Włochy - „Być rodziną”, aby komunikować się i kształcić rodzinę: Dni Komunikacji Społecznej Salezjańskiej
Było ponad 150 studentów i formandów, nie licząc formatorów i zespołu organizującego, ip ... (inne)
Włochy - „Być rodziną”, aby komunikować się i kształcić rodzinę: Dni Komunikacji Społecznej Salezjańskiej

Sono stati oltre 150 formandi e formande, senza contare i formatori e l’equipe organizzatrice, i partecipanti alle Giornate Salesiane di Comunicazione Sociale, svoltesi nei giorni 17-18 aprile presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS). L’incontro, organizzato dall’UPS, dagli Ambiti e dai Dicasteri per la Comunicazione Sociale e la Formazione rispettivamente della Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) e dei Salesiani (SDB), si è concluso con delle buone indicazioni per il lavoro con la famiglia, in quest’anno del Sinodo ad essa dedicato.
A conclusione dell’incontro i Consiglieri per la Comunicazione Sociale (SDB e FMA), il Maestro dei Novizi di Genzano e la Maestra delle novizie FMA di Roma - Appia Nuova, hanno risposto ad alcune domande:
Don Filiberto González, Consigliere per la Comunicazione Sociale SDB, ha risposto alla domanda “C’è qualche rapporto tra il tema dell’anno scorso e quello di quest’anno?
Proponendo questo tema, “Comunicare la Famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore”, Papa Francesco pone la persona e le persone al centro della comunicazione, in continuità con quello che ci ha offerto l’anno scorso: “Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro”, e ci stimola per penetrare la realtà più profonda della comunicazione e superare la pratica che concentra rapidamente il tema comunicativo nei Media, nelle tecnologie, nella rete e nel digitale, dimenticando che la persona e le persone sono l’ispirazione e la fonte di ogni comunicazione. Così il Messaggio di quest’anno evidenza la centralità antropologica attraverso il tema della famiglia, paradigma e contesto per una autentica comunicazione.
Da parte sua, don Raffaele Panno, Maestro dei novizi di Genzano, ha replicato su “Qual è la sfida principale della nuova cultura della comunicazione alla formazione dei consacrati?”
Mi sembra che è la sfida antropologica, ma il problema è che non siamo molto consapevoli al riguardo. La cultura della comunicazione con le sue tecnologie sta influenzando la persona e i gruppi, l’istituzioni e le organizzazioni, l’intera società, e noi non siamo l’eccezione. Stanno cambiando i nostri linguaggi e comportamenti, le nostre relazioni con gli altri, con la natura e con Dio, il modo di percepire e di essere nel mondo, i nostri valori e i nostri interessi, i concetti e i significati, tra altre tante cose. Pure è importante sottolineare che i nostri formandi provengono di questa cultura.
E sr Antonina Terravecchia, maestra delle novizie FMA, ha sottolineato:
Il tema proposto da Papa Francesco lo abbiamo vissuto dal primo momento che siamo arrivate all’UPS. Subito si è sentito il clima di famiglia, di condivisone e di accoglienza. Le giovane generazioni sono molto spontanee, aperte e disponibili. C'è tanta gioia nel trovarci di nuovo e pure nel conoscere nuove novizie e nuovi novizi. Dal tema, e dal modo in cui ci siamo trovati, si è visto che lo spirito di famiglia è parte essenziale della nostra spiritualità.
Mentre sr Maria Helena Moreira, Consigliera dell’Ambito di Comunicazione Sociale, ha concluso con un messaggio ai partecipanti:
Ringraziamo ognuno/a di voi che siete venute/i. La vostra presenza è segno di vera speranza, la gioia di essere una famiglia in cammino, in crescita. “Non ardeva il nostro cuore mentre ci parlava Lui?!”. Così partiamo portando un sincero impegno di prenderci cura della nostra formazione, come discepole/i di Gesù, nella cultura della comunicazione, sempre attenti/e ai cammini degli altri, ai gridi, alle suppliche dei giovani, delle giovane, delle famiglie, di chi soffre. Che nessuno di noi perda il sogno di famiglia, di essere famiglia, di vivere la comunione di famiglia. link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&sotSez=13&doc=12492&Lingua=1
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Papua Nowa Gwinea - Skuteczna komunikacja generuje zmiany
Dyrektor angielskich programów radiowych Radia Watykańskiego, Sean Patrick Lovett i Ojciec Fabrizi ... (więcej)
Papua Nuova Guinea - La comunicazione efficace genera cambiamento

Il Direttore dei programmi di lingua inglese di Radio Vaticana, Sean Patrick Lovett, e padre Fabrizio Colombo (MCCJ), Direttore di “Signis Services” – l’ufficio tecnico e pastorale del SIGNIS – hanno realizzato una conferenza sul tema “Comunicazione efficace” lo scorso 17 aprile presso il Don Bosco Technological Institute di Port Moresby, Papua Nuova Guinea.
di Fr. Ariel Macatangay, SDB
Alla conferenza hanno partecipato circa 60 giovani, per la maggior parte allievi dell’istituto, ma anche alcuni rappresentanti delle opere salesiane di Boroko e Gabatu e della scuola tecnica della Caritas a Boroko.
La conferenza ha avuto un ritmo vivace e ha fornito stimoli creativi per la vita dei giovani. Ai contributi dei due relatori sono seguiti una serie di esercizi interattivi e la possibilità di domande da parte del pubblico.
Il contributo del dott. Lovett si è centrato su identità, occupazione, conoscenza, motivazione e paura quali elementi necessari per un comunicatore efficace; mentre padre Colombo ha sottolineato i temi dell’identità, la rete, i multimedia, la mobilità e l’unità come ulteriori elementi fondamenti.
Le attività pratiche hanno riguardato la comunicazione di simboli visivi dagli uni agli altri ed è servita a far riflettere ai partecipanti su come sforzarsi per essere comunicatori efficaci. E le domande dei giovani hanno spaziato dalla propaganda dei terroristi sui media sociali alla sfida di essere comunicatori efficaci.
“Ci vuole coraggio per ergersi di fronte al cambiamento”, ha detto Sammy Kopi, uno studente del primo anno del DBTI, riflettendo sulla frase “Per cambiare il mondo, dobbiamo cambiare noi stessi”.
“È stato un seminario stupendo e ricco di spunti, da cui ho appreso molto” ha aggiunto Felix Kaltubim, un altro allievo partecipante. link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&sotSez=13&doc=12514&Lingua=1
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Przekaż to przyjacielowi
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spotkania
WŁOCHY : Turyn, 14-17 maja 2015 r., Spotkanie Delegatów CSA Region Śródziemnomorski POLSKA : Danzica (Gdańsk-PLN), 25-28 maja 2015 r., Spotkanie Centrum CS Delegates Europe N PERU : Peru 12-15 września 2015 r., Spotkanie Delegatów CS del Interamerica BRAZYLIA : Brazilia 18-20 września 2015 r., Spotkanie Delegatów CS Ameryki Południowej Stożek INDIA : 5-8 listopada 2015 r. Spotkanie Delegatów CS Azji Południowej JAPAN : 9-11 listopada 2015 r. Spotkanie Wydawców Salezjańskich w Azji JAPONIA : 12-15 listopada 2015 r. Spotkanie delegatów CS z Azji Wschodniej i Oceanii
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List animacyjny Dona Filiberta

Drodzy przyjaciele i dziewczyny, w
dniach 17 i 18 kwietnia świętowaliśmy salezjański dzień CS w FSC-UPS. Byliśmy zarówno formatorami, jak i praktykantami, SDB i FMA, obszarami i sektorami CS i Formacji, zawsze biorąc pod uwagę temat Światowego Dnia Komunikacji jako bodziec do refleksji. Dzięki temu doświadczeniu otwieramy się w konkretny sposób na wymiary Kościoła, Rodziny Salezjańskiej i interdyscyplinarnego charakteru sektorów i obszarów. W tym roku Papież Franciszek zaproponował „Komunikowanie rodziny: uprzywilejowane środowisko spotkania w darmowości miłości”.
Proponując ten temat, Papież Franciszek pogłębia to, co zaoferował nam w zeszłym roku: „Komunikacja w służbie autentycznej kultury spotkania” i popycha nas do penetrowania głębszej rzeczywistości komunikacji, aby przezwyciężyć ideę, która koncentruje się redukcyjnie na temat komunikacji w mediach, w technologiach informacyjnych i komunikacyjnych oraz w ich wykorzystaniu, w sieci i cyfrowo, łatwo zapominając o osobie i ludziach, inspiracji i źródle wszelkiej komunikacji, bez których media tracą sens.
Z tego ważnego spotkania wyłoniła się świadomość, że ważną kwestią, którą należy się zająć, jest formacja do komunikowania się zarówno z nowymi pokoleniami osób konsekrowanych, jak iz formacją ustawiczną formatorów i formatorów. Osoby konsekrowane są stworzone, aby być komunikatorami i świadkami Boga, Ewangelii, a zatem jakość relacyjna i umiejętności komunikacyjne do dawania świadectwa Ewangelii, wspólnego życia we wspólnocie i rozwijania misji wśród młodzieży, nie są już opcjonalne, ale ważnym kryterium powołania salezjańskiego.
Zapraszam was, abyście promowali te spotkania w waszych prowincjach, które tak bardzo przynoszą pożytek członkom Rodziny Salezjańskiej i młodzieży, naszym odbiorcom. Synergia i współpraca między sektorami prowincjalnymi jest zawsze podstawowym kryterium realizacji misji salezjańskiej w każdej sytuacji i prowincji. Wszyscy członkowie Departamentu SC witają was i życzą dobrego początku maja, poświęconego Maryi Dziewicy.
Serdecznie w Księdzu Bosko: d. Filiberto
email: dicasterocs@gmail.com
Informacje : Dom Generalny - biskupi salezjańscy w miejscach Ks. Bosko
Jest to jedno z wielkich międzynarodowych wydarzeń Roku Dwustulecia i ma się odbyć ... (więcej)
Informazione: RMG - Salesiani vescovi, sui luoghi di Don Bosco

È uno dei grandi appuntamenti internazionali di quest’Anno Bicentenario ed è previsto tra meno di un mese: si tratta dell’Incontro dei Vescovi salesiani sui luoghi di Don Bosco (Torino, 21-25 maggio). Voluto dal Rettor Maggiore Emerito, Don Pascual Chávez e confermato dal Rettor Maggiore Don Ángel Férnandez Artime, costituirà una proficua occasione di scambio, condivisione e arricchimento, ma anche un’esperienza spirituale e carismatica, per tutti i partecipanti.
Le attività per i cardinali e vescovi salesiani che vi parteciperanno avranno inizio nella giornata di giovedì 21 maggio, con la recita comunitaria dei vespri, il saluto del Rettor Maggiore e una preghiera mariana comune nella Basilica di Maria Ausiliatrice.
Il giorno seguente, di primo mattino, i presuli salesiani concelebreranno l’Eucaristia nel Duomo di Torino, davanti alla Sacra Sindone, assieme all’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia. Quindi ascolteranno la meditazione di don Pierluigi Cameroni, SDB, Postulatore delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, sul tema “Santità del Vescovo salesiano” e inizieranno di seguito il percorso tematico di quest’incontro, con una riflessione sul Capitolo Generale XXVII della Congregazione – “Testimoni della radicalità evangelica” – a cura del Rettor Maggiore.
Nel pomeriggio i lavori riprenderanno con una riflessione sull’Anno della Vita Consacrata e sulla Promozione della Vita consacrata nelle Diocesi. La giornata si concluderà con il Concerto del Coro della Cappella Musicale Pontificia Sistina, diretto dal Maestro mons. Massimo Palombella, SDB.
Sabato 23 maggio, presso il Colle Don Bosco, verrà approfondito il terzo nucleo di riflessione, sulla formazione sacerdotale alla luce della “Formazione di Don Bosco nel Seminario di Chieri e al Convitto ecclesiastico”, cui farà seguito la messa nella Basilica di Don Bosco al Colle, e, in serata, la possibilità di partecipare alla Veglia nella Basilica di Maria Ausiliatrice.
Domenica 24 Maggio sarà la Domenica di Pentecoste. Dopo una lectio divina su “Lo Spirito Santo e Maria nella Chiesa”, i vescovi salesiani avranno ancora una volta l’opportunità di concelebrare la messa con mons. Nosiglia, al mattino; mentre nel pomeriggio, dopo la visita ai luoghi salesiani – Cappella Pinardi, chiesa di San Francesco di Sales, Camerette di Don Bosco, Tombe dei Rettor Maggiori – sarà il Rettor Maggiore a presiedere una seconda Eucaristia, che verrà seguita dalla tradizionale Processione di Maria Ausiliatrice.
Lunedì 25 verrà quindi celebrata la Festa di Maria Ausiliatrice, con l’Eucaristia nella Basilica a Lei dedicata, il quarto e ultimo nucleo tematico – sulla vita della Chiesa oggi, con un’analisi della “leadership” di Papa Francesco – e le conclusioni e i saluti del Rettor Maggiore. link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&sotSez=13&doc=12511&Lingua=1
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Produkcja : Indie - 66 filmów krótkometrażowych z 20 krajów wyświetlanych na targach ISFFI 2015
IX Międzynarodowy Festiwal Filmów Krótkometrażowych w Indiach (ISFFI) wypełnił ekrany t ... (więcej)
Produzione: India - 66 cortometraggi di 20 paesi proiettati al ISFFI 2015

Il IX Festival Internazionale del Cortometraggio dell’India (ISFFI), ha riempito gli schermi dei teatri cittadini di Chennai nei giorni 25-26 marzo, con una ricca selezione di cortometraggi. Tra i 1.150 titoli candidati, giunti da 66 paesi, sono stati selezionati 66 corti di 20 paesi che sono stati proiettati durante i due giorni del festival.
La manifestazione, nota per la selezione equilibrata di corti di diverso genere (drammatici, commedie, documentari, d’animazione, fantascientifici e thriller) è iniziativa del Don Bosco Institute of Communication Arts (DBICA), di Chennai, a beneficio di tutti i cinefili.
Il coordinatore, direttore e fondatore del festival, don Harris Pakkam, ha espresso la sua soddisfazione nel vedere la manifestazione giungere alla nona edizione e ha commentato: “Ciò che è nato in maniera molto semplice, è cresciuto così tanto in questi nove anni, e noto un grande boom dei cortometraggi. Essi infatti sono diventati un potente mezzo di comunicazione, educazione, responsabilizzazione ed intrattenimento”.
Tra le numerose personalità presenti alla cerimonia inaugurale si segnalano don Deva Joe, Vicario dell’Ispettoria di Chennai, il Vicepresidente delle “Don Bosco Institutions”, vari registi affermati (SS Stanley, M. Perarasu, Ram Prakash, Cable Shankar) ed esperti del settore. Tutti quanti hanno avuto modo di esprimere la loro visione sul valore e l’importanza dei corti nella società odierna, specialmente tra i giovani.
Apprezzato e partecipato dal pubblico e dagli esperti, il festival si è chiuso con una cerimonia di premiazione seguita con interesse da vari media. Sono stati assegnati premi in 3 categorie.
Nella sezione Internazionale:
1. “Grounded” di Alexis Michelik (Francia); 2. “Pere” di Achourlofti (Tunisia); 3. “Eine Gute Geschichte” di Martin Christopher Bode (Germania).
nella sezione Nazionale:
1. “Kadamai” di M. Balasubramaniam (Chennai); 2. “Last Kiss” di J. Sabarish (Chennai); 3. “Kurrtha” di Vidyasagar Gollamudi (Hyderabad);
nella sezione Speciale:
1. “The Street Artist” di Mahmoud Hindwai (Giordania) come Miglior Corto d’Animazione; 2. “Not Anymore” di Matthew Van Dyke (USA) come Miglior Documentario; 3. “Atleast Oru Mutham” di Darshan (Chennai) e “Ahimsa” di Shivaraj (Chennai) come Premi Scelti dal Pubblico.
link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&sotSez=13&doc=12367&Lingua=1
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Produkcja : Dom Generalny - Rozpowszechnianie dobrych książek w Roku Dwustulecia
Wierny wezwaniu Ks. Bosko, który już 130 lat temu polecił salezjanom „na chwałę ... (więcej)
Produzione: RMG - La diffusione di buoni libri nell’Anno Bicentenario

Fedeli all’esortazione di Don Bosco, che già 130 anni fa raccomandava ai Salesiani “per la gloria di Dio e la salute delle anime … la diffusione dei buoni libri”, continuano ad essere pubblicati da Salesiani o dalle editrici salesiane di tutto il mondo, specie in quest’Anno Bicentenario, numerosi testi di preghiera e di riflessione, nonché racconti educativi per ragazzi.
Dalla Corea del Sud arriva un nuovo libro di don Stefano Yang, attuale Ispettore dei Salesiani presenti nel paese. Si tratta di una raccolta di 34 brevi saggi, pubblicata dalla editrice della Suore della Carità di Gesù “Biblelife”. Edito solo in coreano, con un titolo traducibile in “A lezione di buona preghiera”, si compone delle riflessioni già pubblicate negli ultimi 3 anni da don Yang sulla rivista mensile “Bible & Life”, accompagnate da orientamenti concreti e suggerimenti pratici.
Dalla Spagna, per i tipi della “Narcea Editoriales” è recentemente uscito l’agile volumetto di don Miguel Angel García Morcuende, SDB, del Dicastero di Pastorale giovanile salesiana. All’aspetto simile ad un quaderno scolastico, il libro presenta le principali chiavi di lettura della vita e dell’opera di Don Bosco, utilizzando le stesse parole di Don Bosco, articolate in 4 capitoli corrispondenti alle 4 dimensioni fondamentali dell’oratorio salesiano: casa che accoglie, chiesa che evangelizza, scuola che avvia alla vita, cortile per incontrarsi. A concludere il l’opera, pubblicato in spagnolo, c’è una preghiera elaborata dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.
E sempre per i lettori di lingua spagnola si segnala la massiccia partecipazione della editrice salesiana “Edebé” all’iniziativa “Con Francisco a mi lado”, che raccoglie racconti educativi per ragazzi ed educatori. Si tratta di uno dei progetti più personali di Papa Francesco, lanciato da “Scholas”, un ente promosso da mons. Jorge Mario Bergoglio quando era arcivescovo di Buenos Aires per promuovere l’integrazione sociale e culturale attraverso le scuole e le reti educative.
Dei 15 racconti selezionati da “Scholas” ben 10 sono racconti pubblicati da Edebé all’interno della raccolta “I miei racconti preferiti di Treno Azzurro”; racconti che illustrano valori come la gioia, il coraggio, la speranza, l’autostima, la solidarietà, la semplicità, l’impegno... e che hanno avuto una vasta diffusione in tutto il paese, dato che la raccolta è stata distribuita assieme al quotidiano “El Mundo”.
Prima di raggiungere, in marzo, la Spagna, il progetto aveva avuto un grande successo in Argentina e Perù, e presto sarà rilanciato in Messico, Guatemala e Uruguay. link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&sotSez=13&doc=12460&Lingua=1
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Produkcja : Dom Generalny - „Don Bosco Today”. Wywiad książkowy z Przełożonym Generalnym
„Romana Editorial” i „Libreria Editrice Vaticana” prezentują pracę „Don Bosco hoy” ... (więcej)
Produzione: RMG - “Don Bosco Oggi”. Un libro intervista al Rettor Maggiore

“Romana Editorial” e “Libreria Editrice Vaticana” presentano l’opera “Don Bosco hoy” (“Don Bosco oggi”, nella versione italiana), in occasione delle celebrazioni del Bicentenario della nascita di Don Bosco. Il libro raccoglie la lunga intervista del giornalista Ángel Expósito al Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, X Successore di Don Bosco, e riceverà una doppia presentazione: domani, 22 aprile, a Madrid, e venerdì 24 aprile a Roma.
“La parola ‘giovani’ è la più citata in questo libro e il X Successore di Don Bosco ha per i giovani lo stesso cuore di padre, maestro e amico del Fondatore” nota nella prefazione il cardinale salesiano Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga.
Nei successivi 12 capitoli sono trattati temi quali immigrazione, nuove tecnologie, politica internazionale, economia, sviluppo e sottosviluppo, parità tra uomini e donne, fondamentalismo religioso… Cosa farebbe oggi Don Bosco davanti a tutto ciò? Dal confronto del suo pensiero con le realtà mondiali più complesse del XXI secolo hanno origine le riflessioni contenute in questo volume, teso a far conoscere la figura di Don Bosco, il suo carisma e la sua opera diffusi in 132 paesi.
Ogni capitolo inizia con una serie di domande al Rettor Maggiore, cui segue una scheda di approfondimento realizzata da un esperto. I temi vanno dalla vita di Don Bosco alla nascita dell’oratorio di Valdocco, dalla formazione artigianale dei giovani poveri e in pericolo alla figura di Mamma Margherita e al Sistema Preventivo, dal sogno missionario al ruolo dei laici, dalle esperienze di comunicatore del santo torinese al suo rapporto con i giovani più bisognosi.
“Per me, e per noi salesiani, sono importanti tutte le situazioni e gli spazi in cui si incontrano i giovani e, come ha fatto don Bosco nel suo tempo, dobbiamo impegnarci ad essere sempre presenti lì dove i giovani si trovano”, afferma in un passaggio dell’intervista Don Á.F. Artime; che più avanti osserva anche che in un mondo funestato da scontri e guerre, “il miglior percorso per la pace” è “educare ed educare bene!”.
Arricchiscono il volume due inserti fotografici: uno con immagini d’epoca di Don Bosco e dei luoghi salesiani e l’altro sulla realtà salesiana odierna.
La presentazione a Madrid avverrà nel Teatro dell’Istituto Salesiano di Atocha (Ronda de Atocha, 27) alle ore 20:30 locali. Interverranno insieme all’autore e al Rettor Maggiore, mons. Carlos Osoro Sierra, Arcivescovo di Madrid; l’Ispettore salesiano di Madrid, don Juan Carlos Pérez Godoy, e Carmen Magallón Dueñas, Presidente di Romana Editorial.
La presentazione a Roma avverrà alle 11:00 presso l’Aula Magna dell’Istituto Patristico Augustinianum di Roma (via Paolo VI, 25). Assieme all’autore e a Don Á.F. Artime, ci saranno il Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Bobba; Roberto Rusconi, docente di Storia del Cristianesimo presso l’Università Roma Tre; il giornalista del TG2 Enzo Romeo.
Oltre che in Italia, dalla LEV, e in Spagna, dalla Romana Editiorial, il libro viene pubblicato in Croazia (Editrice Verbum), in Francia (Parole et Silence), in Germania (Herder), e USA (Paulist). link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&doc=12498&Lingua=1
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Konserwacja : Dom Generalny - Esej o domu salezjańskim w Essen-Borbeck
Dla serii „Piccola Biblioteca” Salezjańskiego Instytutu Historycznego, pod redakcją Libreria Ate ... (altro)
Preservazione: RMG - Un saggio sulla casa salesiana di Essen-Borbeck

Per la collana “Piccola Biblioteca” dell’Istituto Storico Salesiano, a cura della Libreria Ateneo Salesiano (LAS), è stato pubblicato in tedesco il volumetto “Das Haus der Salesianer Don Boscos in Essen-Borbeck von der Gründung bis zum II. Vatikanischen Konzil” (La casa dei Salesiani di Don Bosco a Essen-Borbeck dalla fondazione fino al Concilio Vaticano II), di Johannes Wielgoss, SDB.
Il saggio sulla casa salesiana di Essen si apre narrando la nascita (1921) e il progressivo sviluppo dell’oratorio salesiano sito nella zona occidentale della città. Si trattava di un’opera voluta e sostenuta dai Salesiani Cooperatori, ideologicamente vicini al cattolicesimo sociale tedesco. Fedele ai principi educativi di Don Bosco, la comunità salesiana cercò di rispondere alle emergenze formative e pedagogiche dei ragazzi e degli adolescenti, diventando un punto di riferimento per l’ambiente ecclesiastico. La sua azione andò oltre i confini della medesima città e divenne esemplare e i Salesiani riuscirono a fondere l’idea dell’Oratorio salesiano con gli obiettivi tipici delle associazioni cattoliche giovanili della Germania.
Alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, a motivo delle tassative prescrizioni dello Stato nazista, il centro giovanile salesiano perse il suo importante ruolo.
Parallelamente al centro giovanile i Salesiani nel 1923 avevano aperto ad Essen una scuola per la promozione delle vocazioni tardive (Figli di Maria), per continuare un’opera iniziata a Penango, tra 1898 e il 1900, dove venivano formati i candidati di lingua tedesca. Da allora la scuola di Essen fu destinata ai candidati provenienti dal nord della Germania. Ma dopo anni di vera fioritura, anche quest’istituzione dovette essere chiusa, nel 1940, sempre a motivo delle persecuzioni naziste.
La promettente opera salesiana fu chiusa, illecitamente, dalla Gestapo il 5 agosto 1941.
La ripresa della attività salesiana, avvenuta nell’estate 1945, nella casa danneggiata dai bombardamenti, fu dovuta all’iniziativa personale del primo Direttore del periodo postbellico. Il momento storico richiedeva la fondazione di una struttura per formare apprendisti, a cui seguì l’apertura di un’altra per i ragazzi. Per lungo tempo le personali vicende belliche pesarono fortemente sopra la vita comunitaria. Il governo dell’Ispettoria dispose pure la riapertura della scuola per le vocazioni tardive (Figli di Maria), provenienti dal nord della Germania.
L’attività nel centro per i ragazzi, nonché quello per i giovani scolari, ebbero una buona risonanza, e dal 1964 questo centro fu aperto anche di sera, anche se la qualità del lavoro pedagogico soffriva per la scarsezza dei locali.
La ripresa delle varie attività di apostolato, tra cui il lavoro nella parrocchia salesiana, dopo un breve tempo di fioritura, subì un colpo d’arresto, dovuto alle devastanti conseguenze del nazismo e della guerra, che vennero superate solo tra gli anni 1963-65. Fu proprio allora che si aprì un nuovo delicato periodo di trasformazioni e di cambiamenti, dovuti tra l’altro al Concilio Vaticano II. link: www.infoans.org/1.asp?sez=1&doc=12366&Lingua=1
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