Cari confratelli e amici,

vi scrivo da Bogotà, appena tornato da Sao Paolo, dove dal 15 al 18 settembre si sono trovati una trentina di Delegati/e di CS delle due Regioni dell’America.

L’incontro è sempre fruttuoso perché celebrato in un clima di amicizia, studio e condivisione di esperienze. Una parte di questa ricchezza viene dal fatto di essere insieme salesiani e laici condividendo la stessa missione con lo stesso spirito tramite la CS.

All’incontro si sono fatti presenti pure il Regionale dell’America Cono Sud, d. Natale Vitali, l’Ispettore di Brasile Sao Paulo che ci ha accolto, d. Edson Donizetti, e l’Ispettore di Brasile Recife incaricato dalla CISBRASIL per la CS, d. Gildasio Mendes.

Tre sono stati i temi di studio e di condivisione di esperienze: la Comunicazione Istituzionale, la gestione della comunicazione delle crisi, e la Edu - comunicazione.

Le relazioni sono state fatte da professori esperti nel tema. Le tematiche hanno illuminato le diverse realtà ispettoriali e stimolato la condivisone, la collaborazione per portare avanti il proprio lavoro in modo professionale, legale, trasparente e responsabile. In una società di rapido cambiamento sono temi che devono essere più presenti nella formazione permanente di tutti i salesiani perchè apparteniamo a una grande istituzione internazionale che non può nascondersi allo sguardo sociale.

Un’altra volta si sono accennato alcuni punti centrali del nostro lavoro comunicativo: l’importanza di formare gruppi e di lavorare come Equipe, l’essere consapevoli che nella comunicazione odierna conta più che mai l’essere trasparenti e veritieri, avere fonti affidabili d’informazione e informare tempestivamente, imparare a leggere le tendenze (“trends”) e a incrociare informazioni, superare quel concetto di comunicazione interna ed esterna in un mondo globalizzato dove tutti sono produttori e non solo consumatori d’informazione, conoscere i nuovi linguaggi e concetti di comunicazione altrimenti non potremo dialogare, né evangelizzare né educare.

Abbiamo concluso il nostro incontro facendo un pellegrinaggio alla Basilica di Aparecida, comunicatrice della Parola fatta carne; e siamo anche andati a visitare la Comunità Canção Nova a Cachoeira Paulista, evangelizzatori dei giovani tramite la Comunicazione. Queste due esperienze hanno arricchito da una parte la spiritualità, teologia e antropologia della comunicazione, e dall’altra ci hanno fatto apprezzare il valore e attualità di uno dei gruppi della Famiglia Salesiana dedicato all’evangelizzazione e alla comunicazione.

Ho pregato per voi davanti alla Madonna Aparecida del Brasile. Vi auguro il meglio e mi raccomando di promuovere il messaggio del Rettor Maggiore “Cari Confratelli n.7”.

Cordialmente in Don Bosco: d. Filiberto

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link: www.youtube.com/watch?v=YKew7cLGV7M

Bangalore, India – 30 agosto 2016 – Don Maria Arokiam Kanaga, Consigliere per la Regione Asia Sud, ha presieduto la presentazione del libro “Don Bosco in Mangalore – Prima dell’arrivo dei Salesiani”, scritto da sr Philomena D’Souza, FMA, pubblicato da “Tej-Prasarini, Don Bosco Communications” di Mumbai. All’evento, moderato da don Mathew Kapplikunnel, Segretario ACSSA Asia Sud, ha preso parte anche sr Piera Cavaglià, FMA, Segretaria Generale FMA.
link: www.infoans.org/sezioni/foto-notizie/item/1683-india-presentazione-del-libro-don-bosco-in-mangalore

Al centro dell’altopiano di Oaxaca si trova una riserva di speranza, dove la gioventù indigena locale viene educata, attraverso il carisma salesiano, ai valori umani e cristiani. È l’Istituto per il Miglioramento delle Comunità Indigene (IMCI).

Cinquant’anni fa anni fa il primo vescovo della prelatura, mons. Braulio Sánchez SDB, sognò di educare i bambini e giovani della regione Mixepolitana. Il suo sogno lentamente si fece realtà, grazie al sostegno della popolazione locale, che secondo le sue capacità contribuì generosamente a fornire i materiali per costruire una scuola. L’iniziativa vide anche il sostegno incondizionato dell’Ispettoria salesiana, dei Salesiani e di molte altre persone, che pur non conoscendo direttamente il posto, sapendo che l’obiettivo era formare buoni cristiani e onesti cittadini, aiutarono economicamente i Salesiani, portando alla fine alla costruzione dell’Istituto Salesiano di Matagallinas-Mixes, nello Stato di Oaxaca.

Oggi quell’opera si chiama “Istituto per il Miglioramento delle Comunità Indigene”, che serve la gioventù locale in primo luogo come scuola primaria aperta a ragazzi e ragazze e, in forma aggiuntiva, come scuola secondaria fornita pure di un internato.

I Salesiani di Don Bosco (SDB) curano l’educazione di 45 ragazzi, mentre le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) quella di 53 ragazze, tutti provenienti dalle comunità indigene della regione.

Attualmente la comunità della scuola salesiana si sta preparando alla celebrazione del 50° anniversario della fondazione dell’istituto, che negli anni si è distinto per essere un centro educativo che ha formato ottimi cittadini: molti dei suoi exallievi oggi occupano posizioni di rilievo all’interno delle comunità, sono persone impegnate con onestà nella ricerca del bene comune, funzionari pubblici o politici o persone che si sono consacrate a Dio e al servizio degli altri, come sacerdoti, religiosi o religiose.

Oggi l’IMCI è diretto da don Miguel Angel Miranda SDB, che può contare sulla collaborazione di don Urbano Rodríguez Higareda, Economo, di due giovani salesiani e di due altri volontari.
link: www.infoans.org/sezioni/notizie/item/1738-messico-l-istituto-per-il-miglioramento-delle-comunita-ind