a tutta la Famiglia Salesiana,
un invito a rilanciare la proposta della santità giovanile.
Nel 50° anniversario della canonizzazione di Domenico Savio.
RIPROPONIAMO A TUTTI I GIOVANI CON CONVINZIONE
LA GIOIA E L'IMPEGNO DELLA SANTITÀ
COME 'MISURA ALTA DI VITA CRISTIANA ORDINARIA' (Cf. NMI, 31)
Quadro di riferimento:
Il Papa Giovanni Paolo II sta proponendo a tutta la Chiesa, e in modo speciale ai giovani, la prospettiva della santità, come fondamento e punto centrale del programma pastorale per il nuovo millennio: 'È ora di riproporre a tutti con convinzione questa 'misura alta' della vita cristiana ordinaria: tutta la vita della comunità ecclesiale e delle famiglie cristiane deve portare in questa direzione' (NMI, 30). 'Giovani di ogni continente, non abbiate paura di essere i santi del nuovo millennio! Siate contemplativi ed amanti della preghiera; coerenti con la vostra fede e generosi nel servizio ai fratelli, membra attive della Chiesa ed artefici di pace' (Messaggio per la XV Giornata Mondiale della Gioventù 2000).
'Cari salesiani, (-) siate santi! È la santità - voi ben lo sapete - il vostro compito essenziale'. Questa è stata anche l'esortazione del Papa al nostro ultimo Capitolo Generale, che si è concluso con il dono di tre nuovi beati per la Famiglia Salesiana. Il Rettor Maggiore affermava nel suo discorso di chiusura del CG25: 'La santità è il cammino più esigente che vogliamo realizzare insieme nelle nostre comunità; è 'il dono più prezioso che possiamo offrire ai giovani' (Cost. 25); è il traguardo più alto che dobbiamo proporre con coraggio a tutti. Solo in un clima di santità vissuta e sperimentata i giovani avranno la possibilità di operare scelte coraggiose di vita, di scoprire il disegno di Dio sul loro futuro, di apprezzare e accogliere il dono delle vocazioni di speciale consacrazione' (CG25, 196).
Si tratta dunque di:
- Qualificare la nostra proposta educativa ed evangelizzatrice proponendo a tutti con convinzione una misura alta di vita cristiana ordinaria, la santità:
- andare oltre le soglie della timidezza apostolica (pastorale di attività e di trattenimento) con una proposta pastorale veramente missionaria, offrendo a tutti (a quelli che sono in ricerca, agli impegnati, agli animatori, ma anche ai lontani, ai disinteressati, ai superficiali) un annuncio chiaro e radicale di Colui che sta al centro della nostra fede, la persona di Gesù Cristo;
- orientarli verso un rapporto personale con Lui;
- Rilanciare l'itinerario di educazione alla fede proposto dal CG23 (97-111):
- cammino che si inizia con una presenza diretta tra i giovani, una presenza accogliente, gratuita e significativa (cfr. CG25, 46); - un cammino che privilegia gli ultimi e i più poveri, che si adegua a coloro che devono incominciare e allo stesso tempo stimola e accompagna la crescita vocazionale dei giovani più impegnati fino all'orizzonte della santità (cfr. CG25, 48);
- un cammino che si realizza in comunità, adulti e giovani insieme, favorendo la creazione di ambienti oratoriani di forte carica spirituale e di servizio gratuito (cfr. CG25, 47).
- Fare del Movimento Giovanile Salesiano lo spazio privilegiato in cui si esprime il protagonismo giovanile nell'evangelizzazione ed educazione alla fede per tutti i giovani, in comunione e collaborazione con i gruppi e movimenti, nella Chiesa e nella Famiglia Salesiana:
- sviluppando i gruppi come soggetti primi del Movimento, in cui i giovani si incontrano e si aiutano nel loro cammino di educazione alla fede;
- assicurando una diversità di gruppi, con diversi livelli e ritmi di coinvolgimento e di impegno, aperti sempre a tutti i giovani, soprattutto ai più poveri;
- promuovendo, nei diversi gruppi giovanili, ambienti positivi di sostegno al cammino spirituale e modelli alternativi di vita cristiana, che possano rappresentare un luogo privilegiato per la proposta e il discernimento vocazionale;
- curando negli animatori gli elementi fondanti della SGS, mediante un cammino sistematico di formazione e di accompagnamento personale. NB. Cfr. Documento finale del Forum MGS 2000.
Alcuni suggerimenti:
Con affetto e riconoscenza, in Don Bosco.
Don Pascual Chávez Villanueva,
Rettor Maggiore