DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO
Via della Pisana 1111 - 00163 Roma
Il Rettor Maggiore
Caro Papa Francesco,
Carissimo Padre,
Siamo veramente felici di essere qui con Lei. Grazie di questo momento di incontro. E’ per noi un dono prezioso ed un’occasione unica che ci permette di attestare a Lei i sentimenti che portiamo nel cuore. Le vogliamo bene, Padre! Apprezziamo il suo coraggio e la sua testimonianza. Costatiamo con gioia il suo grande amore per il Signore Gesù, per la Chiesa ed il suo desiderio di un rinnovamento profondo di tutta la Comunità Cristiana che Lei presiede nel servizio e nella carità.
Noi, ricordiamo bene che, per Don Bosco, l’amore al Papa significava amore alla Chiesa e amore alla missione. E questo nostro incontro non avrebbe senso, se non fosse, al tempo stesso, accompagnato dal desiderio da esprimere a Lei, Caro Padre, la volontà di rinnovare il nostro impegno carismatico e missionario a favore della Chiesa e del mondo, con un’attenzione particolare ai Giovani, soprattutto i più poveri e abbandonati. Raccogliamo dunque il suo invito ad aprire le porte delle nostre case e del nostro cuore per essere annunciatori della gioia del Vangelo, credendo fortemente in un Dio che ama l’uomo e desidera la sua salvezza. Con le parole della “Gaudium et spes”, vogliamo condividere gioie e dolori del mondo di oggi e dei giovani che lo abitano, coinvolgendoci pienamente nella costruzione del Regno di Dio.
Durante questo Capitolo Generale, che ha come tema l’essere “Testimoni di radicalità evangelica”, ci siamo sentiti in profonda sintonia con la sua Esortazione Apostolica “Evangelii Guadium”. Questo testo ha illuminato e guidato la nostra riflessione.
E’ stata un’occasione per riflettere profondamente sulla nostra identità carismatica salesiana, tenendo presente al tempo stesso la necessità di interpretare in modo attuale quanto don Bosco ha vissuto e ci ha trasmesso. Abbiamo identificato un cammino di rinnovamento nel quale ci impegniamo a vivere la dimensione mistica di persone consacrate che intendono dare un primato assoluto a Dio, Signore della nostra vita. Mossi dallo Spirito di Gesù vogliamo dunque essere “cercatori e testimoni di Dio”, accompagnando con gioia i giovani in un cammino di crescita umana e cristiana.
Ci siamo proposti di rinnovare la testimonianza profetica della nostra vita fraterna. In un mondo spesso lacerato da situazioni conflittuali a tutti i livelli, ci pare che la nostra vita religiosa abbia uno dei suoi compiti principali nel testimoniare la gioia di una comunione di fratelli che si sentono tutti discepoli del Signore. E’ una fraternità che coinvolge la nostra vita quotidiana, il nostro lavoro, la nostra preghiera e diventa essa stessa annunciatrice di una vita che si esprime in relazioni nuove ispirate dalla parola del Vangelo e capaci di attrarre i giovani alla preziosa esperienza di una vita donata agli altri secondo il carisma di don Bosco
Nella nostra missione desideriamo riaffermare il nostro desiderio di essere servi dei giovani, attraverso una proposta educativa ispirata dai valori evangelici ed con un impegno generoso per la trasformazione del mondo. Desideriamo riconfermare il criterio della scelta di don Bosco: quella di una disponibilità preferenziale nei confronti dei giovani più poveri, delle popolazioni più svantaggiate e di periferia, nei contesti missionari tradizionali e in quelli delle società più secolarizzate.
Accogliamo, Caro Papa Francesco, la sua parola e le sue indicazioni per una scelta ecclesiale delle grandi linee che ci guideranno in questo prossimo sessennio.
Colgo l’occasione per ringraziarla, con tutta la Famiglia Salesiana, per aver accettato di venire a Torino in occasione del Secondo Centenario della nascita di don Bosco. Con l’affetto di figli Le assicuriamo la nostra preghiera, affidando la Sua missione alla Vergine Ausiliatrice, Madre della Chiesa e chiediamo la Sua paterna benedizione.
Città del Vaticano, 31 Marzo 2014
Don Ángel Fernández Artime
Rettor Maggiore