Vorrei raccontare un’esperienza di
media education (ME). Siamo nel 1991, cioè agli inizi delle attività
di ME che abbiamo promosso in alcune scuole di Roma e Milano a partire
dalle conoscenze di media education e di media educators che avevamo
fatto in Europa e in America. Len Masterman era il nostro Maestro (di
questo media educator abbiamo tradotto un suo volume: A scuola di media,
La Scuola, Brescia 1997). Avevamo preso contatto anche con altri autori
di media education che avevamo conosciuto in Canada (ricordo, in particolare,
John Pungente e Barry Duncan coordinatori del progetto: Media Literacy.
Resources Guide, Toronto 1989), in Inghilterra (Cary Bazalgette, responsabile
del dipartimento education del British Film Institut di Londra con il
suo libro: Media education, London 1991), in Francia (Jacques Gonnet,
Professore alla Sorbona e, in quel tempo direttore del CLEMI di cui
abbiamo tradotto: Educazione, formazione e media, Armando Editore, Roma
2001), ecc.
Convinti delle proposte che venivano dal mondo anglofono e francese,
ho iniziato a proporre e sperimentare, con la collaborazione del Prof.
Pier Cesare Rivoltella (ora Ordinario di didattica all’Università
Cattolica di Milano), alcuni percorsi di ME in quattro scuole medie
di Roma e una di Milano. Siamo, come ho ricordato, nel settembre 1991.
A me era familiare, per gli anni che avevo trascorso nella Facoltà
di scienze dell’educazione dell’Università salesiana
(e in quel tempo mi trovavo ad avviare come Preside il nuovo Istituto
di scienze della comunicazione sociale presso la medesima Università)
il principio: “una teoria pedagogica non è credibile fino
a quando non viene verificata sul campo”. Aggiungerei: fino a
quando non dà origine a un’autentica innovazione didattica.
Per la messa in opera della sperimentazione, mi ero ispirato al modello
di ricerca-azione di Kurt Lewin (USA) riproposto in Italia da Michele
Pellerey e Cesare Scurati. I risultati di queste prime sperimentazioni
sono state pubblicate in: R. Giannatelli e P.C. Rivoltella, Teleduchiamo,
Elledici 1994.
Le prime esperienze di media education hanno avuto un grande potere
aggregante. Il 28 febbraio 1996 i pionieri della ME in Italia hanno
fondato l’Associazione MED-Media education. Il periodico dell’Associazione
“Intermed” e il sito www.mediaeducation.it (da cui è
scaricabile anche il periodico Intermed) informano sugli sviluppi e
sui risultati ottenuti in questi dieci anni, conclusisi, il 3 e 4 marzo,
con il grande congresso “La sapienza di comunicare” presso
l’Università La Sapienza di Roma (gli Atti saranno pubblicati
in autunno dall’editrice Erickson di Trento). Uno dei traguardi
raggiunti è il curricolo di media education per la scuola primaria
Primi passi nella media education, capostipite di una collana di media
education pubblicata dell’editrice Erickson d Trento (sarà
in libreria all’inizio di settembre). Il libro propone un percorso
che è stato sperimentato per tre anni in una quindicina di scuole
italiane e sviluppa 13 temi di ME: dalla fotografia, alla produzione
video, dai fumetti ai videogiochi e internet. Al libro è allegato
un DVD con i materiali di supporto per la realizzazione del curricolo.
Un’altra iniziativa di grande successo del MED, è la Summer
School di ME di Corvara (Bolzano) giunta alla XV edizione. A Corvara
si è formato il “popolo dei media educators italiani”.
Tema della Summer School di quest’anno: “La relazione media
educativa” (Corvara, 8-16 luglio). Da sempre la Summer School
si caratterizza come luogo di incontro e di scambio tra studiosi, professionisti,
insegnanti ed educatori, secondo uno stile ormai collaudato di convivialità
e di condivisione delle esperienze e dei saperi.
Fondatore: Don Roberto Giannatelli, SDB
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