Focus

Focus 2007

Oratorio MOR - MOR15-04-2007


Progetto: Oratorio Bambino Gesù
Data:  1911
Luogo: Betlemme
Ispettoria: Medio Oriente MOR

Un poco di storia
Per capire la storia di uno dei primi Oratori Salesiani fuori Italia, si deve ritornare ai giorni di Don Antonio Belloni, ‘il Padre degli orfani’ e fondatore dell’Orfanotrofio cattolico a Betlemme. Stiamo parlando del 1864, quando volle prendere in affitto una casa per lo scopo a Betlemme. ‘Io progettai di mettere la mia istituzione all’ombra della protezione di Gesù Bambino per godere della sua particolare protezione’, Don Belloni disse in una delle sue lettere. Lui volle che Don Bosco assumesse questo progetto ed per questo lui divenne Salesiano per renderlo in qualche modo possibile! Entro il 1891 dei Confratelli Salesiani Coadiutori erano pronti a dare l’aiuto per le nuove arti nell’anno scolastico. Nel 1911 fu fondato l’Oratorio di Don Bosco.

L’Oratorio oggi
L’Oratorio Gesù Bambino di Betlemme è stato sempre un’importante presenza per i giovani e adulti a Betlemme, i recenti anni con tutte le attuali difficoltà per i palestini, la divisione fisica di Betlemme da Gerusalemme mediante un muro, la recessione economica, le difficoltà per i Cristiani fedeli e l’esodo dei Cristiani dalla Terra Santa - tutti questi elementi sono stati una domanda di azione sociale all’Oratorio di sviluppare la sua offerta nel modo in cui Don Bosco stesso aveva immaginato l’Oratorio cioè come un centro per lo sviluppo della cultura e della fede, ed un vero servizio alle persone nel cui territorio si trova.

L’Oratorio è orgnaizzato attualmente in tre parti - un gruppo di formazione centrale che include tre sottosezioni: animatori-leader, il gruppo Giovani Don Bosco ed il gruppo Giovani Domenico Savio; un gruppo culturale che include teatro e la Banda Al Dabka ; un gruppo sportivo che comprende 4 squadre di football e due squadre di pallacanestro.

Un periodo tipico quello da Natale a Pasqua
Betlemme, tra tutte le città nel mondo è la città dove celebrare Natale e Pasqua. Nessun muro può disgregare l’unità di fede e di celebrazione che nel sentire comune collegano i centri gemelli di Betlemme-Gerusalemme.

Natale
Natale è celebrato come un evento speciale per l’Oratorio. Questo anno, con l’aiuto speciale di un leader all’Oratorio, chiamato Rania, fu costruita all’interno delle sale dell’Oratorio una grande Mangiatoia. L’intero Oratorio (e copre completamente l’area) era addobbato con decorazioni di Natale, lavoro dei bambini di uno dei gruppi, il gruppo Domenico Savio, sotto la direzione di Rania. La direzione Salesiana sacerdotale dell’Oratorio è condotta sapientemente da Don Andre Haddad, un Salesiano israeliano-palestinese che è nato e cresciuto a Nazareth.
La mangiatoia e le decorazioni avevano un vero significato di Oratorio - i bambini coinvolti hanno rafforzato di più la loro fede, hanno celebrato Natale con la gioia nel cuore, hanno raccolto molti vantaggi spirituali a Betlemme in questi giorni, e hanno acquisito abilità nello svolgimento delle attività.

Festa di Don Bosco
Il 31 gennaio si è celebrata la Festa di San Giovanni Bosco. E’ stata invitata tutta la gioventù di Betlemme e dintorni all’Oratorio per l’occasione, con la proposta del tema in linea con la Strenna del Rettore Maggiore per il 2007: Lasciamoci guidare dall’amore di Dio per la vita. E’ stato un evento notevole, preparato con creatività come una azione drammatica rappresentando l’arrivo della Parola di Dio nella Congregazione (dal tetto!). La S.Massa è stata celebrata ed il centinaio di giovani partecipanti sono poi usciti per le varie ‘stazioni’ punti di ricreazione attorno all’Oratorio. Il giorno si è concluso con una rappresentazione teatrale, ‘Il Paese del Sole’, su un tema giovanile di ricerca della felicità e di attuazione di questo desiderio da parte di Don Bosco. L’evento è stato ripetuto in 3 occasioni diverse per soddisfare il numero di cultori del teatro che volevano vederlo.

Pasqua
All’inizio di marzo, l’Oratorio ha offerto una esperienza di ritiro a Gerico in preparazione agli eventi santi di Pasqua. Un viaggio di solo mezzora, il viaggio prende almeno un’ora e mezza per una via che ha un posto di controllo ed un muro di segregazione la ‘Valle del Fuoco’, un percorso di instradamento fisicamente pericoloso oggi come lo era secoli fa’ quando ‘un uomo andò in giù da Gerusalemme’.. Era una vera esperienza di deserto per i 40 partecipanti. Don Andre ha potuto spiegare il significato spirituale del deserto nel primo e nel nuovo testamento, ed il significato della Primavera che si risveglia visibilmente nel deserto di Giuda a marzo.

Il Triduo Pasquale
Il Venerdì Santo alcuni membri del gruppo Giovanile Don Bosco cercò di percorrere il Passaggio pedonale a Gerusalemme. Sfortunatamente molti altri non poterono ottenere i permessi richiesti. Ma come dichiarò Rania: ‘Questa è la nostra croce e noi la sopportiamo. Né posto di controllo né muro di segregazione, possono impedirci di pregare’