di 70 bambini di strada. Questa è una goccia nell'oceano quando confrontata con il gran numero in aumento di bambini sulla strada. Ma ugualmente è un segnale di speranza per i giovani.

In Ulaan Baatar, approssimativamente 10000 bambini senza casa lottano per la sopravvivenza. Essi sono fuggiti da situazioni familiari di violenza ed alcolismo. Ora si alimentano dalle immondizie e si nascondono in cantine e bicocche soffocanti e strette dove tubi riscaldati li aiutano a resistere al gelo di una delle città capitali più fredde nel mondo. Questa è una realtà triste per la Mongolia che ancora ha quasi il 60% della sua popolazione sotto l'età di 30 anni.

I bambini e la gioventù curati dai Salesiani hanno accettato l'ospitalità, l’entusiasmo e la generosità che loro sono state offerte. Don Bosco è venuto ad essere conosciuto ed è stato accettato come un Padre da loro ed il suo carisma colpisce la corda dei loro cuori.

Ecco delle opinioni sul lavoro che i Salesiani hanno cominciato a Ulaan Baatar:

Intervista con Carlo Maria Savio Villegas, Salesiano Direttore ad Ulaan Baatar
"I Salesiani di Don Bosco vennero qui nel 2001. Loro cominciarono il lavoro con igiovani della Mongolia, lavorando sodo hanno adempiuto al desiderio della Chiesa di essere a servizio, hanno lavorato con quelli che hanno maggior bisogno. Fra le molte responsabilità che i Salesiani hanno assunto, la Chiesa locale qui in Mongolia ha chiesto ai Salesiani di istruire la gioventù, particolarmente quelli che hanno difficoltà ad andare alle scuole secondarie o conseguire un diploma, o accedere all'università. Queste sono i giovani in società mongolica che sono per la maggior parte ai margini."

Don Simon Lee Ho Yeal, sdb
"Io sono un Salesiano della Corea. Sto lavorando in questo progetto da tre anni, ed ho aiutato molti ragazzi In questa situazione, dopo che la Mongolia fu liberata dalla dittatura comunista, molte famiglie furono distrutte ed i loro bambini andarono sulle strade, senza casa, cibo o scuola. E così io raggruppai questi bambini. Ora io vivo con loro. E’ possibile raggiungere un migliore avvenire in questo luogo? Io amerei dar loro l'opportunità

Madre di una studente di DBITSC Urangerel
"Noi passammo alla città per dare ai nostri quattro bambini un futuro perché non c'è nessuna speranza di vita nel paese. Nel paese noi eravamo capaci di vivere grazie agli animali, ma noi perdemmo tutto il nostro bestiame a causa della siccità. Mio marito ha una malattia cerebrale e ai polmoni. Lui è già stato operato. Anche se mio marito ha problemi cerebrali, lui tenta di lavorare fuori, riparando TV e radio, nella speranza di alimentare la famiglia ed aiutare i nostri bambini. Lui non può fare lavoro pesante dato che è troppo debole. Mio figlio ed io stiamo cercando lavoro, ma qualche volta noi non abbiamo neanche soldi per il biglietto dell'autobus. Io non voglio che i nostri bambini rinuncino a studiare perché noi siamo poveri. I nostri bambini hanno bisogno di istruzione per poter avere un futuro."

Ragazzo - studente a DBITSC
" Un ciao a tutti! Il mio nome è Borkhuu. Io sono un studente al primo anno di meccanica per auto. Io non ero capace di concluderer la mia istruzione secondaria ed mi iscrissi a questa scuola. Io ho studiato molte cose nuove che non potevo studiare nella scuola secondaria. Quindi, voglio ringraziare quelle persone che mi hanno aiutato negli studi qui. Grazie per aver dato una mano e per aver ascoltato noi studenti ed essere stato disposto di sentire la storia delle nostre vite".

Ragazza-studentessa in DBITSC
"Saluto ciascuno! Il mio nome è Helen ed vivo in Ulaan Baatar, in Mongolia. Io sono una delle prime studentesse ragazze al Don Bosco. Ho voluto divenire una creatrice di vestiti e il mio sogno divenne realtà quando mi sono iscritta in questa scuola.
La mia vita prima di questo era molto dura. Io dovevo lavorare nel mercato perché avevo da aiutare mia madre ed alimentare i miei fratelli più piccoli. Ma questa scuola mi ha dato l'opportunità di studiare ed acquisire abilità che posso usare per la vita. Gli insegnanti e i preti in questa scuola realmente fanno del loro meglio per insegnarci molte cose. Ora io sto studiando argomenti per l'università ed ho molte possibilità di continuare i miei studi.
Un giorno anche io voglio aiutare le giovani ad amare Don Bosco.


CONTATTO  
Indirizzo:

Don Bosco Technical Centre di Abilit…
C/o Chiesa Missione cattolica
CPO Box 694 Ulaan Bataar,
Mangolia.

Tel: (976-11) 46.09.63
Fax: (976-11) 46 09 64
E-mail: caco555@hotmail.com
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