1. La storia della missione salesiana in Bulgaria
Papa Giovanni Paolo II aveva il desiderio, che i Salesiani dopo la caduta del comunismo vengono in tutti i paesi di Balcani. Perché i salesiani cechi dopo il crollo del comunismo nel 1989 non avevano ancora nessuna missione, ha chiesto il Rettore Maggiore Egidio Viganò nel 1993 l’Ispettoria di Praga - CEP, di prendere la Bulgaria, come il suo territorio delle missioni. I primi salesiani sono venuti in Bulgaria nel Aprile del 1994 e erano accolti nella diocesi nel rito bizantino. L’ispettore del epoca (1993-1999), Don Benno Beneš e’ diventato un fervente promotore ed animatore della missione Bulgara, finora svolge il ruole del Delegato ispettoriale di animazione missionaria.
Loro missione e cominciata nella citta di Kazanlak, dove la comunita dei cattolici del rito bizantino era senza il sacerdote gia 40 anni. I primi tre salesiani hanno cominciato il lavoro nella parrocchia e nelle ricostruzione della Chiesa e della casa della comunità. Tutti i confratelli sono bi-ritualisti, del rito cattolico bizantino e latino. Kazanlak si trova proprio nel centro della Bulgaria nelle ‘Vale delle rose’. È conosciuto con la sua storia dei Tracci. A Kazanlak e dintorni si trovano centinaia tombe dei Tracci. Di questa citta’ con la industria militare, molto atea, senza nessuna comunita cattolica per decenni nostro lavoro pastorale si espande nelle vicine citta del centro Bulgaria.
2. La presenza salesiano al centro della comunita cattolica della Bulgaria
Durante tempi del comunismo sia gli ortodossi, sia i cattolici sono stati perseguitati in modo molto duro e sistematico. Centinaia dei sacerdoti e monaci - martiri ortodossi, e cinque beati martiri cattolici bulgari (beatificati durante la visita del Papa Giovanni Paolo II in Bulgaria nel 2002) sono testimoni della fedelta’ a Cristo Signore negli anni 1949 – 1989. Adesso i cattolici formano appena 1% della popolazione Bulgara (7.5 milioni di abitanti, in diminuizione annuale di 50.000 abitanti), divisi in 2 diocesi del rito latino e 1 diocesi del rito bizantino, con circa 65 sacerdoti, di grande maggioranza religiosi – missionari provenienti dall’estero. Oltre alcuni villaggi quasi completamente cattolici vicino a Plovdiv oppure nelle montagne, quasi tutta la Chiesa cattolica di Bulgaria si trova dispersa nella diaspora. Una pastorale paziente di un gregge piccolo, uno sforzo di riesprimere la fede nell’ambiente con molti preguidizi verso la religione – dopo un capilare sforzo di educazione atea, inizi del impegno sociale, culturale della piccola Chiesa – sono dei tratti tipici.
Adesso in Bulgaria vivono e lavorano sette (7) salesiani dalla Repubblica Ceca. Loro lavoro principale si svolge nei dintorni di Kazanlak – cura di 5 parrochie della diaspora – Kazanlak, Stara Zagora, Gabrovo, Jambol e Pravdino. Prima i confratelli hanno speso ben dieci anni per ricostruire le Chiese abbandonate, semidistrutte e costruire necessarie strutture materiali per il culto. Un lavoro paziente per rifondare la Chiesa, educare alla fede il piccolo gregge continua ogni giorno. I primi 10 anni i confratelli erano impegnati nella ricostruzione delle strutture materiali – Chiese, Oratori, casa religiosa, canoniche – completamente distrutte sotto il comunismo.
A Kazanlak si trova un oratorio diurno, che è frequentato da una 50 dei giovani cattolici, ortodossi e non credenti. Oltre le attivita’ sportive, ci sono alcuni club aperti durante il weekend. L’apostolato nell’oratorie e collegato con la formazione dei animatori, che si fa una volta a settimana. Dal 2007 ha cominciato anche la formazione del primo centro dei Salesiani – Cooperatori.
Altra attività e’ di pastorale giovanile sul livello diocesano (diocesi del rito bizantiino copre tutto il territorio nazionale della Bulgaria, con il vescovo Mons. Christ Proykov con sede a Sofia – la capitale), dove organizziamo diversi incontri – i ritiri ed esercizi spirituali per i giovani, gli incontri dei giovani con il vescovo, incontri con i genitori, la formazione dei animatori, campo estivo per giovani cattolici.
I sette confratelli cechi presenti in Bulgaria sono unico gruppo dei missionari ad gentes fuori della patria. Per questo semplice fatto, l’animazione missionaria dell’Ispettoria senza un grande esperienza delle missioni estere fin adesso era tutta concentrata sulla Bulgaria. Anche al livello culturale (paesi slavi), storico (durante il comunismo era la destinazione delle attivita clandestine religiose come esercizi spirituali) e religioso (la missione dei Santi Cirillo e Metodio in lingua slava), ci sono molti legami tra due paesi. Molti Cooperatori salesiani, volontari e confratelli hanno passato la Bulgaria negli ultimi 15 anni. Una delle espressioni del mutuo arrichimento ci sono diverse icone dell’ artista bulgara ortodossa Cvetkova – il famoso crocifisso usato durante il Giubileo del 2000 sul Coloseo durante le funzioni ecumeniche, tutta una serie delle icone salesiane.
3. Prospettive del futuro salesiano
La presenza di sette confratelli giovani offre le possibilita’ della espansione. Grazie alle visite d’animazione ed incoraggiamento da parte del Rettor Maggiore Don Pascual Chavez (Giugno 2004), Don Vaclav Klement (Novembre 2005), Don Albert Van Hecke (Novembre 2006), Don Francis Alencherry (Aprile 2007) aiutate con gli esperti del VIS – Italia (Presidente Sig. Massimo Zortea ed alcuni volontari) si procede ad uno sviluppo ben definito di una nuova opera col respiro piu largo nella citta provincile di Stara Zagora (180.000 abitanti), circa 40 kilometri da Kazanlak. Qui vivono in un quartiere (machala) circa 30 mila zingari - Rom. Il progetto prevede anzitutto la presenza di una seconda comunita di 3 confratelli a Stara Zagora entro il 2007, elaborazione del master plan per il progetto – in dialogo con le autorita’ locali. Si sta considerando: un Oratorio – centro culturale per i giovani Rom, una casa – famiglia per i giovani usciti dagli orfanotrofi statali con piccolo Centro di formazione professionale (80% sono di etnia Rom) ed un lavoro con le famiglie del quartiere. I Rom formano parte molto numerosa e socialmente debole della societa Bulgara (almeno 15%), di solito esclusi nei quartiri o villaggi separati dalla popolazione maggioritaria.
Oltre questo progetto nuovo ci sono al fianco dei Salesiani sempre alcuni giovani animatori interessati nel cammino vocazionale salesiano. Anche la presenza dei due giovani volontari missionari cechi del movimento ‘Cagliero’ di Praga offre una buona occasione per il discernimento vocazionale dei giovani impegnati.
I confratelli sono aperti di accettare alcuni confratelli di altre nazionalita, per incrementare la dinamica ed esperienza missionari, stanno cercando anche almeno un confratello coadiutore – per mostrare la faccia completa di Don Bosco. Lo sforzo di visibilizzare la Congregazione al livello sociale continua con le prime pagine web in tre lingue: bulgara, ceca e inglese e una recente registrazione della prima ONG ‘Fondazione di Don Bosco’ presso le autorita’ civili del paese nel Ottobre 2007.
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