LA SCULTURA

La scultura è stata iniziata con un modello in ceramica di 38 cm, e poi è diventata una scultura di 2 metri poggiata su un basamento di diametro 2 metri molto stabile (cemento e sabbia, e una struttura di metallo) Il peso totale della statua è 2 ton . E’ fissata su una base cilindrica alta 1 metro e 3 di diametro, Poggia su un basamento cilindrico alto 1 metro e di 3 metri di diametro, con pietre tutto attorno che richiama la catena di montagne che circonda il paese e la città più a sud del mondo, Ushuaia.

I volti delle figure sono soltanto accennati, per cui ciascuno si può vederesi raffigurato in esse. D’altra parte la figura di Don Bosco si distingue per il suo classico copricapo e il mantello sopra le spalle. Si sono tenute in conto le proporzioni anatomiche, inclusa la presenza di due uomini e una donna, in funzione del ritmo ondulatorio, musicale come le onde del mare del golfo e del Canale Beagle di fronte al quale si trova il monumento.

Le parti mancanti delle figure sono completate dalla fantasia in particolare il movimento delle braccia e delle mani che si cercano, intrecciano, benedicono ... Questo movimento impedisce che ci si fissi su una sola forma figurativa.
Gli spazi vuoti giocano un ruolo preponderante nella lettura della immagine invitando ad ammirazione interiore, più profonda, e più attenta a penetrare l’interiorità delle persone che si soffermano alle apparenze.

LA PIAZZA

Il gruppo scultoreo si trova nella piazza con lo stesso nome della immagine, ‘Don Bosco’, per cui quando la luce del sole gioca come nelle sculture di Henri Moore, salve le differenze con questo prestigioso scultore, le ombre producono un movimento ininterrotto secondo il momento e il giorno dell’anno sopra massi pieni, convessi producendo concavità e vuoti, mentre la luce va illuminando gli oggetti che si possono anche vedere attraverso i fori che intanto si vanno illuminando....Tutto questo processo dinamico si può osservare contemplando per un minuto l’opera o visitando in momenti diversi dei giorni dell’anno, facendo di questa lettura un atto ricreativo fino alla ricerca di infinito attuata dall’interiorità, che permette di chiamare la ricerca di una quarta dimensione.

IL MESSAGGIO

In fine la tendenza di mutua ricerca di Don Bosco e dei giovani vuole essere il messaggio che viene trasmesso a ciascun visitatore, sia residente che turista poiché si situa al centro del percorso turistico, di fronte al tempo storico dei missionari salesiani, e altre opere di singolare interesse nello spazio compreso dalla doppia strada costiera Maypú.

INAUGURAZIONE

Il monumento dedicato a Don Bosco è stato inaugurato a Ushuaia, "la città più australe del mondo", il 18 novembre 2007, come una forma di adesione ai festeggiamenti per la beatificazione di Ceferino Namuncurá, .
La proposta di erigere il monumento è stata presentata alle autorità locali, che hanno assegnato uno spazio vicino al mare situato tra le due coste proprio di fronte alla storica chiesa fondata dai missionari salesiani e al collegio “Don Bosco”, come alla via con lo stesso nome.

Durante la cerimonia di inaugurazione e benedizione della statua, azione compiuta da Mons. Juan Carlos Romanín, salesiano, Vescovo di Río Gallegos, è stato lettoun messaggio del Rettor Maggiore dei Salesiani Don Pascual Chávez, adattato espressamente per la circostanza e rivolto a Don Ellero. In questo scritto ricorda che:
"questa statua di Don Bosco è una espressione forte della presenza salesiana in Patagonia e una forma di riaffermare la validità del Sistema Preventivo nella formazione di personalità sante come quella di Ceferino Namuncurá. Da qui (Roma) ci uniamo alle autorità civili, militari e religiose che onorano con la loro presenza questo significativo evento. Per te e tutti i presenti la benedizione di Maria Ausiliatrice, la Stella del Sud spirituale, che ha guidato i SDB in questa parte australe del mondo".